Filippo V el Animoso

il primo Borbone di Spagna

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  1. Diana92
     
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    Premessa necessaria: in Italia le vicende del nipote di Luigi XIV non sono note, pur avendo avuto ben due mogli italiane di lui si conosce solamente la politica estera, eppure c'è molto di più. In Spagna invece lentamente lo si sta riscoprendo, con qualche imbarazzo che alla fine di questo papiro spero vi sarà chiaro.

    Filippo di Borbone nasce a Versailles il 19 dicembre 1683, secondogenito del Delfino Luigi di Borbone e di sua madre Maria Anna Vittoria di Baviera. Alla nascita gli viene attribuito il titolo di duca d'Angiò, prerogativa dei secondogeniti dei re, un suo zio morto a 3 anni e suo omonimo aveva lo stesso titolo. Il nome gli deriva dal prozio Filippo d'Orleans ed è anche l'ennesimo tentativo di Luigi XIV di ingraziarsi Carlo II di Spagna.

    Filippo cresce legatissimo ai fratelli Luigi di Borgogna e Carlo di Berry ma non riceve nessuna vera istruzione, Luigi XIV segue il detto dei cugini Savoia "in casa si regna uno alla volta" e Filippo non solo è cadetto ma è anche figlio dell'erede al trono, motivo per cui lui e il fratello Carlo pur essendo promettenti hanno un'istruzione base. In due parole Filippo d'Angiò non ha immaginazione, non ha mai mostrato interesse in qualcosa che non sia la caccia, odia le cerimonie pubbliche e ha paura persino della propria ombra, è un solitario che odia di essere contraddetto ed è timidissimo.

    Ebbene, il 6 novembre 1700 questo adolescente diventa re di Spagna.
    Non era un risultato scontato pur essendo nipote e pronipote di due Infante ma il nonno ha brigato, l'imperatore ha brigato per il suo candidato e Carlo II alla fine ha ceduto per sfinimento. Il potente nonno si limita a dirgli come viatico "siate un buon spagnolo", e poi lo spedisce a Madrid.
    Il nuovo re si mostra subito per quello che è: un indeciso patologico che non fa niente prima che qualcuno lo abbia aiutato a decidere, probabile retaggio dell'infanzia passata con istitutori che gli hanno inculcato il precetto che non spetta a lui regnare.
    Filippo ignora tutto della Spagna, non ne parla nemmeno la lingua che pure era conosciuta a corte e si circonda di francesi tra cui la sua governante.

    Secondo la dottoressa Alejandra Vallejo Nagera Filippo soffre di disturbo dipendente di personalità, ossia è estremamente dipendente da chiunque gli mostri un po' di autorità, ha un bisogno estremo di consigli e teme di essere abbandonato. Come se non bastasse ogni sua necessità sarà sempre subordinata a quelle degli altri e la sua dipendenza dagli altri è morbosa e disfunzionale: ha bisogno di dedicarsi 24/7 al partner e pretende che l'altro faccia lo stesso, in sintesi "farò di tutto per te ma tu in cambio devi restare con me per tutta la vita". Tenete bene a mente questa cosa.

    Luigi XIV che conosce i suoi polli guida il nipote da lontano e gli organizza il matrimonio con Maria Luisa Gabriella di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, nipote di suoi fratello Filippo d'Orleans e sorella della moglie del duca di borgogna, fratello del re di Spagna 8 Luigi di Borgogna e Maria Adelaide sono i genitori di Luigi XV ).
    La futura sposa ha 12 anni, il re 18 e per sorvegliare i giovani il re di Francia ha un mastino speciale: Maria Anan de la tremouille, la princess des Ursines, traduzione del titolo del suo secondo marito.

    La coppia si sposa il Il 2 novembre 1701 e cominciano i disastri fin da subito. E non mi riferisco alla guerra.
    Fin dalla prima notte di nozze Filippo si mostra implacabile: pretende di poter esercitare i suoi diritti coniugali più volte al giorno ma allo stesso tempo è dipendente dalla moglie, che ne approfitta. E dietro Maria Luisa c'è la Ursines, che ovviamente obbedisce a Luigi XIV.
    Filippo V si reca sul campo, si comporta anche bene ma viene colpito da feroci emicranie, svenimenti e attacchi depressivi che finiscono per prostrarlo, i suoi generali gli consigliano di rivolgersi alle tante prostitute da campo o a qualche cortigiana ma il re non è solamente un erotomane ma anche un fanatico bigotto e l'idea di commettere adulterio lo terrorizza.

    Ci si organizza dunque per far arrivare la regina al fronte e i due passano ogni secondo insieme, con la regina che ogni tanto però gli dà suggerimenti che vengono da Torino. Versailles e Madrid ovviamente si preoccupano ma finchè serve ai suoi scopi Luigi XIV chiude un occhio, anche se tanto amore coniugale lo turba.
    Ovviamente ci sono dei risultati tanto che nel giro di 13 anni Maria Luisa mette al mondo 4 figli, pochi ma bisogna ricordare che c'è una guerra e il re è spesso al fronte.

    Due anni dopo, alla nascita dell'Infante Felipe Manuel ci si accorge che la regina non sta bene: Maria Luisa ha contratto la tubercolosi ma ovviamente nemmeno la malattia è sufficiente a staccarle di dosso il marito che anzi dichiara a gran voce che "intende godere della regina fino all'ultimo" tanto che i cortigiani dovranno letteralmente strapparlo dal letto di morte della moglie.

    Morta Maria Luisa i problemi restano. la guerra è finita, Filippo è stato confermato re ma el Animoso è tuttora diviso tra due pulsioni opposte: una fede incrollabile e una libidine crescente. Filippo si isola temporaneamente dalla corte ma il lutto dura appena sei mesi, sei emsi molto intensi.
    Filippo rifiuta di alzarsi dal letto, il colore bianco lo terrorizza, si circonda dal buio e l'unica che può avvicinarlo è la des Ursines che accumula un immenso potere. Come in tutte le farse però la principessa commette un errore, fidandosi di un abate che da tempo vive a Madrid.
    L'uomo, nato a Parma, consiglia come seconda moglie del re una sua conterranea, la principessa Elisabetta farnese, "una sana ragazza butirro e formaggio" docile e servizievole che sarà sempre grata alla principessa.

    Inutile che vi dica che Elisabetta farnese tutto era fuorché una geisha sottomessa. La ragazza, 18 anni, appena arrivata in Spagna ha un colloquio con Alberoni, l'abate suo conterraneo, poi si reca dal re che subito la sposa per poter passare alla consumazione e il giorno dopo fa arrestare la principessa e la invia alla frontiera.
    Quello stesso anno Luigi XIV muore ma Filippo passa dall'influenza del nonno a quella della moglie che fin dalla prima notte di nozze lo comanda a bacchetta avendo capito come funziona la psiche del marito. E chi è che consiglia la regina? Alberoni, per il quale il re "non aveva bisogno d'altro che di una preghiera e delle cosce di sua moglie"

    Elisabetta gli organizza le giornate al minuto, i due passano ogni ora insieme e la regina ottiene dal marito tutto quello che vuole minacciandolo di non farlo entrare nelle sue stanze. Filippo V esige due volte al giorno la soddisfazione dei doveri coniugali, finiti i quali corre subito a confessarsi. Poi arriva il 4 ottobre 1717.
    Quel giorno il re delira, dichiara di bruciare dall'interno, di essere prossimo alla morte, ha allucinazioni, cefalee, perdita di peso notevole, astenia, problemi di concentrazione, amnesia e via discorrendo, insomma … un crollo mentale come pochi. Da lì in poi ne seguono altri, sempre più ravvicinati in cui il re urla, è preda di depressioni e istinti omicidi, motivo per cui nessun prete accetta con favore il ruolo di confessore reale.

    A seguito della congiura di Cellamare, voluta da Elisabetta Farnese, Filippo d'Orleans, reggente e figlio del precedente Filippo d'Orleans, decide che quando è troppo: organizza così un doppio matrimonio per tenere buona la reina che in 7 anni ha già avuto 4 figli ( ne avrà 7 in totale ).
    I due matrimoni però sono un disastro, specie quello tra Luigi delle Asturie e Luisa isabella di Montpensier ma hanno una conseguenza: l'abdicazione.

    Nel 1724 Filippo V abdica a favore del primogenito Luis e con Elisabetta se ne a La Granja, anche se la donna, assetata di potere, non è che en abbia poi così voglia. La pensione dura appena 6 mesi, il 31 agosto 1724 Luigi I muore di vaiolo e Filippo accetta di tornare a cingere la corona. La vedova, affetta da un disturbo borderline della personalità, viene presto rispedita in Francia dove morirà a 33 anni completamente impazzita.

    Filippo V ormai è un rottame umano: debole, delirante, tormentato dalle allucinazioni e terrorizzato dall'idea di morire in peccato mortale ( motivo per cui il suo confessore dorme ai piedi del letto reale ), dà ordine che nessuno vesta di bianco in sua presenza, si chiude nelle sue stanze e rifiuta di lavarsi. Il re va avanti con i vestiti a brandelli, solo la regina può toccarlo, ha attacchi di licantropismo in cui ulula, sviluppa un gusto per il masochismo, si abbuffa di dolci e poi digiuna per giorni, non riesce più a scrivere avendo le unghie della mano troppo lunghe, negli ultimi anni non lascia il letto. Dal 1731 modifica senza preavviso i suoi orari di sonno e veglia, ha episodi mistici, vuole montare a tutti i costi i cavalli degli arazzi delle pareti e solo la voce di farinelli gli è di conforto.

    Elisabetta Farnese per due volte al giorno tutti i giorni si sottopone al supplizio di andare a letto col marito ed è così che finisce non solo per dominarlo ma anche per dominare la politica spagnola, fatto che spiega le ingerenze spagnole in Italia, i madrileni la detestano e ogni volta che esce in carrozza urlano "Viva la Saboyanara!" in riferimento a Maria Luisa.

    Filippo V muore nel 1746, con una salute mentale ormai a pezzi ed Elisabetta viene allontanata dal potere dal figliastro Ferdinando VII, che presto mostrerà anch'esso turbe mentali simili a quelle paterne, la parmesana ( come al chiamano gli spagnoli 9 si toglierà un'ultima soddisfazione quando il suo primogenito Carlos diventerà re di Spagna nel 1759.
    That's all folks


    Appena ho tempo vi allego una bella galleria di ritratti, detto ciò Filippo V ultimamente sta godendo di nuove analisi, specie da parte di psicologi spagnoli, tra cui "I pazzi della Storia" di Alejandra Vallejo-Najera
    El Animoso compare in 3 prodotti recenti:

    - El Ministerio del Tiempo, seconda stagione, episodio 9, ambientato nel 1734
    - La Cocinera de Catsamar, ambientato poco prima dell'abdicazione
    - L'Echange de Princess, incentrato sul matrimonio di Luis e Luisa Isabel, e su quello di Luigi XV e Maria Anna Vittoria, dove Filippo è uno dei personaggi principali
     
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