The story follows the twists and turns of a relationship between Marianne and Connell, who meet as school kids in a small-town west of Ireland.
Bookish, outsider Marianne couldn’t be more different to popular, sporty Connell but their lives become entwined when Connell picks up his mother from her cleaning job at Marianne’s house. There are hints of a She’s All That dynamic as they start a relationship that they try to keep hidden. A year later they’re both students in Dublin and their roles have completely shifted - she’s now the popular, outgoing one - which brings a whole new intimacy and complication to their relationship.
È un adattamento dell'omonimo romanzo di Sally Rooney, che un paio d'anni fa è stato un caso letterario nel Regno Unito e in Irlanda. Andrà in onda su BBC Three dal 26 aprile e si Hulu dal 29, per un totale di 12 episodi da mezz'ora ciascuno.
Sul libro sono un po' ambivalente, mentre lo leggevo ero super coinvolta ma dopo averlo finito mi sono sentita, idk, presa in giro? E' un po' difficile da spiegare Penso che proverò comunque a vedere la serie, sia perché gli attori protagonisti mi piacciono sia perché spero di chiarirmi un attimo le idee
Ho iniziato sia libro che serie tv ma non andrò avanti con la seconda perché non voglio spoilerarmi. Per ora esprimo solo sorpresa perché a wild De Souza appeared (no beh non wild però ero sicura che sarebbe stato Gareth perché è un attore troppo “noto” per fare uno random)
In questi giorni non ho avuto modo di vederlo, anche se ho visto i titoli di varie recensioni e mi sono sono sembrate positive. Ora mi cerco le puntate e poi decido se bingewatchare prima questo o The Last Kingdom.
Sto procedendo parallelamente e sono a metà circa (episodio 7, stesso punto nel libro). Mi sembra che il romanzo sia perlopiù ben scritto anche se la traduzione inciampa un sacco, allo stesso modo trovo la serie ben interpretata e mi considero affezionatissima a Marianne. Però la storia mi sembra davvero esile e piena di cliché. Questa cosa mi manda in bestia Normalmente amo le storie d'amore in cui c'è una sintonia invincibile, un legame profondissimo che sfida ogni ostacolo, ma in questo caso mi sembra che quella di Marianne e Connell sia ambientata nell'epoca sbagliata perché non è semplicemente credibile che nel nostro secolo (sicuramente non nel 2011 e figuriamoci dopo) due possano lasciarsi più volte in base a equivoci o non detti tanto facilmente risolvibili. E poi penso che ormai possiamo fare di meglio che fare di ogni rivale in "amore" di Connell una persona palesemente improponibile come una specie di filonazista e un violento col padre colletto bianco criminale, è davvero un espediente banale. Il fatto è che sono cose che potrei perdonare in un libro senza pretese, ma qua ci vendono Sally Rooney come un'imperdibile, la voce della sua generazione. SENZA CONTARE che io devo ancora digerire il fatto che Marianne si sia ripresa Connell dopo il trattamento che lui le ha riservato al liceo -- sì, era giovane e scemo, still... Not cool. Quindi niente, all'inizio ho letto un sacco di pagine in una volta sola mentre adesso sto parecchio rallentando. Mi manda avanti l'affetto per Marianne e il voler sapere perché alla fine ti sei sentita presa in giro
Ho visto il primo episodio e non mi ha esattamente sconvolta, vediamo come va avanti.
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il voler sapere perché alla fine ti sei sentita presa in giro
Non so dove sei arrivata quindi evito di scendere in dettagli spoilerosi, comunque uno dei motivi è che come hai detto tu la storia è di per sé molto esile, solo che ero andata avanti nella lettura come un treno e quindi me ne sono accorta a libro finito Una cosa che a posteriori continua a piacermi è l'idea di due misfit universitari come protagonisti, non ricordo di aver trovato personaggi simili in altri media, che al massimo presentano la zuppetta riscaldata del loser vs popular in un liceo americano. Forse solo Lenù si avvicina un pochettino Su internet ho letto diversi articoli che propongono titoli simili a Normal People, ma non ho trovato quello che cercavo.
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non è semplicemente credibile che nel nostro secolo (sicuramente non nel 2011 e figuriamoci dopo) due possano lasciarsi più volte in base a equivoci o non detti tanto facilmente risolvibili. E poi penso che ormai possiamo fare di meglio che fare di ogni rivale in "amore" di Connell una persona palesemente improponibile come una specie di filonazista e un violento col padre colletto bianco criminale, è davvero un espediente banale
Mi ricordo solo che si lasciano una volta per la storia del prom (comprensibile) e un'altra per l'equivoco sulla condivisione dell'appartamento, e poi rimangono solo amici per anni? Potrei anche ricordarmi male tho. Riguardo al rivale in amore ti do ragione, nel senso che anche a me irrita profondamente quando la protagonista deve scegliere tra il bullo senza cervello e il poeta dall'animo romantico eccetera, ma in questo caso particolare non ho percepito il ragazzo di Marianne come parte di un triangolo vero e proprio, lo riesco a vedere solo in relazione a lei e al fatto che per tutti i suoi problemi ci rimane assieme esattamente perché lui è così pessimo. Mi ha dato molto più fastidio che lui non capisse la gravità della situazione quando lei gli ha parlato del suo rapporto col tizio sinceramente. P.S. Personalmente non credo avrei perdonato Connell, ma a quanto pare la gente si riprende persone che hanno fatto anche di peggio, so
Una cosa che a posteriori continua a piacermi è l'idea di due misfit universitari come protagonisti, non ricordo di aver trovato personaggi simili in altri media, che al massimo presentano la zuppetta riscaldata del loser vs popular in un liceo americano.
Questo è vero, solitamente se leggi di gente giovane o è al liceo o ha già lasciato/non ha proprio frequentato l'università.
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Mi ricordo solo che si lasciano una volta per la storia del prom (comprensibile) e un'altra per l'equivoco sulla condivisione dell'appartamento, e poi rimangono solo amici per anni?
Fin dove sono arrivata io prom, equivoco dell'affitto (ma neanche tanto quello, proprio il fatto che oltre a non chiederle di ospitarlo lui butta subito lì "quindi vorrai vedere altre persone" e lei OVVIO e subito si mette con uno, tutto ciò dopo che è diventato ovvio che si amano e stanno bene insieme e quindi ???) e un'altra volta ancora lui sta un po' dicendo che Jamie non la merita and so on, è stato (finalmente) chiarito che l'altra volta non voleva davvero lasciarla e quando sembra che la cosa stia per mettersi bene lui fa "beh comunque mi sono fidanzato" e lei giustamente gli dice che è fuori e se ne vada. Non lo so, forse esagero, ma a parte il primo caso mi sembrano due cose talmente ovviabili che mi viene da litigare con le pagine. Anche perché, ripeto, è evidente da un pezzo che si amano, e generalmente è lasciato intendere che si sentono regolarmente. Tutti questi equivoci/non detti/longing non mi sembrano realistici per una storia contemporanea.
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in questo caso particolare non ho percepito il ragazzo di Marianne come parte di un triangolo vero e proprio, lo riesco a vedere solo in relazione a lei e al fatto che per tutti i suoi problemi ci rimane assieme esattamente perché lui è così pessimo
Un triangolo no e sicuramente nella logica contorta e ferita di Marianne la spiegazione è realistica, ma finora due fidanzati su due sono tutto sommato due diverse gradazioni di pessimi soggetti e avrei preferito che almeno uno fosse normale e rappresentasse un'alternativa valida per quanto irrilevante a Connell. Che di contro ha tutta una serie di uscite di specchiata giustizia sociale (persino da ubbriaco fracico) che fa piacere leggere ma non so quanto siano realistiche a loro volta? Ecco, a un certo punto Marianne riferendosi alla sfera sessuale dice a Connell che "non è così con le altre persone". Ed è una cosa bella e toccante ma allo stesso tempo per forza un rapporto intimo è "migliore" e più intenso con una persona perbene che conosci profondamente piuttosto che con uno showoff che invita i neonazisti e un picchiatore; la cosa non risulta particolarmente "speciale".
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Mi ha dato molto più fastidio che lui non capisse la gravità della situazione quando lei gli ha parlato del suo rapporto col tizio sinceramente.
Leggendo continuavo a pensare "Ma ora glielo dice che 'sta cosa è grave, vero? Certo che ora glielo dice"
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P.S. Personalmente non credo avrei perdonato Connell, ma a quanto pare la gente si riprende persone che hanno fatto anche di peggio, so
Sto cercando di rapportarlo a una mia esperienza che non è stata lontanamente altrettanto grave/umiliante ma neanche bella e fatico a capire non cosa farei ora, che è ovvio, ma cosa avrei fatto una manciata di mesi dopo. È complicato. Ma è vero pure che questa non è la mia esperienza ma un libro in cui un'intera storia d'amore s'innesta sul fatto che lei ha rapidamente perdonato una cosa piuttosto squallida. Btw è vero che tante donne perdonano cose peggiori.
dei reading e più in generale dell’uso autoreferenziale che in ambiente accademico si fa della letteratura, ed è molto interessante e ben scritto (oltre che veritiero, aggiungo da insider).
Spoiler: sono ancora al primo episodio, devo capire quando e come recuperare gli altri
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dei reading e più in generale dell’uso autoreferenziale che in ambiente accademico si fa della letteratura, ed è molto interessante e ben scritto (oltre che veritiero, aggiungo da insider).
L'ho trovato molto interessante anch'io, e da outsider devo dire che a volte capire la differenza tra discussioni dettate da reale interesse e circle-jerking non è molto facile
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Leggendo continuavo a pensare "Ma ora glielo dice che 'sta cosa è grave, vero? Certo che ora glielo dice"
Per me una delle cose meno credibili del romanzo è proprio questo, che Connell non si accorge di quanto sia problematica la situazione psicologica e familiare di Marianne. Per quanto lui possa essere sheltered e amato dalla madre, i segnali che Marianne involontariamente gli lanciava avrebbero dovuto allarmato chiunque, e a maggior ragione Connell che viene presentato come un pensatore e uno che ha una connessione quasi magica con Marianne. La sua non-reazione quando lei gli racconta della madre e del fratello mi ha lasciata completamente basita.
Per quanto lui possa essere sheltered e amato dalla madre, i segnali che Marianne involontariamente gli lanciava avrebbero dovuto allarmato chiunque, e a maggior ragione Connell che viene presentato come un pensatore e uno che ha una connessione quasi magica con Marianne.
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Ho finito il libro e mi sento presa in giro anch'io. È come se preparasse a chissà quale climax quando in realtà il finale è... piatto? Indefinito? Sembra a malapena la fine di un capitolo? Al di là del fatto che in generale il libro non è il miracolo che ci fanno credere.
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