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CITAZIONEIl nano, con la sua presenza viva ma ambigua, è un personaggio che esprime la sintesi del conflitto tra Natura e Artificio. Allo stupor e alla maraviglia del mondo medievale e umanistico per questo ‘artificio d’uomo’ si associavano quesiti medici e giuridici. Nei confronti del nano la produzione artistica e la pubblicistica scientifica rivelano inquietudine e paura del ‘diverso’ e del ‘mostro’. Immagine complessa per la combinazione di più motivi culturali, il nano costituisce una figura ricca di significati nella civiltà letteraria e artistica tra Medioevo e Rinascimento. Inteso come animale o buffone, accostato al mostro o al bambino, il nano ha sempre proposto alle certezze della normalità un enigma che viene da lontano, dai misteriosi cortei egizi e dalle ambiguità dei miti greci.
srcCITAZIONEDurante un banchetto alla corte estense di Ferrara furono portati a tavola due nani nascosti tra la frutta: pare servissero a far ridere le donne. I Gonzaga non erano da meno. Al pranzo d' incoronazione di Eleonora, una coppia di nani, uno vestito alla spagnola, l' altro da satiro, saltò fuori a sorpresa da due pasticci fumanti. Mostri da salotto, scritto da uno studioso di letteratura italiana, insegue le tracce dei nani dall' antichità al Rinascimento, dai pigmei omerici ai buffoni delle corti principesche. La fenomenologia del nano tracciata da Spila, che passa dalle ripugnanti creature medievali ai paggetti rinascimentali, è a suo modo un elogio all' imperfezione e a ciò che è marginale e in genere trascurato. Il nano, prima di diventare una deformità della medicina, è stato infatti un principio sparigliatore e carnascialesco chiamato a scombinare le regole dominanti. La prova vivente che difformità e norma abitavano lo stesso spazio. Di là dalla consacrazione disneyana, il nano era ancora il portatore sano del veleno dell' alterità. Era una trasgressione, non solamente un arredamento da giardino.
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Sui nani e gli estensi, di cui ci chiedeva @angeloinesilio, mi pare di aver letto che Isabella comprasse e donasse nani in continuazione e avesse fatto preparare appartamenti in miniatura apposta per loro. Appassionata di teatro come il padre, faceva anche organizzare spettacoli di cui erano protagonisti esclusivamente i nani e ad uno di essi, Matello, si affezionò al punto che quando morì ne fu devastata e lo fece seppellire nella cripta di famiglia. Una nana che giudicava "dolcissima" fu invece una volta mandata da sua figlia.
Altre informazioni sui nani sia in Italia che fuori sono in questo libro.
Edited by ‚dafne - 20/6/2017, 22:22
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Ti linko questo libro: Storia dei freaks. Mostri come noi di Omar Lòpez Mato che dedica parecchi capitoli ai nani tracciando le differenze tra i nani armonici, dwarf in inglese, e i disarmonici, imp, ossia quelli perfettamente formati e quelli no.
Sono analizzati i più famosi nani e vi è l'analisi dei dipinti su di loro, veramente un bel libro. -
.CITAZIONEMi pare di aver letto che Isabella comprasse e donasse nani in continuazione e avesse fatto preparare appartamenti in miniatura apposta per loro.
Sì, è vero. Ho sentito dire che avevano degli appartamenti su misura per i loro nani e della loro misura era anche il mobilio. Questo è un libro di pubblico dominio incentrato sui buffoni, i nani e gli schiavi dei Gonzaga ai tempi di Isabella d'Este. Parlano anche di Matello e di quella Caterina la matta a cui accennavo in chat.SPOILER (clicca per visualizzare)Ho trovato conferma in The Lives of Dwarfs. Urinava su richiesta. xD. -
.CITAZIONEPerché dice che Caterina la Pazza (la stessa custodita da Lucrezia) aveva come particolarità quella di spegnere i fuochi alzandosi la veste ed urinandoci sopra. xD
I nani servivano ovviamente per divertire e distrarre i membri della corte, quindi scene di questo genere erano molto frequenti xD Ad esempio, non c'era da "scandalizzarsi" se un nano si alzava la gonna o si calava i pantaloni mostrando le sue parti intime, allo scopo di fare anche "giochi" di quel tipo. Di certo dipendeva tutto da quello che gli veniva chiesto!CITAZIONEavesse fatto preparare appartamenti in miniatura apposta per loro.
Questo non lo sapevo! Devo dire che è stato un gesto molto tenero da parte di Isabella, soprattutto per metterli a proprio agio <3. -
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Caterina la pazza mi pare che le rubasse cose anche XD CITAZIONEQuesto non lo sapevo! Devo dire che è un gesto molto tenero da parte di Isabella, soprattutto per metterli a proprio agio <3
Sì immagino che per loro risultasse molto più pratico anche se una parte di me continua a vederlo come una loro versione di casa delle bambole?? Comunque ricercando un po' su internet sembra che gli appartamenti fossero in realtà una "semplice" riproduzione in scala ridotta della Scala Santa di Roma.
Comunque appena posso vado a cercarmi più in dettaglio la storia di Matello sulla biografia di Isabella perché l'ho trovata davvero tenera.. -
.CITAZIONEQuesto non lo sapevo! Devo dire che è un gesto molto tenero da parte di Isabella, soprattutto per metterli a proprio agio <3
Questo però l'ho letto nel romanzo storico Machiavelli: A Renaissance Life. L'autore dice che il duca Ercole e la sua famiglia avevano un'ala del palazzo adibita a dimora di nani, qui si trovavano i loro appartamenti con tanto di cortile interno con fontana in miniatura. Non so se è vera oppure no come cosa.CITAZIONESì immagino che per loro risultasse molto più pratico anche se una parte di me continua a vederlo come una loro versione di casa delle bambole?? Comunque ricercando un po' su internet sembra che gli appartamenti fossero in realtà una "semplice" riproduzione in scala ridotta della Scala Santa di Roma.
L'autore di The Lives of Dwarfs dice di essere stato nel 1994 al palazzo ducale di Mantova dove gli mostrarono le scale, le porte delle camere e le piccole suite di marmo.. -
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Nessuno conosce la storia per bambini "i nani di Mantova" di Gianni Rodari? . -
.CITAZIONENessuno conosce la storia per bambini "i nani di Mantova" di Gianni Rodari?
Io no. Cos'è?. -
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Una storia appunto per bambini che narra le avventure dei nani di Mantova, costretti a vivere in appartamenti fatti su misura e usati come intrattenimento per i signori di Mantova e presi in giro dal giullare Rigoletto (quello di Verdi). Un giorno riescono a fuggire, gli nasconde la figlia di rigoletto: Gilda poi cominciano a girare e a vedere il mondo fuori. Dopo un pò di tempo vengono rintracciati dal capo delle guardie, ma loro riescono a batterlo e quindi imparano a vivere nel mondo reale, imparando vari mestieri e vissero tutti felici e contenti.
Un pò abbozzata, perché non lo ricordo più tanto bene ma da piccola adoravo questa storia❤
http://xoomer.virgilio.it/sito_della_pace/...ari_testi06.htm ecco qua tutta la storia 😊. -
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Non la conoscevo! Grazie! ** .
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I nani "di corte" nel Rinascimento |
