La vita quotidiana nel '400 raccontata da Giulio Busi

VINO A FIUMI

La città pullulava di bettole frequentate sia dai ricchi che dai poveri. Ma mentre i primi si rimpinzavano di carne fino a farsi venire la gotta [...], il popolo consumava pane senza sale, legumi, ortaggi, verdura, frutta e castagne. La sola carne fresca che si poteva permettere era quella degli animali da cortile e le interiora dei mammiferi. [...] i fiorentini si scolavano più di un litro di vino al giorno.

LE PRIME FINTE BIONDE

[...] Le dame iniziano a schiarirsi i capelli lavandoli con succo di limone e a innalzare la fronte depilandosi l'attaccatura dei capelli. Gli uomini invece si tingono di scuro la barba. Il candore della pelle, sinonimo di alto lignaggio e di benessere, diventa un segno distintivo [...].

AFFACCIATI ALLA FINESTRA

[...] Lo scopo del matrimonio è fare figli [...]. In teoria a una donna è vietato uscire di casa da sola e può soltanto affacciarsi dal balcone, ma con discrezione. In realtà molte donne si truccano, chiacchierano con le amiche e si occupano degli affari del marito.

IL BAGNO E'... ALL'APERTO

In città le case dei lavoratori sono basse, scomode e senza lussi. [...] Ma il problema è la mancanza d'igiene e i bisogni corporali vengono espletati fuori dalle mura domestiche. I ceti poveri usano gli orinali che svuotano ogni mattino nei pozzi neri, a loro volta svuotati periodicamente (il contenuto è usato come concime).

TUTTO IL GIORNO A LETTO

Nelle famiglie di un certo tenore i coniugi hanno stanze separate collegate da un corridoio. [...] L'arredamento è completato da sedie impagliate, cassoni, una panca di fronte al camino e un tavolino per i lavori di cucito.

MARITO PADRONE

Mentre è consentito uccidere la moglie adultera, il marito può avere più concubine in casa [...] o frequentare le cortigiane. I figli nati al di fuori del matrimonio aumentano [...] Il marito ha inoltre il diritto di bastonare moglie e figli. Anzi, se la prole è troppo vivace il padre può rivolgersi alla forza pubblica e far rinchiudere il figlio in carcere per aiutarlo a "riflettere".

Anzi, se la prole è troppo vivace il padre può rivolgersi alla forza pubblica e far rinchiudere il figlio in carcere per aiutarlo a "riflettere".