Burkini sì, burkini no?

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    Si sa che d'estate le polemiche non sono mai altissime, comunque in Francia (!) è stato vietato l'uso del burkini in alcune città perché "incompatibile" coi valori francesi in quanto creato sul presupposto che il corpo della donna sia impuro e da camuffare. Per la cronaca, il burkini è una sorta di muta da sub, solo non così fasciante (troppo facile xD) ma praticamente composto da vestito e leggings. In inglese viene anche chiamato "modesty swimwear", in pratica però è la versione balneare del burqa.
    Lorella Zanardo spiega perché si oppone all'uso del burkini dopo averlo provato:

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    In Francia il Comune di Cannes ha bandito il burkini perché è una «ostentazione dell'appartenenza religiosa». Lo stesso ha fatto un paese della Corsica dopo una rissa in spiaggia. Lei cosa ne pensa?
    «Come femminista italiana e attivista dei diritti delle donne penso che sia corretto vietare l'uso del burkini. Lo dico con circospezione, perché sono casi complicati e siamo davanti a qualcosa di nuovo per la nostra società. Ovviamente il velo è diverso, è un segno di modestia per chi lo porta. Ma il burkini è un capo d'abbigliamento che, come il burqa e il niqab, cela in modo pesante il corpo, e soprattutto posso dire che indossarlo non è frutto di una libera scelta delle donne»

    Il Ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto che vietarlo «sarebbe una provocazione potenzialmente capace di attirare attentati».
    «Rileggo l'articolo 3 della nostra Costituzione e chiedo al Ministro dell'Interno di riflettere su cosa significhi che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale indipendentemente dal sesso. Non una provocazione quindi, ma un invito a rispettare i diritti delle donne tanto faticosamente conquistati. Diritti di cui possono godere anche le donne dell'Islam che giungono da noi»

    Non tutte le femministe saranno d'accordo con lei.
    «È vero. Voglio aggiungere che esprimo questa posizione nel profondo rispetto per le donne musulmane e per il mondo arabo. Ho girato un documentario in Iraq, e vengo spesso invitata nei Paesi arabi a convegni sulla questione femminile. Sono temi con cui discuto molto con le mie amiche egiziane, ad esempio. Ma il mio discorso non è “intellettuale”, non è teorico. Il mio femminismo è molto pratico. Infatti parlo del burkini dopo averlo provato»

    In spiaggia?
    «Sì, in Turchia. E posso assicurarvi che a 40 gradi, sulla sabbia, è davvero intollerabile. È una tuta che ricorda quella dei sommozzatori, ma, perché non corra il rischio di fasciare troppo il corpo e renderlo a suo modo sensuale, è un po' larga e ha anche una mantellina. Quando esci dall'acqua diventa pesantissimo, e infatti molte si fanno aiutare dagli uomini perché potrebbe esserci il rischio di annegare»

    Quindi qui non può valere, come dire, che “il corpo è mio e lo gestisco io”, che ognuno ha il diritto di vestirsi come vuole?
    «Conosco donne che sostengono di indossarlo come libera scelta. Ma in questi casi penso a quella volta che mia nonna, che è del 1910, mi ha detto: “Sai Lorella, noi ci tenevamo proprio a sposarci vergini”. Era davvero una loro libera scelta? Può darsi, ma come mai dopo la rivoluzione sessuale non è più stato così? Abbiamo scoperto che forse tanto libera non era. Dobbiamo avere rispetto degli usi e dei costumi di chi viene da un'altra cultura, ma dobbiamo mostrare alle nostre compagne immigrate i risultati delle nostre lotte, che un'altra società, più libera, è possibile, e che il burkini è una schiavitù»

    tutto qui

    Ora: tutto giusto e sicuramente qualche donna musulmana in Francia approfitterà del divieto per liberarsi di st'orrore (o più probabilmente non andrà al mare??) però non dovrebbe essere vietato vietare??
     
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    Posso dire che onestamente non ho capito il senso di tutta questa polemica? Insomma, se un certo tipo di abbigliamento - hijab e vestiti coprenti - non è vietato per le strade, perché introdurre il divieto nelle spiagge? E questo vale anche per la Francia, dove gli hijab e altri simboli religiosi sono vietati in edifici pubblici come le scuole (ma non nelle università), ma per strada si possono indossare tranquillamente. Ovviamente sono d'accordo su quello che dice la Zanardo sul bikini e ciò che rappresenta per le donne occidentali, ma imporre alle musulmane la scelta tra il bikini e lo stare a casa non mi sembra un buon modo per mostrare la possibilità di una "società più libera" come dice lei.

    Poi scusatemi se mi prendo un minuto per ridere di Alfano che non impone divieti per timore di attentati, per i fondamentalisti le donne non possono scoprire neanche il viso o le mani, altro che burkini.
     
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    Concordo con gracelessheart, soprattutto su questo:
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    Ovviamente sono d'accordo su quello che dice la Zanardo sul bikini e ciò che rappresenta per le donne occidentali, ma imporre alle musulmane la scelta tra il bikini e lo stare a casa non mi sembra un buon modo per mostrare la possibilità di una "società più libera" come dice lei.

    Il coprire il corpo è frutto (anche) del condizionamento culturale, tuttavia costringere le donne che lo indossano a "stare a casa" sarebbe ancora peggio :/ Bisogna sostenere il confronto, poi probabilmente la prossima generazione già considererà le cose in maniera diversa.
     
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    La cosa che mi chiedo è considerando che sicuramente alcune donne in burkini sono costrette a portarlo non si potrebbe semplicemente provvedere a un sistema d'aiuto per quelle che lo sono? Che poi magari c'è e non ne so niente. Per cui si garantisce la libertà di abbigliarsi in corrispondenza col proprio credo ma ci si può anche appellare alla laicità dello Stato laddove non ci fosse libertà ma il suo contrario.
     
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    La cosa che mi chiedo è considerando che sicuramente alcune donne in burkini sono costrette a portarlo non si potrebbe semplicemente provvedere a un sistema d'aiuto per quelle che lo sono?

    Sicuramente sarebbe la cosa migliore, ma non so se esista un servizio simile ouo
     
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    Per cui si garantisce la libertà di abbigliarsi in corrispondenza col proprio credo ma ci si può anche appellare alla laicità dello Stato laddove non ci fosse libertà ma il suo contrario.

    Sì, come hai detto tu sarebbe l'ideale! Ho cercato un po'ma non ho trovato nulla di specifico :/ Forse rientra nell'ambito dei servizi sociali, o di associazioni tipo 'La casa internazionale delle donne' in Italia.
     
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    Nemmeno io a una ricerca google trovo niente ma magari mi manca la terminologia specifica :/ mi sembra una misura di buonsenso. È evidente che alcune donne e ragazze sono costrette e d'altronde ce lo dicono gli omicidi che seguono alla loro "occidentalizzazione", quindi ci vuole una sorta di telefono rosa per aiutarle.

    Questo è un articolo che si riferiva al divieto francese di velo e affini, si accompagna bene alla polemica sul costume da bagno e credo che offra anche qualche riflessione inquietante sulle battaglie ideologico-religiose letto cinque anni dopo la sua stesura:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/05...agliato/162255/
     
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    Molto bello l'articolo! Grazie per il link.

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    Nemmeno io a una ricerca google trovo niente ma magari mi manca la terminologia specifica :/ mi sembra una misura di buonsenso. È evidente che alcune donne e ragazze sono costrette e d'altronde ce lo dicono gli omicidi che seguono alla loro "occidentalizzazione", quindi ci vuole una sorta di telefono rosa per aiutarle.

    Esatto, anche azzardando qualche termine inglese non veniva fuori nulla @@ Comunque credo/spero che esista un servizio del genere, anche perché la Francia ha una tradizione abbastanza forte per quanto riguarda lo stato sociale.
     
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    Esatto, magari non è specifico per quel tipo di problemi ma c'è come "telefono rosa" in generale! Spero sia anche qui. Chiaramente mi auguro che se non c'è sia fondato presto e che le scuole lo facciano sapere alle ragazze.
    Oltretutto mi sa che in Italia quella legge sul volto coperto di cui si parla nell'articolo non si fece più no?
     
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    Mi intrufolo un attimo sperando di essere d'aiuto. Lo stato laico non è da confondere con stato sociale, voglio dire che uno stato laico presuppone solamente che le istituzioni dello Stato non si basino su matrice religiosa e che quindi ci sia libertà di culto e credo. La laicità di uno Stato non presuppone che lo Stato protegga la donna dalla religione che vuole piegarla perché nello stato laico la religione appartiene assolutamente alla sfera privata e questa é intoccabile. Lo stato sociale del resto garantisce aiuti alla popolazione di vario genere per far prosperare il popolo e "proteggerlo" insomma lo stato é il grande padre a cui noi ci dovremmo affidare e si una donna che non volesse portare il velo o burkini può rivolgersi a delle strutture in difesa delle donne, però dipende da quanto potere hanno queste e sopratt se le donne vogliono denunciare questa pressione. In qualunque modo però lo Stato laico non ha responsabilità sociale nei confronti delle donne che si piegano agli aspetti piú aspri della loro religione. Infine lo stato sociale é nato per supportare la popolazione attraverso la sanità, il lavoro e l'istruzione, ma anche qua la religione è una questione privata. Pensate solamente ai testimoni di Geova che non ammettono a livello sanitario alcune pratiche anche loro vanno contro il buon senso, ma lo Stato non può certo dichiararli illegali altrimenti cade la laicità, questo solo per fare un esempio. Questa legge sul burkini poi dovrebbe essere anticostituzionale non solo perché si afferma in modo legale una discriminazione che vorrei ricordare non viene applicata a noi solo perché siamo nate nella parte buona diciamo così, ma potrebbe essere comunque applicata ad altri per i motivi più stupidi, in più danneggia la concezione laica dello stato e fa intendere che il potere di un singolo uomo come un sindaco può fare una legge al di sopra delle leggi dello stato. La Francia ha una bella gatta da pelare e infine io non sono per niente d'accordo per i motivi detti sopra. Credo e forse mi sbaglio che siano le donne a doversi liberare se lo vogliono perché le suffragette da che ricordo io non hanno mai neanche avuto un minimo d'aiuto dallo stato e la Svizzera ha dato il diritto di voto alla donna nel 1974. Insomma non tutte le donne vorranno il burkini e queste debbono essere libere di non farlo, ma quelle che vogliono portarlo devono essere libere allo stesso modo.
     
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    Pensate solamente ai testimoni di Geova che non ammettono a livello sanitario alcune pratiche anche loro vanno contro il buon senso, ma lo Stato non può certo dichiararli illegali altrimenti cade la laicità, questo solo per fare un esempio.

    Ok questa cosa è inquietante. Non vorrei mai essere un legislatore.

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    Questa legge sul burkini poi dovrebbe essere anticostituzionale non solo perché si afferma in modo legale una discriminazione che vorrei ricordare non viene applicata a noi solo perché siamo nate nella parte buona diciamo così, ma potrebbe essere comunque applicata ad altri per i motivi più stupidi, in più danneggia la concezione laica dello stato

    Comunque ora non so bene come funzioni da quelle parti ma ho letto un commento su un quotidiano online che credeva molto probabile che prima o poi un tribunale sconfessasse questo divieto, rendendolo di fatto inapplicabile proprio perché liberticida. Ora non ho ben chiaro in base a cosa i comuni lo abbiano introdotto, da qualche parte si diceva che fosse "esibizione" dell'identità religiosa mentre il premier francese parlava dei valori della loro Repubblica. Se invece parliamo di costrizione nei termini in cui la metteva la Zanardo allora il fatto non sussiste perché magari una si copre per modestia o perché non si vuole scottare . Ho letto che in Cina le donne per mantenere l'incarnato pallido usano burkini che coprono pure il viso! Ora come facciamo, facciamo compilare un form alla donna che si mette il costume coprente perché dichiari di non essere stata costretta? O spieghi motivazioni alternative al fatto che si copra? E cosa impedisce in teoria a un sindaco di vietare i costumi rossi o i capelli ricci?

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    Credo e forse mi sbaglio che siano le donne a doversi liberare se lo vogliono perché le suffragette da che ricordo io non hanno mai neanche avuto un minimo d'aiuto dallo stato e la Svizzera ha dato il diritto di voto alla donna nel 1974. Insomma non tutte le donne vorranno il burkini e queste debbono essere libere di non farlo, ma quelle che vogliono portarlo devono essere libere allo stesso modo.

    Questa è un'idea che condivido ma secondo me tutte queste chiacchiere hanno poco a che fare con la libertà delle musulmane e molto a che fare con la xenofobia e l'identitarismo. In parole povere dal momento che i musulmani ci stanno ripopolando la Francia e in una certa misura tutta l'Europa penso che la polemica nasconda piuttosto la paura che prima o poi il burkini (e il velo, ecc) diventi la regola e non l'eccezione nelle nostre spiagge, indi il divieto come misura di prevenzione.
     
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    Questa è un'idea che condivido ma secondo me tutte queste chiacchiere hanno poco a che fare con la libertà delle musulmane e molto a che fare con la xenofobia e l'identitarismo. In parole povere dal momento che i musulmani ci stanno ripopolando la Francia e in una certa misura tutta l'Europa penso che la polemica nasconda piuttosto la paura che prima o poi il burkini (e il velo, ecc) diventi la regola e non l'eccezione nelle nostre spiagge, indi il divieto come misura di prevenzione.

    ^^^^^

    Comunque grazie per il chiarimento Elisewyn, probabilmente io tendo ad attribuire allo stato più responsabilità di quante ne abbia xD
     
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    Sono contenta di essere stata d'aiuto Salsedine ^^ peró é proprio comune credere che lo Stato possa in qualche modo influenzare ala sfera religiosa quando non potrebbe farlo in alcun modo proprio per lo stesso motivo per cui la religione non deve influenzare lo Stato.
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    Ok questa cosa è inquietante. Non vorrei mai essere un legislatore.

    Be' non penso sia inquietante però è di certo molto complicato quando bisogna andare contro un dogma di qualunque religione esso sia intendiamoci. Ma perché andare a pensare lontano quando noi abbiamo avuto l'aborto e il divorzio che ancora sono oggetto di forti ripensamenti nella società italiana ? Anche là la religione è un caposaldo e ancora la situazione non è chiara di dove inizia la responsabilità di uno stato che permette l'aborto e dove finisce la convinzione religiosa di un medico che obietta e quindi danneggia in qualche modo anche la donna che ha fatto questa scelta difficile.
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    . Questa è un'idea che condivido ma secondo me tutte queste chiacchiere hanno poco a che fare con la libertà delle musulmane e molto a che fare con la xenofobia e l'identitarismo. In parole povere dal momento che i musulmani ci stanno ripopolando la Francia e in una certa misura tutta l'Europa penso che la polemica nasconda piuttosto la paura che prima o poi il burkini (e il velo, ecc) diventi la regola e non l'eccezione nelle nostre spiagge, indi il divieto come misura di prevenzione.

    Io sono d'accordo con te, ma credo che il divieto sia un'arma a doppio taglio perché porti ad inasprire dei rapporti già di per sé fragili e a giustificare anche una bella dose di xenofobia oltre al fatto che è del tutto assurdo supporre di poter fermare una cultura ed un'identità vietando ad essa di esprimersi. In questo modo la rendi ancora più forte per non dire che rendi quel popolo ancora più estraneo al tuo paese. Non so voi ma io ci vedo sempre una bella dose di mentalità colonialista in questi ragionamenti. Sul potere legislativo dei sindaci e la loro autonomia suppongo sia come in Italia cioè abbiano diversa capacità di manovra considerando il fatto che vige una struttura al quando federalista tra le varie regioni francesi.
     
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    Be' non penso sia inquietante però è di certo molto complicato

    Beh mi inquieta un po' pensare che se, per dire, ho una religione che mi vieta di curarmi se sto morendo di morbillo lo Stato non possa dire guarda imbecille curati e poi ti vai a confessare. Sarei per sperare nella secolarizzazione generale forse XD

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    Ma perché andare a pensare lontano quando noi abbiamo avuto l'aborto e il divorzio che ancora sono oggetto di forti ripensamenti nella società italiana ?

    Sì ma figurati, anche in casi più banali come quelli del velo le donne si son coperte la testa in Italia in generale fino a forse 500 anni fa e in particolare al Sud fino all'inizio del secolo. Credo che in Sicilia le anziane si coprano ancora e sicuramente le regine e principesse tendono a portare il velo quando incontrano il papa, senza contare la storia del velo delle spose che teniamo perché è fashion ma che è ancorato a quelle tradizioni lì. Mi pare fosse San Paolo in qualche lettera che sanciva che le donne dovessero coprirsi il capo btw, è solo che il mondo cristiano si è lasciato alle spalle certe cose.

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    Io sono d'accordo con te, ma credo che il divieto sia un'arma a doppio taglio perché porti ad inasprire dei rapporti già di per sé fragili e a giustificare anche una bella dose di xenofobia oltre al fatto che è del tutto assurdo supporre di poter fermare una cultura ed un'identità vietando ad essa di esprimersi. In questo modo la rendi ancora più forte per non dire che rendi quel popolo ancora più estraneo al tuo paese.

    Ma assolutamente, infatti credo che in un certo senso abbia avuto ragione Alfano a dire che è meglio non provocare. Forse lui si è espresso male o ha semplificato troppo (o anche non ha capito), ma se ragioniamo sulla sua risposta in merito è possibilissimo fare un collegamento tra il non vietare e il non inimicarsi i fondamentalisti o comunque i praticanti.
     
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    Beh mi inquieta un po' pensare che se, per dire, ho una religione che mi vieta di curarmi se sto morendo di morbillo lo Stato non possa dire guarda imbecille curati e poi ti vai a confessare. Sarei per sperare nella secolarizzazione generale forse XD

    A volte lo Stato interviene ma si tratta per di più in casi di minore e anche là ci vanno di mezzo i servizi sociali e il tribunale minorile e comunque sia è come la storia dei vaccini i genitori possono dire non lo facciamo e poi burocrazia.

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    . Sì ma figurati, anche in casi più banali come quelli del velo le donne si son coperte la testa in Italia in generale fino a forse 500 anni fa e in particolare al Sud fino all'inizio del secolo. Credo che in Sicilia le anziane si coprano ancora e sicuramente le regine e principesse tendono a portare il velo quando incontrano il papa, senza contare la storia del velo delle spose che teniamo perché è fashion ma che è ancorato a quelle tradizioni lì. Mi pare fosse San Paolo in qualche lettera che sanciva che le donne dovessero coprirsi il capo btw, è solo che il mondo cristiano si è lasciato alle spalle certe cose.

    Non sono molto d'accordo sul fatto che l'Occidente si lasci certi meccanismi religiosi alle spalle, fino a 50 anni fa una donna seppur violentata doveva sposare il proprio stupratore perché il matrimonio in chiesa ripuliva tutto. Ricordiamo solo Franca Viola, oppure io divorzio non era contemplato è ancora oggi non è contemplato da famiglie molto credenti perché va contro determinati dettami. Sono d'accordo che noi siamo quelli a cui non puoi dire come vestirci perché facciamo su una baraonda e anche sul fatto che ovviamente abbiamo la libertà di opporci cosa che le donne islamiche non hanno, però qua si rischia sempre di cadere nell'inghippo di dire noi cresciuti a cattolicesimo ed Europa siamo più umani di voi altri che pensate alle vergini e a far coprire le donne solo perché noi possiamo andare in giro con l'ombelico scoperto e abbiamo la libertà sessuale quando poi nella nostra grande carità se vediamo una che va in giro con la minigonna è una sgualdrina e poi stiamo a giudicare una donna dal suo aspetto come se fosse l'unica cosa che conti nella nostra illuminante società. Direi che le donne sempre e comunque sono schiave delle imposizioni che uomini e società creano solamente che ci fa comodo pensare di essere più libere di altre quando poi veniamo ammazzate dai nostri mariti, padri o fidanzati perché abbiamo deciso di lasciarli. Quindi qualcuno ora deve spiegarmi la grande differenza che c'è tra un musulmano che uccider figlia perché occidentale e l'italiano cresciuto da mamma e Papa Giovanni che dà fuoco alla ex fidanzata perché questa andava in giro troppo scollata. Magari mi sbaglio io anzi sicuramente però tutta questa gran differenza non la vedo tra un islamico integralista e il maschio padrone che cerca di riprendersi il controllo. La grande piaga è sempre il maschio xD
     
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