1564-2014 Michelangelo: incontrare un'artista Universale

27 Maggio-14 Settembre 2014

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    In occasione del 450°anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, la mostra ospitata ai Musei Capitolini propone un evento espositivo che, attraverso alcuni temi cruciali della sua poetica, ripercorra la vita e l’opera di questo titano dell’arte di tutti i tempi. Il percorso della mostra è segnato da una serie di ‘contrapposti’ tematici che intendono evidenziare la complessità di ideazione ed esecuzione delle opere di questo “artista universale”. Oltre al confronto tra disegni, dipinti, sculture, modelli architettonici, il progetto prevede dunque un’approfondita scelta di autografi scritti, tra lettere e rime.

    Informazioni
    Luogo
    Musei Capitolini
    Orario
    Martedì-domenica 9.00-20.00
    La biglietteria chiude un'ora prima
    Chiuso lunedì

    Biglietto d'ingresso
    Dal 27 maggio al 14 settembre 2014:
    - Biglietto integrato Mostra “1564-2014 MICHELANGELO. Incontrare un artista universale” e Musei Capitolini:
    € 13,00 intero; € 11,00 ridotto; € 2,00 ridottissimo.

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    Edited by ‚dafne - 15/8/2014, 14:36
     
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    Il Cristo Portacroce di Michelangelo torna a Roma dopo 14 anni, in mostra ai Musei capitolini

    La storia della sua scoperta sarebbe degna di un best seller in stile Dan Brown. Un’avventura sul filo dell’emozione, fatta di capolavori nascosti, chiese di campagna, ricerche d’archivio, antiche carte. È così che dopo secoli di oblio riaffiorava nel 2000 a Bassano Romano il Cristo Portacroce di Michelangelo, quella prima versione eseguita tra il 1514 e il 1516, e lasciata incompiuta dal Buonarroti per l’emergere improvviso nel marmo lattiginoso della guancia di una vena nera (seguita vent’anni dopo dalla seconda versione oggi visibile nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva). E a distanza di 14 anni dalla scoperta, che lo portò a Roma per la mostra «Caravaggio e i Giustiniani», il Cristo torna per la prima volta nella Capitale, protagonista della mostra «Michelangelo. Incontrare un artista universale» che si aprirà dal 27 maggio ai Musei Capitolini, prodotta e organizzata dall’associazione culturale MetaMorfosi presieduta da Pietro Folena per i 450 anni dalla morte del Buonarroti, sotto la cura di Cristina Acidini. «L’opera ci porta all’interno della creatività di Michelangelo, ci fa capire il suo modo di lavorare - avverte la Acidini - Ci lascia vedere come in un primo momento abbia tentato di incorporare il difetto nel progetto artistico. La vena nera è inclusa, infatti, in una piega d’espressione del viso. Si percepisce il tentativo di andare avanti e utilizzare quello che doveva essere un bel blocco di marmo, ma l’espediente non è sufficiente e Michelangelo ha dovuto abbandonarlo». E come sottolinea Folena, «L’eccezionale ritorno a Roma dell’opera rende più suggestivo il confronto con il Cristo della Minerva».

    A scoprire il capolavoro fu la storica dell’arte Irene Baldriga, mentre eseguiva dei sopralluoghi in preparazione della mostra curata da Silvia Danesi Squarzina. Tappa, Bassano Romano, chiesa di San Vincenzo Martire. «Fui fortunata - ricorda - quel giorno incontrai un monaco che mi fece entrare in sacrestia. E lì notai la statua: era cementata su un altarolo e impolverata». Eppure ne comprese la qualità: «Da vicino notai la vena nera che caratterizza il volto. Immediatamente la ricollegai alle fonti che parlano dell’abbandono da parte di Michelangelo per quel difetto». Fu determinante la ricerca della studiosa Ludovica Sebregondi Fiorentini, che aveva pubblicato le lettere di Francesco Buonarroti e Michelangelo il Giovane, eredi del genio, da cui si evince che il Cristo abbandonato era disponibile sul mercato dell’arte di Roma, potenziale acquisto dei Giustiniani. Fondamentale, riflette Baldriga, fu il restauro di Rossano Pizzinelli: «Fu lui a rimuovere il perizoma di bronzo per
    verificare la completezza del nudo della statua, conditio per essere opera di Michelangelo». E aveva tutto.

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    Grazie Van! Che emozione *-*
     
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    Voglio vederlo in tutti i modi, anche perché leggendo la bio romanzata scritta da Stone ne ho un bisogno fisiologico ;__; Comunque la storia del ritrovamento è interessantissima, vorrei capire se la poveretta si è ritrovata a dover combattere contro i "grandi" del settore come è successo per la Principessa perduta di Michelangelo !
     
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    In effetti me la sono andata a cercare! Da storica dell'arte credo che sia stata trattata meglio di lui, che era un "semplice" collezionista con un grande occhio... Lei ha un curriculum più professionale e vedo che si è espressa anche a favore della Storia dell'Arte nelle scuole!
     
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    Uhmm si avrà avuto degli appoggi in più ! Comunque non so il collasso che mi sarebbe preso se mi fossi resa conto di aver appena trovato un Michelangelo tra le mani, sarei morta lì !
     
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    La mostra mi è piaciuta tanto, soprattutto la *seconda* parte al piano superiore, che era dedicata alla vita e i tempi di Michelangelo e quindi comprendeva ritratti dei contemporanei fiorentini e non. In ogni caso, considerando l'impossibilità di trasportare ai Capitolini gli affreschi della Sistina, il cuPPolone ecc, la mostra ha fatto del suo meglio nel raccogliere schizzi, disegni, sculture (la madonna di Bruges e gli schiavi del Louvre! Il puttino spacciato per antico venduto a Riario!), poesie di sua mano, lettere (anche a Vittoria Colonna), madrigali, modelli della basilica.
    Impossibile fare foto, purtroppo, ma vedere queste cose (e Paolo III ogni tre per due) è stato molto bello.
     
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