OTMAA sono i figli dell'ultimo Zar di Russia, Nicola II e della Zarina Alessandra...
Parto dalla più grande...OLGA NIKOLAEVNA ROMANOVA...
La granduchessa Olga Nikolaevna Romanova (Carskoe Selo, 15 novembre 1895 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918), era la figlia maggiore dello zar Nicola II di Russia e di Alessandra d'Assia. In famiglia era chiamata Oliška, Olya o Olyechka. Quando nacque ,il 15 novembre del 1895, la popolazione aspettava i 300 tocchi delle campane per l'Erede e invece vi furono soltanto i 101 tocchi per la granduchessa. Nicola, il giorno dalla sua nascita scrisse nel suo diario: Un giorno che mai dimenticherò. Alle 21 sentii l'uggiolare di un bambino e tutti abbiamo avuto un grande sollievo. Con una preghiera chiamammo la bimba spedita da Dio Olga cioè Santa. Lei è una grande bambina di 4.5 chili e alta 55 cm. Io non posso credere proprio che è veramente la nostra bimba! Dio che felicità! Non sembra nata ora perché è talmente grande con una testa piena di capelli". Era molto legata a Tatiana: occupavano la stessa stanza, vestivano simili ed erano chiamate la coppia grande. Sin da piccola era conosciuta per il suo cuore compassionevole, il desiderio di poter aiutare gli altri e la sua onestà ma anche per il suo temperamento, la schiettezza e il malumore. Molto svelta nell'apprendimento ,di forte volontà , onestà e franchezza e da piccola facilmente irascibile,divenendo poi da grande capace di trattenersi. I genitori erano orgogliosi della loro prima figlia, infatti fu allattata e vestita da Alix e Nicola le faceva il bagnetto tutte le volte che poteva. Olga aveva i capelli biondo scuro, gli occhi blu, era di altezza media, magra, aveva un viso largo e il naso all’insù dei Romanov; era molto aggraziata nei movimenti ed era gentile in pubblico. Fu considerata meno bella della sue sorelle Maria e Tatiana, sebbene il suo aspetto migliorò quando crebbe; divenendo più affascinante. Amava i gatti e la sua preferita era Vaska. "Da bambina era semplice, a 15 anni divenne bella", scrisse Lili Dehn un'amica di Alix. "Lei era lievemente sull'altezza media, con una carnagione fresca, occhi blu e profondi, aveva una grande quantità di capelli chiari e delle mani e dei piedi belli." Olga e le sorelle furono circondate da giovani uomini che dovevano proteggerle al palazzo e sullo yacht Standard che si divertivano con loro per le annuali feste che si svolgevano ogni estate sullo yacht, però non avevano molte amicizie fuori dalla società. Era la sorella maggiore di Tatiana, Maria, di Anastasia e dello zarevič Aleksej o Alexei(Alessio).
Mountbatten c'entra sempre qualcosa \O/ Sui figli degli zar so poco più di quanto si diceva in Anastasia XD quindi pochissimo. Non avevo idea che ci fosse stata una pretesa Olga, credevo che le uniche millantatrici fossero le finte Anastasie!
Passo alla seconda figlia di Nicola II...TATIANA NIKOLAEVNA ROMANOVA...
La Granduchessa Tatiana Nikolaevna Romanova(Peterhof, 10 giugno 1897 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918) era la seconda figlia dello zar Nicola II di Russia e della zarina Aleksandra Fëdorovna. Con le sue sorelle: la granduchessa Olga, Maria, Anastasia e con l'erede al trono, lo zarevič Aleksej, ha rappresentato l'ultima generazione della discendenza dei Romanov: fu arrestata, deportata e uccisa con la sua famiglia dopo la rivoluzione russa del 1918.
Il 10 giugno 1897 Tatiana nacque durante la permanenza primaverile della famiglia imperiale a Peterhof, sul Mar Baltico. Lo zar riportò l'evento nel suo diario:
« Il secondo, luminoso, felice giorno per la nostra famiglia: alle 10:40 della mattina il Signore ci ha benedetto con una figlia - Tatiana. La povera Alix [la zarina Aleksandra Fëdorovna] ha sofferto tutta la notte senza chiudere occhio, e alle 8:00 è scesa nella camera di mamma. Grazie a Dio è stato tutto veloce e tranquillo [...] Tatiana pesa 83/4 libbre ed è alta 54 centimetri. La nostra più grande [Olga, che aveva un anno e mezzo ] è davvero buffa con lei. Letto e scritto telegrammi. »
Tatiana crebbe secondo l'educazione vittoriana che la madre stessa aveva ricevuto. Condivideva la camera con la sorella maggiore Olga, nel palazzo di Alessandro di Carskoe Selo che la coppia imperiale aveva scelto quale propria residenza e arredato con gusto prettamente borghese. Le camere delle granduchesse, in linea con l'arredamento del resto della casa, erano sobrie e i muri erano tappezzati di fotografie e oggetti personali. I letti, brandine pieghevoli, erano stati ordinati dalla madre per posta presso una casa d'arredamenti inglese. Tatiana faceva parte della "coppia grande", con la sorella Olga: condividevano la stanza da letto, passatempi e oggetti. Quando anche la "coppia piccola" (le sorelle minori Maria e Anastasia) crebbe, la coesione tra sorelle si fece più intensa, dovuta soprattutto al forte isolamento cui erano sottoposte in quanto figlie dello zar. Tuttavia, ricevettero un'educazione anomala -secondo gli standard aristocratici- che comprendeva, oltre a svariate ora di studio quotidiano, anche la condivisione degli abiti, degli oggetti personali, e la pressoché mancanza di alterigia nei confronti del personale di servizio; inoltre ricevevano una mancia di due rubli a settimana, che utilizzavano per piccoli regali ad amici (del personale di palazzo) o per piccole spese personali. Nonostante ciò, il fatto che i genitori si occupassero personalmente e dedicassero svariate ore della giornata ai figli, rese costoro, e particolarmente Tatiana, molto legati allo zar e alla zarina. Era la figlia preferita di sua madre. Molto simile in aspetto allo zio Enrie, era considerata una bellezza inglese/slava/dell'assia. Quando si scoprì che il fratello minore Aleksej era affetto di emofilia, Tatiana mantenne, con le sue sorelle, il segreto (circoscritto alla sfera degli intimi), e divenne tra le più premurose infermiere del fratello durante le crisi. Per la sua spiccata propensione al misticismo e dalla forte fede che ne derivava, Tatiana, come la madre, credette fermamente allo starec Rasputin ed era sicura che fosse l’unico che riuscisse ad alleviare la malattia del fratello.
Soprannominata "Tanya", "Tatya", "Tatianochka", o "Tanushka", fu un'adolescente alta, snella, dai capelli scuri e ramati, occhi grigi e con lineamenti quasi esotici, dal carattere riservatissimo. Dotata del forte carattere della madre, come lei era molto religiosa e amava le faccende domestiche. Amava i bambini e svolgere accanto alle persone di servizio ogni tipo di attività, dall'organizzare vendite di beneficenza alla gestione della casa, dall'assistenza ad Aleksej al cucito, tanto che le sorelle le diedero scherzosamente il soprannome di governante. Tuttavia, nelle pause dai compiti o dalle faccende che la madre puntualmente le affidava, mentre la sorella Olga prediligeva libri e romanzi, lei amava sfogliare qualche rivista di moda. Anja Virubova, amica della zarina residente a Carskoe Selo e visitata spesso dalla famiglia, scrisse di lei:
« ...era una perfetta incarnazione della madre. Alta e slanciata rispetto alle sorelle, aveva dei leggeri e raffinati tratti e le gentili e riservate maniere dei nonni inglesi. Ingenua e comprensiva, circondava le sue più piccole sorelle ed il fratello di uno spirito così protettivo che loro, scherzando, la soprannominarono "la governante" »
Comune a Tatiana, come anche alle sue sorelle e al fratello, era la totale noncuranza per la sua posizione: cresciuti a contatto con domestici, dame di compagnia, precettori e ufficiali, il nucleo famigliare dello zar aveva trasformato costoro da mero personale di servizio in veri e propri compagni di gioco e di svago. Anja Virubova:
« L'Imperatrice temeva per le sue figlie la vicinanza delle sofisticate ragazze dell'aristocrazia, le cui menti, anche in merito all'educazione, erano nutrite degli sciocchi e spesso viziosi pettegolezzi di una società decadente. L'imperatrice scoraggiò sempre il contatto con cugini e parenti vicini, la maggior parte dei quali erano spaventosamente precoci nelle prospettive di vita. »
In questo modo, le granduchesse vissero sempre in un alone di protezione che, se permetteva loro di crescere secondo i dettami sociali del casto ideale vittoriano, mantenne in loro, anche nell'adolescenza inoltrata, una forte ed infantile ingenuità nei confronti dei rapporti umani e sentimentali. L'isolamento rispetto alla depravata gioventù aristocratica russa si inscriveva nel totale distacco operato dalla coppia imperiale rispetto all'alta società ereditaria e latifondista russa, alimentando il discredito del nucleo famigliare imperiale presso il resto della nobiltà. Le figlie dello zar erano il frutto di questa educazione isolata sia dal resto della corte, che dall'effettiva realtà sociale e classista russa. Una dama di compagnia della zarina, Sophie Buxhoeveden, scrisse:
« Il loro rango significava pochissimo per loro, e trovavano fastidioso quando erano trattati cerimoniosamente. Una volta ebbi come presidente di un comitato la Granduchessa Tatiana, e rivolgendomi a lei, cominciai naturalmente: "Possa piacere a Vostra Altezza imperiale..." mi guardò attonita, e quando mi risedetti al suo fianco fui ricompensata da un calcio sotto il tavolo e da un sussurro: "Sei pazza a parlarmi in quel modo?" [...] Dovetti insistere con l'Imperatrice di persuaderla che in certe occasioni ufficiali era necessario. »
Nonostante ciò, le testimonianze concordano che, tra le sorelle, fu lei che più fu consapevole del suo ruolo di Granduchessa. Anja Vyrubova, amica della zarina, scrive:
« Di tutte le Granduchesse Tatiana era la più popolare, e penso anche la più amata dai genitori. [...] Amava la società e desiderava pateticamente degli amici. Ma per queste prestigiose ma sfortunate ragazze degli amici erano molto difficili da trovare. »
Ancora adolescente, le fu assegnato simbolicamente un reggimento di Ussari della Guardia, il Vosnesenskij, ed ebbe il grado di colonnello onorario. Durante la prima guerra mondiale entrò nella Croce Rossa e lavorò come infermiera negli ospedali militari.
Durante la prigionia a Tobol'sk, Tatiana aiutò i genitori a gestire la casa e la famiglia, mostrando grande coraggio e forza d'animo anche se nel suo diario e in una lettera confidò di non sentirsi abbastanza forte, e di aver assoluto bisogno della vicinanza della sua famiglia. Nell’aprile del 1918 i bolscevichi trasferirono i Romanov a Ekaterinburg; per il fatto di essere bersaglio degli apprezzamenti e delle persecuzioni dei carcerieri, la giovane subì un forte trauma e il tutore inglese Gibbes ricordò di averla vista perder peso. Da quanto si desume dal diario intimo di Aleksandra Fëdorovna, Tatiana trascorse l'ultimo pomeriggio di vita in compagnia della madre, leggendo passi dalla Bibbia. Aveva 21 anni quando quella stessa notte sarebbe stata uccisa nel seminterrato della palazzina Ipatev di Ekaterinburg, sotto il fuoco della Čeka di Jakov Jurovskij. I membri del plotone d'esecuzione raccontano che le sorelle morirono abbracciate l'una all'altra, rannichiate in un angolo. La sua morte atroce per mano dei rivoluzionari bolscevichi, e il contegno e la sopportazione dimostrati durante la persecuzione hanno fatto sì che la Chiesa ortodossa russa nel 2000 proclamasse martiri Tatiana e la sua famiglia. Decine di persone si sono dichiarate essere i sopravvissuti della famiglia Romanov. Secondo l'autore Michael Occleshaw, nel suo libro "The Romanov Conspiracies: The Romanovs and the House of Windsor" (1995), Tatiana fu risparmiata e trasportata in Inghilterra, sposò un ufficiale britannico e visse sotto il nome di Larissa Tudor. Essendo una discendente per linea materna della regina Vittoria del Regno Unito, Tatiana Romanova aveva aplogruppo mitocondriale H.
Comunque Louis Mountbatten era cugino primo delle sorelle Romanov e del piccolo Alexei! Infatti era figlio di Luigi di Battenberg, dal 1917 Luigi Mountbatten e di Vittoria d'Assia-Darmstadt (la nonna materna del principe Filippo, duca di Edimburgo, il marito della regina Elisabetta II)! Vittoria era la sorella maggiore della zarina Alessandra (nata Alix d'Assia-Darmstadt)! Da giovane aveva maturato un sentimento romantico nei confronti della sorella di Anastasia, la granduchessa Maria, e fino alla fine dei suoi giorni egli tenne una sua fotografia accanto al suo letto.
La terza figlia di Nicola II...MARIA NIKOLAEVNA ROMANOVA...(la mia preferita)
Maria Nikolaevna Romanova (Peterhof, 26 giugno 1899 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918) , anche nota come Marie, The Amiable Baby, Marie's saucers, Mashka e Masha. La Granduchessa era la terza figlia dello zar Nicola II di Russia e della zarina Aleksandra Fëdorovna. Maria passò praticamente tutta la vita alla corte russa, in compagnia delle sue sorelle. Da piccola era la più grassa delle quattro, ed a volte oggetto di scherno da parte delle altre tre. I suoi grandi occhi blu erano soprannominati i piattini di Maria. Divideva la sua stanza con Anastasia, che divenne presto la sua più stretta confidente. Ciononostante, Maria subì negli anni la maggior forza e vitalità della sorella minore, che in parte ne misero la figura in secondo piano. Caratterialmente, Maria era eccezionalmente tranquilla e disciplinata, tanto da risultare fuori dal comune ma durante l'adolescenza era nervosa, aveva scatti i ira. Faceva parte ella coppia piccola con la sorella Anastasia. Era considerata un bellezza russa, lei e Tatiana sono conosciute come le figlie più belle dello Zar. Era molto legata al padre (teneva una suo foto in camera che baciava tutte le notti) mentre con la madre non era molto legata come le altre sorelle. Si pensa che fosse la figlia preferita dello zar Nicola II. A volte, Maria si sentiva trascurata e poco amata dalla famiglia ma la zarina le assicurava che era amata come tutti i suoi figli. Negli ultimi anni della sua vita, ebbe frequenti infatuazioni per diversi uomini, tra cui un non meglio identificato giovane ufficiale russo, che ebbe tuttavia occasione di frequentare solo saltuariamente (e con il tacito consenso dei genitori). Fu il primo "amore" del cugino, Louis Mountbatten. Come per tutti i Romanov, la sua vita cambiò drasticamente dopo l'abdicazione del padre, cui seguirono gli arresti domiciliari a Carskoe Selo, vicino Pietrogrado, quindi la prigionia in Siberia ed infine l'atroce morte. Maria, come le sue sorelle, era particolarmente interessata alla vita delle persone comuni. Durante la sua prigionia a Tobol'sk ed Ekaterinburg, era usa fare domande ai soldati circa la loro famiglia. Amava i bambini, e durante la prigionia disse alla sorella minore "voglio sposare un soldato russo ed avere venti bambini!". Probabilmente Maria possedeva il gene dell'emofillia.
Maria fu uccisa all'età di diciannove anni con tutta la sua famiglia nello scantinato della palazzina Ipat'ev ad Ekaterinburg. L'esecuzione venne eseguita da un commando della Čeka agli ordini del commissario Jakov Jurovskij. Quando nel 1991 furono ritrovati i resti dello zar e della sua famiglia, due corpi erano mancanti. Uno era del fratellino Aleksej, e l'altro quello di Maria (anche si inizialmente si ritenne fosse quello di Anastasia. (Dalla deposizione di Jurovskij si sa che si tentò di cremarli per confondere le ricerche.) Nell'agosto del 2007 nella regione degli Urali furono ritrovati i corpi di due giovani accanto ai quali erano pallottole e boccette di acido solforico (usato per occultare i cadaveri). Gli esami del DNA conclusi e resi pubblici il 16 luglio 2008, hanno confermato che i resti rinvenuti sono quelli di Maria e di Aleksej, chiudendo così per sempre la possibilità che qualche membro della famiglia reale fosse riuscito a scappare dal massacro di Ekaterinburg. Per il contegno durante la prigionia e la deportazione, e per il perdono concesso ai persecutori, Maria e la sua famiglia sono stati canonizzati dalla Chiesa ortodossa nel 2000. Dopo l'esecuzione ci furono numerose donne che tentarono di impersonare la terza figlia di Nicola II. Alcune di esse sono Averees Iacowelly, Granny Alina e Ceclava Czapska. Essendo una discendente per linea materna della regina Vittoria del Regno Unito, Maria Romanova aveva aplogruppo mitocondriale H.
Gli esami del DNA conclusi e resi pubblici il 16 luglio 2008, hanno confermato che i resti rinvenuti sono quelli di Maria e di Aleksej, chiudendo così per sempre la possibilità che qualche membro della famiglia reale fosse riuscito a scappare dal massacro di Ekaterinburg.
=( Io comunque le mitomani che si spacciano per persone morte non le capirò mai. Capisco che ci siano vantaggi e tutto quanto, però che pelo sullo stomaco!
La quarta figlia di Nicola II (la più conosciuta)...ANASTASIA NIKOLAEVNA ROMANOVA
La Granduchessa Anastasia Nikolaevna Romanova (rus. Анастасия Николаевна Романова; Peterhof, 18 giugno 1901 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918), fu la quartogenita dello zar Nicola II di Russia e della zarina Alessandra. Quando Anastasia nacque, tutta la famiglia, genitori inclusi, furono alquanto contrariati di avere una quarta figlia femmina, tuttavia, per celebrarne la nascita, suo padre lo zar concesse l'amnistia a tutti gli studenti che erano stati imprigionati per aver partecipato ai moti di protesta di San Pietroburgo e Mosca l'inverno precedente. Da questo episodio deriva il suo nome: Anastasia significa infatti "colui che rompe le catene" ma anche "risurrezione" (fatto che poi verrà più volte ripreso nella questione della sua presunta sopravvivenza all'esecuzione della sua famiglia). I suoi soprannomi erano: Malenkaya (soprannome che Anastasia non amava perchè significava "quella piccola"), Anastasie, Nastas, Nastenka o "shvibzik" che in russo vuol dire monella. Il titolo di Anastasia si può tradurre in modo più letterale come "Gran Principessa" o "Principessa Imperiale", il più alto grado fra le principesse europee, ma più comunemente è usato il titolo di "Gran Duchessa". Di carattere allegro e impertinente, era la più vivace dell'intimo nucleo familiare di Nicola II. Più legata al padre, cui rassomigliava un po' nei lineamenti del volto, oggi viene considerta più somigliante (come Tatiana) alla famiglia di sua madre, la zarina Alessandra, nata Alix d'Assia. Nastya era paffuta e di bassa statura, con gli occhi azzurri e i capelli coloro biondo ramato. Una governante, Margaretta Eagar, la descrisse come la bambina più carismatica che avesse mai visto. Tra tutte le sorelle era molto legata a Maria (venivano chiamate "la coppia piccola") e al piccolo Alessio. Come le sue sorelle fu allevata nel modo più sobrio e umile possibile, ad esempio, dormivano in camere in comune con brandine prive di cuscini, facevano un bagno freddo la mattina e uno caldo la sera, dove aggiungevano qualche goccia di profumo Coty (il preferito di Anastasia era quello alle violette). Se da piccole erano lavate con dei secchi dalla servitù, da grandi dovevano fare da sole ed ci si aspettavano che tenessero in ordine le proprie stanze. Quando non erano occupate, ricamavano oggetti da vendere in beneficenza. La domenica potevano avere un look speciale perché era la giornata in cui potevano giocare a palla con la loro zia, la duchessa Olga (sorella di Nicola II). Anastasia era particolarmente cara alla zia, che dopo la sua morte dichiarò che le sembrava sentire ancora la sua risata nella stanza. Anastasia era cresciuta come una bambina vivace e energica, acuta e brillante, come hanno confermato i suoi tutori Pierre Gilliard e Sydney Gibbes, non era mai stata particolarmente interessata alle lezioni ma in compenso era un'attrice di talento, vivace e maliziosa. Sembrava l'unica (a quanto dicono le testimonianze) a far sorridere le riservate sorelle maggiori Olga e Tatiana. Era però anche dispettosa: giocava scherzi ai servitori, faceva a botte con i compagni di gioco (una cugina, la Principessa Nina Georgievna, fu bersaglio del suo malumore perché pur essendo più piccola di Anastasia la superava in altezza). Una volta tirò persino una palla di neve con un sasso all'interno alla sorella Tatiana. Era però cagionevole di salute: era affetta da dolori alla schiena, per cui riceveva massaggi due volte la settimana (e per evitare i quali cercava di nascondersi regolarmente) e da hallux valgus in entrambi i piedi (che a suo tempo avvalorò la tesi che Anna Anderson fosse davvero Anastasia sopravvissuta, in quanto anche la donna presentava questa malformazione). Pare che fosse portatrice del gene dell'emofilia, con conseguenti disturbi della coagulazione del sangue. Insieme a Maria formava la coppia piccola e come la "coppia grande" formata dalle due sorelle maggiori, condividevano stanza, vestiti e confidenze, anche se, una volta cresciute, la coesione fra tutte e quattro sorelle si fece più intensa. Come gli altri figli dello Zar, Anastasia era stata educata in casa. La formazione iniziò all'età di otto anni e comprendeva le lingue francese, inglese e tedesca, storia, geografia, legge di Dio, scienza, arte, grammatica (che Anastasia non sopportava), aritmetica, e la musica e la danza. L'insegnante di inglese Sydney Gibbs ricordava che una volta la ragazzina aveva cercato di corromperlo con un mazzo di fiori per aumentare il proprio punteggio e, dopo il suo rifiuto, aveva invece dato i fiori all'insegnante di lingua russa, Peter Vasilyevich Petrov. Grigorij Rasputin, contadino delle steppe della Siberia, era stato presentato all'Imperatrice il 1º novembre del 1905. A causa della sua fama da guaritore l'uomo acquisì notevole influenza sulla famiglia dello Zar, arrivando ad essere il confidente personale dei 5 bambini che potevano rivolgersi a lui per qualsiasi cosa.
La Granduchessa Olga Alexandrovna ricordò come una volta, accompagnata dal re, andò nella camera da letto dei bambini dove Rasputin stava vestendo i bambini nelle loro camicie da notte: avevano piena fiducia in lui. Tuttavia il popolo non la pensava così e presto cominciarono a diffondersi le voci di una presunta relazione fra il contadino, la zarina e le figlie: anche queste preoccupazioni arrivarono a corte. Una testimonianza racconta che un giorno l'istitutrice delle bambine pregò lo Zar di allontanare la starec dalla corte, poiché guardava orripilata il ...modo in cui il contadino osservava le figlie in camicia da notte e girava liberamente per le loro stanze. Ella venne licenziata a causa della Zarina che si offese, ma intanto l'imperatore ordinò allo starec di non avvicinarsi mai più alle camere delle figlie. Al fine di fermare lo scandalo, con grande dispiacere della imperatrice, Nicola fu costretto ad inibire temporaneamente l'accesso di Rasputin al palazzo. Nonostante le voci, il rapporto con la famiglia imperiale di Rasputin continuò fino al suo assassinio 17 Dic 1916. I bambini lo chiamavano il vecchio saggio o Anziano Gregorij.Quando morì testimonianze raccontano di come il lutto avesse sconvolto la famiglia imperiale. Insieme con tutta la famiglia reale il 21 dicembre 1916 Anastasia partecipò al servizio funebre. Oltre alla tomba del "santo anziano" i reali decisero di costruire una cappella, ma a causa degli eventi successivi il piano non fu mai attuato. Anastasia gli scriveva anche delle lettere. Quando la guerra venne dichiarata, secondo alcune testimonianze,Anastasia pianse lacrime amare. Durante la guerra una delle tante stanze del palazzo era stata adibita ad ospedale dove venivano ricoverati i feriti. Le sorelle Olga e Tatiana con la madre erano infermiere, mentre Maria e Anastasia, troppo giovani per un lavoro così duro, diventarono patrone dell'ospedale. Diedero il proprio denaro per comprare medicine, leggevano ad alta voce per i feriti, lavoravano a maglia le loro cose, giocavano a carte e dama, scrivevano sotto dettatura le loro lettere per la famiglia, intrattenevano conversazioni telefoniche, cucivano vestiti, bende e fasciature.
1916: "Oggi ero seduta accanto al nostro soldato gli insegnai a leggere e gli piace molto -dice Anastasia- Cominciò ad imparare a leggere e a scrivere qui in ospedale. Due sono morti in un incidente, e ieri eravamo seduti accanto a loro".
Con la sorella Maria facevano molto per distrarli dal dolore inferto dalle ferite: passavano tutto il giorno in ospedale tranne quando a malincuore dovevano andare a fare lezione. Fu uccisa insieme al padre, alla madre, alle sue tre sorelle Olga, Tatiana, Maria e al fratello Alessio il 17 luglio 1918 per ordine dei bolscevichi, i quali ne occultarono anche i corpi.
Voci su una possibile sopravvivenza della granduchessa sono continuate per decenni, fino all'effettuazione dei test del DNA nel 1994 sui corpi rinvenuti ad Ekaterinburg. I risultati delle analisi hanno stabilito che si tratta effettivamente dei resti dei Romanov, sebbene due corpi - quello di Aleksej e di una delle giovani, inizialmente si ritenne fosse quello di Anastasia, poi fu confermato si trattasse di Maria, fossero mancanti. Dalle deposizioni del commissario della Čeka Jakov Michajlovič Jurovskij, incaricato dell'esecuzione e dell'occultamento, si è saputo che due corpi (effettivamente quello del granduca e di una non identificata donna del gruppo) furono cremati a metà strada, nell'intento di offuscare possibili future indagini da parte dei bianchi (i reggimenti sostenitori del vecchio governo), che avanzavano rapidamente verso la città. Nell'agosto del 2007 nella regione degli Urali furono ritrovati i corpi di due bambini, accanto ai quali vi erano pallottole e boccette di acido solforico (usato per occultare i cadaveri). Gli esami del DNA conclusi un anno dopo, hanno confermato che i resti rinvenuti sono quelli di Maria e di Aleksej, chiudendo così per sempre la possibilità che qualche membro della famiglia reale fosse riuscito a scappare dal massacro di Ekaterinburg.
L'incertezza sulla sorte di Anastasia fece sì che negli anni diverse donne si spacciassero come la granduchessa superstite. La più famosa fu Anna Anderson, che morì nel 1984 e il cui corpo fu cremato; ciononostante, analisi del DNA effettuate nel 1994 sulle sue ceneri smentirono definitivamente che ella fosse Anastasia. Altre furono Eugenia Smith, Ivanova Vasileva e Magdalen Veres. Tale storia è stato oggetto anche della trama di alcuni film, il primo dei quali risale addirittura al 1928 fino al più recente, del 1997. Il più famoso è probabilmente quello del 1956 Anastasia con Ingrid Bergman, Yul Brynner ed Helen Hayes. Anastasia compare anche come un personaggio nel gioco di ruolo del 2004 per PlayStation 2 Shadow Hearts: Covenant. Dal dicembre 2005, con la prima mondiale presso il Teatro Nuova Opera di Mosca, e della prima nazionale del dicembre dello stesso anno presso il Teatro comunale di Ferrara, la storia di Anastasia diviene un musical per mano del brillante compositore e produttore Bruno Contini che, attraverso composizioni coreografiche e arie liriche, fa rivivere le vicissitudini di una donna prigioniera dei suoi confusi ricordi regali in un manicomio di Berlino.
Nel 1977 nell'album Just a story from America il cantautore newyorkese Elliott Murphy le dedica la canzone Anastasia. Nel 1994 nell'album Under the Pink la cantautrice americana Tori Amos le dedica una canzone, Yes, Anastasia.
Che bambina caruccia! Ricordo di aver letto di una 'finta' Anastasia persino in un manga, La finestra di Orfeo XD forse era proprio Anna Anderson ma non ci giurerei.
Anche in molti film si parla di Anastasia sopravvissuta e della Anderson (il più famoso è il film d'animazione Anastasia, del 1997), per questo ancora oggi è conosciuta! Un film che parla della Anderson è Anastasia - il mistero di Anna Anderson.
La canzone di Tori Amos dedicata alla leggenda di Anastasia (all'inizio del video vi sono foto della vera Anastasia e alla fine del video vi sono le foto di Anna Anderson): Video
Per concludere...l'ultimo figlio dello Zar...ALESSIO NIKOLAEVIC ROMANOV...
Aleksej o Alessio o Alexei Nikolaevic Romanov (Peterhof, 12 agosto 1904 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918) fu l'ultimo erede al trono degli zar, primo maschio ed ultimogenito dello zar Nicola II e della zarina Alessandra d'Assia, dopo le sorelle Olga, Tatiana, Maria ed Anastasia.
Pierre Gilliard, il precettore svizzero dei figli dello zar, raccontò nel suo libro Tredici anni alla corte dello Zar del suo primo incontro con lo zarevic a Carskoe Selo:
« Era là che io vidi per la prima volta lo zarevic, Aleksej Nikolaevic di 18 mesi. Io ero andato come al solito a Palazzo per i miei doveri: stavo finendo la mia lezione con Olga Nikolaevna quando la zarina entrò nella stanza portando il figlio. Venne verso noi ed evidentemente desiderò mostrarmi il nuovo membro della famiglia che non conoscevo. La vidi trasmettere una gioia delirante, di una madre che finalmente ha visto adempiuto il suo desiderio più grande. Era orgogliosa e felice della bellezza del suo bambino. Lo zarevic era certamente uno dei bambini più belli che si possano immaginare, aveva un colorito rosa e fresco di un bambino sano, e quando sorrideva sulle guance paffute si disegnavano due fossette. Aleksej era il centro di questa famiglia unita, il fuoco di tutte le relative speranze e gli affetti. Le sue sorelle lo adoravano. Era l'orgoglio e la gioia dei suoi genitori. Quando stava bene, il palazzo si trasformava. »
Essendo un discendente per linea materna della regina Vittoria del Regno Unito, Aleksej Nikolaevic aveva aplogruppo mitocondriale H.
Chiamato affettuosamente dei suoi genitori e sorelle "Baby" o Aljoša, Ljoška, era malato di emofilia che sua madre cercò di alleviare con l'aiuto dello starec siberiano Rasputin.
Durante la prima guerra mondiale, visse con il padre presso le sedi dell'esercito militare a Mogilëv. Nel 1917, nella cancelleria Militare di Sua Maestà comparve il suo ultimo elenco ufficiale militare.
Nel mese di marzo 1917 suo padre abdicò a favore del fratello Michele, in quanto prevedeva che, se il figlio fosse stato proclamato sovrano, sarebbe stato separato dalla famiglia (per la quale, con molta probabilità, era previsto l'esilio). Ad agosto dello stesso anno fu esiliato con la famiglia a Tobol'sk.
Nell'estate del 1918 fu deportato a Ekaterinburg dove fu ucciso, con tutta la sua famiglia, dal commando del commissario bolscevico Jakov Michajlovic Jurovskij il 17 luglio.
Michael Goleniewski, ex ufficiale polacco, poi spia per l'Unione Sovietica e successivamente per la CIA, affermò di essere lo zarevic ma pochi gli credettero.
Nel 1991 furono riesumati dei corpi della famiglia Romanov, ma tra questi non c'erano né Aleksej né Maria Romanova. Nell'agosto del 2007 nella regione degli Urali furono ritrovati i corpi di due ragazzi, accanto ai quali vi erano pallottole e boccette di acido solforico (usato per occultare i cadaveri). Gli esami del DNA, conclusi e resi pubblici il 16 luglio 2008, hanno confermato che i resti rinvenuti sono quelli di Maria e di Aleksej, chiudendo così per sempre la possibilità che qualche membro della famiglia reale fosse riuscito a scappare dal massacro di Ekaterinburg. Nel 2001 furono canonizzati come martiri dalla Chiesa ortodossa russa.
Dopo l'assassinio poco chiaro della famiglia Romanov, cominciarono a presentarsi casi di persone che affermavano di essere i principi di Russia, mettendo molto in luce la questione dell'omicidio, la veridicità dell'accaduto ed alimentando la curiosità intorno a quello che per molto tempo fu un mistero. Effettivamente i corpi dello Zarevic e delle sue sorelle non sono stati rinvenuti completamente fino al 2007. Alcuni personaggi dell'epoca si affermarono come possibili Aleksej.
PS: mi scuso anche per aver dovuto rimuovere molti video dai post precedenti ma la pagina era diventata molto pesante e persino adesso impiega ancora molto a caricarsi.
Sono riuscita a trovare il bootleg (coff) e l'ho visto, ci sono diverse canzoni nuove che non mi hanno detto molto, però quelle del cartone mi hanno dato un sacco di feels <3 Poi Christy Altomare è uguale all'Anastasia del film. Il cambiamento più grosso rispetto al cartone è l'assenza di Rasputin e della sottotrama magica, nel musical ci sono riferimenti più aperti al comunismo e l'antagonista di Anastasia è un funzionario e sostenitore del nuovo regime.
Quando ho trovato la playlist ho sentito le nuove canzoni e meh. Apprezzo la storicizzazione direi, allo stesso tempo però il film (nell'insieme, canzoni incluse) era decisamente destinato ai bambinigiovani dentro e ammettiamolo, Rasputin e il suo pipistrello erano una delizia XD poi togliere lui e tenere i fantasmi nella sala da ballo ha davvero tutto questo senso?
Comunque è vero che il casting di Anastasia è perfetto, l'attrice sembra anche essere stata una strafan da piccola e quando dice di essere contenta di avere il ruolo le credi con tutto il cuore:
Apprezzo la storicizzazione direi, allo stesso tempo però il film (nell'insieme, canzoni incluse) era decisamente destinato ai bambinigiovani dentro XD
Decisamente, l'ho visto per la prima volta ai tempi dell'asilo, fu uno shock scoprire che Anastasia era stata una vera principessa e che era morta insieme al resto della sua famiglia, sigh.
Rasputin e Bartok erano adorabili, mi dispiace che li abbiano sostituiti nel musical, anche se Nella notte e nel buio è stata usata in versione strumentale.
Oddio io non ricordo, ero alle elementari ma non credo di aver saputo la storia prima. Probabilmente chi mi ha dato il vhs mi ha detto che era una storia semivera!
CITAZIONE
Nella notte e nel buio è stata usata in versione strumentale.