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.CITAZIONELaurana (anche Azzara o da Zara), Francesco. - Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti femminili eseguiti alla corte aragonese di Napoli, caratterizzati da una sottile vibrazione luminosa, accordata all'astrazione formale. L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attivitàLa sua formazione non è stata ancora accertata, ma fu determinante a Rimini, dove probabilmente soggiornò, la conoscenza dell'arte di Piero della Francesca e la collaborazione con Agostino di Duccio nel Tempio Malatestiano. Il suo nome compare la prima volta nel 1458, allorché lavorava a Napoli all'arco trionfale di Alfonso d'Aragona. Fu in Francia (1461-66), dove alla corte di Renato d'Angiò eseguì alcune medaglie, che ricordano l'arte di Pisanello. Successivamente lavorò in Sicilia (1466), dove le sue opere più importanti sono: la facciata della cappella Mastrantonio in San Francesco (1468-69), compiuta insieme con Pietro di Bonitate, e la Madonna eseguita per Monte San Giuliano e conservata nel duomo, entrambe a Palermo; la Madonna (1471) della chiesa del Crocifisso di Noto. Di nuovo a Napoli alla corte aragonese (1473-74), iniziò in questo periodo la serie dei celebri busti femminili: quello ritenuto di Eleonora d'Aragona (Palermo, Galleria regionale della Sicilia), quello di Battista Sforza (Firenze, Museo nazionale del Bargello), ecc. Nuovamente in Francia, eseguì a Marsiglia con T. Malvito alcune sculture di santi (1477-81, duomo, cappella di S. Lazzaro) e ad Avignone, per Renato d'Angiò, un dossale d'altare con l'Andata al Calvario (1479-81, S. Didier), nel quale manifesta l'influenza della scultura lignea francese.
treccani
Busto di principessa, al Louvre:
Beatrice d'Aragona,a New York
Isabella d'Aragona (?), a Vienna (fonte):
L'arco centrale di Castel Nuovo, a Napoli, è a sua volta di Laurana e celebra Alfonso d'Aragona:
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Alfonso I di Napoli: 
Principessa di Napoli
San Cyricus
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xcusemymonkey.
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Trovo i busti/le statue generalmente inquietanti, ma quest'ultimo è da morire da infarto.
Non posso fare commenti più intelligenti perché su di lui sinceramente non so quasi nulla.. -
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A me pacciono moltissimo, sono molto fini, solo che mi danno il dubbio che tutte le principesse aragonesi avessero la stessa faccia XD . -
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Uhmm a me non piacciono molto, però io ci capisco quanto un astrofisico di scultura ! Comunque se ci fate caso alla fine spesso e volentieri anche nei ritratti di uno stesso autore i lineamenti si assomigliano, magari è anche questione di mano e poi per quanto erano imparentati l'Italia era tutto un paese di cugini e voglio dire la genetica conterà qualcosa #commentiintelligenti eh . -
marie..
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In effetti ho sempre pensato che tutte le donne di Leonardo si assomigliassero XD comunque e' possibile che alcuni busti non siano ritratti ma figure idealizzate mentre altri siano un po' abbelliti come oggi farebbe uno con photoshop, mentre re Alfonso e il pargolo hanno tratti definiti e peculiari che li rendono riconoscibili. Una delle signore comunque e' sulla copertina del libro su Isabella del Balzo <3 . -
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Si infatti !! Per me la dama con l'ermellino la bella ferroniere e la gioconda hanno gli stessi tratti del viso XDD
Comunque sicuramente abbellivano per quanto potevano, mi piacerebbe vedere il busto di Battista Sforza solo per vedere se l'ha migliorata oppure è simile al ritratto con Federico di Montefeltro.. -
marie..
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CITAZIONESi infatti !! Per me la dama con l'ermellino la bella ferroniere e la gioconda hanno gli stessi tratti del viso XDD
Se ci sente Sgarbi ci querela per conto terzi. -
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ahahahahahhahha *rotola* Oh be' potrei anche farmi dire capra da lui.. . -
Nainerouge.
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Uhmm a me non piacciono molto, però io ci capisco quanto un astrofisico di scultura ! Comunque se ci fate caso alla fine spesso e volentieri anche nei ritratti di uno stesso autore i lineamenti si assomigliano, magari è anche questione di mano e poi per quanto erano imparentati l'Italia era tutto un paese di cugini e voglio dire la genetica conterà qualcosa #commentiintelligenti eh
Entrambe le cose, ma vale più la prima. Per quanto un ritratto possa essere somigliante, la mano dell'artista, il suo stile, non possono annullarsi. Anzi, è poi il motivo per cui si commissionavano ritratti ad uno piuttosto che ad un altro.
E' anche vero che quando si tratta di opere eseguite da un maestro e la sua bottega si può riconoscere questo dai suoi allievi, e i suoi allievi quando questi sono diventati poi famosi, proprio dallo stile.
Per esempio nel battesimo di Cristo del Verrocchio si distingue perfettamente cosa è stato eseguito dal Verrocchio, cosa dal Botticelli (il viso dell'angelo col volto a tre quarti) e cosa da Leonardo (il volto dell'angelo di profilo, il paesaggio sullo sfondo e le ombreggiature sul corpo del Cristo).
Peraltro ci fu un critico d'arte, Morelli, che diede vita ad un metodo e una serie di analisi sui dipinti per stabilirne l'attribuzione. Il metodo morelliano si basa sullo studio dei particolari (come le orecchie) che a suo avviso tradiscono sempre la mano del pittore e che sono sempre uguali in tutta la sua opera. Ad oggi è uno dei metodi che viene seguito in fase di attribuzione di un'opera (non l'unico, ovviamente...).
EDIT: Sgarbi è più ferrato su Michelangelo (in quanto allievo di Zeri) e soprattutto sul Barocco. Se me lo trovassi davanti gli darei io della capra, ma vabeh, evitiamo -.-'. -
marie..
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CITAZIONEIl metodo morelliano si basa sullo studio dei particolari (come le orecchie) che a suo avviso tradiscono sempre la mano del pittore e che sono sempre uguali in tutta la sua opera.
Possibile che ne abbia letto nel libro di Silverman sulla 'Bella principessa' di Leonardo?. -
Nainerouge.
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può darsi, Morelli (che originariamente era un medico...) fece gran scuola: Conan Doyle si è rifatto al metodo morelliano nella serie di Sherlock Holmes, e anche Freud! 
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marie..
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Sono certissima di averlo letto da qualche parte ma as for where la mia memoria fa acqua come al solito ç_ç . -
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Si anche io me lo ricordo ! E' nel libro di Silverman , credo che la prof di Firenze spieghi questa cosa dei particolari che anche in Leonardo erano riconoscibili, stile la sua "firma" però non mi ricordavo di questo Morelli...*memoria labile* . -
Nainerouge.
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diciamo che non è molto noto, a meno di non aver studi di critica d'arte alle spalle o di conoscere bene Conan Doyle
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