Castello Estense (Ferrara)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous

    Il_Castello_Estense_di_Ferrara

    CITAZIONE
    Borso, uomo d’azione, buon soldato, ambizioso e accorto uomo di stato, guadagnò alla famiglia il titolo Ducale nel 1471. Ebbe un incessante operosità nel sostenere l’economia soprattutto attraverso la bonificazione del territorio ferrarese per gran parte paludoso ed improduttivo. Sostenne l’Università ed al suo impegno nel campo delle arti va ascritta la realizzazione del famoso ciclo pittorico dei Mesi nella delizia di Schifanoia e dello straordinario codice miniato denominato la Bibbia di Borso.
    Ercole I regnò dal 1471 al 1505 dopo un duro scontro con il nipote Nicolò, figlio di Leonello, che tentò di assicurarsi il potere portando la rivolta nella città di Ferrara nel 1476. Eleonora di Aragona, moglie di Ercole, trovò precipitosamente rifugio con i figli nel Castello di San Michele. Il duca poi seppe sopprimere la rivolta non senza un feroce bagno di sangue. Durante il ducato di Ercole si eseguirono nuovi ed importanti lavori di decorazione in Castello, sia in esterno che in interno, ma soprattutto si realizzarono significativi ampliamenti e trasformazioni lungo la direttrice che dal vecchio palazzo giungeva alle sale vicine alla Torre dei Leoni.
    Alla sua lungimiranza dobbiamo il grande ampliamento delle mura cittadine, la così detta Addizione Erculea, che, commissionata al grande architetto Biagio Rossetti, cambiò radicalmente l’aspetto della città.
    Ad Ercole successe il figlio Alfonso I che ebbe al suo fianco, in prime nozze, Anna Sforza e, in seconde, Lucrezia Borgia figlia di papa Alessandro VI. Alternò contraddittorie passioni ora rivolte alla fusione dei cannoni, che portò Ferrara ad essere una temuta potenza militare, ora all’arte ed alla cultura. Il ducato ottenne con Alfonso I un innegabile sviluppo grazie sia ad una dinamica politica che lo vide impegnato, tra l’altro, nelle guerre contro Venezia (1505) e negli scontri contro l’esercito papale di Giulio II, sia ad una crescita artistica e culturale la cui massima espressione si rintraccia nell’incremento delle collezioni estensi con oggetti d’arte conservati, poi, nei famosi Camerini Dorati che Alfonso stesso fece costruire sopra la via Coperta.
    Ad Alfonso succede, nel 1534, anno della sua morte, il figlio Ercole II. La moglie di questi, Renata di Francia, figlia del re di Francia Luigi XII, influenzò notevolmente la corte e la cultura ferrarese contribuendo, con la sua cultura straniera ad abbattere molte frontiere di provincialismo nel ducato e nella corte allargandone notevolmente gli orizzonti diplomatici e culturali, non ultimo anche attraverso la sua fede Calvinista che non ebbe problemi a professare ed a promuovere, ospitando, nel 1536 Giovanni Calvino .
    Durante il ducato di Ercole II Ferrara vide la realizzazione di molte opere pubbliche, una discreta espansione degli Studi universitari, ed in generale un discreto consolidamento dell’economia pur in un momento della politica italiana difficile e pericoloso per uno stato di media grandezza come quello estense. La solidità economica del ducato era evidente anche per i grandi lavori di ampliamento ed abbellimento che Ercole ordinò per il Castello all’architetto e pittore Girolamo da Carpi trasformando definitivamente l’edificio in quel fiabesco ibrido architettonico tra un palazzo di corte e castello che oggi ammiriamo.
    Ercole II morì nel 1559 lasciando la conduzione del ducato al figlio Alfonso II.
    La solidità politica del ducato estense venne a questo punto minata dalla assenza di una discendenza maschile legittimata alla successione di Alfonso II.
    Tre matrimoni con Lucrezia de’ Medici, Barbara d’Austria e Margherita Gonzaga, non furono sufficienti ad allontanare le mire dello Stato della Chiesa.
    Alfonso II, per evitare un’annessione annunciata ed il declino del suo casato, tentò varie strade come la partecipazione alla crociata contro i turchi, la vana pretesa alla successione del trono di Polonia; partecipò a battaglie e trattò diplomaticamente a vari livelli con il papa.
    Il ducato venne stremato economicamente da tutte queste infruttuose imprese e da un disastroso terremoto che nel 1570 colpì la città.
    Il castello subì molti danni ed il duca ne dispose il restauro accompagnandolo con la realizzazione di un interessante ciclo decorativo che tuttora ritroviamo nell’Appartamento detto Dello Specchio.
    La morte di Alfonso II nel 1597 senza un erede legittimo e nemmeno un successore riconosciuto dalla Chiesa costringe gli Este ad abbandonare la città di Ferrara e la principesca residenza del castello, nel 1598, per un forzato trasferimento della loro sede nel vicino ducato di Modena.

    fonte

    Immagine


    CITAZIONE
    Ferrara, 20 maggio 2012 - Anche il simbolo della città, il Castello Estense, è rimasto colpito dal terremoto. "I danni sono enormi", avverte il direttore generale per la Valorizzazione del ministero dei Beni culturali, Mario Resca, che non nasconde la preoccupazione per i contraccolpi che il sisma ha avuto sul patrimonio artistico dell'area. "A Ferrara c'e' un flusso turistico importante - fa notare Resca - altro aspetto preoccupante. In un momento in cui le finanze sono scarse e i beni culturali in sofferenza, questa è un'ulteriore ferita inferta". Diversi i cornicioni crollati a terra, mentre dei calcinacci rinvenuti in piazza Savonarola e in corso Martiri della Libertà sembrano provenire proprio dalla facciata del Castello.

    Colpite dalla furia del terremoto "soprattutto le chiese. I tecnici - assicura Resca - sono già al lavoro per valutare i danni, dovranno stilare un inventario con i beni danneggiati che dovrebbe essere pronto già tra qualche giorno". Comunque "il lavoro di recupero sarà lungo e laborioso - spiega il direttore generale per la Valorizzazione del ministero dei Beni culturali - perché il restauro ha bisogno di tempo e mani esperte. Confido anche negli enti locali e nel loro impegno".

    CITAZIONE
    La Provincia ha già stanziato 250.000 euro per i primi interventi nel dopo-terremoto da effettuare sul Castello Estense (guarda le foto dei danni), nelle scuole secondarie di secondo grado e sulla viabilità provinciale. L'obiettivo è di mettere in sicurezza le lanterne sulle torri e i comignoli sul tetto del castello Estense, il controllo e messa in sicurezza degli affreschi del piano nobile e il ripristino delle condizioni di agibilità degli uffici al secondo piano.

    Il Resto del Carlino

    Ovviamente questo è proprio quello in cui ha vissuto Lucrezia =(

    Edited by ‚dafne - 5/7/2014, 11:28
     
    Top
    .
  2. Julia_Katina
     
    .

    User deleted


    noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo #commento disperato
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous
    Qua c'è un video coi danni
     
    Top
    .
  4. Julia_Katina
     
    .

    User deleted


    non lo voglio vedere. #rifiuto
     
    Top
    .
  5. Miss.ChatterBox
     
    .

    User deleted


    #lutto E pensare che non è la prima volta che un terremoto gli distrugge un castello. Mi pare che -non ricordo se questo o un altro- fosse stato distrutto e ricostruito passando da fortezza medievale a castello vero e proprio proprio dopo un terremoto di vastissima portata che distrusse mezzo centro storico. E proprio a Ferrara c'è stato il primo progetto di casa antisismica per questa ragione: sembra che lo sottovalutino ogni volta perché le scosse avvengono a distanza tra loro.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous
    Leggo su Vanity che i sindaci ignorano il rafforzamento degli edifici perché dà meno visibilità di una sfilata di veline e quindi poco elettoralmente allettante ùù
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    14,234
    Location
    Regione del Valentinois

    Status
    Anonymous
    Noooo cristo ...spero solo che si muovano con la ristrutturazione e non che ci sia una speculazione come per l'Aquila, non capisco come proprio in Italia non ci si faccia in quattro per ristrutturare certe opere d'arte ...Pompei l'hanno fatta crollare e poi ci si mette anche il terremoto come se già non fosse abbastanza la totale noncuranza italiana.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous

    Il_Castello_Estense_di_Ferrara

    CITAZIONE
    Borso, uomo d’azione, buon soldato, ambizioso e accorto uomo di stato, guadagnò alla famiglia il titolo Ducale nel 1471. Ebbe un incessante operosità nel sostenere l’economia soprattutto attraverso la bonificazione del territorio ferrarese per gran parte paludoso ed improduttivo. Sostenne l’Università ed al suo impegno nel campo delle arti va ascritta la realizzazione del famoso ciclo pittorico dei Mesi nella delizia di Schifanoia e dello straordinario codice miniato denominato la Bibbia di Borso.
    Ercole I regnò dal 1471 al 1505 dopo un duro scontro con il nipote Nicolò, figlio di Leonello, che tentò di assicurarsi il potere portando la rivolta nella città di Ferrara nel 1476. Eleonora di Aragona, moglie di Ercole, trovò precipitosamente rifugio con i figli nel Castello di San Michele. Il duca poi seppe sopprimere la rivolta non senza un feroce bagno di sangue. Durante il ducato di Ercole si eseguirono nuovi ed importanti lavori di decorazione in Castello, sia in esterno che in interno, ma soprattutto si realizzarono significativi ampliamenti e trasformazioni lungo la direttrice che dal vecchio palazzo giungeva alle sale vicine alla Torre dei Leoni.
    Alla sua lungimiranza dobbiamo il grande ampliamento delle mura cittadine, la così detta Addizione Erculea, che, commissionata al grande architetto Biagio Rossetti, cambiò radicalmente l’aspetto della città.
    Ad Ercole successe il figlio Alfonso I che ebbe al suo fianco, in prime nozze, Anna Sforza e, in seconde, Lucrezia Borgia figlia di papa Alessandro VI. Alternò contraddittorie passioni ora rivolte alla fusione dei cannoni, che portò Ferrara ad essere una temuta potenza militare, ora all’arte ed alla cultura. Il ducato ottenne con Alfonso I un innegabile sviluppo grazie sia ad una dinamica politica che lo vide impegnato, tra l’altro, nelle guerre contro Venezia (1505) e negli scontri contro l’esercito papale di Giulio II, sia ad una crescita artistica e culturale la cui massima espressione si rintraccia nell’incremento delle collezioni estensi con oggetti d’arte conservati, poi, nei famosi Camerini Dorati che Alfonso stesso fece costruire sopra la via Coperta.
    Ad Alfonso succede, nel 1534, anno della sua morte, il figlio Ercole II. La moglie di questi, Renata di Francia, figlia del re di Francia Luigi XII, influenzò notevolmente la corte e la cultura ferrarese contribuendo, con la sua cultura straniera ad abbattere molte frontiere di provincialismo nel ducato e nella corte allargandone notevolmente gli orizzonti diplomatici e culturali, non ultimo anche attraverso la sua fede Calvinista che non ebbe problemi a professare ed a promuovere, ospitando, nel 1536 Giovanni Calvino .
    Durante il ducato di Ercole II Ferrara vide la realizzazione di molte opere pubbliche, una discreta espansione degli Studi universitari, ed in generale un discreto consolidamento dell’economia pur in un momento della politica italiana difficile e pericoloso per uno stato di media grandezza come quello estense. La solidità economica del ducato era evidente anche per i grandi lavori di ampliamento ed abbellimento che Ercole ordinò per il Castello all’architetto e pittore Girolamo da Carpi trasformando definitivamente l’edificio in quel fiabesco ibrido architettonico tra un palazzo di corte e castello che oggi ammiriamo.
    Ercole II morì nel 1559 lasciando la conduzione del ducato al figlio Alfonso II.
    La solidità politica del ducato estense venne a questo punto minata dalla assenza di una discendenza maschile legittimata alla successione di Alfonso II.
    Tre matrimoni con Lucrezia de’ Medici, Barbara d’Austria e Margherita Gonzaga, non furono sufficienti ad allontanare le mire dello Stato della Chiesa.
    Alfonso II, per evitare un’annessione annunciata ed il declino del suo casato, tentò varie strade come la partecipazione alla crociata contro i turchi, la vana pretesa alla successione del trono di Polonia; partecipò a battaglie e trattò diplomaticamente a vari livelli con il papa.
    Il ducato venne stremato economicamente da tutte queste infruttuose imprese e da un disastroso terremoto che nel 1570 colpì la città.
    Il castello subì molti danni ed il duca ne dispose il restauro accompagnandolo con la realizzazione di un interessante ciclo decorativo che tuttora ritroviamo nell’Appartamento detto Dello Specchio.
    La morte di Alfonso II nel 1597 senza un erede legittimo e nemmeno un successore riconosciuto dalla Chiesa costringe gli Este ad abbandonare la città di Ferrara e la principesca residenza del castello, nel 1598, per un forzato trasferimento della loro sede nel vicino ducato di Modena.

    fonte

    Edited by ‚dafne - 5/7/2014, 11:22
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous

    3e647c336951876 556a58336951900 7882c6336951926 139a1e336951943 35b8d8336951963 e5534f336951972 f9b95f336951986 22ee65336952008 91085f336952029 jpg



    Foto di Davide Stefani, le trovate tutte qui!
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    vice-chancellors
    Posts
    4,015

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Ritratto di Lucrezia Borgia. Chiaroscuri del mito ferrarese



    Invito alle visite "animate". Il Castello Estense di Ferrara in compagnia della misteriosa duchessa


    Le visite animate dedicate a Lucrezia Borgia sono un vero e proprio spettacolo teatrale, una rappresentazione che si svolge attraverso le suggestive sale del Castello Estense di Ferrara in compagnia degli attori di teatrOrtaet.

    La controversa figura di Lucrezia Borgia percorre di nuovo i sontuosi saloni, dove risuona l’eco dei versi di Ludovico Ariosto, in un emozionante affresco del Rinascimento italiano. L’interpretazione è affidata agli attori Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli, ormai specializzati in un “teatro” fuori dal teatro, incorniciato nei più suggestivi monumenti per rivivere antiche atmosfere.

    DATE:
    2016: 30 ottobre; 27 novembre; 18 e 31 dicembre
    2017: 1 gennaio; 26 marzo; 23 aprile; 28 maggio; 28 ottobre; 25 novembre; 30 dicembre

    ORARIO: 15.30 Il 30 ottobre 2016 anche alle ore 11.30.

    TARIFFE VISITE ANIMATE
    Intero: euro 12,00
    Ridotto gruppi: euro 10,00 (min. 15 persone)
    Ridotto minori di 12 anni e gruppi scolastici: euro 8,00.

    INGRESSO (da aggiungere al costo delle visite animate)
    Intero e gruppi: euro 5,00 (tariffa speciale per visite animate)
    Ridotto gruppi scolastici: euro 1,00 (minori dai 6 ai 12 anni)
    Family: gratis un minore di 18 anni con un adulto pagante.


    E' consigliata la prenotazione, che si può effettuare telefonando alla Biglietteria del Museo del Castello allo 0532 299233 o inviando una email a: [email protected].

    Fonte
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous
    La prigione di Giulio d'Este:

    v2u2CqE


    CITAZIONE
    Meno cruenta della vicenda di Ugo e Parisina è la storia legata alla “Prigione di don Giulio”, un’impenetrabile cella ricavata all’interno della Torre dei Leoni, dove furono rinchiusi nel 1506 don Giulio e don Ferrante, fratelli del duca Alfonso I. Condannati a morte per aver attentato alla vita del duca e dell’altro fratello, il cardinale Ippolito, essi ebbero commutata la pena nel carcere a vita, da scontarsi nelle prigioni del Castello: Ferrante vi trovò la morte dopo trentaquattro anni di reclusione, mentre Giulio fu graziato nel 1559 all’età di 81 anni. Le cronache dell’epoca ricordano lo stupore dei ferraresi nel vedere il nobile vecchio, ancora vigoroso, circolare per le strade della città abbigliato alla moda di cinquant’anni prima.

    x

    c8KjT3P


    CITAZIONE
    Con Alfonso I il Giardino degli Aranci assunse le caratteristiche attuali, come testimonia la “granata svampante”, impresa personale del duca che si vede scolpita sui capitelli della loggia. Già nel 1478 i documenti parlano di un giardino della duchessa - Eleonora d’Aragona moglie di Ercole I d’Este - in Castello: potrebbe trattarsi di un piccolo giardino, allestito sul rivellino est prima degli ampliamenti cinquecenteschi.
    Solo nell’estate del 1531 vennero costruiti il muretto perimetrale merlato del giardino, poi crollato e ricostruito più volte, e la loggia con le quattro arcate a tutto sesto.

    x

    Il camerino dei baccanali di Alfonso II:

    PqNwRqZ


    CITAZIONE
    Alfonso II fece realizzare questo Camerino, nell'ambito del suo appartamento dello Specchio, alludendo con esso ai più famosi camerini Dorati di Alfonso I anch'essi per larga parte dedicati al tema dei Baccanali.
    Il Camerino dei Baccanali di Alfonso II
    Le pitture, singolarmente realizzate come affresco ad olio, hanno subito, per la loro delicatezza, diversi interventi di recupero. Leonardo da Brescia potrebbe essere l'autore dell'ambientazione architettonica; il Trionfo di Arianna (quadro a sinistra) è attribuito a Ludovico Settevecchi, mentre la Vendemmia (quadro centrale) ed il Trionfo di Bacco sono rinviati alla bottega della famiglia Filippi.
     
    Top
    .
10 replies since 26/5/2012, 11:28   119 views
  Share  
.
Top
Top