Francesco Gonzaga

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  1. marie.
     
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    Francesco II Gonzaga (Mantova, 10 agosto 1466 – Mantova, 29 marzo 1519) era il figlio del marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, sorella del duca di Baviera. Fu il IV marchese di Mantova.
    Dopo la morte del padre (1484), fu il signore di Mantova fino alla sua morte. Fu aiutato nei primi anni di governo dallo zio Francesco Secco d'Aragona che lo iniziò all'uso delle armi.

    Il 12 febbraio 1490 sposò Isabella d'Este, figlia di Ercole I d'Este, duca di Ferrara, rinnovando la tradizionale alleanza tra le famiglie dei Gonzaga e degli Estensi.

    Come nella tradizione della famiglia, Francesco si distinse per l'intensa attività di condotte militari, al soldo della potenza che via via gli offriva i maggiori vantaggi sia in termini economici, che di sicurezza per il proprio marchesato. Alle tradizionali scaramucce tra Milano e Venezia in questo periodo si sostituirono contrasti ben più grandi, che portarono in gioco grandi potenze come Francia, Spagna e papato. In questo contesto finirono schiacciati stati italiani importanti come quelli di Milano e di Napoli, e Venezia stessa subì un brusco ridimensionamento. Merito di Francesco (in questo costantemente coadiuvato dalla moglie Isabella) fu, grazie alle numerose azioni politiche e diplomatiche, il riuscire a mantenere saldo il suo piccolo ma strategicamente importante stato.

    Francesco ebbe una carriera di relativo successo come comandante militare, ricoprendo il ruolo di capitano della Repubblica di Venezia, dal 1489 al 1498; partecipò come comandante delle truppe collegate alla battaglia di Fornovo nel 1495. Al termine di questa battaglia fu riconosciuto il suo valore, ma fu anche fatto oggetto dell'accusa di non aver saputo sfruttare la superiorità militare alleata, favorendo lo sganciamento e la ritirata delle truppe del re francese Carlo VIII. In segno di ringraziamento per la vittoria in battaglia, su richiesta del suo consigliere frate Girolamo Redini, fece erigere in città la Chiesa di Santa Maria della Vittoria, nella quale venne collocata la pala d'altare della Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna, trafugata poi dai francesi nel 1797[1].
    Stemma di Francesco Gonzaga dal 1510

    Il pittore Domenico Morone eseguì nel 1494 per Francesco Gonzaga il celebre dipinto la Cacciata dei Bonacolsi, esposto nel Palazzo Ducale di Mantova.

    Nel 1503 si mise al servizio dei rivali della Serenissima, la Lega di Cambrai di Papa Giulio II, divenendo luogotenente generale dell'esercito pontificio.
    Il 3 giugno 1507 Benedetto e Alessandro Gonzaga, discendenti di Corrado Gonzaga, cercarono di rovesciare la signoria ma furono condannati a morte per attentato alla sicurezza dello stato.

    Il 10 maggio 1509 ingaggiò nei pressi di Casaloldo una dura battaglia (Battaglia di Casaloldo) contro la Repubblica di Venezia per il controllo del borgo di confine ma ne uscì sconfitto. Nell'agosto dello stesso anno venne catturato dai veneziani, che lo tennero come ostaggio per diversi mesi, durante i quali subì diverse umiliazioni, che lo inimicarono per sempre verso la città lagunare, nonostante in seguito essi tornassero a chiedere il suo comando per il loro esercito. Francesco fu liberato dopo quasi un anno di prigionia, grazie anche all'intervento diplomatico della moglie Isabella e di papa Giulio II, ma dovette consegnare come pegno di fedeltà il piccolo figlio Federico, che soggiornò così presso la corte papale. Libero nel 1510 Francesco continuò nella sua politica che permetteva al suo stato di sopravvivere: fu Gonfaloniere della Chiesa e nello stesso tempo Capitano Generale delle truppe venete.

    Durante le sue assenze, Mantova fu governata dalla moglie Isabella d'Este. Nel 1518 fu nominato dal re di Francia Cavaliere dell'Ordine di San Michele. Si dice che abbia avuto una relazione platonica con Lucrezia Borgia, cognata di sua moglie. Negli ultimi anni di vita l'attività militare si diradò, anche in conseguenza delle frequenti crisi che la sifilide gli procurava. In compenso proseguì l'intensa attività diplomatica volta al salvataggio del suo stato, costantemente stretto fra le grandi potenze che si davano battaglia sul suolo italiano all'inizio del XVI secolo.

    Morì di sifilide nel suo Palazzo di San Sebastiano a Mantova e venne sepolto nella Chiesa di Santa Paola. Gli successe il figlio Federico, sotto la reggenza della madre Isabella.
     
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  2. xcusemymonkey
     
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    CITAZIONE
    fu liberato dopo quasi un anno di prigionia, grazie anche all'intervento diplomatico della moglie Isabella

    Se non sbaglio Isabella era un po' reticente oppure è una leggenda?
     
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  3. marie.
     
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    Secondo treccagne:
    CITAZIONE
    Rifiutata l'offerta, I. si dedicò completamente alle trattative per la liberazione di Francesco, che si rivelarono non senza rischi soprattutto per il piccolo Federico, richiesto in ostaggio dall'imperatore e dal re di Francia per cautelarsi dal probabile voltafaccia del marchese. Un valido aiuto venne da Giulio II, che I. legò a sé accelerando le nozze tra Francesco Maria Della Rovere ed Eleonora Gonzaga

     
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  4. xcusemymonkey
     
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    CVD
     
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  5. marie.
     
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    CITAZIONE
    1495 Francesco Bonsignori Francesco Gonzaga Pierre noire, Lavis Brun 34.7x23.8 cm Dublin National Gallery of Ireland

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  6. •Hans•
     
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    Mi chiedo cosa ci abbia trovato Lucrezia...
     
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  7. marie.
     
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    Ahahah magari detro a quella faccia un po' schiacciata c'era fascino! In effetti sto leggendo un libro che parla benissimo di lui...
     
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    pope
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    La madonna della Vittoria di Mantegna, commissionata da Francesco dopo Fornovo:

    Mantegna_madonna_della_vittoria

    Mantegna_madonna_della_vittoria_dettaglio_03 Mantegna_madonna_della_vittoria_dettaglio_04

    CITAZIONE
    La pala illustra da un lato l'omaggio di Francesco Gonzaga alla Vergine, dall'altro simboleggia la fede cristiana in funzione antisemita, come voluto dal cardinale Sigismondo Gonzaga. La Madonna col Bambino in grembo si trova su un alto trono, decorato da marmi screziati e bassorilievi. La base del trono, con girali e zampe leonine, ha inscritto in un medaglione REGINA / CELI LET. / ALLELVIA, e poggia su un basamento circolare con un bassorilievo del Peccato originale ed altre storie della Genesi appena visibili (a sinistra una donna vestita all'antica, a destra un angelo, forse relativo alla Cacciata dal Paradiso Terrestre). Sulla spalliera del trono, finemente intarsiata, si trova un grande disco solare, decorato da intrecci e perle vitree. Il Bambino, che tiene in mano due fiori rossi, simbolo della Passione, e Maria sono rivolti verso Francesco Gonzaga, inginocchiato sopra lo zoccolo del basamento mentre ne riceve la benedizione con un'espressione sorridente e colma di gratitudine. La protezione accordata al signore di Mantova è anche simboleggiata dal manto di Maria che, tenuto dai santi ai lati, arriva a coprirlo, con effetti di delicata trasparenza. Sul lato opposto a Francesco sta san Giovannino, con la croce in mano su cui è appeso un cartiglio che reca la tipica frase ECCE / AGNVS / DEI ECCE / Q[VI] TOLL / IT P[ECCATA] M[VNDI], e sua madre sant'Elisabetta, protettrice di Isabella d'Este, moglie di Francesco. In piedi stanno due santi per lato, con in prima fila due santi militi, san Michele Arcangelo con la spada e Longino con la lancia spezzata, vestiti di armature splendidamente decorate; in secondo piano si intravedono poi sant'Andrea con un lungo bastone con la Croce (protettore di Mantova) e san Giorgio, altro milite, con l'elmo e una lunga lancia rossa. L'ambientazione della scena è un'abside composta da un pergolato di foglie, fiori e frutta, dove spuntano diversi uccelli e con un'intelaiatura lignea, ben visibile nella ghiera decorata, con un raccordo a forma di conchiglia (attributo della Vergine come nuova Venere) a cui sono appesi dei fili di perle di corallo e cristallo di rocca e un grande pezzo di corallo rosso, simbolo apotropaico e richiamo al sangue della Passione. In generale si tratta di una trasposizione simbolica del Paradiso, un giardino celeste a cui gli uomini possono accedere per intercessione della Vergine. Ogni elemento assume così un preciso significato simbolico e devozionale.

    arte.it
     
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    CITAZIONE (xcusemymonkey @ 3/11/2012, 20:16) 


    CITAZIONE
    fu liberato dopo quasi un anno di prigionia, grazie anche all'intervento diplomatico della moglie Isabella

    Se non sbaglio Isabella era un po' reticente oppure è una leggenda?


    Ma nel libro che sto leggendo io ora, pare che lei si andata a pregare tutti per far liberare Francesco, solo si dimostrò reticente , però li ha ragione quando l'Imperatore richiedeva per la liberazione di Francesco che si mandasse il figlio Federico in ostaggio, lì Isabella si impuntò e dice che Francesco se la prese a malissimo. Però sinceramente il Gonzaga non era tutto sto grande guerriero, secondo me era un po' cagasotto eh...
     
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    l'Imperatore richiedeva per la liberazione di Francesco che si mandasse il figlio Federico in ostaggio, lì Isabella si impuntò e dice che Francesco se la prese a malissimo. Però sinceramente il Gonzaga non era tutto sto grande guerriero, secondo me era un po' cagasotto eh...

    Ahahaha smontiamo il mito dell'eroe di Fornovo XD ma aveva ragione lei, dai!
     
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    Si aveva ragione, cioè Mantova sarebbe stata scoperta in quel modo con il futuro duca in mano all'imperatore o ai francesi....no comunque non è possibile che ogni volta che doveva partire in battaglia aveva un attacco di sifilide ! Cesare pure aveva la siflide, ma le battaglie da che mi risulta se l'è fatto una buona parte...
    E poi pure Luigi XII pensava che Francesco lo prendesse per cretino visto che non andava mai a fare guerra.
     
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    Tired as I was I went to pay my respects to the Pope’s daughter with whom I spent an agreeable evening

    Francesco a Isabella il 4 Marzo 1495. Le avvisaglie!
     
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  13. marie.
     
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    I souvenir della battaglia di Fornovo inviati da Francesco alla moglie, da "La rosa e la spada" di Valentino Brosio:

    NTPcxA9


    E qualcosa in più sulla spada dallo stesso libro:

    WP_20140212_004


    Infine, sua firma autografa e medaglia celebrativa del matrimonio con Isabella *_*

    x1UFjvP

     
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    La spada è fighissima *_______* E anche la medaglia celebrativa , comunque sta scritto dove sono conservate ?
     
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    Nu ;_; solo la spada la danno al louvre ma se cerco su Internet mica c'è!
     
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