Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI

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  1. marie.
     
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    Tizian_105


    E' un dipinto di Tiziano realizzato tra il 1503 e il 1506 =)

    CITAZIONE
    1503-1506
    Olio su tela, cm 145 x 183 - Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts Firmato "TITIANO E C."
    Il dipinto raffigura Jacopo Pesaro, vescovo di Pafo, con l'abito dei cavalieri di Malta e lo stendardo dei Borgia nelle mani, in ginocchio davanti a san Pietro. Il santo, con il vangelo nella mano sinistra e la destra levata in gesto benedicente, siede su un trono posto al di sopra di uno zoccolo decorato da rilievi all'antica, sul quale poggiano le chiavi della Chiesa, suo attributo.

     
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  2. marie.
     
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    Info:
    Il dipinto celebra la vittoria sui turchi a Santa Maura, il 30 Agosto 1502, delle forze navali di papa Borgia guidate dal veneziano Jacopo Pesaro, vescovo di Pafo, unite a quelle della Serenissima. Tiziano lo realizzò senza aver mai visto il papa, che peraltro morì proprio l'anno dopo l'evento celebrato. Lui e San Pietro sono dipinti con stile fortemente influenzato da quello dei fratelli Bellini, presso cui lavorava. Jacopo Pesaro, assente da Venezia dal 1503 al 1506, potrebbe essere stato aggiunto proprio in quest'ultimo anno, e appare dipinto con impronta "naturale" fiamminga.

    L'opera è la prima commissione importante affidata a un Tiziano circa ventenne ed esempio fondamentale della pittura veneziana del primo cinquecento.

    Ovviamente tutto ciò non è farina del mio sacco, l'ho letto in Tiziano di Augusto Gentili

    CITAZIONE
    It was commissioned by Jacopo Pesaro as an ex-voto for the Venetian naval victory at the battle of Santa Maura against the Ottoman Turks on 28 June 1502, part of the Ottoman–Venetian War (1499–1503). Pesaro was member of the Pesaro family and bishop of Paphos, then a Venetian territory.

    Traditionally dated to 1508–1512, recent research has redated it to 1503–1506, which would make it the earliest surviving work by the artist, then only twenty years old. That redating is backed by Cavalcaselle, Adolfo Venturi and Gronau and opposed by Pallucchini, Roberto Longhi and Morassi. Hourticq dates it to 1515 (assuming an official intervention by Giovanni Bellini) and Suida to between 1512 and 1520. X-rays, however, have revealed a uniform colour texture, contradicting hypotheses that it was a draft expanded over time by several hands. It must have been commissioned in the immediate aftermath of the battle and before 1503, since the militaristic pope Alexander VI died that year and from then on he was banned from official representations, in a kind of damnatio memoriae. However, it did not have to be completed until 1506, when Pesaro got back to Venice.Aged little more than twenty, Titian had thus won a prestigious commission in Venice.


    Edited by ‚dafne - 28/4/2013, 12:04
     
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    Edited by ‚dafne - 20/12/2016, 17:53
     
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