Le due guerre mondiali

Raccontate da chi le ha vissute o che ha ricevuto informazioni

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  1. Jennifertudor
     
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    Ciao a tutti!!! ;)
    In questo topic racconterò la storia dei miei nonni e parenti, su quello che accadde nella seconda guerra mondiale, o nella prima (notizie scarse) dato che ho ricevuto notizie da mia nonna su cosa accadde a mio bisnonno. Se avete anche voi qualcosa che vi hanno raccontato i vostri nonni sulle guerre mondiali, scrivete pure! ^_^

    :unsure: Partendo da mio bisnonno (prima guerra mondiale) ho saputo che fu' un uomo messo in trincea, fu' obbligato ad andare in guerra, aveva sei figli, tra cui mia nonna, alla sua partenza la mia famiglia fu veramente triste. In quel tempo (per le donne) andavano di moda quei vestiti stretti: bianchi, riservati alla nobiltà o ai ricchi, neri per le persone povere o di reddito medio. I cappelli andavano molto di moda, le donne lavoravano e di solito all' abbigliamento semplice aggiungevano un cappello. Mio bisnonno combattè a Caporetto, famosa sconfitta italiana comandata dal General Cadorna. Quando la guerra finì tornò a casa vivo (in Italia 600000 c. erano i morti) ma con delle ferite gravi, una pallottola gli aveva perforato un polmone, un'altra gli sfiorò il braccio e un'altra ancora gli finì nella mano, lo scenario era terribile, mia nonna racconta che anche se non avremmo fatto la guerra, per vie diplomatiche avremmo avuto comunque Trento e Trieste, non c'era motivo di fare guerra contro l'Austria, ma gli italiani volevano mostrarsi forti e potenti.

    Nella seconda guerra mondiale racconta mia nonna:
    "Vi era Mussolini che aveva fatto cose giuste e sbagliate, così finì fucilato".
    :( Mio nonno fu internato in un campo di concentramento, e da 50 Kg finì per tornare a casa con il peso di 30 Kg. Il fratello di mia nonna (giovanissimo) finì fucilato a Paternò, sua sorella, fu' scambiata dai Tedeschi per una partigiana e i partigiani la scambiarono per una spia Tedesca, per poco non fu' catturata. Un' altra sua sorella venne portata, con suo marito in Germania, e infine divisi, il marito fu internato in un campo di concentramento e di lei non si seppe più nulla. Mia nonna ricorda anche il bombardamento di un'ospedale e del Castello delle Carpinete (Carpineti, Emilia Romagna), appartenuto a Matilde di Canossa negli anni 1000' A.c..
    Rammenda il re, Vittorio Emanuele III e sua moglie Elena, sua figlia Mafalda e il principe Umberto, poi re Umberto II, la fuga dei sovrani, la morte di Mussolini con l'amante e il Referendum.
    Mia nonna tuttora ha paura dei fuochi d'artificio, poichè gli ricordano le bombe.

    E così termino il racconto di mia nonna, anche se non si può mai finire di parlare delle due guerre mondiali!!! :D
     
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    Uao, non si parla mai abbastanza con i nonni vero? Devo dire che l'unico racconto più o meno consistente che mi giunge della famiglia è quello di mio zio che fu imprigionato in Francia. Non starò a raccontarvi cosa mangiò, o meglio vi parlo solo delle bucce di patate. Tornò a piedi (in Puglia).
    Credo che mia nonna abbia perso un fratello, ma non gliel'ho più chiesto, ho molto *pudore* riguardo a questi fatti dolorosi ;_;
     
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  3. xcusemymonkey
     
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    Purtroppo io da nonna ho appreso solo cose di vita 'cittadina' quindi il fuggire per i bombardamenti, cosa si mangiava, come si ovviava alle difficoltà varie. Ho anche avuto il piacere di ascoltare come vedeva lei i tedeschi e gli americani, gli inglesi e via dicendo.
    Purtroppo ha poco da dirmi riguardo al mio bisnonno che combattè al fianco di Mussolini : )
    Devo essere sincera, grazie a lei alle elementari mi appassionai a questo periodo e lo sono ancora anche se solo per ciò che riguarda la vita quotidiana, gli usi ed i costumi.
     
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    Io posso parlare solo della seconda guerra mondiale XD
    Mio nonno ha diciasette anni è entrato nella Resistenza, è stato partigiano nella Brigata Garibaldi che operava in Val D'Orcia è stato condannato a morte per ben due volte dai tedeschi , ma è sempre riuscito a fuggire.
    Mia nonna invece è stata staffetta partigiana ed è lì che ha incontrato mio nonno <3 , portava messaggi tra vari gruppi di brigate sulle montagne, anche cibo XD
     
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  5. xcusemymonkey
     
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    *__________*
    Io so solo che il mio bisnonno ospitava i partigiani in casa e poi li accompagnava per imbarcarsi e infatti con la bisnonna litigavano in continuazione perché lei aveva paura. XDDDD
     
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    CITAZIONE (Elisewyn @ 5/4/2012, 18:25) 
    Io posso parlare solo della seconda guerra mondiale XD
    Mio nonno ha diciasette anni è entrato nella Resistenza, è stato partigiano nella Brigata Garibaldi che operava in Val D'Orcia è stato condannato a morte per ben due volte dai tedeschi , ma è sempre riuscito a fuggire.
    Mia nonna invece è stata staffetta partigiana ed è lì che ha incontrato mio nonno <3 , portava messaggi tra vari gruppi di brigate sulle montagne, anche cibo XD

    Oddeo che cosa romantica *__*
     
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  7. xcusemymonkey
     
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    Se ci facessero un telefilm sarebbero una ship fenomenale.
     
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  8. Miss.ChatterBox
     
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    Tutto ciò che so della guerra è che sopra casa dei mie nonni c'era un vicino che vendeva i piccioni di città ai tedeschi spacciandoli come specialità del luogo. ùù
     
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  9. xcusemymonkey
     
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    #stima #mito
     
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    CITAZIONE (xcusemymonkey @ 5/4/2012, 21:56) 
    Se ci facessero un telefilm sarebbero una ship fenomenale.

    Ahahahahah , mia nonna pensava che fosse uno sciorno perché lui la voleva sempre accompagnare al paesello e lei con la bici lo seminava XDDD
    Però a parte questo è anche vero che mio nonno è stato poi dal per sei mesi a Torino e quando tornò a Pienza *dove stava mia nonna* aveva paura che lei se ne era fuggita con un americano XDDD
     
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  11. xcusemymonkey
     
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    CITAZIONE (Elisewyn @ 5/4/2012, 22:22) 
    CITAZIONE (xcusemymonkey @ 5/4/2012, 21:56) 
    Se ci facessero un telefilm sarebbero una ship fenomenale.

    Ahahahahah , mia nonna pensava che fosse uno sciorno perché lui la voleva sempre accompagnare al paesello e lei con la bici lo seminava XDDD
    Però a parte questo è anche vero che mio nonno è stato poi dal per sei mesi a Torino e quando tornò a Pienza *dove stava mia nonna* aveva paura che lei se ne era fuggita con un americano XDDD

    AWWWWWWWWWWWWWW
    ma erano degli amoVi.
    *nuova ship nel cuore di Vannie*
     
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  12. Miss.ChatterBox
     
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    LOL le ship lontane. Anche i mie nonni, che si sono conosciuti quando mia nonna aveva dodici anni e sono stati sempre insieme da allora -fino ad ora, credo che tra matrimonio più fidanzamento siano oltre i sessant'anni di rapporto- hanno avuto in periodo lontani perché nonno faceva il marinaio durante la guerra. Ho trovato le lettere *nipote impicciona* e le foto che si scambiavano. #morte di una nipote
     
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    Con un po' di nostalgia nel cuore riporto la testimonianza di mio nonno:"La mattina del primo Novembre 1943 il paese di Vicovaro fu svegliato dal rumore dei mitra.
    I Tedeschi effettuarono un accurato rastrellamento. Destinazione: i Campi di Concentramento.
    Ovunque la gente invocava aiuto e, nella cacofonia generale, una parola urlata a squarciagola sovrastava le grida terrorizzate del popolo. Una parola che per molti era una condanna a morte.
    Tedeschi.
    I giovani cercarono di fuggire dal paese per trovare rifugio nei boschi e nelle campagne circostanti. Per molti, me compreso, la fuga poteva rappresentare l'unica possibilità. Scesi le scale di casa e iniziai a correre. Non avevo idea di dove stessi andando, ma non mi importava. In quel momento l'unica cosa essenziale era la velocità con cui si muovevano le mie gambe, il resto era superfluo. Corsi a perdifiato, con tutta la forza che possiede un ragazzo di quindici anni, senza pensare, senza vedere. Il terrore si era impossessato di me al punto da rendermi cieco. Quando arrivai nella località chiamata "La Romenta Roscia", mi fermai per riprendere fiato, ma notai immediatamente una pattuglia. Prima udii gli spari, poi il dolore alla mano sinistra. Non potevo riposare, non potevo arrestare la corsa, così avanzai. Le mitragliatrici emettevano proiettili senza sosta, ed uno colpì il bersaglio. Sentii un dolore lancinante al fianco, stavo per accasciarmi a terra, quando scorsi una piccola collina in lontananza e, ancora non so come, riuscii a raggiungerla. Crollai, ormai esausto. La pattuglia si avvicinò e un soldato disse:"No corri o spariamo. "Alzai le mani. Il terrore era così viscerale che non mi ero reso conto di non essere stato l'unico ad aver cercato la salvezza su quella collina.
    Insieme a me c'erano altri giovani.
    Non dissero una parola, furono i loro occhi a parlare, occhi che mi guardavano pieni di tristezza e compassione, occhi esattamente come i miei. Ci costrinsero a camminare tutto il giorno. Alla fine, il sole tramontò . La maggior parte dei soldati si addormentarono e piano piano , anche coloro che avrebbero dovuto tenerci d'occhio. Scavalcai lentamente i loro corpi e mi incamminai verso casa. Quando tornai, il paese era silenzioso e le stelle brillavano nel firmamento. Bussai delicatamente e subito la porta di casa si spalancò, davanti a me si presentò una donna in vestaglia con la tensione dipinta sul volto. Mia madre, non sapendo se ridere o piangere, con le lacrime agli occhi esclamò:"Figlio mio!"
     
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    CITAZIONE (ElisaGranger @ 8/10/2018, 10:46) 
    Con un po' di nostalgia nel cuore riporto la testimonianza di mio nonno:"La mattina del primo Novembre 1943 il paese di Vicovaro fu svegliato dal rumore dei mitra.

    Cara grazie, che bella storia ;_;

    Sto recuperando l'episodio di TvTalk del 10 novembre, durante una sezione del quale si è parlato della copertura televisiva del centenario della fine della I Guerra Mondiale. È interessante perché vengono tratte queste conclusioni principali:
    - È la prima volta che si parla "sistematicamente" della Grande Guerra mentre della Seconda e dell'Olocausto si parla moltissimo. Mentana suggerisce che dipenda dal fatto che non ci sono più testimoni del primo conflitto e che una volta scomparsi i superstiti del secondo succederà la stessa cosa.
    - Una conseguenza è che la 1GM è diventata un argomento settoriale, solo per addetti ai lavori, scarsamente conosciuto dal telespettatore e quindi dal cittadino medio.
    - Paolo Mieli conviene con una delle giovani analiste che in Italia manchi (e debba esserci) una serie tv popolare alla Downton Abbey che faccia della 1GM lo sfondo delle sue vicende, invogliando così lo spettatore ad andare ad informarsi.
     
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    Grazie Elisa <3

    CITAZIONE
    Paolo Mieli conviene con una delle giovani analiste che in Italia manchi (e debba esserci) una serie tv popolare alla Downton Abbey che faccia della 1GM lo sfondo delle sue vicende, invogliando così lo spettatore ad andare ad informarsi.

    Condivido ! Io stessa mi sono interessata alla 1GM per le serie tv e per i libri che ho letto, primo tra tutti Generazione Perduta, che poi in Italia abbiamo tante testimonianze anche nei luoghi in cui è stata combattuta che è un peccato che vada persa anche questa memoria.

    CITAZIONE
    È la prima volta che si parla "sistematicamente" della Grande Guerra mentre della Seconda e dell'Olocausto si parla moltissimo. Mentana suggerisce che dipenda dal fatto che non ci sono più testimoni del primo conflitto e che una volta scomparsi i superstiti del secondo succederà la stessa cosa.

    Sono d'accordo in parte, ma credo che il motivo sia anche da ricercare nel fatto che la Seconda Guerra Mondiale ci tocca da vicino, nel profondo, è stata per noi una Guerra Civile, tutti contro tutti, e chi più chi meno ha un parente alla lontana che probabilmente ne ha fatto parte, in più è radicata per ideologia, la dicotomia comunista/fascista o partigiano/fascista non è durata solo dal Settembre del 1943 all'Aprile del '45, è qualcosa che ancora oggi persiste perciò difficilmente possiamo perderne il ricordo, che poi in Italia non esista la memoria storica è un altro paio di maniche, ma la Prima Guerra Mondiale non ha la stessa violenza per noi, sarà che è stata una guerra di frontiera, perciò la si vive con distacco, sarà anche il fatto che le rivalità tra austra francia e germania sono vive, ma non quanto il dissidio interno, in più e su questo ha ragione Mentana i morti del primo conflitto fanno meno male del secondo perché non c'è nessuno che racconta quanto fosse atroce morire di stenti al fronte.
     
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16 replies since 4/4/2012, 19:26   148 views
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