La vecchia basilica di San Pietro

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  1. marie.
     
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    Interno

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    Disegno semplificato

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    "Resti" della basilica costantiniana.

    La Porta di Filarete, realizzata su ordine di Eugenio IV nella prima metà del '400:

    Porta_del_filarete_01

    CITAZIONE
    Venne faticosamente eseguita tra il 1433 e il 1445 in un periodo politicamente turbolento. Fu posta in opera all'accesso centrale della basilica. L'opera si inserì nel quadro dei lavori di ripristino delle antiche basiliche romane, promossi da Martino V e Eugenio IV, e testimonia il nascente gusto antiquario legato alla città di Roma.

    Dopo il completamento della demolizione dell'antica basilica di San Pietro, nel 1619 fu posta in opera nel varco centrale della nuova basilica, facendo delle aggiunte, con dediche a Paolo V, in alto ed in basso ai due battenti per adattarli in altezza alla nuova costruzione.

    La porta, incredibilmente, porta figure non solo cattoliche ma anche tratte dalla mitologia greca e romana.
    CITAZIONE
    Ogni battente è diviso in tre riquadri sovrapposti.

    Nei riquadri in alto sono rappresentati a sinistra Cristo in trono ("Salvator mundi") a destra Madonna in trono ("AVE GRATIA PLENA"); nei riquadri centrali sono rappresentati San Paolo con la spada e un vaso mistico di fiori ("vas electionis") e San Pietro mentre consegna le chiavi a papa Eugenio IV inginocchiato; nei riquadri inferiori rappresentano il martirio dei due santi: a sinistra San Paolo che appare a Plautilla e decapitazione di San Paolo, a destra la Crocifissione capovolta di San Pietro, quest'ultima con interessanti scorci di Roma antica: in particolare sono rappresentate la piramide Cestia e la piramide Vaticana (la Meta Romuli ancora esistente nel XV secolo vicino alla basilica) con il vicino mausoleo detto Therebintus. Tali monumenti erano legati, secondo varie tradizioni, al martirio di Pietro.

    I riquadri sono incorniciati da girali di acanto animati, con motivi classici, profili di imperatori e personaggi del tempo, oltre a scene tratte dalla mitologia greca, romana, dalle Metamorfosi di Ovidio e dalle Favole di Esopo.

    Nell'intercapedine tra i riquadri, vi sono fregi con episodi del pontificato di Eugenio IV. Tra questi vi sono le rappresentazioni di scene del Concilio di Ferrara-Firenze, svoltosi tra il 1437 e il 1439, a cui parteciparono, oltre al papa, l'imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo e il patriarca di Costantinopoli Giuseppe. Tra queste scene vi sono Giovanni VIII e il suo seguito salpano da Costantinopoli, Giovanni VIII e il suo seguito giungono a Ferrara e rendono omaggio al papa, Sessione conciliare a Firenze e Partenza per Costantinopoli della delegazione greca. Probabilmente il programma iconografico iniziale cambiò per inserire tali scene per glorificare l’impegno di Eugenio IV verso la riunificazione con la Chiesa d’Oriente.

    Filarete firma la sua opera in vari punti: sul riquadro del martirio di san Paolo: "OPUS ANTONII DE FLORENTIA", sulla cornice dove raffigura se stesso di profilo con la scritta: ANTONIUS-PETRI-DE-FLORENTIA-FECIT-MCCCCXLV Anche sul lato interno destro vi è un'insolita firma dell'artista che si rappresenta con in mano un compasso, alla guida dei suoi allievi, ("ANTONIVS ET DISCIPVLI MEI") mentre festeggiano con vino e danza il completamento del loro lavoro. Completano la scena due strani personaggi a cavallo di un asino e di un dromedario.

    La parte inferiore e superiore mostra le aggiunte dell'epoca di Paolo V per adattare i battenti alle nuove dimensioni della porta della nuova basilica di San Pietro.

    Tutto su Wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_del_Filarete

    La madonna detta "della Colonna", attribuita a Perugino o alla sua scuola:

    24_05_2013_2


    CITAZIONE
    Alla fine del passaggio a sinistra dell'abside, si entra nella cappella della Madonna della Colonna, così chiamata per una venerata immagine quattrocentesca della Vergine disegnata su un tronco di colonna di portasanta, proveniente dalla navata centrale della basilica costantiniana.
    Sul lato destro della cappella, inserito tra due colonne di granito nero orientale, è l'altare di San Leone Magno e qui sono le sue spoglie, le prime ad essere inumate all'interno dell'antico San Pietro.
    Sull'altare si trova l’unica pala marmorea in tutta la basilica, conclusa da Alessandro Algardi nel 1652.
    oltrepassato il transetto meridionale, sul lato destro, al di sopra di una uscita laterale che immette entro lo Stato della Città del Vaticano, è il monumento a papa Alessandro VII Chigi notevole opera di Gian Lorenzo Bernini. Il papa è mostrato assorto in preghiera, con la morte, raffigurata da uno scheletro che sorregge una clessidra, che precede una porta, il simbolico passaggio verso all'aldilà.
    Seguono l'altare del Sacro Cuore di Gesù (con il suo mosaico risalente solo agli anni trenta del XX secolo).

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    Il cantiere della Basilica disegnato da Maarten van Heemskerck:

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    CITAZIONE
    Tra le poche testimonianze del lungo cantiere della basilica di San Pietro ci sono i disegni del pittore olandese Maarten van Heemskerck che tra il 1532 e il 1536 risiedette a Roma ed eseguì alcuni disegni dal vero del cantiere della basilica.

    Nato nel 1498 a Heemskerck, giunse a Roma già come pittore maturo e si dedicò prevalentemente allo studio dell’antico, mediante l’esercizio del disegno. La sua opera grafica è preziosa per documentare l’aspetto dei monumenti romani nel XVI secolo, compresi quelli che oggi non esistono più. I disegni conservati raffigurano anche le tante raccolte di scultura antica che si stavano formando in città, tra cui le statue del Belvedere.

    Heemskerck documentò anche lo stato dei grandi cantieri come quello della Basilica di San Pietro che negli anni successivi al Sacco di Roma era praticamente fermo a quanto realizzato da Bramante e aveva l’aspetto di una rovina invasa dalle erbacce.

    fonte

    Edited by ‚dafne - 13/4/2018, 18:39
     
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    Fontana il nostro nuovo DIO. Perchè è veramente UGUALE.
     
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  3. marie.
     
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    La facciata più interna ha anche qualcosa di TB, ma come i Borgia di Sky non c'è nulla seriamente


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  4. xcusemymonkey
     
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    Credo che inizierò a venerarlo.
     
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  5. marie.
     
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    NO RAGA LA PIGNA, LA PIGNA!

    BjoeEl

    Edited by ‚dafne - 28/5/2014, 14:50
     
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    E dopo la pigna direi che va tirato su un piccolo altare celebrativo per Fontana e la sua produzione
     
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  7. marie.
     
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    Mentre quella dietro deve essere la base della cupola da venire, giusto? Se non sbaglio ho letto che alcune cose dell'ingresso dell'attuale San Pietro appartengono alla vecchia. *ricerca*
     
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  8. fiammetta_michaelis
     
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    CITAZIONE (marie. @ 28/10/2011, 22:56) 
    Era uguale a quella dei Borgia di Sky, solo con una fontana al posto della pigna.
    Raga sono sine verbis.

    la pigna era la fontana :)
     
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    pope
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    Yup, l'ho scoperto dopo! *non finisce mai di imparare*
     
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  10. fiammetta_michaelis
     
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    sicuramente avrai da insegnarmi tu molte più cose, ne sono certa :)
     
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  11. •Hans•
     
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    Perché la fontana aveva la forma di una pigna?! .-.
     
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  12. fiammetta_michaelis
     
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    era un spoglio romano.
    oggi il pignone del belvedere per interderci. ;)
     
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    pope
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    Altre tracce dalla pagina di Wiki segnalata da Ju di cui non sospettavo l'esistenza XD

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  14. Julia_Katina
     
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    bene, bene. sento che questo post darà molta ispirazione ùù
     
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  15. marie.
     
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    Leggo e riporto:

    Vi si accedeva tramite una scalinata di trentacinque gradini divisi in cinque settori, fatti costruire mille anni prima da papa Simmaco con i marmi tolti alla Meta Romuli. Ai lati della scalinata c'erano due grandi statue raffiguranti Pietro e Paolo.
    Sulla facciata, la Loggia delle Benedizioni fu ultimata proprio sotto papa Borgia; dietro questa loggia si elevava il campanile che era il più alto di Roma e aveva sulla sommità un gallo di bronzo oggi contenuto tra i tesori vaticani.
    La fontana in piazza era di porfido.
    Dalle tre porte con archi si entrava nel quadriportico di 58x47 metri, al centro del quale si trovava la famosa Pigna bronzea - che se ho ben capito è esattamente quella che oggi si trova nei musei Vaticani. La pigna era anch'essa una fontana, la sua acqua si riversava in una vasca su cui erano posti quattro pavoni e quattro colombe (due di questi sono anche loro attualmente nel cortile dei Musei, con la pigna).
    Si entrava nella basilica da cinque porte, papa Borgia ne fece costruire una sesta utilizzata solo per i Giubilei, mentre una (quella di Filarete) è ancora in funzione.
    Al termine della navata centrale si trovava un grosso arco fatto decorare da mosaici da Costantino. La statua di bronzo di San Pietro si trovava già nella *vecchia* versione della basilica, ma collocata altrove. C'era anche la tomba di Bonifacio VIII, poi traslata nelle grotte, nonché il polittico di Giotto che oggi è nella Pinacoteca Vaticana.
    Per demolire e ricostruire la basilica (la demolizione inizia nel 1506), Giulio II, Leone X e Clemente VII diedero inizio alla fantastica vendita delle indulgenze.
    I lavori per la nuova basilica si arrestarono col Sacco di Roma nel 1527 e ripresero freneticamente sotto Paolo III Farnese.

    Edited by ‚dafne - 19/3/2013, 17:15
     
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25 replies since 28/10/2011, 22:56   1280 views
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