Moda rinascimentale

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    Madò è un balcone non è un cappello !!! Ecco vedi in questi casi vorrei poter avere una storica del costume da chiamare e assillarla sui miei dubbi !

    Ecco ho trovato questo

    CITAZIONE
    Era il nero il colore dominante nell'abbigliamento, soprattutto maschile, dei ceti elevati. Benchè la storia del nero abbia radici antiche, si ritiene che la consacrazione dell'abito nero come modello dell'apparire aristocratico sia avvenuta nel corso del XV secolo, ad opera di Filippo il Buono, duca di Borgogna, e tale gusto si sia poi diffuso dalla corte bogognona al resto dell'Europa.



    Il nero divenne dunque sinonimo di eleganza e si impose come tale nel corso del cinquecento, e inoltre si identificò con lo stile della nazione dominate all'epoca, la Spagna.

    Fonte X

    Perciò direi che avevi ragione tu Lau, è per gli uomini soprattutto, perché se ci si pensa bene poi alla fine le donne vestite di nero ricordate sono state Caterina De' Medici e Felicia Della Rovere, cioè non era una moda per loro , ma era un simbolo e rappresentava anche una scelta.
     
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  2. marie.
     
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    Oh bon *sfrega le mani* e ora che ci penso ho visto un libro sull'argomento, ora lo cerco e lo metto nel forum!

    Sulla moda maschile ho trovato anche questo:

    CITAZIONE
    ABBIGLIAMENTO MASCHILE 1400 CENTRO ITALIA

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    Non meno elegante ed ispirato ad una raffinato senso estetico, l’uomo è vestito bizzarramente, stretto nei suoi abiti “come salame nella buccia”, con il collo e la nuca nudi, il viso sbarbato e la zazzera lunga donando un’aria giovanile e virile. Grande è l’uniformità dell’abbigliamento tra le diverse classi sociali, tanto più che i Signori hanno l’ambizione di vestire riccamente i loro camerieri, cuoche e persino gli sguatteri.

    Ci si veste secondo l’età: gli anziani, i dottori e gli ecclesistici portano tradizionali vesti lunghe fino a terra, mentre i giovani, seguendo le novità della moda, indossano corti FARSETTI e CALZE SOLATE.

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    Le VESTI, il cui aspetto corrisponde all’incirca alla gonnella trecentesca, è l’indumento più comune, ora realizzato con stoffe pregiate e decorazioni sfarzose.

    Indumento più pesante ma affine alla veste è il VESTITO, lungo fino a metà coscia, probabilmente utilizzato come soprabito. Fogge simili a quelle sopra citate sono la gonnella, la coppa o coppetta e la gavardina, quest’ultima di origine spagnola.

    Tra le vesti di sotto, perciò non in vista, è il FARSETTO, detto anche ZUPARELLO o DIPLOIDE, che, delineando elegantemente il busto, scende un poco sotto la vita.

    Le CALZE, che continuano ad essere solate come nel ‘300, vengono allacciate al farsetto, completando l’abbigliamento maschile più ridotto. Nasce in questo secolo la CALZABRACA (con l’aggiunta della braghetta, borsa portata sull’inguine a coprire il pube) e la CALZA DIVISATA (cioè metà di un colore e metà di un altro) o riccamente ricamata con filo d’oro e perle.

    Per uscire di casa si usa portare la GIORNEA, sopravveste elegante e giovanile, aperta ai lati ma stretta in vita da una cintura che forma fitte pieghe regolari. Sebbene di origine militaresca, la giornea viene portata da tutti quelli che desiderano una sopravveste svelta e che dia agio ai movimenti del corpo.

    Caratteristico dei cittadini fiorentini è il LUCCO, sopravveste lunga e aderente, con due aperture per far passare le braccia, foderato in pelliccia in inverno, sfoderato per la stagione estiva.

    Altra sopravveste diffusa nella prima metà del secolo è la PELLANDA o OPPELANDRA, realizzata con tessuti ricchissimi, aperta davanti e ulteriormente arricchita da svariati modelli di manica, spesso amplissime e lunga fino ai piedi per i giorni di gala, più corta per cavalcare o per l’uso quotidiano.

    Sopra a tutti gli indumenti si continua a portare il MANTELLO che dona maestosità all’uomo che lo indossa, grazie alle larghe pieghe ricadenti. A Firenze il cittadino lo porta di colore nero e lungo fino ai piedi, rosso o paonazzo per i nobili e i dottori. A Napoli sono invece i colori chiari quali il celestino a ravvivare tale capo d’abbigliamento.

    COMPLEMENTI DI VESTIARIO MASCHILE

    ACXynyR


    Tra i copricapo maschili, svariati per foggia e colore, rimane in uso (già dal ‘300 e per tutto il ‘400) il CAPPUCCIO che in questo secolo assume una forma particolare grazie al drappeggio, prendendo nome di MAZZOCCHIO. Altro copricapo caratteristico è la BERRETTA, realizzata in guisa di tozzo cilindro. Sotto a questi i capelli sono portati corti solo dai militari e dai capitani di ventura, mentre i giovani signori incorniciano il proprio volto sbarbato con lunghe zazzere fluenti.

    HMT4bGG


    Nel corso del XV secolo, le CALZESOLATE passano gradualmente di moda, lasciando spazio a SCARPE di svariati modelli ma con la punta leggermente appuntita, senza però esagerazioni come quelle del secolo precedente. Se ne trovano di basse, realizzate in stoffa o pelle morbida e alte chiamati STIVALI, realizzati in cuoio.

    Come per le donne, anche l’uomo porta pianelle e zoccoli. Da ricordare è l’uso di GUANTI, accessorio elegante e costosissimo perché realizzato con materiali preziosi come per la CINTURA o CORREGGIA, spesso rifinita con bottoni d’oro o d’argento e gioielli preziosi. A quest’ultima, realizzata in cuoio o stoffa viene appesa la SCARSELLA, piccola borsa contenente soldi o piccoli monili.

    I GIOIELLI completano il lussuoso abbigliamento del gentiluomo. In voga sono le CATENE ad anelli da portare al collo, su cui è ancorato il medaglione. Pietre preziose incastonate su importanti anelli, quest’ultimi utilizzati spesso come timbri per sigilli. CAMMEI, SPILLE e FERMAGLI si ritrovano su cinture, maniche e calze.

    illauro.com
     
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    Capisco adesso perché per vestirsi ci mettessero tanto anche gli uomini -____- Ah ho letto non so per quale esame che alcuni frati bestemmiavano le calze che gli uomini portavano perché era secondo loro dispregiativo per la virilità. Insomma eri una donnetta.

    Poi ho trovato questo che ovviamente purtroppo è andato nel 2009, ma è solo per dire che in Inghilterra studiano anche questo, mentre in Italia gli storici del costume sono scomparsi credo a parte qualche sopravvissuto !XD (notare che la prof del corso in Inghilterra è la madre di Florence Welch prof di Storia del Rinascimento italiano, adesso come faccio a non amare la Florence appassionatamente ?)
     
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  4. marie.
     
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    OOOh *w*
    Ah ma quindi la Florence qualcosa d'epoca ce l'aveva tutto sommato XD una non nasce così preraffaellita per niente!

    Ecco alcune foto da una mostra del 2009, Velluti e moda nel Rinascimento italiano, al Museo Poldi Pezzoli:

    7_Frammento_velluto_part_Historisches_Museum_Ber frammento_di_damasco_part_Hermitage

    Frammento_velluto_part2_Historisches

    sala_1jpgVELLUTI_MOTIVO_NODI_INFINITI

    Ludovico_il_Moro


    CITAZIONE
    VELLUTI E MODA NEL RINASCIMENTO ITALIANO Nel Quattrocento e per tutto il Cinquecento, tessuti e abiti erano considerati pregiati come l' oro (e spesso fili del prezioso metallo venivano intrecciati con quelli di cotone), apprezzati piu' dei gioielli quando si voleva sfoggiare lusso ed eleganza. Per produrli, servivano maestranze specializzatissime e il lavoro procedeva lento: pochi decimetri di velluto potevano richiedere anche piu' di una giornata. I colori e i motivi araldici e decorativi avevano significati precisi e si ritrovavano simili in tutte le grandi famiglie d' Europa anche se era l' Italia a fornire alcuni dei tessuti piu' pregiati, mentre la corte di Spagna dettava le leggi della moda. Di quei preziosi manufatti sono rimaste oggi poche testimonianze: solo una ventina di abiti integri in tutto il mondo, quasi tutti ritrovati nelle tombe, mentre i frammenti di stoffa sono arrivati fino a noi piu' numerosi soprattutto perche' riciclati come paramenti sacri. Questa originale mostra presenta una sessantina di tessuti e due vestiti: uno apparteneva alla duchessina Katharina zur Lippe, morta a quattro anni; l' altro ad un anonimo ragazzino olandese.

    articolo - foto
     
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    OOOh *w*
    Ah ma quindi la Florence qualcosa d'epoca ce l'aveva tutto sommato XD una non nasce così preraffaellita per niente!

    Le canzoni del primo album sono tutte ispirate all'epoca del rinascimento..*___* (torna in topic)

    I velluti sono fantastici
    CITAZIONE
    mentre la corte di Spagna dettava le leggi della moda

    Ma che davvero davvero ?? Ma non avevano la moda più triste di tutti ??
     
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  6. marie.
     
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    Bah secondo me l'influenza spagnola arriva sì, ma in pieno cinquecento!
     
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    Visto che mio babbo mi ha preso questa mini enciclopedia sul costume posso riportare qualche notizia XDD

    CITAZIONE
    Bah secondo me l'influenza spagnola arriva sì, ma in pieno cinquecento!

    Infatti, qui c'è scritto che la moda spagnola iniziò nel 1550 ma si sviluppò soprattutto nel periodo della controriforma, quando la potenza spagnola era ai picchi.
    La moda quindi è l'espressione di questa controriforma, l'abbigliamento è irrigidito, scomodo e funereo ( quel fatto del nero Lau ti ricordi ? secondo me c'entra con questo, a parte Caterina e Felice, che lo indossavano per questioni di lutto, penso si possa ricollegare magari a questo principio)
    Gli spagnoli si fecero portatori di una moda che mirava essenzialmente a un effetto decorativo senza tenere conto delle esigenze di chi doveva indossar el'abito.

    250px-Metsys_Elizabeth_I_The_Sieve_Portrait_c1583

    Questo vestito del dipinto di Elisabetta I sembra sia proprio di fattura spagnola; il collo è sorretto dalla famosa "gorgiera2 che è un colletto di invenzione spagnola e che venivano chiamate leguillas in Spagna, lattughe in Italia e fraises in Francia XDD
    Dice anche che la moda spagnola ebbe difficoltà a stabilirsi in Italia proprio per questa rigidità degli abiti e attecchì in Lombardia e Regno di Napoli viste le dominazioni spagnole.

    Le sontuose vesti rinascimentali delle donne in Italia avevano della caratteristiche come :
    - la sbernia , un mantello, che copre solo una delle spalle, ed è realizzato in un prezioso tessuto di seta profilato da una importante decorazione. Deriva dall'indumento spagnolo detto bernia.
    Che si vede bene nella Dama con l'ermellino di Leonardo
    la-dama-con-lermellino1

    La sbernia sarebbe l'inizio colorato della manica che sorregge l'ermellino.. !

    L'abito femminile nel Cinquecento aveva corpetto e gonna uniti insieme a formare un unico indumento, ma poi si affermò la separazione degli indumenti soprattutto per le contadine .
     
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    Ah la sbernia sìsì, ho letto che si usava moltissimo a Milano al tempo di quel ritratto!
    Grazie Cla <3

    Ho trovato questo:

    hb_46_156_118


    CITAZIONE
    Velvet fragments with Medici arms, 1440–1500

    This piece of cut, voided velvet bears a repeating pattern of six-petalled flowers in crimson, green, and light blue silk and metal threads. In the center of the largest floral element, the seven red balls, or palle, of the Medici family are highlighted against a background of brocaded gold thread; dynastic symbolism is integral to the fabric. Textiles were among the most significant materials associated with marriage celebrations, and the heraldic devices that could be included on costly fabrics worn during them allowed ruling families to assert their preeminence

    source
     
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  9. marie.
     
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    Qui c'è un post sul significato dei colori nella moda del Medioevo e Rinascimento <3

    CITAZIONE
    The meaning of colors is not a simple and exact body of knowledge. Even during the Renaissance and Medieval periods, the meanings of colors were debated (more about this below the list). So, consider yourself forewarned about the vagaries of color symbolism in clothing. The list below, while not comprehensive, does provide ideas from secondary sources about what different colors represented and how they were used.

    Reds - Renaissance
    High social status, royalty, gentlemen, men of justice. (1)
    Worn by judges and similar persons (Scotland, the Holy Roman Empire, England’s Court of Common Pleas, occasionally by peers in English Parliament); royal magistrates, king’s chancellor (France); high government posts (Venice and Florence). (2)
    Cosmopolitan man with access to international trading centers. (3)
    Power and prestige. (4)
    In the Church, red was a symbol of authority, Pentecostal fire, the blood of Christ, martyrdom, crucifixion, Christian charity. Also, could symbolize the satanic and color of hellfire. (5)
    At the universities of Padua and Bologna, red was symbolic of medicine. (6)
    Reds - Medieval
    ’A lover wears vermilion, like blood’ (later Middle Ages). (7)
    A sign of otherworldly power in European legends and folktales. Also, protection: red thread to ward off witches, red coral necklaces to guard against illness. (8)
    Sometimes the color of the Virgin Mary’s robes. (5)
    The color of kings, identified with kingly virtues of valor and success in war. Also, fire. (9)
    A rich man. (10)

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    Mi piace molto il significato del "giallo" nel Medioevo che significava l'equilibrio tra la giustizia e la compassione *___* la cosa divertente è che nel Rinascimento passa ad essere un colore principalmente adottato dalle prostitute e in effetti non mi viene in mente nessun quadro che ritragga una nobildonna vestita di giallo !
     
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    pope
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    E' vero, dopo ci fai caso XD mentre un po' d'arancione l'ho visto, e non nelle classi inferiori, però era più quattrocento e forse vale come Medioevo?
     
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    Questa cosa delle date è snervante XDDD Io considero il Quattrocento inizio dell'età moderna perché iniziava il Rinascimento perciò come si può dire che è Medioevo ?? Ora però a me non vengono in mente nemmeno quadri con vestiario arancione ...
     
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    pope
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    Ma poi cronologicamente si fa iniziare il Rinascimento quando muore Lorenzo de' Medici, how is that possible? XD è difficile raccapezzarsi con queste cose.
     
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  14. marie.
     
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    image

    CITAZIONE
    Today, only a very small number of museums have examples of original chopines. The debut of these shoes was during the renaissance, but they were still the shoe of choice for many Italian women at the beginning of the 17th century. Like the Japanese Okobo, Chopines were highly impractical, their primary purpose was to make the wearer stand out. They not only heightened the wearer by up to 18 cm (5 inches) but were extremely extravagant and expensive. These treasured shoes were made of wood, and either covered with fine silk or velvet. They were embellished with silver lace, tacks, and were finished with a silk tassel. The tragic twist to these coveted shoes is that chopines were rarely ever visible, even in paintings from the period, since women always wore long dresses that covered their footwear.

    listverse

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    CITAZIONE
    10. Chopine. With roots in 15th-century Venice, these unbelievable platforms—which could tower up to a height of 30 inches—were symbolic of a wearer’s rank; the higher the platform, the higher the status the wearer. A similar shoe, the Manchu chopine, was a prevalent part of ancient Chinese womenswear.

    modcloth
     
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  15. Lucrezia89
     
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    CITAZIONE (Elisewyn @ 5/4/2013, 14:53) 
    Fantastico ! Non so quanto pagherei per poter indossare una cosa del genere !

    Concordo!!! Anche io vorrei indossare abiti di quel genere *______*
     
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74 replies since 16/11/2011, 11:02   5596 views
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