-
.CITAZIONEHis personal piety was simple, diligent, and real. He
greatly revered the Deipara, the Blessed Virgin Mary. In
her honour, He ordained the bell which rings at sunset,
sunrise, and noon, for the Angelus Domini in memory of
The Incarnation. On His death-bed, He said, "We always
"have had, and have, a singular affection for the Most
"Holy Virgin/*
In the Secret Archives of the Vatican, (merely a tech-
nical term, for they are open to all the world,) His original
acts are preserved; the veritable Briefs and Bulls which
He laboured to utter during His reign. They are bound in
one hundred and thirteen large-folio volumes, each tome
containing about ten thousand separate documents. 1 To
understand what kind of thing is a Papal Bull or Brief, the
Epistles of St. Peter, which are easily accessible, may be
mentioned- as the best examples extant : earnest disquisi-
tions, simple or scholarly, dealing authoritatively with sub-
jects the most vital. The Lord Alexander P.P. VI is re-
sponsible for more than a million of these; and He only
reigned eleven years.
The days and nights appreciably were not longer then
than now. WHERE, THEN, DID THE LORD ALEXANDER P.P.
VI FIND THE TIME TO ACCOMPLISH THE MULTIFARIOUS
TURPITUDES WITH WHICH HE HAS BEEN CHARGED?
He was the father of bastards. He was not the first or
last, plebeian, patrician, potentate, or pontiff.
He was inflexible to foes. Was ever peace assured ex-
cept by a stern martinet?
The Lord Alexander P.P. VI was a very great Prince,
a very faithful Pastor, a very human Man.
Da Rolfe/Baron Corvo.. -
.
Buonasera💕, avrei bisogno di una piccola delucidazione: Alessandro VI parlava lo spagnolo, il valenciano o il castigliano? . -
.
Ciao =) mi pare di aver sempre letto catalano (ti cito Bradford e Pingiotti perché sono quelli che posso consultare al momento). Da una ricerca internet trovo anche in Roma nella svolta tra Quattro e Cinquecento: atti del Convegno internazionale che Lucrezia parlava catalano, spagnolo, italiano e latino, tutte lingue che doveva aver appreso in famiglia. . -
.Ciao =) mi pare di aver sempre letto catalano (ti cito Bradford e Pingiotti perché sono quelli che posso consultare al momento). Da una ricerca internet trovo anche in Roma nella svolta tra Quattro e Cinquecento: atti del Convegno internazionale che Lucrezia parlava catalano, spagnolo, italiano e latino, tutte lingue che doveva aver appreso in famiglia.
Grazie mille! 😊. -
.
Leggendo il libro di Simonetta ho trovato una lettera di Alfonsina Orsini che rassicura il figlio Lorenzo sulle mire del re di Francia Francesco I, citando e prendendo in esempio il papa Alessandro VI, qua di seguito vi metto la citazione: CITAZIONE"tu dici che gli potrebbe venir voglia di questo stato per essere la città bella etc. Ti dico che in Italia ci sono molte altre cose belle come questa città, e che se gli dovesse venire voglia di tutta l'Italia, e fare uno piano di ogni cosa, e cacciare il papa da Roma, perché tutta Italia insieme è più bella tutta insieme che non è Firenze solo, e non si vuol mai mettere in fantasia le cose oscure e dipingersi nella mente sospetti e paure; e ricorda quel detto di Papa Alessandro VI, che diceva che lui non aveva né sospetti né rispetti né dispetti quando voleva condurre una cosa a suo proposito, benché io non la lodo quella sua fantasia totalmente, perché non pensò mai ad altro ad ingannare uomini e perché i rispetti si devono avere, ma i sospetti e dispetti non sono da chi ha l'animo grande "
Mi piace moltissimo che si veda quanto le figure di Rodrigo e, a volte, anche quella di Cesare vengano ricordate nelle lettere di Alfonsina Orsini, Lorenzo de' Medici, e tanti altri protagonisti della storia fiorentina dell'epoca, è segno che Papa Borgia, per quanto odiato o disprezzato, abbia lasciato ai posteri una certa condotta politica.. -
.
Mio Dio è una cosa bellissima, non mi è capitato spesso (forse non mi è capitato mai) di leggere giudizi dei contemporanei sui Borgia che fossero sì critiche, ma con un fondo di ammirazione disincantata. Poi la frase in sé è da grande autore d'aforismi, io me la voglio scrivere xD . -
.Mio Dio è una cosa bellissima, non mi è capitato spesso (forse non mi è capitato mai) di leggere giudizi dei contemporanei sui Borgia che fossero sì critiche, ma con un fondo di ammirazione disincantata. Poi la frase in sé è da grande autore d'aforismi, io me la voglio scrivere xD
La frase è fantastica ! Neanche io avevo mai beccato una bio o comunque un saggio dove i contemporanei affrontassero così tanto l’argomento Borgia, in verità nel libro vengono citati spesso, per esempio anche Filippo Strozzi critica Lorenzo che vuol fare il Cesare Borgia senza esserlo sul serio (riferendosi alle doti militaresche), comunque se ho tempo magari le evidenzio e le metto tutte assieme, oltre che bello per noi fangirl penso che ci sia d’aiuto nel capire come davvero i Borgia fossero visti, sinceramente l’idea che mi sono fatta è che siano stati una famiglia davvero molto temuta, però davvero molto rispettata all’interno del panorama politico dell’epoca.. -
.CITAZIONELa frase è fantastica !
Oltretutto ho provato a googlare "né sospetti né rispetti né dispetti" e il risultato è stato un saggio che citava la stessa lettera, sembra davvero che non sia stato riportato in altri lavori sui Borgia e la cosa francamente mi pare una mancanza anche abbastanza grave?CITAZIONEoltre che bello per noi fangirl penso che ci sia d’aiuto nel capire come davvero i Borgia fossero visti, sinceramente l’idea che mi sono fatta è che siano stati una famiglia davvero molto temuta, però davvero molto rispettata all’interno del panorama politico dell’epoca
Esatto! Se si vuole parlare dei Borgia basandosi solo su due ambasciatori e un Burcardo è difficile avere una visione completa.. -
.CITAZIONEOltretutto ho provato a googlare "né sospetti né rispetti né dispetti" e il risultato è stato un saggio che citava la stessa lettera, sembra davvero che non sia stato riportato in altri lavori sui Borgia e la cosa francamente mi pare una mancanza anche abbastanza grave?
Guarda penso che moltissimi divulgatori storici non vadino mai a fondo nella ricerca delle fonti credo, cioè nel libro di Simonetta ci sono tipo 100 pagine di note e fonti che lui ha consultato, mi piace molto perché si vede quanto ci abbia lavorato e poi un’altra cosa: parla dei Borgia cercando non di screditarli, ma proprio di raccontare come erano visti. Quindi penso che sia grave la superficialità con cui alcuni divulgatori e studiosi applicano all’argomento.. -
.CITAZIONEGuarda penso che moltissimi divulgatori storici non vadino mai a fondo nella ricerca delle fonti credo
Sono d'accordo, più che altro si copiano tra loro e più che ricerca diventa il gioco del telefono..