-
.CITAZIONECosì, partendo dalla mostra a Palazzo Reale organizzata da Skira e Comune di Milano nei mesi di Expo, Rai Com, Skira e Codice Atlantico hanno deciso, in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura, di lavorare congiuntamente per raccontare in un docufilm proprio gli anni trascorsi da Leonardo a Milano, toccando i diversi aspetti della sua vita e della sua arte, approfondendo le caratteristiche della città del tempo, le personalità degli artisti che gli sono stati vicini, senza trascurare naturalmente le molte leggende che lo riguardano.
Leonardo da Vinci - Il Genio a Milano esplora il soggiorno cittadino dell'artista, offrendo la chiave per trasformare in quadri cinematografici i numerosi scenari leonardeschi di Milano: il Castello Sforzesco, il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", la Basilica di Santa Maria delle Grazie, i Navigli, la Vigna di Leonardo sino al celebre Cenacolo. Il film - in cui verranno mostrate e raccontate opere come La Belle Ferronnière, la Dama con l'ermellino, la Vergine delle Rocce, il Ritratto di musico, il San Giovanni Battista, l'Ultima Cena - arriverà nelle sale di tutto il mondo distribuito da Nexo Digital e sarà in programma in Italia il 2, 3 e 4 maggio all'interno del progetto della Grande Arte al Cinema che sta conquistando un pubblico sempre più vasto.
Coinvolgendo Pietro Marani - curatore della mostra - alcuni tra i massimi esperti di Leonardo a livello mondiale e autori che ne hanno esplorato la personalità - Claudio Giorgione, Maria Teresa Fiorio, Richard Schofield, Vittorio Sgarbi, Daniela Pizzagalli - è nata infatti una storia capace di aprire nuove prospettive e svelare mondi straordinari.
Com'è possibile raccontare la complessità del genio assoluto? Da dove s'inizia? Qual è il mistero che rende Leonardo l'artista più amato, discusso e studiato di tutti i tempi? Per rispondere a queste domande e approfondire ulteriormente il tema e le opere in mostra provenienti dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery of Art di Washington e dalla Pinacoteca Ambrosiana, gli autori Jacopo Ghilardotti e Gabriele Scotti hanno ritenuto opportuno arricchire il racconto documentaristico, sviluppato con il regista Nico Malaspina, con l'aggiunta di alcune scene di fiction, per le quali è stato coinvolto il regista Luca Lucini. La storia di Leonardo a Milano ha potuto così allargarsi ed includere molti protagonisti del suo soggiorno milanese: Ludovico il Moro, signore di Milano, l'amico e allievo Salaì, Beatrice d'Este, Donato Bramante, Vincenzo Bandello e altri ancora. I personaggi storici saranno interpretati da attori noti come Vincenzo Amato, Cristiana Capotondi, Alessandro Haber, Gabriella Pession, Paolo Briguglia, Edoardo Natoli, Giampiero Judica, Nicola Nocella, mentre la voce narrante sarà quella di Sandro Lombardi.
x
Edited by ‚dafne - 3/5/2016, 19:11. -
.
Gabriella Pession è Isabella d'Este:
Cristiana Capotondi è Cecilia Gallerani
Edoardo Natoli è Raffaello
Vincenzo Amato è Ludovico il Moro:
Alessandro Haber è Bramante:
Fonte: facebook
I costumi sono bellissimi. E Gabriellaaaaa
Edited by ‚dafne - 15/5/2016, 21:35. -
Ilithyia Laeta 86.
User deleted
Che belle cose, ho visto le foto su un tv e sorrisi, tuttavia il mio senso di ragno riciclone è arruginito, ma il vestito di Isabella non è uno di quelli di giulia farnese in THE BORGIAS?! . -
.
Non ne sono sicura ma non credo, in compenso qualcuno su tumblr dice che quello di Cecilia era di Lucrezia? . -
Ilithyia Laeta 86.
User deleted
Chissà, non riesco a distinguerli, direi che non è una certezza, ma una sensazione...Senso di ragno riciclone arrugginito! . -
.
Anche il mio è un po' in tilt, magari dovrò COSTRINGERMI a vederlo al cinema così lo schermo gigante aiuta . -
Ilithyia Laeta 86.
User deleted
Può darsi che li abbia fatti la pescucci e per questo ci ricordano qualcosa! . -
.
Non mi stupirebbe *_* sembrano molto suoi, e anche se non fossero suoi probabilmente verrebbero dalla Tirelli! . -
.
Trovato il costumista: Massimo Cantini Parrini, fresco di David per "Il racconto dei racconti"!
Trailer:
Video
Edited by phèdre - 27/4/2016, 22:09. -
.
I costumi sembrano davvero splendidi *-* se riesco andrò a vederlo al cinema. . -
.
Beh sono davvero Tirelli dopotutto ** io al cinema voglio andarci ma non voglio andarci da sola e non credo di avere amiche interessate :/ . -
.
Noo mi spiace un sacco D: Se lo dessero in streaming da qualche parte si potrebbe fare una 'visione in diretta' di gruppo :° . -
.
LOL saremmo peggio di tredicenni al cinema per THG, tipo GUARDA QUEL TESSUTO o HANNO SBAGLIATO DATA DI UN GIORNO E MEZZO xD . -
.
ECCOMI QUA.
Allora, il doc mi è piaciuto un sacco, era molto suggestivo e con belle musiche e ospiti graditi. L'unica critica che mi sento di fare è che a volte un fatto riportato contrastava o contestava l'altro e forse era il caso di capire quale dei due fosse esatto e lasciare solo quello in fase di montaggio--ad esempio la Pizzagalli diceva che la Belle Ferronière fosse nota con quel nome perché l'accessorio che portava in fronte si chiamava Ferronière, due secondi dopo l'altro esperto notava che il nome del dipinto era dovuto ad una falsa attribuzione e che solo dopo questo incidente l'accessorio è arrivato a chiamarsi Ferronière. Vale più o meno la stessa cosa per il caso Salaì; prima si dice che Leonardo gli ha lasciato i propri disegni per testamento, poi che forse glieli ha affidati da vivo e lui li ha venduti clandestinamente.
Comunque al di là di questo è un bel documentario e speravo davvero che potesse durare un'altra mezz'ora. E' sempre bello sentire Sgarbi parlare senza interlocutori perché quando non litiga mi trovo spesso d'accordo con lui XD
Ho anche gradito moltissimo che non ci fossero avventure giacobbesche e danbrowniane nei presunti significati nascosti di Cenacoli e Gioconde, anche se forse avrei preferito avere più ipotesi su chi fosse la Gioconda medesima, magari con pareri di altri storici dell'arte.
Gli attori interpretavano personaggi storici che si rivolgevano direttamente allo spettatore, il che creava una bella atmosfera. Mi sono piaciuti tutti tranne la Capotondi, in particolare Haber come Bramante e l'ispiratissimo Briguglia come Salaì. Raffaello era particolarmente simpatico (forse troppo, il personaggio reale non mi ispira molto) e la Pession straordinariamente bella nei panni di Isabella d'Este (anche lei forse troppo). La già citata Capotondi era sì brava, ma il suo copione era troppo frivolo. Capisco che servisse la backstory ma ne esce una Gallerani vanitosa e un po' testa vuota.
E QUEI COSTUMI RAGAZZI. QUEI COSTUMI.
Salaì aveva un farsetto di Juan:
Edited by ‚dafne - 3/5/2016, 19:43. -
.
La Pession dietro le quinte:
.