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CITAZIONE they found the bones of two bodies (there are two skulls) in a deconsacrated church in carbognano, the town where giulia lived with her husband after the borgia affair. they were in a niche, which may lead to think they were high-born people, and though giulia asked to be buried with her relatives in the ‘isola bisentina’, it’s unclear whether alessandro respected her will or had her buried somewhere else, so that one of the two bodies may be giulia’s is quite possible. they’re currently studying whether one of the bodies belonged to a woman from the 16th century, and if it is they’ll do further researches. x
CITAZIONE Il giallo delle ossa di Giulia Farnese, la bella amante del papa Borgia
Riaffiorano resti umani nella chiesa dell'Immacolata a Carbognano, paesino del Viterbese, antico feudo dei farnese. Potrebbero essere della "Bella" concubina di Alessandro VI
E se a Carbognano, paesino nel Viterbese, nascoste in una nicchia murata della chiesa sconsacrata della Madonna dell’Immacolata, si conservassero le ossa di Giulia Farnese? Proprio la “Bella”, per usare l’appellativo con cui la battezzarono i contemporanei tra la fine del ’400 e i primi due decenni del ’500. Giulia la Bella sta tornando prepotente all’onore delle cronache in queste ore. Magari è stato anche il boom di ascolti della fiction di culto sui “Borgia”, in cui viene ricostruito il suo ruolo di amante concubina di papa Alessandro VI Borgia, a rendere più popolare la sua fama storica.
Fatto sta che il mistero sulla sepoltura di Giulia la Bella, la cui leggendaria avvenenza segnerà il destino suo e quello - fastoso - della sua famiglia, potrebbe essere ad un passo dalla risoluzione. Per secoli è rimasto il tassello mancante nella sua biografia, ma ora tutto rischierebbe di riscriversi.
C’è molto fermento nella zona, col sindaco di Carbognano Agostino Gasbarri in prima fila, e tutti sognano e sospirano che si tratti proprio delle sue ossa. Già perché due giorni fa, dietro l’altare (1600) nella Cappella della Resurrezione della chiesa, al centro di un delicato intervento di restauro condotto dall’équipe della Soprintendenza ai beni storico artistici del Lazio, diretta da Anna Imponente, è stata scoperta una nicchia scavata nel muro da cui sono riaffiorati i resti di due corpi (avendo individuato due teschi).
I tecnici della Soprintendenza mantengono tutta la cautela possibile. «Sono indubbiamente antiche», commenta la storica dell’arte Giovanna Grumo, responsabile del cantiere di restauro per conto della Soprintendenza. «Potrebbero essere datate però al 1575, la stessa data che compare nella cappella ad indicarne la realizzazione». «Ci sono varie ipotesi al momento - continua la Grumo - sicuramente appartengono ad una persona di alto rango vista la sepoltura nella chiesa. Certo tutti speriamo che appartengano a Giulia Farnese, vista la tradizione orale che dice che la Farnese fu seppellita qui, ma per avere la certezza dei dati, dobbiamo aspettare solo l’esito delle indagini scientifiche sulle ossa».
Nei prossimi giorni, infatti, i resti di Giulia la Bella saranno presi in consegna dalla autorità giudiziaria di Viterbo per un primo esame. Qualora si restringesse la datazione al XVI secolo e si attribuissero ad una donna, allora scatta la seconda fase di analisi più approfondite per circoscrivere la datazione esatta.
Giulia Farnese, nata a Capodimonte nel 1474, dopo una vita "segnata" dalla sua bellezza (donata giovanissima dalla famiglia su un piatto d'argento ai Borgia per trarne profitti e lustro) come è noto morì il 23 marzo del 1524, all’età di 50 anni, dopo essere stata ammirata e ritratta da artisti come Pinturicchio e Raffaello. A Roma. Ma Carbognano era nel suo cuore. Nel 1506, infatti, assunse il governo di Carbognano, il feudo che Alessandro VI (amante protettore e probabile padre della sua unica figlia, Laura) aveva donato al marito “fantoccio” della Bella, Orsino Orsini. E qui rimase fino al 1522 (dopo essere rimasta vedova del secondo marito).
Nel suo testamento destinò un fondo speciale per la ricostruzione della chiesa della Madonna dell’Immacolata (l’attuale chiesa venne eretta su una precedente, più piccola e modesta). Si sa, sempre dal testamento, che desiderava essere seppellita sull’isola Bisentina, nel cuore del Lago di Bolsena, ma di tombe lì nessuna traccia. Carbognano è rimasta sempre nell’aura della leggenda locale, ma forse oggi potrebbe esserci una svolta.
Ma come è avvenuta la scoperta? Durante i lavori, i restauratori si sono accorti che dietro l’altare della Cappella proseguivano gli affreschi della scena della Resurrezione. Così hanno spostato la mensa d’altare e hanno trovato un foro tra le pietre del muro. A quel punto la sorpresa è stata forte. Rimosse poco alla volta le pietre, è stata scoperta la nicchia con le ossa, dove subito sono stati riconosciuti i due teschi.
Euforia e cautela, sono questi i sentimenti che dividono i cittadini e i tecnici. Eppure, non mancano gli indizi che farebbero ben sperare. Il fatto che la sepoltura fosse su muro («più nobile e raro») e non a terra. Che la nicchia fosse nella cappella della Resurrezione, prezioso affresco di scuola viterbese che simbolicamente si lega al tema della morte. A Carbognano tutti fremono. E incrociano le dita. x
CITAZIONE Two days ago, in Carbognano in the Resurrection Chapel of the town church, restorers from the “Soprintendenza ai beni storico artistici del Lazio” (Superintendency for Lazio’s historical and artistic properties) noticed that the Resurrection frescos continued behind the altar.
Upon moving the altar table to expose the rest of the fresco, the team found a hole in the wall. Little by little they removed the stones surrounding the hole, and were astonished at what lay on the other side. It was a recess containing the remains of two bodies, with two skulls.
Agostino Gasbarri, Carbognano’s mayor and all the population, immediately started to dream about the discovery. Could these bones belong to Giulia Farnese, the legendary woman known for her stunning beauty who had a long intimate relationship with Pope Alexander VI, also known as Rodrigo Borgia? It’s too soon to confirm this, but there are a lot of clues that might support the thesis. x
Edited by ‚dafne - 27/11/2014, 09:06
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