tbi incontra // ilaria beltramme, autrice di "il papa guerriero"

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  1. marie.
     
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    Il fatto che di fronte a questo bendiddio vi complimentiate con me è molto dolce da parte vostra <3

    CITAZIONE
    Penso che abbia molta ragione sul fatto che se fosse stata una regnante la Storia non l'avrebbe dimenticata facilmente e nemmeno il "grande" pubblico. Il fatto che l'abbia messa nel romanzo potrebbe essere molto d'aiuto per riscoprire questo personaggio e speriamo che lo sia XD

    A meno che non mi sfugga qualcosa deve essere il primo romanzo in cui vedo Felice, soprattutto con un ruolo attivo! Nelle biografie a cercarla col lucernino si trova, ma si stenta a farci caso.
    Comunque io pur aver letto la Murphy non ricordavo il dettaglio dei romanzetti, e questo espediente per gli incontri tra Felice ed Isabella mi ha colpito molto. Dal momento che ho di Felice quest'immagine così altera e intoccabile, figurarmela all'improvviso che sbuffa e cerca svago mi ha fatto un po' cambiare prospettiva. Eppure poi è sempre lei, la si vede leggendola in altri contesti. A volte me la immaginavo davvero col volto che le ha dato Raffaello, un dipinto in movimento e un eterno profilo.

    CITAZIONE
    La sua rabbia cieca, in fondo, è l'amica che non l'ha mai abbandonata quando tutto intorno a lei crollava.

    Questo mi "piace" molto, perché è proprio vero. La gente muore, persino Nina muore, le case si perdono, ma la rabbia non ti lascia mai... Molto giusto.

    Poi vorrei dire che questo

    CITAZIONE
    Roma è così. La sua eternità, però, è adesso presa a scusa per lasciare morire una città “difficile” ma splendida. Mi chiederei piuttosto dove abbiamo sbagliato noi oggi! Ho l'impressione che nel passato, e millenni fa ancora di più, i romani fossero più in contatto con il tessuto “spirituale” dell'Urbe. Che ci si muovessero dentro come veri cittadini, mentre oggi vedo moltissimi fantasmi che vivono la città come fossero ospiti poco desiderati.

    mi sembra veramente un ritratto puntuale. Ogni volta che vado a Roma mi sembra di sentire una canzone triste (generalmente di Gabriella Ferri, di solito Quanto sei bella Roma, che inizia in modo molto festoso e poi diventa struggente) che mi suggerisce sì bellezza perché la bellezza c'è, ma anche tanta incuria e rassegnazione e un trascinarsi stancamente giorno per giorno.

    CITAZIONE
    Mi sarebbe piaciuta – da romana – una politica efficace sui mezzi pubblici in generale che assorbisse almeno parzialmente il disagio di via dei Fori chiusa. Una politica che fosse estendibile anche alla periferia romana e non soltanto al centro storico.

    A volte mi chiedo perché ci sia tanta smania di incaponirsi su "leggi" assurde come stabilire dove si possa mangiare il gelato mentre i trasporti fanno sempre più accapponare la pelle. Se la metropolitana non funziona un giorno io lì mi perdo, perché detesto i bus soprattutto quando scoppiano. E la quantità di auto a Roma è spaventosa.
     
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6 replies since 7/5/2014, 16:20   191 views
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