Scoperto il ritratto fatto di Isabella d’Este fatto da Leonardo (?)

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  1. marie.
     
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    Sono combattuta perché se da una parte trovo alcuni suoi aspetti piuttosto tamarri dall'altra vorrei tanto che fosse davvero il ritratto di Leonardo!
    E comunque è vero che la datazione non dice per forza che è suo, ma nemmeno lo smentisce. Più che altro mi chiedo come possa averlo fatto senza il carboncino che lasciò a Isabella... Che ne avesse anche uno per sè?

    Qui c'è qualche dettaglio convincente in più:
    CITAZIONE
    LE INDAGINI condotte dal professor A.J. Timothy Jull dell’Università dell’Arizona hanno accertato che il dipinto è stato realizzato in un periodo compreso tra il 1460 e il 1650, con un picco di probabilità intorno al 1500 e dunque in un periodo nel quale fu intenso lo scambio epistolare tra il maestro di Vinci e Isabella. La «prima donna del mondo», come dicevano all’epoca, insiste: «Quando ne fusti in questa terra, et che ne ritrasti di carbono – scrive nel 1504 ricordando il passaggio di Leonardo a Mantova 5 anni prima – ne promettesti farmi in ogni modo una volta di colore …». Ma di questo “colore” non c’è traccia.

    MA DA DOVE spunta allora questo ritratto? Secondo Sgarbi viene da Porta Portese, il popolare mercatino romano del bric-à-brac. Per Carlo Pedretti invece l’opera «potrebbe risalire a un periodo più tardo dell’attività di Leonardo e dei suoi due allievi più affezionati (il Salai e il più giovane Melzi) che nel 1514 lo seguirono a Roma, in Vaticano, ospiti di Giuliano de’ Medici, fratello del papa». Anche Isabella d’Este era allora ospite in Vaticano: «di qui – afferma ancora Pedretti in una sua lettera ai proprietari del dipinto – l’origine di questo eccezionale dipinto, nel quale non esito a riconoscere l’intervento di Leonardo particolarmente nella parte del volto, mentre il resto sarebbe stato portato avanti da Salai o dal Melzi».

    Quotidiano

    E qui parla anche Mina Gregori che c'ha preso con Silverman:
    CITAZIONE
    Le attribuzioni e il giudizio critico su un'opera d'arte sono atti complessi, controversi e destinati a rimanere spesso problematici. Per questo, altri studiosi sono d'accordo nel mantenere una linea di prudenza. Secondo Mina Gregori e Alessandro Vezzosi «è impossibile esprimere un giudizio su un dipinto così importante da una fotografia, giudicare da un'immagine non è scientificamente corretto. Tra l'altro, spesso si commettono errori perché un'attribuzione può basarsi su ciò che non si vede».

    I professori Carlo Falciani e Pietro Marani sospendono il giudizio: «Vedendo l'immagine pubblicata non la attribuirei a Leonardo, ma esprimere un'opinione senza aver potuto vedere dal vivo il dipinto è impossibile». Ad aver avuto questo privilegio rimangono, per ora, Carlo Pedretti ed Ernesto Solari. Secondo il loro parere «si tratta di un'opera autentica per quanto attiene al volto, alla luminosità e alla morbidezza dei lineamenti e anche nel particolare dell'occhio, il resto è opera di allievi e di successivi rimaneggiamenti che l'hanno trasformata in una modesta Santa Caterina d'Alessandria».

    orianomattei
     
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14 replies since 4/10/2013, 22:36   735 views
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