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CITAZIONE Riccardo III Re d’Inghilterra (Fotheringhay Castle, Northamptonshire, 1452-Bosworth 1485). Figlio di Riccardo di York e fratello di Edoardo IV, dal 1461 duca di Gloucester; nel 1470 andò con il fratello in esilio e l’anno seguente, tornato in Inghilterra, lo aiutò a riconquistare il trono riportando le vittorie di Barnet e Tewkesbury contro Enrico VI. Restò sempre fedele a Edoardo e lo sostenne anche durante la ribellione del fratello Giorgio, duca di Clarence. Ma alla morte di Edoardo IV (1483), sconfitto con l’appoggio della fazione di corte il partito dei Woodwille (capeggiato da Elisabetta Woodwille vedova di Edoardo), dichiarò illegittimi i nipoti Edoardo V e Riccardo di York, dei quali era stato nominato protettore, li fece rinchiudere nella Torre di Londra e li fece uccidere; quindi, nel giugno 1483, costrinse il Parlamento a proclamarlo re. Di fronte all’indignazione del Paese, R. tentò invano di riconquistare il favore della nobiltà e del popolo con una serie di concessioni economiche e amministrative. Temendo poi un’invasione dalla Francia, dove si era rifugiato Enrico Tudor, il pretendente del partito di Lancaster, R., per sostenere i preparativi di guerra, attuò una politica onerosa ricorrendo a prestiti forzosi. Inviso ormai a molti, si rese ancora più impopolare quando nel 1485, alla morte della moglie, manifestò l’intenzione di sposare la nipote Elisabetta, sorella dei principi da lui assassinati. Enrico Tudor, allora, con l’appoggio dei nobili del partito sia di York sia di Lancaster, sbarcò in Inghilterra e a Bosworth sconfisse R., che morì in combattimento. Questa battaglia segnò la fine della guerra delle Due rose e l’ascesa al trono della dinastia Tudor con Enrico VII.
treccani
Come sapete, i resti di Riccardo III sono stati ritrovati a Leicester e da allora il dibattito su questa figura, principalmente nota per via della tragedia di Shakespeare, è tornata oggetto di dibattito. In effetti gli stessi scavi sono stati finzanziati dalla signora Philippa Langley della Richard III Society, un'associazione nata nel 1924 che intende liberare re Richard dalla leggenda nera di cui lo ammantò, per primo, addirittura Thomas More. D'altronde non è certo che il re abbia ucciso i famosi principini della Torre, e anche gli storici più ostili gli riconoscono una grande cultura e grande valore in battaglia.
La Richard III Society, intanto, sta raccogliendo i soldi per dare a Richard una sepoltura degna. Sulla sua tomba sarà scritto La lealtà mi lega.
Van comunque ci ha beccato questo pezzo tratto dal Venerdi di Repubblica, dedicato al ritratto esposto alla National Gallery.
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