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marie..
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CITAZIONEFerronière: Cerchio sulla fronte con una pietra preziosa al centro, dal nome della "Belle Ferronière" [...] Nel periodo romantico (dal 1820 in poi) tornò di moda portare sulla fronte gioielli di questo tipo
La ferronière è anche chiamata lenza o più semplicemente nastro.CITAZIONEThe ferronnière is a delicate jewelry item worn by women on the forehead and served to help hold the hairstyle in place. It consisted of a chain with fine links - or a textile thread - usually with a single gemstone in the center. The name is derived from a painting, attributed to Leonardo da Vinci, named La belle ferronnière (from French: "the beautiful blacksmith's wife") currently in the Musée du Louvre, Paris.
This Renaissance fashion was revived shortly during the 19th century c.1830-1845. Costume balls were a popular entertainment from the 1820s and portraits were popular sources for inspiration both for clothing and accessories. Adapted from these portraits,the ferronnière started out as a costume accessory but quickly became a fashion necessity. Hairstyles featured face hugging center parted looks that were perfect for a ferronnière. [x]CITAZIONEEscoffion: Acconciatura femminile dei secoli XIV e XV Si tratta di una reticella che raccoglie i capelli sciolti, con le punte arrotolate all'interno. Specialmente in Francia, sulla reticella veniva disposto un velo.
[...] In Francia e in Inghilterra la rete era tesa da un supporto metallico così da assumere una forma a sella quando era riempita coi capelli.CITAZIONECoazzone Negli anni ottanta, il “coazzone”, lunga treccia che univa capelli veri, posticci e nastri, voleva dare l’illusione di nuova naturalezza nella toilette femminile, anche se la reticella che assicurava la treccia al capo poteva essere finemente ornata e preziosamente guarnita.
Era l’acconciatura preferita della giovane Beatrice d’Este, sposa di Ludovico il Moro. [x]CITAZIONEBalzo: Sorta di turbante dalla foggia oblunga. Grazie ad un’armatura interna di giunco, rivestita di tessuto, capelli posticci, seta, decorata con nastri e trecce, il balzo poteva avere dimensioni notevoli allo scopo di allungare la figura, dare risalto al capo, ampliare una fronte già artificialmente alta grazie alla rasatura dei capelli. [x]
Qui è chiaro che la fronte era rasata al raschiatoio per buona parte del capo, per essere resa più alta.CITAZIONELe fanciulle e le giovani donne del popolo portavano capelli sciolti adornati, specialmente nei giorni di festa, da ghirlande di fiori e foglie freschi, da gioielli fatti di piccole bacche e legnetti ricamati con fili di erba o paglia.
Le fanciulle e le madonne non sposate della nobiltà poteveno permettersi di portare lunghi capelli sciolti sulle spalle adornati, spesso, con nastri appena fissati a piccole ciocche che correvano per parte della lunghezza dei capelli oppure con morbidi intrecci di ciocche e nastri volti a scoprire la fronte. In questo secolo i capelli sciolti erano considerati una potentissima arma di seduzione, un simbolo sfacciato di femminilità e per questo consentito solo a chi in cerca di marito.
Le donne sposate popolane usavano bendare i lunghi capelli arrotolati, generalmente, in due torciglioni successivamente annodati all'estremità del capo o dietro il collo. C'era anche l'usanza, dopo qualche anno di matrimonio, di tagliarsi i capelli molto corti e di tenerli completamente fasciati con una lunga benda come a creare un turbante.
Le madonne nobili seguivano i canoni di bellezza che nel Rinascimento erano pelle molto chiara, capelli biondi o pel di carota, fronte e collo rasati per scoprire più possibile la fronte e far apparire il collo più lungo, sopracciglia molto scure e gote rosee.
Il colore dei capelli biondo e ramato veniva ottenuto con procedimenti di tintura simili a quelli usati per i tessuti oppure con lunghi periodi di esposizione al sole con i capelli coperti da infuso di camomilla. Era comunque assolutamente vietata l'esposizione al sole della pelle nuda perchè la nobildonna doveva essere bianca come il latte senza traccia di abbronzatura.
C'era un ampio campo di scelta per le madonne che volevano avere un'acconciatura di tendenza ed adatta ad ogni occasione:
- quelle semplici, con capelli raccolti dietro o in alto al capo che lasciavano scendere una o due ciocche sul collo o sulle tempie, rigorosamente depilati, arricchite con spille, perle o semplici velette.
- le classiche, dove i capelli sono divisi sulla fronte e scendono in due bande lisce sulle tempie raccolte sulla nuca in morbide trecce che formano dei rotoli e che lasciano scendere qualche ciocca sulle guance.
- le posticce, dove venivano usate imbottiture di varie forme e capelli finti che servivano a dare volume alla pettinatura.
- le reticelle, dove venivano raccolti i capelli, simili a delle cuffie traforate fatte con materiali prestigiosi e arricchite di pietre preziose.
- le ghirlande e i balzi, imbottiture a forma di anello più o meno piatto ricoperte degli stessi tessuti pregiati degli abiti delle nobildonne, rifinite con nastri colorati e arricchite da gioielli o fiori freschi.
- il corno, il cono e le corna, maestose acconciature posticce singole in alto nella nuca o doppie laterali nella nuca e ricoperte da un velo che lasciavano scoperto viso, fronte e collo.
- fili di perle e velette molto leggere quasi impercettibili sono molto usati per coprire il capo e le acconciature e per incorniciare il viso delle madonne.
fonteCITAZIONEThe savvy Renaissance beauty was particular about her hair. The upper-class sophisticate sought a high hairline, since a wide and high forehead was an essential trait of beauty during that era. Many women, who were not graced with a naturally high forehead plucked their hairlines in order to get the desired effect.
Blondes were the epitome of beauty during this era and, therefore highly sought after. That forced women with darker locks to come up with a mechanism to lighten the hair. Saffron and onion skin dyes, as well as elements like alum, sulfur, and soda, were commonly used for this purpose.
However, most of these products did not work alone. They required lengthy hours in the hot sun, which served as the heating mechanism that activated the bleach. The process was tricky because women also wanted to keep their skin pale and untouched by the sun. Therefore, they had to sit outside for hours in heavy clothing to protect their skin and hats to protect their faces. The hats, however, had the crowns cut out of them in order to allow in the sun’s rays to work their magic in bleaching the hair.
Unfortunately, these bleaching processes were by no means perfect and often led to some rather unusual shades of hair color, ranging anywhere from platinum blonde to a carrot-top red. Additionally, the bleaching process often severely damaged the hair, leaving it dry, brittle, and prone to easy breakage.
Some women opted to simply hide their hairlines and darker locks under jeweled turbans or caps, which were popular at the time. Others found that the elaborate headdresses of the era allowed them to hide their lack of a high forehead while also accentuating their wealth and station in life. Under their head covering most Renaissance women pulled their hair back tight against the skin and braided it, oftentimes in very elaborate designs.
Those who were essentially happy with their hairlines and the color of their hair sometimes decorated their hair anyway with precious jewels, pearls, ribbons, and hair combs. A few even opted for shimmering veils atop the highly peaked hats that were so popular at the time.
French women, not to be outdone by anyone, and not wishing to conform to the norm, liked to pulverize flowers into a powder form which they mixed with a glue-like substance to use in their hair. Sometimes the powders were plain white but often they were colored in shades of yellow, pink, and blue.
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Edited by ‚dafne - 2/11/2015, 18:01. -
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Fatemi capire si rasavano i capelli x il frontone. ? . -
marie..
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Sì ç__ç che brutta cosa.
Se ho capito bene queste sono italiane
E queste francesi
sourceCITAZIONELe fanciulle e le giovani donne del popolo portavano capelli sciolti adornati, specialmente nei giorni di festa, da ghirlande di fiori e foglie freschi, da gioielli fatti di piccole bacche e legnetti ricamati con fili di erba o paglia.
Le fanciulle e le madonne non sposate della nobiltà poteveno permettersi di portare lunghi capelli sciolti sulle spalle adornati, spesso, con nastri appena fissati a piccole ciocche che correvano per parte della lunghezza dei capelli oppure con morbidi intrecci di ciocche e nastri volti a scoprire la fronte. In questo secolo i capelli sciolti erano considerati una potentissima arma di seduzione, un simbolo sfacciato di femminilità e per questo consentito solo a chi in cerca di marito.
Le donne sposate popolane usavano bendare i lunghi capelli arrotolati, generalmente, in due torciglioni successivamente annodati all'estremità del capo o dietro il collo. C'era anche l'usanza, dopo qualche anno di matrimonio, di tagliarsi i capelli molto corti e di tenerli completamente fasciati con una lunga benda come a creare un turbante.
Le madonne nobili seguivano i canoni di bellezza che nel Rinascimento erano pelle molto chiara, capelli biondi o pel di carota, fronte e collo rasati per scoprire più possibile la fronte e far apparire il collo più lungo, sopracciglia molto scure e gote rosee.
Il colore dei capelli biondo e ramato veniva ottenuto con procedimenti di tintura simili a quelli usati per i tessuti oppure con lunghi periodi di esposizione al sole con i capelli coperti da infuso di camomilla. Era comunque assolutamente vietata l'esposizione al sole della pelle nuda perchè la nobildonna doveva essere bianca come il latte senza traccia di abbronzatura.
C'era un ampio campo di scelta per le madonne che volevano avere un'acconciatura di tendenza ed adatta ad ogni occasione:
- quelle semplici, con capelli raccolti dietro o in alto al capo che lasciavano scendere una o due ciocche sul collo o sulle tempie, rigorosamente depilati, arricchite con spille, perle o semplici velette.
- le classiche, dove i capelli sono divisi sulla fronte e scendono in due bande lisce sulle tempie raccolte sulla nuca in morbide trecce che formano dei rotoli e che lasciano scendere qualche ciocca sulle guance.
- le posticce, dove venivano usate imbottiture di varie forme e capelli finti che servivano a dare volume alla pettinatura.
- le reticelle, dove venivano raccolti i capelli, simili a delle cuffie traforate fatte con materiali prestigiosi e arricchite di pietre preziose.
- le ghirlande e i balzi, imbottiture a forma di anello più o meno piatto ricoperte degli stessi tessuti pregiati degli abiti delle nobildonne, rifinite con nastri colorati e arricchite da gioielli o fiori freschi.
- il corno, il cono e le corna, maestose acconciature posticce singole in alto nella nuca o doppie laterali nella nuca e ricoperte da un velo che lasciavano scoperto viso, fronte e collo.
- fili di perle e velette molto leggere quasi impercettibili sono molto usati per coprire il capo e le acconciature e per incorniciare il viso delle madonne.
fonte
Sulle ciambelle:CITAZIONEThroughout the Renaissance, various round, donut shaped headdresses were worn in various sizes. During the first quarter of the 16th century, the Ghirlanda was quite large and heavily ornamented with beads, jewels, pearls, metal findings, lace, embroidery....in short everything, but the kitchen sink. Veils may have descended at the neckline in the back, and the hair underneath was not particularly styled in any manner, but was fashioned according to the lady's preference. [x]
Edited by marie. - 8/4/2013, 14:21. -
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Ho trovato che la famosa retina che le donne rinascimentali usavano per i capelli si chiama : ESCOFFION . Si tratta di una reticella che raccoglie i capelli sciolti , l'acconciatura è tipica del rinascimento italiano e francese, colo che in Francia spesso veniva messo un velo sopra la reticella.
E questi veli spesso erano profumati !. -
marie..
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Giustamente almeno profumavano i veli XD CITAZIONEL'acconciatura da testa della Fornarina si configura come una foggia del velo tipico delle donne romane.
Il tessuto del "panno alla romana" era spesso in seta, con la caratteristica sfumatura giallastra che si riscontra nella "Velata" oppure "vergato" a colori con la trama talvolta in oro, come in numerose figure femminili dei dipinti di Raffaello quali la Madonna Sistina, la Maddalena nella Santa Cecilia, e soprattutto come nella "sciarpa romana" che cinge il capo della Madonna della Seggiola.
In particolare Isabella d'Este mette in voga alla corte di Mantova l'acconciatura detta della "capigliara" che raccoglieva i capelli in una massa trattenuta da una reticella o da un velo e che sembra influenzare la foggia del velo della Fornarina, attorcigliato come un turbante e annodato alla nuca, con un lembo bordato di una fitta frangia, assicurata al capo da un cordoncino dorato ed adornato da un gioiello del tutto simile a quello che ferma il manto sulla testa della "Velata"
beniculturali.it. -
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Acconciature da Botticelli:
source
Questa pettinatura è stata praticamente copiata pari pari in The Borgias:
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La "questione" sono le donne sposate della nobiltà, che mi pare non potessero portare i capelli sciolti (meno che il giorno del matrimonio per sottolineare la propria verginità). Lo abbiamo visto anche in The Borgias, che a livello tricologico (xD) ci azzeccava!
Probabilmente è come diceva Cla e le donne da una certa età in poi si velavano per ragioni filosofico/religiose precise. Il mio dubbio nasceva dal fatto che ho visto due ritratti di una dama d'Aragona diversissimi: nel primo dei tempi del matrimonio portava la treccia milanese a coazzone e gioielli e accessori, nel secondo in cui era vedova aveva il capo coperto come la Tornabuoni negli ultimi due ritratti postati.
Edited by Elisewyn - 13/10/2016, 19:15. -
.CITAZIONELa "questione" sono le donne sposate della nobiltà, che mi pare non potessero portare i capelli sciolti (meno che il giorno del matrimonio per sottolineare la propria verginità). Lo abbiamo visto anche in The Borgias, che a livello tricologico (xD) ci azzeccava!
Probabilmente è come diceva Cla e le donne da una certa età in poi si velavano per ragioni filosofico/religiose precise. Il mio dubbio nasceva dal fatto che ho visto due ritratti di una dama d'Aragona diversissimi: nel primo dei tempi del matrimonio portava la treccia milanese a coazzone e gioielli e accessori, nel secondo in cui era vedova aveva il capo coperto come la Tornabuoni negli ultimi due ritratti postati.
Be' credo ci stia la spiegazione che fino a che la dama era figa e giovane e appena sposata si facesse vedere bona e con tutta l'acconciatura, mentre in "vecchiaia" era più normale anche per ragioni di status coprirsi i capelli con il velo , anche perché per caso la dama era diventata madre nel frattempo ? Se fosse stata madre probabilmente ancora di più coprirsi i capelli avrebbe dato l'idea di una sua maturità, oltre al fatto che nella morale dell'epoca stare troppo con i capelli all'aria poteva essere davvero un simbolo di vanità che mortificava la virtù dell'umiltà che invece era quotata moltissimo. Cioè sia Griselda che le dame della città della Pizan portavano tutte copricapi o veli , non solo per moda dell'epoca ma anche perché era una dimostrazione di virtù.
Invece sui fiori ed i legnetti nei capelli sono tendenzialmente UHMMM , più che altro mi pare una roba da Giardino delle sculture idealizzato, però perché no.. -
.CITAZIONEInvece sui fiori ed i legnetti nei capelli sono tendenzialmente UHMMM , più che altro mi pare una roba da Giardino delle sculture idealizzato, però perché no.
Le famose ghirlande di fiori, ritornate di moda negli ultimi anni, risalgono verso la fine del Medioevo se non erro. E per la festa di Calendimaggio a Firenze, le fanciulle fiorentine amavano indossarle in segno di rinascita primaverile a significare la fanciullezza: 'il fiore della gioventù''. Il famoso pittore Domenico Bigordi, meglio conosciuto con il nome di Ghirlandaio, fu soprannominato così poiché divenne molto noto per le sue ghirlande d'argento che cesellava per le giovani, e che gli erano molto richieste.. -
.CITAZIONEInvece sui fiori ed i legnetti nei capelli sono tendenzialmente UHMMM , più che altro mi pare una roba da Giardino delle sculture idealizzato, però perché no.
Le famose ghirlande di fiori, ritornate di moda negli ultimi anni, risalgono verso la fine del Medioevo se non erro. E per la festa di Calendimaggio a Firenze, le fanciulle fiorentine amavano indossarle in segno di rinascita primaverile a significare la fanciullezza: 'il fiore della gioventù''. Il famoso pittore Domenico Bigordi, meglio conosciuto con il nome di Ghirlandaio, fu soprannominato così poiché divenne molto noto per le sue ghirlande d'argento che cesellava per le giovani, e che gli erano molto richieste.
Si be' essendo toscana ed avendo vissuto a Firenze per molti anni conosco la festa del Calendimaggio e sicuramente la questione delle fanciulle che indossavano fiori tra i capelli cantando le maggiolate ha avuto un grande successo , anche Boccaccio in Vita di Dante afferma che Dante conobbe Beatrice durante la festa della calenda, però sono sempre scettica. D'altronde è bello immaginare delle ragazze abbigliate come una donna della Primavera del Botticelli con dei giaggioli sui capelli.
Per quanto riguarda il Ghirlandaio penso tu stia parlando del padre di Domenico, Tommaso Bigordi, famoso orefice di cui parla anche il Vasari che descrive le ghirlande che creava Tommaso per le nobili fiorentine, che divennero il simbolo di uno status sociale XD. -
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E' possibile che le popolane si adornassero i capelli con quello che avevano a disposizione nei giorni di festa suppongo! . -
.E' possibile che le popolane si adornassero i capelli con quello che avevano a disposizione nei giorni di festa suppongo!
Sicuramente è probabile visto e considerato che non potevano certo farsi fare una ghirlanda d'argento stile borsa di vuitton XDD cmq tornando a Lucrezia penso siano molti interessanti le sue lettere, soprattutto quelle scritte a Piero e in un saggio su Venezia e Firenze mi è capitato di leggerne indirizzata al marito dove parlavano di una che le stava antipatica , la prima moglie di un qualche amico fiorentino che si era messo nei guai con il vicario per questa e lei scrive una cosa tipo "Scrivi una lettera insieme a Lorenzo da dare al vicario e cerca di fargli comprendere che il tipo non si merita la morte a causa di una donna che oltre ad avere i difetti di cui abbiamo già parlato è stata pure una MERETRICE"
In quel momento sono morta XD. -
.Per quanto riguarda il Ghirlandaio penso tu stia parlando del padre di Domenico, Tommaso Bigordi, famoso orefice di cui parla anche il Vasari che descrive le ghirlande che creava Tommaso per le nobili fiorentine, che divennero il simbolo di uno status sociale XDSPOILER (clicca per visualizzare)Io so invece che lo erano entrambi:
Edited by florentinenymph - 29/6/2018, 16:10. -
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Il Vasari la pensava diversamente si vede , a meno che non stia confondendo il nome Domenico con il nome Tommaso. Comunque mi rimetto alle sacre scritture ci mancherebbe XD . -
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http://queenfredegund.tumblr.com/post/1476...ction-of-womens
Amo in particolar modo la prima , ma sono tutte meravigliose !!.