Alfonso d'Aragona

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  1. marie.
     
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    bmxxq

    Alfonso d'Aragona, Duca di Bisceglie, Principe di Salerno (1481 – 18 agosto 1500), era il figlio illegittimo del re Alfonso II di Napoli e dell'amante Trogia Gazzela. Fu il secondo marito di Lucrezia Borgia.

    Papa Alessandro VI volle il matrimonio della figlia Lucrezia con Alfonso come base per poter poi far sposare Cesare con Carlotta d'Aragona e avere così un punto d'appoggio nel regno di Napoli.

    Le nozze furono celebrate, dopo una complessa trattiva sulla dote di Lucrezia, il 21 luglio 1498 alla presenza del cardinale Ascanio Sforza a palazzo Santa Maria in Portico. Il 5 agosto fu celebrata una seconda cerimonia.

    Ma la politica internazionale dei Borgia cambiava rapidamente: non più interessato a Napoli, Cesare intraprese una politica filofrancese sposando Charlotte d'Albret.

    Non sentendosi più sicuro a Roma, il 2 agosto 1499 Alfonso lasciò in segreto la città e Lucrezia incinta di sei mesi per recarsi nelle terre dei Colonna e poi a Napoli. A Genazzano scrisse alla moglie affinché lo raggiungesse. La lettera però cadde nelle mani di Alessandro che costrinse il re di Napoli a rispedire Alfonso a Roma.

    Il 1º novembre nacque Rodrigo d'Aragona, il primo e unico figlio di Lucrezia e Alfonso.

    il 15 luglio 1500 Alfonso fu aggredito sulla gradinata di Piazza San Pietro da persone ignote che lo avevano colpito alla testa. Mentre cercavano di trascinarlo via, furono sorprese dalle guardie e messe in fuga. Gravemente ferito, Alfonso fu portato negli appartamenti sopra quelli del papa.

    Circolava voce però che il mandante fosse in realtà il cognato Cesare Borgia, affinché la sorella potesse essere utilizzata nuovamente come strumento politico matrimoniale.

    Il 18 agosto 1500 Alfonso si trovava nella sua camera con la moglie e la sorella Sancha d'Aragona, che aveva sposato Goffredo Borgia, fratello di Lucrezia.

    Nella stanza irruppero gli uomini di Cesare che fecero uscire le due donne con una scusa. Mentre queste erano lontane, Alfonso venne assassinato.

    La giustificazione che Cesare diede al padre fu che Alfonso tramasse per ucciderlo. La notizia della morte violenta di Alfonso divenne presto di dominio pubblico, anche all'estero.

    Lucrezia venne fatta maritare di nuovo, due anni dopo, con Alfonso I d'Este.
     
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    ARAGONA, Alfonso d'. - Figlio naturale di Alfonso II e di Trusia Gazzella, nacque probabilmente nel 1481, poiché al momento del suo matrimonio, celebrato nel 1498, aveva circa 17 anni. La sua educazione umanistica fu accurata: dapprima gli fu precettore Giuniano Maio e, successivamente, Raffaele Brandolini.

    Sin dai primi anni si trovò implicato nella grave crisi che colpì la dinastia aragonese di Napoli e, nonostante la sua giovane età, nel 1495, durante l'occupazione francese, congiurò per il ritorno nella capitale del fratellastro Ferdinando II. Con il ristabilimento del dominio aragonese, gli furono affidati i primi incarichi di una certa responsabilità; nel 1497 assunse la luogotenenza generale in Abruzzo. Ma le basi della dinastia aragonese erano sempre più vacillanti, per cui sembrò buona politica al nuovo re di Napoli, Federico, cercare l'appoggio di Alessandro VI, facendo sposare l'A. con la figlia del pontefice, Lucrezia, il cui matrimonio con Giovanni Sforza era stato Sciolto il 2o dic. 1497. Nei piani di Alessandro VI probabilmente questo matrimonio doveva essere solo il primo passo per assicurare a Cesare Borgia il trono napoletano, per cui in questo incontro di interessi si giunse facilmente a un accordo. Il 2o giugno 1498 fu stipulato il contratto di matrimonio, in base al quale il re Federico si impegnava a dare all'A. il titolo di duca e le due città di Bisceglie e di Corato; il 15 luglio lo sposo entrava in Roma in incognito; le nozze furono celebrate il 21 luglio seguente.

    In un primo tempo parve che i rapporti tra l'A. e la famiglia Borgia fossero ottimi; Lucrezia sembrava innamorata del marito, che dal suo canto partecipava regolarmente alle cerimonie religiose celebrate dal pontefice. Ma una prima crisi si ebbe verso la metà del 1499, in seguito alla politica filofrancese allora seguita da Alessandro. Il 2 agosto l'A. fuggì segretamente da Roma, per rifugiarsi prima nelle terre dei Colonna e poi nel Regno, lasciando la moglie incinta di sei mesi; ma poco dopo, nel settelnbre, convinto dal pontefice, tornò presso la moglie. Apparentemente sembrò che che tutto fosse tornato come prima: l'A. continuò a partecipare alle cerimonie religiose celebrate da Alessandro VI, e il 26 febbr. 1500 fu nel corteo trionfale che accompagnò il Valentino nel suo ingresso in Roma. In realtà, per l'accentuata politica filofrancese del papa, la posizione dell'A. a Roma diventava sempre più difficile; ed egli non poté impedire che il 3 aprile fosse pronunciato lo scioglimento del matrimonio tra Beatrice d'Aragona, figlia di Ferdinando I, e il re d'Ungheria. Nella notte del 15 luglio l'A. fu gravemente ferito in un agguato sulle scale di S. Pietro.

    Il Pastor ritiene che responsabili di questo attentato siano stati gli Orsini, dato l'atteggiamento filocolonnese assunto dall'A., ma la concorde testimonianza delle fonti, in particolare quella dell'ambasciatore veneto, e soprattutto la personale convinzione dell'interessato, ci fanno credere che il responsabile sia stato Cesare Borgia, alle cui inire politiche il matrimonio della sorella con un principe aragonese era ormai solo un ostacolo.

    Ad ogni buon conto l'A. si chiuse in casa, facendosi curare solo dalla moglie, in cui nutriva ancora fiducia, e da medici che aveva fatto venire da Napoli. La guarigione era ormai prossima quando il 18 agosto una schiera di armati, penetrata nella sua stanza per arrestarne i famigli sotto accusa di complotto, lo uccise; meno probabile sembra un'altra versione, secondo la quale egli, visto Cesare Borgia passeggiare nel giardini, gli avrebbe scagliato una freccia, provocandone così la irata reazione.

    In un primo tempo si volle far apparire colpevole di questo omicidio addirittura lo stesso zio dell'A., Giovan Maria Gazzera, che fu ucciso a Roma poco tempo dopo; ma, caduti i Borgia, il vero esecutore materiale del delitto, Micheletto Corella, uno scherano di Cesare Borgia, fu arrestato nel 1503 e processato nell'amo seguente.

    treccani
     
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    Just over two weeks later, on Wednesday 15 July, Alfonso Bisceglie was attacked on the steps of StPeter’s by ‘persons unknown’.

    Francesco Cappello reported to Florence the next day:

    Yesterday evening at three hours of the night [he] left the Palace and was going to his house which isbeside St Peter’s on the Piazza, and being on the steps of St Peter’s, under the balcony of theBenediction, accompanied by only two of his grooms because he was unsuspecting, four men attackedhim very well armed and dealt him three blows: one on the head, very deep; and one across theshoulder, either one of which could be mortal: and another small one on the arm: and by what is knownthe wounds are of a gravity that he will be in need of God’s help: and this evening now they haveexamined his wounds, they say he is very ill. Who may have wounded him, no one says, and it is notobvious that diligent inquiries are being made as they should be, nor is it much spoken of. Indeedaround Rome it is rumoured that these things are amongst their very selves, because in that Palacethere are so many hatreds both old and new, and so much envy and jealousy both for reasons of Stateand others, that it is necessary often to hide similar scandals. It is said that the wounded duke was takenback into the Palace, and the Pope got up and went to see him, and Madonna Lucrezia was in a dead faint.

    Sarah Bradford
     
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  4. xcusemymonkey
     
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    Lui è un personaggio che per cause di forza maggiore non ha lasciato molto nella storia dei Borgia né nella Storia vera e propria, a mio modestissimo parere.
    A parte che forse era troppo giovane ma , effettivamente, non ha mai rivestito ruoli importanti se non appunto quello di fungere come tramite per un'alleanza.
    Lo vedo affine alla personalità di Lucrezia che, leggenda nera a parte e momenti di gestione pubblica, non ha mai fatto niente di che anche per via della sua posizione di donna.
     
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  5. marie.
     
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    Secondo me non era neanche troppo attaccato a Lucrezia XD cioè anche se lo capisco e doveva pur salvarsi la pelle, alla fine ha pur sempre mollato Lu incinta scappandosene da solo. Come dice la Bellonci, a lei deve esser venuto da ridere ad avere due mariti su due che filavano via chiedendole di raggiungerli, come se avesse potuto muoversi autonomamente!
     
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  6. xcusemymonkey
     
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    Guarda io ci credo che fossero innamorati e tutto ma lo ritengo anche una persona abbastanza intelligente da capire che ''non tirava aria''.
    Certo, bella m***a a lasciare tua moglie incinta ma insomma non è che si avesse l'idea del matrimonio come si ha ora, senza contare che i Borgia non è che andassero tanto per il sottile, alla fine e questo lo sapevano tutti.
    Un omuncolo, se la vogliamo vedere così, una mammola. Io sono ancora dell'idea che il maschio più maschio tra i mariti di Lu sia stato il terzo!
     
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  7. marie.
     
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    Ahaha sicuramente XD e il peggiore era senz'altro il povero Giovanni, proprio senza spina dorsale. Bisceglie era l'amore "buono", era coetaneo di Lu, andava bene per tanti motivi ma essere la duchessa di Bisceglie non era come esserlo di Ferrara!
     
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  8. xcusemymonkey
     
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    Ma io parlo proprio a livello di maturità ed eleganza.
    Non so, Alfonso d'Este mi pare la scelta migliore per Lu, lontano sia dall'inettitudine di Giovanni sia dall'aura fiabesca di Alfonso d'Aragona.
     
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  9. ylleana
     
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    io credo invece che lucrezia abbia davvero amato solo alfonso d'aragona, l'estense era comodo per fuggire da Roma ...e dagli intrighi dei suoi. dimentichiamo in che stato discoramento sia caduta dopo òa morte di Alfonso, dimentichiamo come sia stata ingannata in modo tale che egli fosse lasciato solo alla mercè di Cesare?
    Alfonso d'Este non ha nutrito che un affetto coniugale dovuto nulla più.
    Alfonso d'Aragona l'amava, è tornato per lei e sapeva che sarebbe morto a soli 18 anni...
    Non gli è stato concesso il tempo di dimostrare alcunchè!
     
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    Ciao cara e grazie del tuo contributo, ti presenteresti qui? =)

    Sono d'accordo sul fatto che in realtà Alfonso non ha avuto abbastanza tempo per dimostrare quanto forti fossero (o no) i suoi sentimenti per Lucrezia, diciamo però che alcuni fatterelli qua e là mi fanno pensare che non fosse innamorato di lei quanto lei provò di esserlo di lui. Però è ovvio che parlo di fatti di cinquecento anni fa e di cui posso sapere ben poco!
     
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  11. Girolamo Savonarola
     
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    Purtroppo si parla di sentimenti e già è difficile ricostruire i fatti figurarsi cosa la gente allora sentiva e non diceva.

    Comunque personalmente credo che tra i due ci fosse un grande innamoramento che non è mai finito (pensiamo agli amaranti che Lucrezia coltivava una volta Duchessa di Ferrara e che chiedeva quasi in punto di morte, se non erro, di continuare a curare!). Un amore così grande di solito è grande anche in chi lo contraccambia e credo che il loro fosse uno di questi casi, diversi semmai erano difetti e qualità (gli Aragona di Napoli sono abbastanza malati di fierezza e impulsività) dei due come anche i modi di agire nelle situazioni.

    Su tutto questo ovviamente ricordiamo lo sfondo storico e politico di una papato pronto a dare il via libera alla Francia per la conquista di Napoli (e Milano) a patto di nutrire i desideri di potere di papa Alessandro e di Cesare.

    Tanti elementi quindi e poco su cui poter indagare :)
     
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  12. marie.
     
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    Su tutto questo ovviamente ricordiamo lo sfondo storico e politico di una papato pronto a dare il via libera alla Francia per la conquista di Napoli (e Milano) a patto di nutrire i desideri di potere di papa Alessandro e di Cesare.

    Pensa che bel clima in casa vaticana XD lui doveva essere tesissimo e lei mortificata per non avere realmente voce in capitolo. In compenso sembra che tutto sommato siano stati bene lo stesso, tenevano corte ed ebbero Rodrigo jr...
     
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  13. Girolamo Savonarola
     
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    Me li immagino. Avevano praticamente l'acqua alla gola vista la situazione politica ma per lo meno hanno combattuto, forse speravano che in quella lotta suicida (perchè mantenere un partito aragonese a Roma in quegli anni era praticamente un suicidio) speravano di morire insieme di modo di non stare una lontano dall'altro nemmeno nella morte.

    Ok, sto diventando troppo mieloso, mi fermo qui XD
     
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    Awww però è molto romantico XD ma in quest'ottica non mi spiego la fuga di lui, cioè capisco perfettamente che volesse salvarsi la pelle e non voglio spacciarmi per quella che agirebbe diversamente, però mettendomi nei panni di lei abbandonata e incinta e con la richiesta di raggiungerlo (come? partendo di nascosto?) mi sento quasi male!
     
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  15. Girolamo Savonarola
     
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    Il succo del discorso è questo, è difficile capire cosa girasse nella sua mente.

    Da una parte abbiamo un ragazzo della famiglia degli Aragona, casata fiera e impulsiva per eccellenza. Poi dobbiamo tenere conto che i tragici fatti della calata di Carlo VIII che erano avvenuti alcuni anni prima mentre Alfonso aveva tra i 13 e i 15 se non erro. Poi una situazione politica tragica per il Regno partenopeo ed infine il fatto che l'alleanza con Roma era l'unica (e ultima) salvezza e tentare di mantenerla in vita era l'unica speranza di sopravvivenza di Napoli (nonostante questa nei fatti non esistesse più).

    Guardando quegli eventi potremmo quasi paragonare la fuga del Bisceglie a quella di suo padre Alfonso II a Messina quando il re di Francia è arrivato e il suo ritorno e battaglia nell'Urbe a quelle di Ferrandino (suo fratellastro). Il duca pare quasi un sunto di tutto questo.

    Quindi, tenendo conto di tutti gli elementi detti sopra e cercando di capire cosa stessa nella mente del principe napoletano, credo che la sua fuga fosse proprio dovuto a questione di impeto, un atto di irrazionalità fatto per sopravvivenza ma allo stesso tempo perché non si sapeva cosa fare davanti a un gioco che non si trovava più nella mani di Napoli ma in quelle del papa e di Luigi XII e che Alfonso non poteva modificare in nessun modo. Impulsività, si potrebbe quindi spiegarlo così, dovuta alla paura per la vita, per una situazione contro di lui e a un certo fatalismo (eredità napoletana o per i fatti della calata di re Carlo) che magari pesava sul carattere di Alfonso. Immagino non sapesse cosa fare e la fuga fosse stata l'unica soluzione che aveva trovato.

    Da quello che so Lucrezia però non se la prese con lui ma con il padre e d'altronde non aveva tutti i torti, un uomo ovviamente ha spirito di conservazione che diventa vigliaccheria nel caso sacrifici altre cose per salvarsi la pelle e questo non credo sia il caso, Alfonso non fuggiva a discapito di qualcuno, Alfonso scappava dai disegni di Cesare e di Rodrigo contro di lui e la sua famiglia non da Lucrezia che infatti se ne lamentò col padre-papa e prese le difese del marito.

    P.S. I messaggi di Alfonso a Lucrezia non le arrivarono mai perché intercettati da Alessandro e quindi non aveva nemmeno il conforto della carta vergatele dal marito!

    Credo che però la fuga mostri l'amore di Alfonso in alcuni suoi risvolti ovvero se nel fuggire poi chiese che lei lo seguisse mostra che anche se in quel momento Alfonso pensava che l'alleanza tra Roma e Napoli, rappresentata dal suo matrimonio con Lucrezia, fosse rotta di conseguenza perché la voleva vicino se non l'amava?
    Alcuni potrebbero dire che voleva tenere contatti con lei perché poteva rappresentare un ponte di salvezza, una via per il cuore del papa, però ricordiamoci che lui la voleva lontana da Alessandro e di conseguenza difficilmente avrebbe potuto influenzarlo dalle terre dei Colonna (ove di trovava Alfonso) (tra l'altro la fuga credo che presumesse, come detto sopra, che Alfonso pensasse ormai il legame con Roma definitivamente rotto e quindi sarebbe stato sciocco battere su un chiodo che ormai era andato). Altri potrebbero obiettare che magari la voleva come ostaggio però lo credo difficile perché se avesse avuto questa idea avrebbe tentato di realizzarla anche in seguito come quando lei era governatrice di Spoleto magari con l'accondiscendenza di lei.

    Tante cose insomma da tenere conto e poco di fatto su cui elaborare purtroppo.

    P.S. Lo so me la dico e me la faccio da solo, l'avevo detto che sono logorroico :D
     
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36 replies since 3/11/2012, 20:45   1577 views
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