Giuliano della Rovere (Giulio II)

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  1. marie.
     
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    guNIwl

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    Giùlio II papa. - Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione di Innocenzo VIII, a lui legato da vincoli di gratitudine. Ostile ad Alessandro VI, alla morte di Pio III si accordò egualmente con Cesare Borgia e ottenne di essere eletto all'unanimità pontefice il 31 ott. 1503. Deciso a ricostituire la potenza dello Stato della Chiesa, si volse dapprima contro il Borgia, contro Gian Paolo Baglioni di Perugia, contro Giovanni Bentivoglio di Bologna. Compiuta felicemente la prima parte della sua opera (1507), si rivolse contro Venezia, rivendicando Rimini e Faenza; dopo aver aderito alla Lega di Cambrai rendendosi conto che la potenza della Francia rappresentava il maggior pericolo, s'accordò con Venezia (1510) e mosse guerra, personalmente, al duca di Ferrara alleato della Francia. Occupata Modena e conquistata Mirandola, convocò un concilio ecumenico in S. Giovanni in Laterano (25 luglio 1511) opponendolo al Concilio di Pisa, intimato da Luigi XII d'accordo con Massimiliano, e concluse con Venezia e con la Spagna la Lega santa (v. santo/">santo), alla quale s'accostarono poi il re d'Inghilterra e lo stesso Massimiliano. Il concilio scismatico di Pisa, trasferito a Milano, dichiarò G. deposto (21 apr. 1512). Quando J.-F. de La Palisse, succeduto a Gaston de Foix, morto nella battaglia pur vittoriosa di Ravenna, si fu ritirato in Lombardia ed ebbe poi ripassate le Alpi, la Lega santa poté riordinare l'Italia e celebrare quel Congresso di Mantova (ag. 1512) che segnò il sorgere della potenza spagnola in Italia. Fu munifico mecenate, protettore di artisti quali Michelangelo, Raffaello, Bramante. La sua natura energica e "terribile", come la definirono i contemporanei, era di principe temporale; e tutto il suo pontificato fu un titanico sforzo di rinsaldare politicamente la potenza dello Stato della Chiesa.

    treccani

    FExZi

    Da I segreti del Vaticano di Augias:
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    Uno di quei pontefici capaci di segnare il proprio tempo con la forza del temperamento e la vastità delle ambizioni. Nulla hanno di religioso uomini di questa tempra; sono condottieri capaci di rivestire con uguale abilità un paramento sacro o la corazza del combattente [...] Giuliano venne eletto nel 1503, all’età di sessant’anni, dopo un conclave durato un solo giorno. Segnerà un pontificato memorabile, come s’intuì subito dal nome che si dette, Giulio II, con evidente e diretto richiamo a Giulio Cesare. [...] Lo guidava una smisurata energia nella quale rientravano anche le arti, viste, però, non tanto come espressioni estetiche quanto come uno dei possibili strumenti della sua politica.
    [...] Appena tre anni dopo la sua elezione, nel 1506, incarica uno dei migliori architetti dell’epoca, Donato Bramante, di cominciare a progettare un nuovo edificio che sostituisca la pericolante basilica costantiniana. Sarà un’avventura che durerà più di un secolo e nella quale vari papi si succederanno.


    Edited by ‚dafne - 3/12/2017, 14:41
     
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    pope
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    La celebre tomba in San Pietro in Vincoli

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    La tomba di Giulio II è un progetto architettonico e scultoreo di Michelangelo Buonarroti che, nella sua versione definitiva, è collocato nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma. A quest'opera Michelangelo lavorò per quasi quarant'anni, dal 1505 al 1543, con continui dissapori con la committenza, ripensamenti e ridimensionamenti dell'opera (si contano almeno sei progetti), accuse e diffamazioni, minacce di processi e di restituzione del denaro anticipato dagli eredi, arrivando a diventare una delle vicende più tormentate e sofferte della sua esistenza. Lui stesso non esitò a riferirsi a questo progetto come la "tragedia della sepoltura", un autentico calvario che fino agli ultimi giorni della sua vita fu fonte di inesauribili accuse, tormenti e rimorsi. Scrisse il suo biografo ufficiale Ascanio Condivi che l'impresa gli arrecò «infiniti impacci, dispiaceri e travagli e, quel ch'è peggio, per la malizia di certi uomini, infamia, della quale appena dopo molti anni s'è purgato»[1].

    Da un monumentale mausoleo a pianta rettangolare con più di quaranta statue (primo progetto, 1505) si finì per arrivare a un monumento addossato a una parete di una basilica secondaria romana (1545), con appena sette statue di cui solo tre di Michelangelo e una sola (il Mosè) degna della sua fama: l'artista, ormai estenuato, avrebbe poi fatto scrivere al suo biografo che «questa sola statua è bastante a far onore alla sepoltura di papa Giulio»

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    Lo stimo, ma non l'ho mai adorato, nemmeno quando vidi " Il Tormento e l'estasi", non lo so, c'è qualcosa nel suo carattere che mi ha sempre inquietata. Più in generale dico che c'è qualcosa nei Della Rovere/ Riario che mi ha sempre inquietato e che non me li ha mai fatti amare
     
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  4. Julia_Katina
     
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    lol, inquietato? XD perché?
     
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    Non lo so, è una cosa " a pelle ", sia lui che il cugino Raffaele, specialmente loro, poi veniva il marito di Caterina sforza, ma anche il resto della famiglia, li presi in antipatia verso i 10 anni e li ho ancora in antipatia
     
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  6. Julia_Katina
     
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    sinceramente trovo molto più torbidi i borgia *benché li adori* ma de gustibus X°D


    Io aggiungo:

    jukkopzp2


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    Pope Julius II in armour exhorting Emperor Maximilian, King Louis XII of France and King Ferdinand of Aragon to war on Venice

     
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    Che carina, non l'avevmo mai vista....

    Non lo so, c'è qualcosa in loro, intendo i 3 cugini, che me li ha sempre fatti odiare, lui un po' di meno perchè se guardi il quadro di raffaello ti SEMBRA un nonno buono, ma è più forte di me , li odio
     
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  8. marie.
     
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    A me non sta antipatico DR, solo che è un vincente ed io studio solo i perdenti XD #ragionamenti contorti
     
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  9. Julia_Katina
     
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    CITAZIONE (marie. @ 27/10/2011, 11:01) 
    A me non sta antipatico DR, solo che è un vincente ed io studio solo i perdenti XD #ragionamenti contorti

    eh..? XD
     
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  10. marie.
     
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    LOL. Amo studiare le dinamiche di chi ha perso. I vincenti vanno benissimo, buon per loro, ma è troppo facile plaudere a chi vince XD la storia li sviolina. Io studio chi perde.

    *viene internata e lasciata lì a marcire*
     
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  11. Julia_Katina
     
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    lol...no, no..invece è interessante come ragionamento.. :) solo che, perdonami, c'è vittoria e vittoria: quella di Giuliano non è stata così scontata e lui stesso, a suo tempo, era stato un gran "perdente" contro Rodrigo, come ben sai :) io trovo splendido come questo sconfitto abbia lavorato e combattuto per ottenere la vittoria, alla fine :) in barba a tutti coloro che lo avevano umiliato e, non per nulla, si prese la sua gran bella rivincita su Cesare.
     
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  12. marie.
     
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    Ma infatti non sto dicendo che sia un culone che non s'è meritato quello che aveva, solo che proprio perché è stato tanto grande non rientra nel mio radar.
    La sconfitta contro il Borgia... Era ancora relativamente giovane, l'ha forgiato. All'epoca si citava non so che filosofo per dire che i sessant'anni erano quelli della maggiore saggezza.
    Poi Alessandro ci ha lasciato l'appartamento Borgia, Giulio la Cappella Sistina. Per quanto studi i Borgia non posso non riconoscere la differenza XD meno male che c'è stato Giulio II, per l'amor di Dio. LOL.
     
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  13. marie.
     
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    Di Melozzo da Forlì, Papa Sisto IV e i nipoti. Giuliano è il cardinale

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  14. reine noir
     
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    Un personaggio ambiguo, ma che a me piace particolarmente. Concordo con Diana quando dice che il suo carattere non era esattamente cristallino e che poteva creare un turbamento. Non lo avrei voluto come nonno, questo no =) però è storicamente troppo interessante per non appassionare, Sacerdote nella biografia su Cesare Borgia, afferma, che l'ODIO per i Borgia era così grande che Giuliano, una volta arrivato al soglio pontificio, cercò di distruggere tutti i dipinti che li rappresentavano.
    Rodocanachi ha scritto due libri su di lui, introvabili ovviamente, mi piacerebbe però potergli dare un'occhiata, anche per studiare meglio la figura di questo grande Papa, anche nei rapporti con Felice era assolutamente bipolare, la trattava come un maschio nei fatti, ma non con l'affetto che avrebbe riservato ad un maschio, come fece con Francesco Maria per esempio.
     
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  15. marie.
     
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    E' innegabile che si faccia studiare, non riesco ad affezionarmici come coi Borgia ma è interessante! Ha praticamente iniziato la sua vita da pescatore per diventare il papa più emblematico della Storia.

    Leggevo una specie di ritratto su Cloulas ieri: contrariamente allo stereotipo che lo vuole sobrio in contrasto con l'odiato predecessore, Giulio II amava il buon cibo e non se ne privava. Ho scritto anche nel topic di Alessandro VI che Giulio spendeva per il cibo 8000 ducati al mese contro i 2000 del Borgia. Amava la carne, ma se mancava mangiava volentieri il pesce. Accettava di buon grado le cibarie regalategli da cardinali e signori che lo sapevano di bocca buona, ed era anche un buon conoscitore di vini.
    Gli capitava di camminare in campagna a testa scoperta sotto il sole o sotto le tormente.
    Ogni giorno si alzava due ore prima dell'alba per lavorare. Faceva tutto da solo e non accettava consigli da nessuno: due ambasciatori veneziani gli riconoscono che è molto intelligente ma anche molto violento, poco propenso all'ascolto, così era assai difficile trattare con lui.
    In compenso col nepotismo se la cavava benissimo: Cloulas nota che non si differenziò in questo da Alessandro VI, anzi l'unica differenza tra i parenti Borgia e i suoi era che i parenti di DR mancavano del talento, dell'intraprendenza e dell'assenza di scrupoli di un Cesare Borgia.
    Era anche generoso con loro e i suoi protetti: faceva frequenti regali alle sue donne (intendendo figlia e nipoti) e favoriva spudoratamente Alidosi (per lui Cloulas parla di infatuazione).
    Adorava anche Galeotto Franciotto, figlio di sua sorella Luchina, che però morì nel 1508 - il che intristì molto il Papa.
    Non era stato casto in gioventù e anche da papa si trascinava una sifilide di vecchia data, a cui si aggiunse anche la gotta.

    Mi ha incuriosita tantissimo un passaggio in cui si dimostra il rispetto che Giulio II aveva per la politica di Cesare: Ispirandosi a Cesare Borgia, il papa si interessa delle condizioni di vita dei suoi sudditi; si schiera dalla loro parte contro i tiranni locali e li associa allo sviluppo economio delle loro regioni. Lo trovo priceless XD

    Nel Dicembre del 1512 impose dei limiti al lusso dell'abbigliamento femminile, misurando col contagocce quanti abiti le donne di Roma potessero farsi e con che stoffe: inutile dire che invece gli uomini potevano spendere quanto gli pareva XD

    Edited by marie. - 5/11/2012, 11:22
     
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26 replies since 23/5/2011, 12:57   975 views
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