The Artist, the Philosopher, and the Warrior - Paul Strathern

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  1. astorre
     
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    Leonardo entrò ufficialmente al servizio di Cesare Borgia non prima del 1502. Serge Bramly, nel suo libro, sostiene però che Leonardo lo abbia incontrato precedentemente a Milano nel 1499 insieme al conte di Ligny, dato che Cesare accompagnava i francesi nella conquista della Lombardia. Probabilmente, i due si piacquero fin da subito (mi viene in mente la scena del vol. 2 del manga della Soryo): erano entrambi figli illegittimi e si erano spianati la strada da soli grazie alla loro intelligenza. D'altronde la spudoratezza dell'artista-ingegnere non corrisponderebbe all'audacia di un vero principe?

    Sostiene che Cesare e Leonardo si siano incontrati la prima volta nel 1499 quando Luigi XII andò a visitare insieme al Valentino il monastero di Santa Maria delle Grazie per ammirare il celeberrimo affresco de L'Ultima Cena. Questo in effetti lo scrive anche la Bradford nella sua biografia. L'autore inoltre aggiunge che Leonardo e Cesare si ritrovarono successivamente nello studio dell'artista, dove questi gli avrebbe mostrato il modello del gran cavallo , disegni e progetti militari. Può sembrare inverosimile se si considera il curriculum vitae di Cesare non ancora formatosi in campo militare. La sua fama di condottiero doveva ancora levarsi. D'altra parte i due potrebbero essersi parlati e piaciuti. Bramly scrisse una cosa simile asserendo addirittura che Cesare in qualche modo gli ricordasse il padre.

    CITAZIONE
    Non ricordo benissimo (quindi se qualcuno può illuminarmi ben venga), ma Leonardo non aveva lasciato Cesare prima che questi avesse dei progetti su Firenze? Anzi, per essere precisi, nel 1503 Leonardo sarebbe ritornato a Firenze per ritirare del denaro dal conto di Santa Maria Nuova; ma i suoi appunti non indicano con esattezza il momento in cui abbia abbandonato il Valentino, nè i motivi per cui si separa.

    Progetti su Firenze non ne aveva, almeno questo è quello che voleva far credere allora. Diciamo che non ne aveva ancora le possibilità.
    Quando ad Urbino ricevette Machiavelli, Cesare gli disse senza tanti preamboli di esigere meno ambiguità da parte di Firenze. O amico o nemico. Tutto questo a lume di candela, come il Machiavelli descrive (<3). Da questa registrazione storica e dall'ingaggio di Leonardo sempre nello stesso periodo, l'autore ha pensato che l'artista potesse essere stato intimorito dalle avvertenze del Borgia alla sua città. Questa è in sostanza la "minaccia" a cui mi riferivo.
    No, non sappiamo la motivazione... C'è chi ha ipotizzato un mancato pagamento dello stipendio. Bramley dice che esiste un annotazione di Leonardo recitante: "Dov'è il Valentino?".
     
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12 replies since 12/5/2011, 18:53   253 views
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