Castel Sant'Angelo

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  1. marie.
     
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    Beh raga visto che amiamo tutte Alessandro ecco la loggia di Paolo III XD

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    CITAZIONE
    Pope Paul III was mainly concerned with providing the popes with an appropriate residence in Castel Sant'Angelo, rather than in improving the fortifications of the building; the papal apartment includes some richly decorated halls and a loggia designed by Raffaello da Montelupo and painted by Girolamo Siciolante da Sermoneta. Pope Paul III took the initial steps towards the reformation of the Roman Church, yet he was a man of the Renaissance and the subjects painted by Girolamo Siciolante were void of devotional intent. (x)

    CITAZIONE
    LOGGIA DI PAOLO III
    La loggia di Paolo III si trova in posizione speculare rispetto a quella di Giulio II e nei documenti camerali è spesso indicata come la "loggia verso Prata", poiché le cinque arcate sostenute da pilastri si aprono verso i giardini che circondano il Castello. Gli affreschi che ne decorano l'interno, fortemente danneggiati a causa dell'esposizione alle intemperie, sono affidati a Girolamo Siciolante da Sermoneta, un collaboratore di Perin del Vaga, che li porta a compimento tra il 1543 e il 1544. Come nel resto degli appartamenti farnesiani, il tema sotteso alla decorazione pittorica è il parallelismo tra Adriano e Paolo III, tra il colto imperatore romano ed il papa umanista. In origine la loggia era sormontata da un secondo piano architravato, presto fatto chiudere dallo stesso pontefice per ricavare la soprastante sala della Cagliostra ed i gabinetti del Delfino e della Cicogna.

    CITAZIONE
    L'affaccio monumentale che si apre a Nord, dominando l'area Vaticana, Prati e Monte Mario, costituiva l'ingresso agli appartamenti privati di Paolo III Farnese (1534-1549) e fu ultimato nel 1543, come attesta l'epigrafe murata nella lunetta centrale della parete interna, recante il nome del castellano Tiberio Crispi che ne seguì i lavori. Definita da cinque arcate sorrette da pilastri (le due estreme, oggi parzialmente tamponate, ospitano finestre rettangolari), la loggia è modulata all'esterno da paraste e arcate in travertino che offrono un bel contrasto cromatico con i mattoni a vista; al di sopra corre un fregio a rilievo con gigli, stemma della famiglia Farnese, cui il papa apparteneva. All'interno, l'ampia volta a botte è decorata da stucchi ed affreschi, opera di Girolamo Siciolante da Sermoneta, che vi lavorò tra la fine del 1543 e l'estate del 1544. A questo artista spetta l'inaugurazione del grande cantiere pittorico farnesiano. Tra il 1545 e il 1547, sotto la guida di Perin del Vaga, Siciolante parteciperà anche alla decorazione della sala Paolina .
    Alle sei vele in cui la volta è suddivisa, decorate a grottesche su fondo chiaro e rimaneggiate nei secoli successivi, si alternano pennacchi (molto rovinati) ospitanti episodi della vita dell'imperatore Adriano. Le due lunette dipinte sulla parete interna raffigurano ricostruzioni ideali di monumenti adrianei, quali lo stesso mausoleo, posto sulla riva del Tevere, e il teatro marittimo circolare della Villa Adriana, presso Tivoli. Il settore centrale della volta, suddiviso in più campi da cornici in stucco, non presenta più le decorazioni a fresco; lo stesso stemma centrale appare molto deteriorato. Questi danni intervennero certo a una data precoce, se già nel 1548 si rese necessario un restauro, forse a causa dei frequenti incendi procurati dai fuochi d'artificio che si tenevano sulla sommità del castello e al piano sopraelevato della loggia stessa.
    - See more at: http://castelsantangelo.beniculturali.it/i...h.FfCDxXnG.dpuf

    Sempre dal sito ufficiale

    E più foto qua

    E la stupenda sala paolina, sempre sua XD che non si può fotografare (la mia amica fu cazziata tantissimo)

    tqTpe


    CITAZIONE
    SALA PAOLINA
    La Sala Paolina costituisce indubbiamente l'ambiente di maggior prestigio degli appartamenti farnesiani in particolare, e dell'intero Castello in generale, destinato ad accogliere ambasciatori e visitatori illustri: un vero e proprio salone di rappresentanza e, in quanto tale, dotato di un apparato decorativo fastoso e curatissimo, tale da destare immediatamente l'ammirazione e la meraviglia dei visitatori. Il complesso ciclo di affreschi - realizzato tra il giugno 1545 ed il settembre 1547 dal toscano Perin del Vaga e dalla sua bottega - è finalizzato all'esaltazione della figura di Paolo III, ritratto quale ideale trait-d'union tra i fasti della Roma imperiale - che rivivono nel suo pontificato illuminato - e lo splendore della cristianità. L'impatto scenico del salone d'onore fastosamente decorato è ulteriormente enfatizzato dalla porta ritagliata nella parete meridionale, che, attraverso una breve rampa di scale, immette direttamente alla piccola loggia di Giulio II affacciata sul Tevere e sulla città e che sottolinea anche l'abilità degli architetti paolini, oculati sfruttatori delle preesistenze.


    Edited by ‚dafne - 8/6/2013, 11:32
     
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12 replies since 5/4/2011, 23:25   1224 views
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