Castel Sant'Angelo

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  1. marie.
     
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    CITAZIONE

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    La storia di Castel Sant'angelo coincide sostanzialmente con quella di Roma ed è impossibile scindere queste due entità così profondamente compenetrate: i mutamenti, i rivolgimenti, le miserie e le glorie dell'antica Urbe sembrano riflettersi puntualmente nella massiccia mole che da quasi duemila anni si specchia nelle pigre acque del Tevere.
    Nasce come sepolcro voluto dall'imperatore Adriano in un'area periferica dell'antica Roma ed assolve questa sua funzione originaria fino al 403 d.C. circa, quando viene incluso nelle mura aureliane per volere dell'imperatore occidentale Onorio. Da questo momento inizia una 'seconda vita' nelle vesti di castellum, baluardo avanzato oltre il Tevere a protezione della città. Numerose famiglie romane se ne contendono il possesso, che sembra garantire una posizione di preminenza nell'ambito del confuso ordinamento dell'Urbe: sarà roccaforte del senatore Teofilatto, dei Crescenzi, dei Pierleoni e degli Orsini. E' proprio un papa Orsini - Niccolò III - a far realizzare il Passetto di Borgo, che collega il Vaticano al Castello, in una continuità fisica ed ideale.
    Nel 1367 le chiavi dell'edificio vengono consegnate a papa Urbano V, per sollecitare il rientro della Curia a Roma dall'esilio avignonese. Da questo momento in poi Castel Sant'Angelo lega inscindibilmente le sue sorti a quelle dei pontefici, che lo adattano a residenza in cui rifugiarsi nei momenti di pericolo. Grazie alla sua struttura solida e fortificata ed alla sua fama di imprendibilità il Castello ospita l'Archivio ed il Tesoro Vaticani, ma viene adattato anche a tribunale e prigione.
    Con il cambiamento di funzione, l'aspetto e l'impianto del Castello vengono rimodellati attraverso una lunghissima serie di interventi che si snodano nel corso di quattro secoli. Nuove strutture si assommano a quelle preesistenti, alterandole, modificandone la funzione, talvolta cancellandole, in un processo di trasformazioni ininterrotte che sembrano scivolare l'una nell'altra senza soluzione di continuità.
    La storia lunghissima e variegata dell'edificio, con le sue mille metamorfosi sembra essersi sedimentata nel complicato intrico di sotterranei, ambienti, logge, scale e cortili che costituiscono l'attuale assetto del Castello.
    La struttura originaria e le successive superfetazioni si compenetrano, sovrapponendosi e fondendosi l'una con le altre, e dando vita ad un organismo sfaccettato e complesso, carico di valenze simboliche e di stratificazioni storiche.

    CORTILE DI ALESSANDRO VI
    L'ampia corte quadrangolare su cui si affaccia uno dei due accessi della Sala di Giustizia è nota con diverse denominazioni: Cortile del Pozzo, per la presenza di un bellissimo pozzo fatto restaurare intorno al 1501 da papa Alessandro VI, le cui armi sono scolpite sulla vera; Cortile dell'Olio, dato che da qui è possibile accedere agli ambienti delle oliare e dei silos situati a livello della Sala delle Urne; Cortile del Teatro, per la frequente rappresentazione di opere teatrali che qui avevano luogo. Diverse fonti cinquecentesche sono concordi nell'indicare la presenza di un giardino pensile all'interno del cortile - ricco di piante ad alto fusto - facente parte del lussuoso appartamento fatto realizzare da Alessandro VI.

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    PRIGIONI STORICHE

    In base ai conti di pagamento dell'agosto 1503 risulta che la trasformazione di questi ambienti in prigioni si debba ad Alessandro VI Borgia. I locali però non sarebbero tutti di quest'epoca, molti infatti sono preesistenti. Il corridoio anulare è certamente di età adrianea (circa 135 d.c.) e serviva da collegamento per i vani già esistenti e poi per quelli da aprire o allargare. Al Borgia sembrano potersi attribuire l'ampliamento o l'adattamento degli ambienti per le prigioni, le fosse dei silos e, sul piano superiore, il pozzo con gli stemmi borgiani. Per quanto riguarda le oliare si può supporre fossero di epoca medievale, probabilmente anteriore a Bonifacio IX. La grande cisterna per l'acqua è sicuramente preesistente, probabilmente anch'essa già di età adrianea.

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    Alessandro VI Borgia incaricò l’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio di ulteriori lavori di fortificazione, in seguito ai quali l'edificio assunse il carattere di vera e propria roccaforte militare: furono costruiti quattro torrioni, dedicati ai santi Evangelisti, che inglobarono le precedenti strutture realizzate sotto Niccolò V. Per garantire un maggiore controllo sulle vie di accesso al castello papa Alessandro VI fece poi innalzare un ulteriore torrione cilindrico all'imboccatura del Ponte e attorno alle mura fece scavare un fossato riempito con le acque del Tevere. I lavori voluti da Alessandro VI non furono diretti solo al potenziamento della struttura difensiva dell’edificio: il papa dotò il castello di un nuovo appartamento, che fece affrescare dal Pinturicchio e aggiunse giardini e fontane. Nel corso del suo pontificato Alessandro trasformò il castello, nel quale egli amava risiedere, in una sontuosa reggia dove organizzava banchetti, feste e spettacoli teatrali. Le cronache dell'epoca descrivono la dimora come lussuosa e sfarzosa ma oggi nulla rimane di essa, essendo stata demolita da Urbano VIII nel 1628 per far posto a nuove fortificazioni.

    da wikipedia e www.castelsantangelo.com/

    Giulio II visse spesso e volentieri a Castel Sant'Angelo, detestando i ricordi di Alessandro VI in Vaticano.

    Se avete altre info sui Borgia al Castello ditemi pure XD

    Edited by ‚dafne - 8/6/2013, 11:27
     
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  2. Julia_Katina
     
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    sempre dallo stesso sito (però a meno che mi sia rimbambita sopra non ci sono scritte allo stesso modo...e magari in mezzo ci scappa qualche altra info):

    CITAZIONE
    DA NICCOLÒ V A ALESSANDRO VI (1447 - 1503)
    I lavori di ampliamento e fortificazione del castello - resi indispensabili anche dall'impiego sempre più diffuso delle nuove armi da fuoco - riprendono intorno alla metà del XV secolo, sotto papa Niccolò V; questi, oltre a dotare il Castello di una residenza papale - la prima ad essere realizzata all'interno dell'edificio - progetta la costruzione di quattro bastioni, dei quali tuttavia solo tre vengono effettivamente realizzati. Nel 1450 provvede anche al rifacimento del Ponte Sant'Angelo, crollato in occasione della manifestazioni giubilari.
    I lavori di consolidamento del Castello trovano compimento sotto il pontificato di Alessandro VI, quando, ad opera dell'architetto Antonio da Sangallo il Vecchio, l'edificio assume il carattere di vera e propria roccaforte militare. Il Sangallo procede infatti all'edificazione di quattro avamposti fortificati - che inglobano le precedenti strutture realizzate sotto Niccolò V - dedicati agli Evangelisti; un ulteriore torrione cilindrico all'imboccatura del Ponte viene innalzato per garantire un efficace controllo sulle vie di accesso al castello ed alla vicina cittadella di Borgo: attorno alle mura che cingono l'edificio, infine, si scava un fossato nel quale vengono fatte defluire la acque del Tevere. I lavori voluti da Alessandro VI non si esauriscono con il rafforzamento della struttura difensiva; il pontefice dota il castello di un nuovo appartamento, affrescato a grottesche dal Pinturicchio ed ingentilito da giardini e fontane. Alessandro infatti ama risiedere nel castello, che sotto il suo pontificato sembra trasformarsi in una sontuosa reggia ove gli ospiti vengono rallegrati dai numerosi banchetti offerti per celebrare le vittorie del figlio Cesare, da sontuose feste e da spettacoli teatrali. Purtroppo, oggi nulla rimane di questa magnifica dimora - che le cronache dell'epoca descrivono lussuosa e sfarzosa - demolita nel 1628 per far posto alle fortificazioni volute da Urbano VIII.

    Verso_di_medaglia_con_raffigurazione_di_Castel_Sant%27Angelo_1493_%20ca_Londra_victoria_and_Albert_Museum
    Verso di medaglia con raffigurazione di Castel Sant'Angelo, 1493 ca.
    Londra, Victoria and Albert Museum


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    Plastico ricostruttivo di Castel Sant'Angelo sotto il pontificato di Alessandro IV (1492 - 1503).
    Roma, Castel Sant'Angelo


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    Vittore Carpaccio - Papa Ciriaco riceve i pellegrini davanti alle mura di Roma, 1491 ca..
    Venezia, Gallerie dell'Accademia



    In definitiva....lo stesso Borgia lo adibiva sia a prigione - in parte, alcuni locali - sia a residenza personale e per festeggiamenti vari?






     
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    sia a residenza personale e per festeggiamenti vari?

    Sì, se non ho letto male pare che lui ci desse anche i suoi festini XD *berlusconi style*
     
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  4. marie.
     
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    Beh raga visto che amiamo tutte Alessandro ecco la loggia di Paolo III XD

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    CITAZIONE
    Pope Paul III was mainly concerned with providing the popes with an appropriate residence in Castel Sant'Angelo, rather than in improving the fortifications of the building; the papal apartment includes some richly decorated halls and a loggia designed by Raffaello da Montelupo and painted by Girolamo Siciolante da Sermoneta. Pope Paul III took the initial steps towards the reformation of the Roman Church, yet he was a man of the Renaissance and the subjects painted by Girolamo Siciolante were void of devotional intent. (x)

    CITAZIONE
    LOGGIA DI PAOLO III
    La loggia di Paolo III si trova in posizione speculare rispetto a quella di Giulio II e nei documenti camerali è spesso indicata come la "loggia verso Prata", poiché le cinque arcate sostenute da pilastri si aprono verso i giardini che circondano il Castello. Gli affreschi che ne decorano l'interno, fortemente danneggiati a causa dell'esposizione alle intemperie, sono affidati a Girolamo Siciolante da Sermoneta, un collaboratore di Perin del Vaga, che li porta a compimento tra il 1543 e il 1544. Come nel resto degli appartamenti farnesiani, il tema sotteso alla decorazione pittorica è il parallelismo tra Adriano e Paolo III, tra il colto imperatore romano ed il papa umanista. In origine la loggia era sormontata da un secondo piano architravato, presto fatto chiudere dallo stesso pontefice per ricavare la soprastante sala della Cagliostra ed i gabinetti del Delfino e della Cicogna.

    CITAZIONE
    L'affaccio monumentale che si apre a Nord, dominando l'area Vaticana, Prati e Monte Mario, costituiva l'ingresso agli appartamenti privati di Paolo III Farnese (1534-1549) e fu ultimato nel 1543, come attesta l'epigrafe murata nella lunetta centrale della parete interna, recante il nome del castellano Tiberio Crispi che ne seguì i lavori. Definita da cinque arcate sorrette da pilastri (le due estreme, oggi parzialmente tamponate, ospitano finestre rettangolari), la loggia è modulata all'esterno da paraste e arcate in travertino che offrono un bel contrasto cromatico con i mattoni a vista; al di sopra corre un fregio a rilievo con gigli, stemma della famiglia Farnese, cui il papa apparteneva. All'interno, l'ampia volta a botte è decorata da stucchi ed affreschi, opera di Girolamo Siciolante da Sermoneta, che vi lavorò tra la fine del 1543 e l'estate del 1544. A questo artista spetta l'inaugurazione del grande cantiere pittorico farnesiano. Tra il 1545 e il 1547, sotto la guida di Perin del Vaga, Siciolante parteciperà anche alla decorazione della sala Paolina .
    Alle sei vele in cui la volta è suddivisa, decorate a grottesche su fondo chiaro e rimaneggiate nei secoli successivi, si alternano pennacchi (molto rovinati) ospitanti episodi della vita dell'imperatore Adriano. Le due lunette dipinte sulla parete interna raffigurano ricostruzioni ideali di monumenti adrianei, quali lo stesso mausoleo, posto sulla riva del Tevere, e il teatro marittimo circolare della Villa Adriana, presso Tivoli. Il settore centrale della volta, suddiviso in più campi da cornici in stucco, non presenta più le decorazioni a fresco; lo stesso stemma centrale appare molto deteriorato. Questi danni intervennero certo a una data precoce, se già nel 1548 si rese necessario un restauro, forse a causa dei frequenti incendi procurati dai fuochi d'artificio che si tenevano sulla sommità del castello e al piano sopraelevato della loggia stessa.
    - See more at: http://castelsantangelo.beniculturali.it/i...h.FfCDxXnG.dpuf

    Sempre dal sito ufficiale

    E più foto qua

    E la stupenda sala paolina, sempre sua XD che non si può fotografare (la mia amica fu cazziata tantissimo)

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    CITAZIONE
    SALA PAOLINA
    La Sala Paolina costituisce indubbiamente l'ambiente di maggior prestigio degli appartamenti farnesiani in particolare, e dell'intero Castello in generale, destinato ad accogliere ambasciatori e visitatori illustri: un vero e proprio salone di rappresentanza e, in quanto tale, dotato di un apparato decorativo fastoso e curatissimo, tale da destare immediatamente l'ammirazione e la meraviglia dei visitatori. Il complesso ciclo di affreschi - realizzato tra il giugno 1545 ed il settembre 1547 dal toscano Perin del Vaga e dalla sua bottega - è finalizzato all'esaltazione della figura di Paolo III, ritratto quale ideale trait-d'union tra i fasti della Roma imperiale - che rivivono nel suo pontificato illuminato - e lo splendore della cristianità. L'impatto scenico del salone d'onore fastosamente decorato è ulteriormente enfatizzato dalla porta ritagliata nella parete meridionale, che, attraverso una breve rampa di scale, immette direttamente alla piccola loggia di Giulio II affacciata sul Tevere e sulla città e che sottolinea anche l'abilità degli architetti paolini, oculati sfruttatori delle preesistenze.


    Edited by ‚dafne - 8/6/2013, 11:32
     
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  5. marie.
     
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    Nel 1690

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    Stemma di papa Borgia

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    Altre stampe

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    Edited by marie. - 20/5/2013, 12:42
     
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    Camera da letto di Paolo III al castello XD

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    Sala di Amore e Psiche, sempre parte degli appartamenti di Paolo III

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    CITAZIONE
    Collegata alla sala di Perseo e visibile unicamente attraverso una grata che ne chiude l'ingresso, la Sala di Amore e Psiche è il secondo ambiente che componeva l'appartamento privato di Paolo III, e deve il suo nome dal soggetto degli affreschi, ispirati alla celeberrima favola narrata da Apuleio. Come nel caso della Sala di Perseo, anche qui mobili e suppellettili non fanno parte dell'originario arredo dell'alloggio, ma riflettono il gusto e la volontà del primo direttore del Castel Sant'Angelo, Mariano Borgatti, che ha assemblato oggetti di varia epoca e provenienza nel tentativo di ricostruire - in modo opinabile e purtroppo privo di riscontri storici - l'antico assetto del Castello. Questa stanza è stata dunque - arbitrariamente - arredata come una camera da letto: troviamo un letto, un inginocchiatoio ligneo, un piccolo altare portatile ed un cassone. La sala ospita anche numerosi dipinti: un Ritratto di Paolo III ed uno di Alessandro VI, un Riposo dalla Fuga in Egitto di Federico Barocci, una Pietà di scuola bresciana del Cinquecento ed un Cristo Portacroce di Sebastiano del Piombo, ascrivibile all'ultima fase di attività dell'artista veneziano.

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    Il cortile di Alessandro VI:

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    CITAZIONE
    Cortile del Pozzo o di Alessandro VI: (left) well decorated with the coat of arms and heraldic symbols of Pope Alexander VI; (right) semicircular wall with traces of the decoration (x)

    CITAZIONE
    Il Cortile di Alessandro VI, anche noto come “del teatro” per le rappresentazioni che, probabilmente, al tempo di Leone X Medici (1513-1521), qui si tenevano per il papa e la sua corte, è caratterizzato da uno spazio semicircolare derivato dalla forma del cilindro adrianeo.
    L’edificio, che chiude lo spazio del cortile verso Sud, si articola su due livelli.
    Al piano di calpestio sono numerose porte che danno accesso a piccole sale comunicanti. Al di sopra si notano una fila di finestrelle quadrate ed alcuni graffiti, molto rovinati, raffiguranti divinità. Più in alto, un fregio a festoni e putti corre tra una seconda fila di finestrelle, proseguendo sul corpo di fabbrica laterale.
    Il tedesco Fichard, che nel 1536 visitò l’interno del castello, descrisse nel suo diario i “giardini angustissimi, ma di amenissimo aspetto, ornati di pitture” che si estendevano nello spazio del cortile. La presenza di un giardino con alberi di alto fusto è testimoniata anche da altre fonti cinquecentesche: un affresco di G.B. Montano (1565), ora nella Chiesa della SS. Annunziata in Borgo, che raffigura la scena dell’Apparizione dell’Angelo sul Castello, e il racconto autobiografico di Benvenuto Cellini, che “proprio sotto il giardino” fu imprigionato nel 1539. La sua esistenza rimanda all’originario giardino pensile, di piante sempreverdi, del Mausoleo di Adriano.
    Anteriore ad Alessandro VI Borgia (1492-1503), cui si deve gran parte dell’assetto di questa parte del castello, è una grande cisterna per l’acqua posta al di sotto del piano di calpestio, probabilmente presente sin dall’età romana e funzionale al mantenimento del tumulo arboreo. La cisterna, dove l’acqua raccolta dal Tevere veniva purificata per decantazione, è costituita da tre vasche comunicanti, in corrispondenza delle quali sono tre grandi tombini in travertino. Ad essa attingeva il bel pozzo marmoreo, decorato con lo stemma Borgia.
    Altre aperture sul pavimento del Cortile segnalano la presenza dei sottostanti ambienti delle oliare.
    Il cortile ospita attualmente, a testimonianza dell’allestimento novecentesco del Museo, una catapulta lignea, ricostruita su modello medievale, e due recinti contenenti grandi munizioni sferiche in pietra grossolanamente sbozzata. Originariamente utilizzate come armi da gettare dall’alto del Castello, le pietre furono in gran parte ritrovate negli anni Trenta durante lavori di sterro eseguiti nell’Ambulacro di Bonifacio IX. - See more at: http://castelsantangelo.beniculturali.it/i...h.PjDOg89B.dpuf

    E le salette:

    CITAZIONE
    La serie di piccoli ambienti disposti ad emiciclo che si affacciano sul cortile di Alessandro VI era originariamente adibita al servizio delle sottostanti carceri. Oggi ospita l'esposizione permanente Immagini di Castello, una selezione di dipinti, disegni e stampe di collezione del Museo che intende illustrare l'evoluzione del monumento nel corso dei secoli, in un percorso che ne sottolinea l'uso intenso e continuativo.
    L'esposizione si articola in quattro sezioni, che con il supporto di stampe d'epoca, vedute scenografiche e interessanti ricostruzioni ideali, ripercorrono la storia del Castello così come suggerita dalla fantasia di artisti e architetti del Rinascimento e vedutisti dei secoli successivi, a partire dalla prima funzione di monumento funebre al tempo dell'imperatore Adriano fino alla trasformazione in fortezza e, infine, in spettacolare scenario per i fuochi d'artificio che si tenevano sulla sua sommità fin dal 1482 in occasione delle elezioni papali e della festa dei santi patroni di Roma, Pietro e Paolo, il 29 giugno. - See more at: http://castelsantangelo.beniculturali.it/i...h.wrQEmLrw.dpuf


    Edited by ‚dafne - 8/6/2013, 11:33
     
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    NOTTI D'ESTATE A CASTEL SANT'ANGELO

    Castel Sant’Angelo riapre le sue porte, nelle calde serate estive, per consentire a romani e turisti la visita di questo straordinario monumento tanto ricco di suggestioni.
    Il programma di ogni settimana comprende tutti i giorni visite guidate gratuite in italiano, inglese, francese e spagnolo in ambienti solitamente chiusi al pubblico: il Passetto di Borgo, un lungo e suggestivo camminamento di circa 800 metri che collega il Castello ai Palazzi Vaticani, ricavato al di sopra delle mura che delimitavano la cittadella leonina; le Prigioni storiche, anguste e buie celle che furono usate come prigioni dal Rinascimento sino all’Ottocento, ove furono segregati personaggi come il Papa Paolo III Farnese, l’umanista italiano Pomponio Leto, Benvenuto Cellini, Giuseppe Balsamo noto come il conte di Cagliostro; la Stufetta di Clemente VII, un vero gioiello architettonico e decorativo della prima metà del Cinquecento, era la sala da bagno dei pontefici, uno dei pochissimi esempi di bagni rinascimentali.

    Tutto sul sito: www.nottiacastelsantangelo.it/#
     
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    CITAZIONE
    Torna anche quest'anno l'appuntamento con "Notti d'estate a Castel Sant'Angelo", iniziativa promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma. La manifestazione, giunta alla IV edizione, apre a romani e turisti le porte del monumento per godere nelle serate d'estate di concerti e visite guidate. Da martedì 1 luglio al 7 settembre si apriranno eccezionalmente al pubblico il Passetto di Borgo, un lungo e suggestivo camminamento di circa 800 metri che collega il Castello ai Palazzi Vaticani, ricavato sulle mura che delimitavano la città leonina; le Prigioni storiche, anguste e buie celle che furono usate come prigioni dal Rinascimento fino all'Ottocento e dove furono rinchiusi papa Paolo III Farnese, l'umanista Pomponio Leto, Benvenuto Cellini, Giuseppe Balsamo, meglio noto come Cagliostro; la Stufetta di Clemente VII, un vero gioiello architettonico della prima metà del Cinquecento, sala da bagno dei pontefici, uno dei rarissimi esempi di bagno rinascimentale. E da quest'anno sarà visitabile anche le Mole, il mulino risalente al tardo Cinquecento per la guarnigione di Castello. Ogni sera visite guidate illustreranno il percorso nel Giretto scoperto di Alessandro VII.

    roma-repubblica

    CITAZIONE
    Ingresso Notti d’estate a Castel Sant’Angelo euro 10,00
    visite guidate notturne comprese nel biglietto d'ingresso

    Prenotazioni visite non obbligatoria ma consigliata
    Tel. 06/32810

    Info, prevendita e prenotazione biglietti:
    Tel. 06/32810
    Email [email protected]
    Fax +39 06 89280003
    (Centro Prenotazioni del Polo Museale Romano attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13)

    Prenotazioni online:
    http://www.tosc.it/tickets.htm?affiliate=T...la&erid=1006202

    Prevendite nei punti vendita TicketOne

    Sito: www.castelsantangeloestate.it // www.estatecastelsantangelo.it
    Orario apertura 20,30 – 01.00 biglietteria fino alle 24.00
    Inizio concerti ore 21.30

    Le visite saranno organizzate per gruppi di 25 persone al massimo. - See more at: http://castelsantangelo.beniculturali.it/i...h.1UyrcaOv.dpuf


    Edited by ‚dafne - 5/7/2014, 11:43
     
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    Ho avuto la fortuna di fare questa esperienza l'anno scorso e ne sono stata incantata ! Mi è sembrato di essere davvero Cesare Borgia, il passetto poi è cosi "storico" in qualche modo sai di star camminando dove hanno camminato LORO. Mi è piaciuto davvero moltissimo e le prigioni anche sono uno spettacolo vero e proprio per non parlare di Castel Sant'Angelo !
     
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    Quest'anno ci proviamo. *prende Nene*
    Poi non è che ho l'occasione di vedere la prigione di Ale e guardo e passo!
     
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  12. lucrezia97
     
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    A volte mi capita di passare da quelle parti, ma ovviamente tempus fugit, e ciò non mi permette di stare li a contemplare Castel Sant'Angelo o quello che c'è intorno. Lo scorso anno feci quest'esperienza, e devo dire che -pur conoscendo la zona- mi ha incantata come se fosse la prima volta. La sera poi, trovo che sia ancora più suggestivo passeggiare per quelle strade. A mio parere, sembra quasi di essere davvero nel passato.

    Ps: comunque se non erro, mi pare sia stata rinchiusa anche Sancha d'Aragona
     
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    Io lo adoro, adoro guardarlo dal lungotevere, la passeggiata da lì a casa di Fiammetta è la mia preferita when in Rome perché poi vedo anche la Cassazione che è un palazzo stupefacente. Giorno, sera, non conta <3

    Nel castello sono stata due volte, tutte e due le volte mi sono un filino persa. Prima o poi vado con la guida.

    Edited by ‚dafne - 5/7/2014, 11:42
     
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