the borgias ITALIA  { cortegiania } // il primo forum sui borgia e la renaissance

Posts written by ‚zefirotorna

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    CITAZIONE
    Una nuova collana che ripercorre origini, gloria e destino delle grandi dinastie dalla tarda antichità al Novecento. Dai Medici ai Borgia, dai Romanov ai Tudor, dai Montefeltro agli Asburgo: alleanze e lotte, giochi di potere e intrighi fanno da sfondo agli eventi storici componendo, secolo dopo secolo, l’élite ai vertici della vita politica, culturale ed economica d’Europa, fino alle soglie del XX secolo.

    Medici - Franco Cardini - 17/05/2022
    Romanov - Cristiano Ragni - 24/05/2022
    Borgia - Giuseppe Mrozek Eliszezynski - 07/06/2022
    Gonzaga - Gian Luca D'Errico - 14/06/2022
    Montefeltro - Patrizia Biscarini - 21/06/2022
    Tudor - Emanuele Melilli - 28/06/2022
    Visconti - Beatrice Del Bo - 05/07/2022
    Este - Renata Savarini - 12/07/2022
    Stuart - Emanuele Melilli - 19/07/2022
    Sforza - Beatrice Del Bo - 26/07/2022
    Asburgo - Franco Cardini - 02/08/2022
    York- Emanuele Melilli - 09/08/2022
    Savoia - Carlo Maria Fiorentino - 16/08/2022
    Carolingi - Marina Montesano - 23/08/2022
    Orléans - Alberto Fabris - 30/08/2022
    Arnese - Renata Savarini - 06/09/2022
    Valois - Marco Barbieri - 13/09/2022
    Hannover - Mauro Canali - 20/09/2022
    Hohenzollern - Marco Mondini - 27/09/2022
    Windsor - Valeria Radiconcini - 04/10/2022
    Capetingi - Marina Montesano - 11/10/2022
    Della Rovere - Gian Luca D'Errico - 18/10/2022
    Plantageneti - Alberto Luongo - 25/10/2022
    Tolomei - Alessandro Bongiovanni - 01/11/2022
    Doria - Gabriella Airaldi - 08/11/2022
    Aingioini - Denis Forasacco - 15/11/2022
    Lancaster - Emanuele Melilli - 22/11/2022
    Colonna - Andrea Dusio - 29/11/2022
    Giulio-Claudii - Barbara Biscotti - 06/12/2022

    Prezzo 1a uscita: € 1,50 (GRATIS in edicola)
    Prezzo dalla 2a uscita: € 7,90

    primaedicola.it
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    CITAZIONE
    Il Vecchio’, il ‘Padre della Patria’, ma soprattutto il nonno di Lorenzo il Magnifico: Cosimo de’ Medici (1389-1464) è un personaggio molto noto, soprattutto per la storia della sua famiglia. Si tratta invece di una figura che come poche altre incarna la supremazia politica e culturale della Firenze del primo Quattrocento. Cosimo fu innanzitutto uno straordinario uomo d’affari, il più grande banchiere dell’Europa del suo tempo: da questa esperienza e dalle relazioni finanziarie maturò anche le sue eccezionali doti politiche, che gli permisero di reggere le sorti della sua città e del suo Stato con uno stile originalissimo, grazie al quale giocò insieme il ruolo di leader e quello di tutore dei valori repubblicani. Banchiere e uomo politico, Cosimo coltivò una rete di amicizie e frequentazioni nell’ambito della cultura umanistica e investì risorse imponenti nell’arte, nella raccolta di libri e oggetti preziosi, nella promozione delle imprese assistenziali e delle comunità religiose. Questo libro affronta i tanti aspetti della poliedrica personalità di Cosimo, attingendo alla voce delle fonti del tempo e alle sue stesse parole, per restituire alla sua figura la freschezza e la vitalità con cui lo conobbero i contemporanei.

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    Esce giovedì!
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    CITAZIONE
    Firenze, 1504. A cinquantun anni, con addosso una corta tunica di colore rosato e un mantello di velluto verde, Leonardo da Vinci incarna in tutto e per tutto il rinomato artista che da Milano è piombato fra i tradizionalisti repubblicani fiorentini, con le loro vesti lunghe e semplici e i capelli tagliati corti. Nel suo studio, tra disegni sparpagliati ovunque, garzoni che macinano pigmenti, mecenati e muse scontente, prende vita, pennellata dopo pennellata, il ritratto di Lisa del Giocondo, la graziosa moglie di un mercante di sete. Ma la figura che affiora dalla tavola di pioppo, il suo sorriso, soprattutto, non hanno molto a che fare con la modella in posa davanti al ca - valletto. Come Prometeo, Leonardo ha infuso nella sua opera migliore il fuoco della vita, e ora Monna Lisa ha un’anima propria che le consente non solo di percepire tutto ciò che la circonda, ma anche di farsi sentire dal suo creatore, a cui la lega un amore assoluto. Per anni da Vinci e il suo dipinto peregrinano da una città all’altra, incapaci di vivere l’uno senza l’altro, fino a quando la morte dell’artista non giunge a separarli, lasciando l’opera in balia di un incerto destino. Cinquecento anni dopo, Monna Lisa osserva il mondo dalla sua prigione di vetro al Louvre, visitata ogni giorno da migliaia di turisti disposti a fare ore di coda solo per guardarla a bocca aperta. È considerata l’opera d’arte più celebre del mondo, ma nessuno conosce il segreto della sua esistenza. Eppure, le sue avventure meritano attenzione, poiché ha vissuto molte vite ed è stata amata da imperatori, re e ladri. È sopravvissuta a rapimenti e aggressioni, a una rivoluzione e due guerre mondiali. E ora vuole solo raccontare la sua storia, una storia di rivalità, intrighi e potere. Ma anche una grande storia d’amore, la storia di ciò che siamo disposti a fare per coloro che amiamo.
    Ispirandosi all’opera più iconica della pittura mondiale, Natasha Solomons, già acclamata autrice dei Goldbaum, conduce il lettore dall’abbagliante mondo degli studi fiorentini alle corti francesi di Fontainebleau e Versailles, fino al ventesimo secolo. Tra geniali invenzioni, pericoli di ogni genere e ambigui personaggi disposti a tutto pur di possederla, Monna Lisa passerà di mano in mano, diventando protagonista di un’incredibile avventura e insostituibile testimone della storia dell’umanità.

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    L'abito di lei mi sembra già un po' più accettabile rispetto a quelli visti nella stagione precedente! XD
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    CITAZIONE
    Raccontare il matrimonio a partire da un punto di vista d'eccezione, la Firenze del Rinascimento: tale è l'invito che ci rivolge Christiane Klapisch-Zuber in questo libro, prendendoci per mano e guidandoci attraverso una storia fatta di immagini e di oggetti, di scritti pubblici e privati, magistralmente svelati e narrati. I rituali del matrimonio, così come le sue rappresentazioni, esaltano apparentemente la figura femminile per meglio relegarla in secondo piano nella realtà dei fatti e il ruolo subalterno delle mogli e delle madri è confermato e ribadito dal diritto e dalla letteratura moralistica. Destini individuali e collettivi sono analizzati nell'ottica di una "storia globale" delle nozze, che ne mette in evidenza le gerarchie, le contraddizioni e anche i difficili compromessi, tra vita pubblica e privata, sia dal punto di vista femminile che maschile.

    ibs.it

    Questo pare un sacco bello!
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    Me gusta! <3
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    9788836161560-0-536-0-75



    CITAZIONE
    Una donna capace di strategie spietate, vedova di tre mariti, esperta di studi alchemici, indomita e audace. Una donna guerriero.

    La figura di Caterina Sforza si innalza sullo sfondo delle vicende rinascimentali che attraversarono l'Italia e l'Europa. A capo di uno Stato piccolo per superficie ma strategico negli equilibri di potere della penisola, Caterina apparve signora capace di strategie spietate, virago dagli appetiti erotici insaziabili, vedova di tre mariti, esperta di studi alchemici. Figura di donna guerriero, Caterina intese esaltare la bellezza e la salute secondo le prescrizioni di un ricettario che diede conto di lunghe sperimentazioni e di una cultura tradizionale tipica delle ricerche dell'epoca. La contessa seppe conservare il valore degli avi e lo spirito di suo padre, e fino al termine della propria vita volle proclamare il senso di fierezza della stirpe sforzesca e l'incarnazione di un valore destinato, forse per sempre, a far stupire il mondo.

    ibs.it
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    Super carucci i disegni! Per il sito ufficiale qua.

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    CITAZIONE
    Le tre Pietà di Michelangelo per il "Mediterraneo frontiera di pace"

    Saranno idealmente tre capolavori di Michelangelo a dare il benvenuto all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace 2022”, con i vescovi e i sindaci del Mediterraneo riuniti a Firenze, insieme a Papa Francesco. Il 24 febbraio si aprirà infatti nel Museo dell’Opera del Duomo la mostra: «Le tre Pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa».

    Per la prima volta saranno messe a confronto, l’una vicina all’altra: l’originale della Pietà Bandini dell’Opera, di cui è da poco terminato il restauro, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani.
    A cura dei direttori dei musei Barbara Jatta, Sergio Risaliti, Claudio Salsi, Timothy Verdon, la mostra è un progetto che vede eccezionalmente coinvolti i Musei Vaticani, il Museo dell'Opera del Duomo, il Museo Novecento di Firenze, il Castello Sforzesco di Milano e le istituzioni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Comune di Firenze, Comune di Milano e Fabbrica di San Pietro.

    Collocate una vicina all'altra, le tre Pietà offriranno l'opportunità di studiare l'evoluzione dell'arte di Michelangelo nonché la sua maturazione spirituale, dalla prima giovinezza - quando a Roma scolpì per l'antica San Pietro l'opera ora nella navata laterale nord della Basilica - alla sua ultima stagione, quando, ormai vecchio, mise mano alla Pietà oggi a Firenze e poi alla Pietà Rondanini conservata a Milano.

    Si tratta di un percorso lungo più di cinquant’anni, che conduce dall’ambizione del giovane che scolpì il proprio nome sul petto della Madonna della versione vaticana, all’immedesimazione personale dell’anziano artista, che in quella del Museo dell’Opera raffigura se stesso nelle sembianze di Nicodemo. Vicino alla propria morte, Michelangelo meditava profondamente sulla Passione di Cristo, come egli stesso fece capire in un coevo disegno della Pietà, donato alla marchese di Pescara Vittoria Colonna, dove scrisse la frase dantesca: “Non vi si pensa quanto sangue costa (Paradiso XXIX, 91). Risultato sublime di questa meditazione spirituale fu l'esecuzione della Pietà Rondanini, la cui estrema bellezza rifulge nel tramonto della figura.

    Nel prossimo autunno i tre calchi in gesso delle Pietà originali saranno esposti a Milano nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale in un nuovo allestimento appositamente progettato.

    In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo realizzato da Silvana Editoriale con saggi e schede dei curatori Barbara Jatta (direttore dei Musei Vaticani), Sergio Risaliti (direttore del Museo Novecento Firenze), Claudio Salsi (direttore dell'Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici), Timothy Verdon (direttore del Museo dell'Opera del Duomo a Firenze) e di altri studiosi.

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    Se solo non dovessi studiare ci farei volentieri un salto! Sarà una conferenza interessante.
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    Che spettacolooo! Finalmente qualcuno che poi si ricorda di Palma il Vecchio :wub:
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    In questi ultimi due anni non sono ancora riuscita a recuperare gli ultimi due libri della saga ;_; La sessione mi sta prendendo tantissimo e temo che non riuscirò a seguirla in contemporanea con voi! Ma verrò comunque a bazzicare su questo topic cercando di non spoilerarmi niente.

    Ma sbaglio o da metà stagione un recasting di Lila e Lenù doveva esserci? Così mi sembrava di aver letto fino a poco tempo fa.
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    CITAZIONE
    «All'inizio del Cinquecento l'attività procede a tutto vapore, i torchi gemono e innumerevoli risme di carta vengono trasformate ogni mese in libri stampati... "I Giunti" sono una realtà, un marchio di qualità a cui non si può rinunciare.»

    Nel 1485, ser Bernardo Machiavelli annota nel suo libro di ricordi di aver comprato «da Filippo di Giunta, librario del popolo di Santa Lucia d’Ognisanti» due volumi, uno di diritto e uno di storia: su quest’ultimo, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, possiamo tuttora leggere le annotazioni di suo figlio, Niccolò Machiavelli. Quattro anni dopo, a stipulare il contratto di affitto della nuova bottega del «librario» Filippo Giunti è il notaio Piero da Vinci, padre di Leonardo… Di Filippo Giunti e di suo fratello Lucantonio, fondatori a Firenze e a Venezia di due tra le prime e più innovative imprese editoriali della storia, avevamo finora notizie lacunose: Alessandro Barbero pone mano agli strumenti dello storico e ricostruisce il loro percorso, la dinastia cui danno vita, la rivoluzione di cui sono protagonisti. Nati in una modestissima famiglia di pannaiuoli, cresciuti in un mondo dove i «cartolai» erano iscritti all’Arte degli Speziali perché si occupavano di «carte di papiro, o pecorine, libri di carte bambagine o di capretto», Lucantonio e Filippo intuiscono le formidabili potenzialità della nuova arte della stampa e diventano tipografi, editori e vivacissimi commercianti di libri attivi tra la Serenissima, Firenze, la Francia e la Spagna. Lucantonio pubblica il primo libro – l’Imitazione di Cristo, tuttora presente nel catalogo Giunti – nel 1489: sei anni prima che Aldo Manuzio dia avvio alla sua attività.

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    Qua devono solo invitarti come ospite d'onore Lau! Che bellezza <3
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    Anche io non so se lo prenderò per questione di spazi in libreria, ma dato che uscirà ad agosto c'è ancora tantissimo tempo per pensarci! XD
3857 replies since 10/9/2016
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