the borgias ITALIA  { cortegiania } // il primo forum sui borgia e la renaissance

Posts written by astorre

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    CITAZIONE (‚cherclarice @ 6/4/2021, 22:50) 
    comunque il fatto che Firenze abbia mediato nel rapporto tra Cesare e Leonardo stava scritto da qualche parte, era unipotesi.

    Paul Strathern dice che Machiavelli e Soderini offrirono i servigi di Leonardo al Valentino, per tenerlo buono. Tuttavia non esclude la possibilità di una scelta personale perché non riusciva a trovare un impiego.
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    Come ho detto a Chiara, secondo me dietro la tutto sommato buona schematizzazione del duca Valentino potrebbe esserci la RTVE (l'ente radiotelevisivo spagnolo). Ho avvertito una specie di sensibilità e protezione nei suoi confronti. Avrebbero potuto dire e fare del Borgia qualsiasi cosa e sorprendentemente ne hanno fatto, parere personale, il personaggio meglio riuscito della serie (non che ci voglia molto).

    Fin da subito mi è perso evidente che avrebbero giocato sulla contrapposizione tra artista e politico, che avrebbero fatto di Leonardo un'artista come turbato dal cinismo politico del suo tempo e che da tutto ciò ne sarebbe derivata perfino una devastazione esistenziale; un uomo disilluso che accusa il tradimento dei suoi protettori (altre figure paterne - Bramley ipotizzò una somiglianza tra il Valentino e ser Piero da Vinci).

    Lasciamo ai bizantini i ritratti bidimensionali. Clemente Fusero resta il nostro Giotto. Il suo ritratto politico di Leonardo è a dir poco illuminante.

    Secondo l'autore, infatti, il pensiero politico di Leonardo trae le più notevoli deduzioni dal postulato fondamentale della malvagità umana. Il maestro considera gli uomini mossi dall'egoismo più implacabile, capaci di rovinare 'Dio e tutto l'universo' per soddisfare i loro appetiti (non tanto diverso da ciò che dice Cesare sui 'tirannelli'). Ha sempre davanti a sé la costante tendenza degli uomini alla perfidia e alla menzogna. Insomma, possedeva una visione politica della società in cui viveva improntata ad un amaro realismo. Proprio perché gli uomini sono degli incivili incapaci di comportarsi hanno bisogno di uomini di polso che li governino con autorità, che li pieghino con la violenza all'osservanza delle leggi, che li tengano a freno con la minaccia, la costrizione e la repressione. Leonardo scrive anche che "chi non punisce il male, comanda che si facci", in altre parole "se non ti difendi, perirai". E, quindi, è probabilmente da escludere che i ferrei metodi del Valentino suscitassero in Leonardo tali turbinii morali. Forse si rendeva perfettamente conto della logicità delle sue imprese, della necessità in rapporto al fine che il duca perseguiva nel 1502.

    Cesare mi è piaciuto per la sua signorilità, i modi aperti tenuti con Leonardo (pacche sulle spalle date ad un Genio in segno di stima le avrebbe date, forse con la stessa stima, anche ai contadini della Romagna con cui si batteva nel fango), poi quel sottile sadismo del giovane che ha tutto e che desidera spingersi oltre, la bramosia del sapere altrui, la possessività quasi carnale dell'ingegno.

    Altre cose che ho apprezzato:

    1) Leonardo riconosce il carisma di Cesare, tuttavia avverte insieme al Salaì qualcosa di torbido nell'aria; il suono del ferro lavorato, la calma timorosa di un popolo sottomesso, l'alta militarizzazione del luogo. Mi è piaciuta come metafora del carisma in generale. Quasi sempre un crescendo di crolli e disfatte. Ennesima disillusione;
    2) Mi pare si sia visto un cane dei Gonzaga;
    3) I COSTUMIIIII, LE COLLANEEEE, LA BARBAAAA (mi ha ricordato quella dello sceneggiato '81);
    4) Rispetto al Moro è stato quello più concreto e verosimile, un politico ambizioso che vuole conquistare l'Italia ammazzando più gente possibile. lol

    Edited by astorre - 7/4/2021, 10:00
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    È piaciuta anche a me. E quasi non ci credo.
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    Che poi io rimango impressionato dall'età che avevano tutti questi. Gonzalo avrà avuto quindici anni quando entrò nella corte del fratello di Isabella. Erano dei pischelletti.
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    Sì, è vero. È stato tutto molto istantaneo. Anche a me piacevano molto Isabella e Gonzalo. Nella terza stagione c'è una scena tra di loro molto toccante... per quello che si dicono. Anche nel finale. Ma di questo ne riparleremo! Tra gli autori ci sarà stato qualche shipper XD
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    CITAZIONE
    Francamente non capisco bene da dove sbuchi tutto l'amore (e soprattutto l'attrazione) di Isabella per Ferdinando e non lo dico solo perché adoro Gonzalo/Cesare di Los Borgia.

    Tutto sommato Isabella è stata una donna molto fortunata in amore, se prendiamo in considerazione i matrimoni delle regine-consorti o più semplicemente quelli circostanti (vogliamo parlare, poi, delle figlie?). Quando il padre re Giovanni d'Aragona interpellava Fernando a più riprese per sostenerlo nella battaglia contro i francesi, si sono effettivamente verificati ordinari episodi adulterini: senza dei quali non avremmo avuto Francisco de Borja (il figlio illegittimo di Fernando, Alonso de Aragón, diverrà il nonno materno del santo borgiano). Isabella pur essendo molto gelosa reagiva nelle norme di una tradizione matrimoniale avvezza al tradimento. La reputo fortunata perché nacque senza fanfara in una Castiglia tumultuosa che l'avrebbe data in sposa a chiunque pur di favorire qualche alleanza. D'altronde possiamo dire lo stesso di Fernando. In alcune lettere è palmare la disperazione di un giovane che non riceve lettere dalla sua dolce metà e minaccia di uccidersi. Erano fatti per stare insieme, anche se Isabella aveva un caratterino mica facile e lui a volte sembra arginarla. In termini politici il rispetto che nutrivano l'uno per l'altra ha aiutato molto, anche a mitigare dissidi che avrebbero potuto sfociare in qualcosa di ben più grave, di compromettente per la nazione intera. Un po' li invidio. Isabella potrebbe aver visto in Fernando la roccia salvifica nel mare in tempesta. Mi metto nei suoi panni e apprezzo la fortitudine di Fernando. Se si considerano i re che l'hanno preceduta ci si accorge di quanto mancasse una vera e propria figura autoritaria non succube dei consiglieri-esortatori. Fernando non aveva la benché minima intenzione di commettere gli stessi errori dei sovrani castigliani, lo disse a chiare lettere nel periodo in cui cercò di districarsi dalle insidie ingerenti dell'arcivescovo Carrillo. Questo atteggiamento potrebbe aver colpito molto Isabella. Forse è questo il segreto del loro successo politico. Un cronista loro contemporaneo scrisse: "Il preferito del Re è la Regina, il preferito della Regina è il Re".

    Edited by angelo in esilio - 16/2/2019, 18:55
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    La lunga notte del '43 (film in bianco e nero ambientato a Ferrara, il castello degli Este è una comparsa surreale ai tempi del nazi-fascismo).
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    Anne with an E 2x10
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    Li ho anche in file epub, se ti interessano te li posso mandare via email. Dovrei avere Peggy Liss, Tremlett, Downey e qualcos'altro.
    Eh, lo so. Siamo sfigati.
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    Ciao Bellaura e benvenuta!

    Come te sono anche io molto interessato alla figura di Isabel e del suo consorte Fernando d'Aragona. Ho avuto modo di leggere alcune biografie su di lei, ambedue in lingua inglese. I due libri sopra menzionati, almeno per il momento, non sono stati tradotti in lingua italiana. Non so come te la cavi con le lingue ma se vuoi cominciare a leggere qualcosa ti consiglio di partire da Kristin Downey. Ha una visione un po' troppo femminista della Trastámara, demonizza eccessivamente i Musulmani, disorienta con le sue interpretazioni personali e sul matrimonio reale utilizza una lente analitica inesatta. Per il resto mi è sembrata accurata. Scrive bene, inoltre riesce a cogliere la salinità di eventi e personalità protagoniste. Come inizio può andare. Le inesattezze storiche sono dappertutto, quelle si sciolgono col tempo insieme alle altre letture. Anche su Tremlett bisogna andarci cauti perché tende al sensazionalismo. Andando sull'accademico troverai i testi di Peggy Liss e di Nancy Rubin. Per quanto riguarda, invece, una lettura italiana su Isabella che puoi trovare anche online ma, ahimè, di qualità scadente è quella dell'ottocentesco autore americano William H. Prescott. Lui scrive divinamente, anche a distanza di secoli resta un piacere letterario. Trovi i due volumi su archive.org.

    Dimenticavo: oggi su eBay ho dato un'occhiata e mi è comparso un libro di circa trecento pp su Isabella. Dovrebbe essere una biografia. Ti lascio il link così puoi dare un'occhiata. Pensavo di contattare il venditore per chiedere ulteriori informazioni.

    Per qualsiasi cosa puoi contattarmi. Fa sempre piacere la condivisione! <3

    Edited by angelo in esilio - 28/7/2018, 23:44
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    Astorre III Manfredi [1485 - 1502] Unknown artist Italy, Faenza c. 1502 Silver 30mm Modern reproduction of a very testone.



    fonte
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    Dickens
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    Giovanna la Pazza di Edgarda Ferri
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    The Crown 2x05
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    Lady Bird
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