Leonardo 1.05-06

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    Sì la Ratti è bellissima imo, la Gioconda non esattamente ma il suo discorso mi ha toccata.
    Regà ma vogliono insinuare un'intesa tra Cesare e Leonardo? :rolleyes: comunque il fatto che Firenze abbia mediato nel rapporto tra Cesare e Leonardo stava scritto da qualche parte, era unipotesi.
     
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    il tip tap niente

    Non farmici pensare che altrimenti torno a ridere come una cretina per mezz'ora ahahahaha
     
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    Regà ma vogliono insinuare un'intesa tra Cesare e Leonardo? :rolleyes:

    MAGARI.

    Cesare stereotipo di cattivissimo issimo issimo proprio.

    Ce l'avrei stravisto un bacio qua però.
     
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    Però dormono insieme?
     
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    Non ce la faccio più con questi moralismi pelosi regà vi giuro
     
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    Il concetto del Principe per hli stranieri è proprio impossibile da capire. Non ce la possono fare
     
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    Hanno questa pretesa di essere edificanti quando NON ERA. QUELLO. IL PUNTO.

    "Vieni a vivere con me" proprio Bohemian Rhapsody precisa ntifica

    Raga non so che dire, ma almeno mi è piaciuto Cesare nonostante tutto.
     
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    Ti è piaciuto Cesare Lau? Io sono abbastanza confusa a riguardo

    Non riesco a trarre un'interpretazione lineare di lui. In alcuni casi è crudele senza utilità (per citare Bramly), in altre è l'immagine del dittatore, che fa presa su chi lo circonda ma è marcio dentro.. BOH
     
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    Sì, ho trovato che il suo fosse un ritratto dalla crudeltà parecchio esagerata (soprattutto nelle minacce apertissime o quando parla di armi che ammazzino centinaia di persone, come se non fosse scontato in battaglia) però almeno mi è sembrato che desse un tocco di realismo pragmatico che a questa serie proprio manca drammaticamente? Nella sua ultima scena, quella in cui è divertito dalla sorpresa di Machiavelli, mi è proprio piaciuto. Poi è un dettaglio scemo ma tutti i suoi costumi erano bellissimi.

    Mi è venuto in mente che non hanno mai accennato alla sua papal famiglia? Lmao che tenerezza Lux Vide.
     
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    Come ho detto a Chiara, secondo me dietro la tutto sommato buona schematizzazione del duca Valentino potrebbe esserci la RTVE (l'ente radiotelevisivo spagnolo). Ho avvertito una specie di sensibilità e protezione nei suoi confronti. Avrebbero potuto dire e fare del Borgia qualsiasi cosa e sorprendentemente ne hanno fatto, parere personale, il personaggio meglio riuscito della serie (non che ci voglia molto).

    Fin da subito mi è perso evidente che avrebbero giocato sulla contrapposizione tra artista e politico, che avrebbero fatto di Leonardo un'artista come turbato dal cinismo politico del suo tempo e che da tutto ciò ne sarebbe derivata perfino una devastazione esistenziale; un uomo disilluso che accusa il tradimento dei suoi protettori (altre figure paterne - Bramley ipotizzò una somiglianza tra il Valentino e ser Piero da Vinci).

    Lasciamo ai bizantini i ritratti bidimensionali. Clemente Fusero resta il nostro Giotto. Il suo ritratto politico di Leonardo è a dir poco illuminante.

    Secondo l'autore, infatti, il pensiero politico di Leonardo trae le più notevoli deduzioni dal postulato fondamentale della malvagità umana. Il maestro considera gli uomini mossi dall'egoismo più implacabile, capaci di rovinare 'Dio e tutto l'universo' per soddisfare i loro appetiti (non tanto diverso da ciò che dice Cesare sui 'tirannelli'). Ha sempre davanti a sé la costante tendenza degli uomini alla perfidia e alla menzogna. Insomma, possedeva una visione politica della società in cui viveva improntata ad un amaro realismo. Proprio perché gli uomini sono degli incivili incapaci di comportarsi hanno bisogno di uomini di polso che li governino con autorità, che li pieghino con la violenza all'osservanza delle leggi, che li tengano a freno con la minaccia, la costrizione e la repressione. Leonardo scrive anche che "chi non punisce il male, comanda che si facci", in altre parole "se non ti difendi, perirai". E, quindi, è probabilmente da escludere che i ferrei metodi del Valentino suscitassero in Leonardo tali turbinii morali. Forse si rendeva perfettamente conto della logicità delle sue imprese, della necessità in rapporto al fine che il duca perseguiva nel 1502.

    Cesare mi è piaciuto per la sua signorilità, i modi aperti tenuti con Leonardo (pacche sulle spalle date ad un Genio in segno di stima le avrebbe date, forse con la stessa stima, anche ai contadini della Romagna con cui si batteva nel fango), poi quel sottile sadismo del giovane che ha tutto e che desidera spingersi oltre, la bramosia del sapere altrui, la possessività quasi carnale dell'ingegno.

    Altre cose che ho apprezzato:

    1) Leonardo riconosce il carisma di Cesare, tuttavia avverte insieme al Salaì qualcosa di torbido nell'aria; il suono del ferro lavorato, la calma timorosa di un popolo sottomesso, l'alta militarizzazione del luogo. Mi è piaciuta come metafora del carisma in generale. Quasi sempre un crescendo di crolli e disfatte. Ennesima disillusione;
    2) Mi pare si sia visto un cane dei Gonzaga;
    3) I COSTUMIIIII, LE COLLANEEEE, LA BARBAAAA (mi ha ricordato quella dello sceneggiato '81);
    4) Rispetto al Moro è stato quello più concreto e verosimile, un politico ambizioso che vuole conquistare l'Italia ammazzando più gente possibile. lol

    Edited by astorre - 7/4/2021, 10:00
     
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    CITAZIONE (‚cherclarice @ 6/4/2021, 22:50) 
    comunque il fatto che Firenze abbia mediato nel rapporto tra Cesare e Leonardo stava scritto da qualche parte, era unipotesi.

    Paul Strathern dice che Machiavelli e Soderini offrirono i servigi di Leonardo al Valentino, per tenerlo buono. Tuttavia non esclude la possibilità di una scelta personale perché non riusciva a trovare un impiego.
     
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    comunque il fatto che Firenze abbia mediato nel rapporto tra Cesare e Leonardo stava scritto da qualche parte, era unipotesi.

    CITAZIONE
    secondo me dietro la tutto sommato buona schematizzazione del duca Valentino potrebbe esserci la RTVE (l'ente radiotelevisivo spagnolo). Ho avvertito una specie di sensibilità e protezione nei suoi confronti.

    Anche Ilaria (Diana) in passato ha sospettato che la RTVE possa essere dietro agli aspetti più accurati di questa serie, sono più abituati a fare le cose per bene e magari si sono impuntati almeno sul personaggio spagnolo. Che con Leonardo ci sia almeno uno sforzo a studiare le cose prima di rovinarle è una cosa che ho notato io stessa. Mi è sembrato che Medici fosse molto più deliberato nell'inventare.

    CITAZIONE
    Avrebbero potuto dire e fare del Borgia qualsiasi cosa e sorprendentemente ne hanno fatto, parere personale, il personaggio meglio riuscito della serie (non che ci voglia molto).

    D'accordissimo con te! Finora è l'unico che m'abbia lasciata con un senso di soddisfazione.

    CITAZIONE
    Insomma, possedeva una visione politica della società in cui viveva improntata ad un amaro realismo. Proprio perché gli uomini sono degli incivili incapaci di comportarsi hanno bisogno di uomini di polso che li governino con autorità, che li pieghino con la violenza all'osservanza delle leggi, che li tengano a freno con la minaccia, la costrizione e la repressione. Leonardo scrive anche che "chi non punisce il male, comanda che si facci", in altre parole "se non ti difendi, perirai". E, quindi, è probabilmente da escludere che i ferrei metodi del Valentino suscitassero in Leonardo tali turbinii morali. Forse si rendeva perfettamente conto della logicità delle sue imprese, della necessità in rapporto al fine che il duca perseguiva nel 1502.

    Certo, non era né poteva essere un ingenuotto. E comunque nel 1502 doveva già aver visto abbastanza signori spietati da essersi fatto un'idea di come andava il mondo. Trovo veramente stucchevole che continuino a propinarci un Leonardo che rimane scioccato da tutto quello che vede, al di là di tutto continuano a dirci che è un genio quando tutto sommato risulta piuttosto stupido. Ci deve essere una via di mezzo tra la rettitudine e la stupidità.

    CITAZIONE
    Cesare mi è piaciuto per la sua signorilità, i modi aperti tenuti con Leonardo (pacche sulle spalle date ad un Genio in segno di stima le avrebbe date, forse con la stessa stima, anche ai contadini della Romagna con cui si batteva nel fango), poi quel sottile sadismo del giovane che ha tutto e che desidera spingersi oltre, la bramosia del sapere altrui, la possessività quasi carnale dell'ingegno.

    Al di là dell'"Io e te siamo uguali" che mi è sembrata virare troppo sul comic book villain, ho trovato anch'io che Cesare, per qualcuno che aveva conosciuto Leonardo per mezzo minuto, sembrasse in grado di entrare in sintonia con lui con straordinaria facilità. Sembrava avere la capacità di leggere gli altri e il modo di porsi con loro (affabile, confidenziale, ma anche sfuggente) tipici delle persone molto carismatiche.

    CITAZIONE
    3) I COSTUMIIIII, LE COLLANEEEE, LA BARBAAAA (mi ha ricordato quella dello sceneggiato '81);

    Sul lato fashion ha davvero battuto tutti. Tra l'altro ho pensato qualche ora fa che quasi mi dispiace che abbiano dato a tutti quella specie di immagine cristologica che in realtà doveva essere solo sua. Avrebbe dovuto spiccare da quel punto di vista.
     
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    CITAZIONE (‚dafne @ 7/4/2021, 12:41) 
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    comunque il fatto che Firenze abbia mediato nel rapporto tra Cesare e Leonardo stava scritto da qualche parte, era unipotesi.

    CITAZIONE
    secondo me dietro la tutto sommato buona schematizzazione del duca Valentino potrebbe esserci la RTVE (l'ente radiotelevisivo spagnolo). Ho avvertito una specie di sensibilità e protezione nei suoi confronti.

    Anche Ilaria (Diana) in passato ha sospettato che la RTVE possa essere dietro agli aspetti più accurati di questa serie, sono più abituati a fare le cose per bene e magari si sono impuntati almeno sul personaggio spagnolo. Che con Leonardo ci sia almeno uno sforzo a studiare le cose prima di rovinarle è una cosa che ho notato io stessa. Mi è sembrato che Medici fosse molto più deliberato nell'inventare.

    Rispetto a Medici c'è una cura maggiore nei dettagli, certo … siamo lontani dalla precisione di Isabel ma comunque è un piccolo passo avanti.

    Detto ciò mi aspettavo la scena della morte di Ramiro più gore e soprattutto che si capisse che lui era uno dei traditori. Ultima cosa: il bimbo era pucciosissimo, se avessero dato la parrucca giusta a D'Arcy sarebbe stato molto più credibile come bastardo del Moro
     
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    Sono sempre più contrariata da capelli e parrucche, tra l'altro mi hanno fatto notare che il Moro assomiglia un sacco a Salaì soprattutto nel presente, quando lui è barbuto. Ed è vero! Questo perché hanno tutti lo stesso look.

    Giusto perché la settimana prossima finisce, avete idee di sorta sull'assassino di Caterina? Il fatto che ora ci sia di mezzo un bastardo sforzesco forse porta i francesi nel mix dei possibili colpevoli (magari fanno fuori entrambi?) però bah. Qualcuno su twitter pensa a Salaì geloso.
     
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    Arrivo tardi, ma arrivo. Quando vi dicevo che c'era stata una scena che avevo veduto nella versione Russa che mi aveva indignato tantissimo era proprio questa: il parto di Beatrice d'Este, che tra l'altro lì fanno capire ch'era il primo mentre in verità era il terzo. Ora, detesto ripetermi e perciò riporterò qui quello che ho già scritto in privato a qualcun altro, ma questo è ciò che vorrei dire:

    Beatrice era una donna vergognosissima, infatti per tutti e tre i parti ebbe una sola levatrice, comare Frasina da Ferrara, che le aveva presentato la madre quando era venuta a Milano ad assisterla nel primo parto. Nel 1496, anno del terzo parto, comare Frasina era molto malata e non poteva viaggiare, il padre di Beatrice, Ercole d'Este, le consigliò un'altra levatrice ugualmente valida, ma Beatrice non volle sentire ragioni, e tanto disse e tanto fece che alla fine comare Frasina si mise in viaggio a dorso di mulo e raggiunse Milano in tempo per assisterla.

    Considerate adesso quel che ho appena detto, considerate pure che non solo nel XV secolo ma dall'alba dei tempi fino alla metà del 1900 il parto e tutto ciò che riguardava la gravidanza fu un affare che riguardò esclusivamente le donne, i medici non ne avevano parte, si facevano alcuni studi sì, approfonditi più che altro a partire dal 1700, ma non intervenivano direttamente. Anzi: la stessa cura degli ammalati era affidata alle donne, i medici svolgevano solo una sommaria visita (guardavano le unghie, la bocca, l'urina), e prescrivevano le medicine, ma soprattutto se si trattava di problemi da donne si limitavano a farsi descrivere i sintomi e basta. Quindi considerato tutto ciò potete ben immaginare quanto mi abbia fatto arrabbiare vedere un medico uomo che assisteva Beatrice nel parto. Lo so che può sembrarvi cosa da poco, ma per l'epoca non lo era assolutamente, era inaccettabile, e se Beatrice vedesse cosa le hanno fatto fare nella serie morirebbe una seconda volta.

    Gli unici rari casi in cui un medico poteva intervenire in un parto era quando la situazione si faceva gravissima. Questo poteva essere il caso del terzo parto di Beatrice, dato che poi è morta, ma in questo caso o la donna era svenuta o il medico si travestiva da donna (perché sennò la partoriente non avrebbe accettato), ma nella serie questo non è mostrato, la fanno sembrare una cosa normale, come se fosse consuetudine, invece no.

    In secondo luogo mostrano anche che il bambino non è nato e basta, con tanto di sangue che spruzza che è veramente una cosa rivoltante da mostrare in televisione. Invece il bambino nacque dopo tre ore di travaglio, ma nacque morto, e Beatrice morì un'ora e mezza più tardi.

    Per farvi anche un altro esempio, la nonna di Beatrice, Isabella di Chiaramonte, si era ammalata di un male intimo che per pudicizia non volle mai rivelare (probabilmente la gonorrea che le aveva attaccato il marito Ferrante). Ferrante, disperatissimo, aveva mandato a chiamare un medico bravissimo da Roma per curare la moglie, ma Isabella non volle sentire ragioni e non acconsentì nemmeno ad essere visitata, piuttosto preferì lasciarsi morire. Questo per farvi capire quanto sia grave la cosa che hanno mostrato nella serie.

    Sono sicura che quasi nessuno c'avrà fatto caso, a parte gli storici di professione, perché si è talmente abituati con le consuetudini moderne da credere che una cosa che è normale oggi lo fosse pure ieri. Proprio questo mi ha dato fastidio infatti, perché sarebbe bastato semplicemente pagare una comparsa donna piuttosto che un uomo - non mi aspettavo di certo che la chiamassero per nome - e avrebbero fatto un po' di cultura piuttosto che i soliti anacronismi. Davvero non mi capacito della loro scelta in questo caso, indice d'imperdonabile superficialità. Per me è stata davvero una pugnalata al cuore, conoscendo il carattere di Beatrice...

    L'unico punto a favore della serie in tutto ciò è che sono stati bravi nel rappresentare il dolore del Moro, non bravissimi perché come al solito corrono e non si sono sprecati nei dialoghi, ma fondamentalmente va bene. Poi ci sono tante altre cose che ho già commentato altrove ma penso che vi annoiereste a sentirle.
     
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48 replies since 30/3/2021, 22:31   849 views
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