Shakespeare in Love

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    Mi ha fatto tanto piacere TWQ ma di costumi che mi convincevano ce ne saranno stati due in croce XD alcuni avevano pure la zip, per dire. Alcuni dei meno brutti li hanno riciclati da The Tudors (click) però è vero molti se li son trascinati dall'infanzia al letto di morte lol. (Che poi io per i personaggi che partivano da piccini avrei preso degli attori piccini diobbòno, tanto c'è un salto temporale se non erro già nella prima puntata.

    Di questi costumi non mi ero accorta nemmeno io sinceramente, da quando frequento quel sito ho riconosciuto il potere miracoloso delle maniche XD
     
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    Elizabeth of York

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    CITAZIONE (‚dafne @ 3/11/2014, 01:08) 
    Mi ha fatto tanto piacere TWQ ma di costumi che mi convincevano ce ne saranno stati due in croce XD alcuni avevano pure la zip, per dire. Alcuni dei meno brutti li hanno riciclati da The Tudors (click) però è vero molti se li son trascinati dall'infanzia al letto di morte lol. (Che poi io per i personaggi che partivano da piccini avrei preso degli attori piccini diobbòno, tanto c'è un salto temporale se non erro già nella prima puntata.

    Di questi costumi non mi ero accorta nemmeno io sinceramente, da quando frequento quel sito ho riconosciuto il potere miracoloso delle maniche XD

    Ora capisco perché Edward e la Woodville facessero così tanti figli.
    I vestiti avevano la zip!
    Risparmiavano tempo rispetto ai comuni mortali.
    Ingenui noi! Erano troppo più avanti! :P
     
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    David durante le prove *ç*

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    SIL arriva al Brancaccio:

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    Il più atteso degli spettacoli del cartellone è Shakespeare in love, di Marc Norman & Tom Stoppard, adattato per il teatro da Lee Hall con musiche scritte da Paddy Cunneen.

    La produzione italiana, che debutta il 31 ottobre, vanta 19 attori che si muovono su una piattaforma girevole, selezionati in 8 giorni di workshop, la regia curata da Giampiero Solari e Bruno Fornasari: Lucia Lavia sarà Viola nel ruolo che valsa a Gwyneth Paltrow l’Oscar, Marco De Gaudio interpreterà Will Shakespeare.

    “Più che uno spettacolo Shakespeare in Love è un vero e proprio progetto – spiega Fornasari – che mostra come il mondo di Shakespeare fosse incredibilmente simile al nostro dalla ricerca di produttori alla necessità di portare il pubblico a teatro con una scrittura che aveva una scrittura in grado di essere tanto universale, quanto complessa”.

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