Il ballo delle castagne

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    Si, ma non sto dicendo che Ercole fosse un puritano o che l'epoca fosse dei puritani, solo che penso che parecchie cose scritte da Burcardo siano dette soprattutto per "sentito dire", neanche la Bellonci potrebbe avere la certezza matematica del contrario XD Per quanto riguarda il lutto, con tutto l'amore che si leggenda mi pare che lei comunque sia stata furba, ma anche malleabile nei confronti della famiglia, molto più malleabile di altre.
     
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  2. marie.
     
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    CITAZIONE (•Hans• @ 6/3/2013, 01:36) 
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    Il problema di Burcardo è che era una portinaia e scriveva un sacco di roba per sentito dire, oltretutto leggevo ieri su Sacerdote che parte dei suoi diari non è originale ma riscritta.

    Questo non lo sapevo!

    Riprendendo: non ho con me Sacerdote ma rivedendo Pingiotti trovo...Gli originali degli scritti del Burcardo antecedenti al 12 Agosto 1503 (il giorno in cui il papa cadde ammalato e più nulla poté controllare circa l'operato dei suoi collaboratori) sono andati perduti. (pag 203)
    Posso aprire una discussione su Burcardo e i suoi diari comunque, così non andiamo OT (e poi in effetti servirebbe)
     
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  3. •Hans•
     
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    CITAZIONE
    Posso aprire una discussione su Burcardo e i suoi diari comunque, così non andiamo OT (e poi in effetti servirebbe)

    Vada!
     
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  4. marie.
     
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    Qui per Burcardo!

    Sul ballo riassumo quanto scritto da Pingiotti:
    La lettera anonima al Savelli si diceva inviata da un accampamento regio di Taranto, ma è probabile che venisse proprio dalla Germania, dove Savelli era in esilio, o da Venezia che non vedeva di buon occhio le gesta di Cesare (era il 1501).
    Nella lettera il papa è definito "mostro e belva" e viene descritto proprio come un sanguinario padrino moderno, con tanto di harem a sua disposizione (Pingiotti pensa che queste accuse, cioè tutte quelle al di fuori del ballo delle castagne, siano state aggiunte dopo la morte del Borgia).

    In sè, la festa c'era stata e non era nemmeno l'unica organizzata dai Borgia, che amavano le danze moresche e le pantomime. Sul ballo delle castagne l'inviato di Firenze Pepi, che pure non amava papa Borgia, registrava sì una festa, ma senza denudamenti e accoppiamenti; e nemmeno quel'ambasciatore di Ferrara mandato a sorvegliare la condotta di Lucrezia notava nulla di scabroso. Per Gregorovius è difficile che ci fosse Lucrezia.

    Ah dimenticavo! La lettera fu mostrata anche al Papa dal cardinale modenese Ferrari, ma lui che era abituato a sentirne di ogni sorrise e la getto via. Cesare invece si infuriò e setacciò Roma per mesi alla ricerca dei calunniatori.

    Edited by marie. - 10/3/2013, 14:09
     
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18 replies since 4/3/2013, 01:47   9840 views
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