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.CITAZIONEScoperto il profilo di Leonardo, nascosto nel Codice Atlantico
La somiglianza del profilo della fanciulla disegnata nel foglio è stata verificata dalla studiosa sia sull'Autoritratto che sul ritratto di profilo di Leonardo attribuito al Melzi dalle comparazioni del ricercatore Sergio Frumento
Nel foglio numero 399 del blocco dove Leonardo disegnava, il profilo sarebbe mimetizzato nel volto di una nobildonna milanese. Lo annuncia la ricercatrice italiana Carla Glori: "Il maestro ha nascosto il proprio profilo rovesciato per così dire 'sotto l'ascella' della fanciulla che vi è ritratta di profilo". Il disegno dell'Ambrosiana, esaminato in originale dalla studiosa, viene ricondotto alla tendenza di Leonardo all'automimesi e alla sua padronanza degli artifici di prospettiva. "Comparando il 'profilo nascosto' con quello della fanciulla - spiega - si nota una straordinaria somiglianza, che nella parte inferiore del volto è addirittura una 'coincidenza' sovrapponibile, mentre la parte che va dalla base del naso alla fronte diverge solo quel tanto che permette di caratterizzare l'inconfondibile fisionomia di Leonardo stesso"
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Ammetto che continuo a non capirci niente??? 
CITAZIONEScoperto dopo oltre 500 anni il profilo di Leonardo da Vinci. È celato nel Codice Atlantico, mimetizzato nel foglio numero 399 dove è disegnato il volto di una nobildonna milanese. Lo annuncia all’Adnkronos la ricercatrice italiana Carla Glori. «Il maestro - dice - ha nascosto il proprio profilo rovesciato «sotto l’ascella» della fanciulla che è ritratta di profilo».
Il disegno dell’Ambrosiana, esaminato in originale dalla studiosa, viene ricondotto alla tendenza di Leonardo all’auto-mimesi e alla sua padronanza degli artifici di prospettiva. «Comparando il profilo nascosto con quello della fanciulla -spiega- si nota una straordinaria somiglianza, che nella parte inferiore del volto è addirittura una «coincidenza» sovrapponibile, mentre la parte che va dalla base del naso alla fronte diverge solo quel tanto che permette di caratterizzare l’inconfondibile fisionomia di Leonardo stesso».
La somiglianza del profilo della fanciulla disegnata nel foglio è stata verificata dalla studiosa sia sull’Autoritratto che sul ritratto di profilo di Leonardo attribuito al Melzi dalle comparazioni del ricercatore Sergio Frumento. Ma c’è di più. Sulla base delle similitudini delle immagini pubblicate, Carla Glori ipotizza che, per dipingere la Gioconda, Leonardo attraverso interventi mirati abbia «coniugato» il volto femminile del primo ritratto, (ricostruito dallo studioso Pascal Cotte tramite la macchina multispettrale), con il proprio volto.
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Onestamente neanch'io '-' mi sembra un po' forzato, ma chissà! . -
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Cioè c'è un pezzo di profilo che sta rovesciato sotto il braccio di un altro profilo che...
*esplode*
Non escludo che Leonardo l'avrebbe fatto per carità, ma wow.. -
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Sì, sarebbe un bel trucco :° il problema è che non vedo niente @@ sarà la stanchezza, riproverò domani! . -
.CITAZIONESecrets of Leonardo da Vinci painting laid bare by new scanning technique
Art expert hails ‘remarkable’ revelation by French scientist that Lady with an Ermine portrait was painted three times
Pascal Cotte has spent three years using reflective light technology to examine Lady with an Ermine, which was believed to have been painted between 1489 and 1490.
It had been thought that the work had always included the ceremonial animal, but Cotte’s efforts have shown that Leonardo painted one portrait without the ermine and two with alternative versions of the fur.
The painting depicts Cecilia Gallerani, a young woman in the Milanese court who was mistress to Ludovico Sforza, the duke of Milan. The duke was Leonardo’s principal patron in the 18 years he spent in the Italian city and was known as “the white ermine”.
Cotte, a co-founder of Lumiere Technology in Paris, has developed a technique called the layer amplification method (LAM). It works by projecting a series of intense lights on to a work while a camera measures the reflections. The resulting information allows Cotte to analyse and reconstruct what has happened between the layers of paint used on the canvas.
“The LAM technique gives us the capability to peel the painting like an onion, removing the surface to see what’s happening inside and behind the different layers of paint,” he told BBC News. “We’ve discovered that Leonardo is always changing his mind. This is someone who hesitates – he erases things, he adds things, he changes his mind again and again.”
Martin Kemp, an emeritus professor of the history of art at Oxford University, described the revelations as “remarkable”, adding: “It tells us a lot more about the way Leonardo’s mind worked when he was doing a painting.
“We know that he fiddled around a good deal at the beginning, but now we know that he kept fiddling around all the time and it helps explain why he had so much difficulty finishing paintings. Leonardo is endlessly fascinating, so getting this intimate insight into his mind is thrilling.”
the guardian. -
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Il secondo animaletto è abbastanza terrificante, sono davvero felice che sia diventato come lo vediamo tutt'ora! CITAZIONE“The LAM technique gives us the capability to peel the painting like an onion, removing the surface to see what’s happening inside and behind the different layers of paint,” he told BBC News.
Immagino che sia costosa come tecnica, però ha tantissime potenzialità D: spero che con il tempo la applichino anche ad altri quadri.. -
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E' sicuramente molto utile con Leonardo che deve essere l'artista più scostante e indeciso di cui abbia mai letto! . -
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Il ritratto giovanile di Leonardo ricavato dal Codice del volo degli uccelli:
Sentite Alberto Angela cosa ha scritto sul suo libro in merito a questo autoritratto (riporto le informazioni):CITAZIONEMa qual era il suo [di Leonardo] aspetto da giovane? Un'idea ci può forse essere data da un'analisi condotta da mio padre Piero nel 2011.
In una pagina del Codice del volo degli uccelli, un testo in cui Leonardo riportava le proprie osservazioni in questo campo, appare sotto gli appunti manoscritti uno schizzo a sanguigna che ricorda un volto.
Già nel 1946 e poi nel 1973 il professor Carlo Pedretti aveva segnalato in due suoi contributi la presenza di questo schizzo ipotizzando che si trattasse di un autoritratto di Leonardo, ma non aveva Potito esaminarlo perchè allora le tecniche non erano sufficientemente avanzate per portarlo chiaramente alla luce. In seguito altri studi condotti alla Leonardo3 avevano esaminato e liberato questo volto dalle scritte, ancora ipotizzando che si trattasse di Leonardo. Recentemente Piero, sempre con il professor Pedretti, è andato oltre nell'approfondire questa ipotesi. Utilizzando un programma di grafica computerizzata, ha ottenuto il volto di un giovane uomo, di circa 35 anni. Ma come capire se potrebbe essere di Leonardo? Per rispondere a questa domanda intrigante, Piero ha fatto un ulteriore esperimento: ha chiesto ai Carabinieri del RIS di prendere il famoso autoritratto di Leonardo 'da anziano' e di sottoporlo all'operazione opposta a quella che fanno abitualmente con gli identikit dei latitanti, ovvero di ringiovanirlo (dopo averlo girato di 180 gradi, visto che come autoritratto sarà stato eseguito allo specchio). I Carabinieri sono quindi intervenuti (all'inverso) sui punti che nel tempo, a causa del rilassamento dei muscoli e dell'invecchiamento della pelle si modificano: per esempio, il naso si ingrossa, le sopracciglia diventano cespugliose, la bocca si modifica per la perdita dei denti, le labbra perdono vigore...
Ebbene che cosa ne è risultato? Un ritratto molto simile e in linea con lo schizzo a sanguigna ricavato dal Codice del volo degli uccelli. Alcuni tratti sono addirittura identici, come la bocca.
Abbiamo quindi due immagini, una di Leonardo nel fiore degli anni e l'altra in età avanzata? Chissà... può essere però affascinante pensarlo.
In ini caso come appare in entrambi gli schizzi, Leonardo doveva avere capelli ondulati e chiari, così come chiari dovevano essere gli occhi (considerate che nel ritratto da anziano sono in ombra!). E come portava i capelli? Dalle pitture si vede che i giovani del tempo li tenevano spesso a caschetto.
Una curiosità: nello schizzo giovanile a sanguigna, gli occhi guardano verso sinistra e verso l'esterno. Perchè? Probabilmente Leonardo potrebbe aver eseguito questo autoritratto utilizzando due specchi per evitare di apparire 'rovesciato'.
Edited by theflorentineangel - 7/12/2016, 15:59. -
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Ma ha proprio gli stessi naso e bocca, complimenti agli Angela e Pedretti! Appena sono al PC riporto un altro presunto Leonardo giovane, non ci credo molto (=per nulla) ma è bello avere tutte le ipotesi.
E grazie per aver ricopiato il passaggio!. -
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Di nulla <3
Leo doveva essere proprio un bell'uomo!
Aspetto volentieri anche le tue informazioni :3. -
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Finora non ho mai visto un uomo di un certo spicco del rinascimento descritto come brutto ma nel caso di Leonardo penso che le lodi fossero sincere considerando anche solo il presunto autoritratto da vecchio. Mi ha sempre incuriosito il fatto che vestisse di rosa xD . -
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AHAHAHHAHA siii xD
Questo è un dato che, per molti studiosi, presuppone l'omosessualità di Leonardo, ma non c'è niente che ci possa effetivamente confermarlo!
In genere Leo amava vestirsi molto comodamente. Il suo abbigliamento, nonostante fosse davvero insolito in alcuni casi, assomigliava molto a quello dei giovani formato da una semplice tunica corta e flessibile.. -
cherclarice.
User deleted
AHAHAHHAHA siii xD
Questo è un dato che, per molti studiosi, presuppone l'omosessualità di Leonardo, ma non c'è niente che ci possa effetivamente confermarlo!
Anche perché il colore rosa si è configurato come prettamente femminile solo in seguito (?) Potrei sbagliarmi però. -
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Purtroppo non sono un'esperta in questo campo, però il colore rosa è generalmente indicato come colore femminile. Nonostante questo, non è detto che gli uomini non potevano/possano tuttora indossarlo; per cui che il rosa del vestiario sia un dato collegato alla presunta omosessualità di Leonardo è solamente una supposizione.
Leggete come ci descrive l'Anonimo Gaddiano l'aspetto del grande maestro (dal libro di Angela):CITAZIONE«Era di bella presenza, proporzionato, aggraziato e di notevole aspetto. Portava un pitocco rosato, corto al ginocchio, anche se allora si usavano abiti lunghi. Aveva una bella capigliatura lunga che gli arrivava fino a metà del petto, con ricci inanellati e ben pettinati»
Edited by theflorentineangel - 4/12/2016, 14:39.
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