I bambini della famiglia Medici affetti da rachitismo

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  1. marie.
     
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    The Division of Paleopathology of the University of Pisa ha become one of the most important group study in the world. Among the research a special place is occupied by the Medici Project. In 2002, dr. Antonio Paolucci, Superintendent of Florentine Museums, granted permission to examine 49 of the Medici burials in the Basilica of San Lorenzo (Florence). The Medici Project fucuses on the Grand Dukes, who are less known than Lorenzo and his descendants.
    The Division of Paleopathology decided to begin their examination with the intact tomb of Gian Gastone (1671-1732) the last Grand Duke. After removing a marble disk placed near the altar, an opening apeared with a stone staircase that led to an unknown crypt...

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    I bambini della famiglia Medici affetti da rachitismo

    Secondo uno studio dell'Ateneo fattori legati allo stile di vita furono la causa della malattia dei principi fiorentini


    La vita al chiuso nelle bellissime dimore rinascimentali e l'allattamento prolungato condizionarono la buona salute dei bambini di casa Medici.

    Uno studio condotto sui resti scheletrici di nove piccoli principi fiorentini vissuti tra il XVI e il XVII secolo dimostra che i bambini della potente famiglia di regnanti toscani erano affetti da rachitismo, una patologia causata dalla carenza di vitamina D che provoca l'indebolimento e la deformazione delle ossa. Lo studio è stato condotto da un'equipe di ricercatori dell'Università di Pisa guidati dal professor Gino Fornaciari, direttore della Divisione di Paleopatologia, i cui risultati sono stati pubblicati in un articolo uscito sull'"International Journal of Osteoarchaeology".

    Il rachitismo è considerato una malattia dell'industrializzazione, solitamente associato con condizioni di vita precarie in città sovraffollate, dove l'esposizione al sole era molto limitata. Ma i bambini dei Medici - dai neonati fino ai 5 anni di età - appartenevano a una classe sociale elevata e perciò è stato piuttosto inaspettato scoprire che fossero affetti da questa patologia.

    I resti dei bambini sono stati riesumati dalle Cappelle Medicee nella Basilica di San Lorenzo a Firenze; la cripta che conteneva le loro sepolture è stata scoperta nel 2004 attraverso un passaggio sotto un disco di marmo, considerato fino allora un semplice elemento decorativo del pavimento, che in realtà nascondeva l'accesso ad una camera sotterranea sconosciuta.

    L'esame sia macroscopico che radiologico delle ossa ha mostrato che sei dei nove bambini presentano segni evidenti di rachitismo, in particolare un incurvamento delle ossa degli arti superiori e inferiori, risultanti rispettivamente dalle attività di gattonamento e deambulazione su ossa estremamente malleabili. Uno dei bambini, Filippo (1577-1582), noto come don Filippino, mostra anche un anomalo allargamento della teca cranica, sempre conseguente al rachitismo.

    Ma l'aspetto più sorprendente è che la malattia fosse il risultato dello stile di vita privilegiato in cui furono allevati i bambini.
    Il rachitismo si previene facilmente mangiando cibi come uova e formaggio e trascorrendo un po' di tempo al sole, che stimola la sintesi della vitamina D attraverso la cute. Per indagare l'alimentazione di questi bambini i ricercatori hanno analizzato l'isotopo dell'azoto 15N nel collagene delle ossa, che è un indicatore dell'assunzione di proteine nella dieta attraverso il latte e la carne. Dallo studio paleonutrizionale è emerso che i bambini erano stati allattati fino ai due anni di vita, una pratica tradizionale in epoca rinascimentale. Il latte materno, pur essendo il miglior nutrimento per i neonati, è carente di vitamina D, tanto che oggi se ne raccomanda l'integrazione alimentare. Le fonti storiche suggeriscono che in epoca rinascimentale il latte materno era integrato con pappe preparate con pane e mele; ma i cereali sono molto poveri di vitamina D, mentre la frutta non ne contiene affatto.

    Inoltre, nel XVI secolo, era usanza diffusa avvolgere i bambini in pesanti fasce e i piccoli Medici probabilmente dovevano passare gran parte del loro tempo all'ombra dei grandi palazzi e delle lussuose ville di proprietà della famiglia, e dunque non avevano modo di trascorrere molto tempo all'aria aperta e di esporsi alla luce solare come i loro coetanei meno fortunati.

    Tra i bambini dei Medici, anche due neonati mostrano segni di rachitismo. I ricercatori ipotizzano che le stesse madri soffrissero di carenza di vitamina D a causa delle loro ripetute gravidanze; ad esempio Eleonora di Toledo (1522-1562), moglie di Cosimo I, mise al mondo ben 11 bambini in 14 anni. Nel Rinascimento l'ideale di bellezza femminile imponeva un incarnato pallido e le donne di alto rango, per distinguersi dalle contadine che si abbronzavano la pelle durante i lavori nei campi, evitavano l'esposizione al sole, usando anche un pesante trucco, per mantenere la pelle bianchissima.

    Dunque questi due fattori legati allo stile di vita, ossia l'allattamento prolungato e una vita al chiuso, sono da considerare i responsabili della patologia che afflisse i piccoli principi di casa Medici.

    gonews
     
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    La cosa più figa è scoprire la cripa sotto le cappelle !! Be' mi direbbe da dire che è un po' una scoperta dell'acqua calda anche perché cnoscendo le condizioni di vita anche delle persone più agiate si capisce che erano molto incline ad alcune tipologie di malattie. Certo non credo che solo i Medici ne soffrissero e anche alcuni figli di Caterina, come il Duca di Alencon era gobbo e rachitico o almeno così mi ricordo !
     
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  3. xcusemymonkey
     
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    Se no sbaglio questa cosa l'avevo già sentita o comunque analizzando le ossa dei Medici si era trovata una malattia comune, naturalmente avendo una memoria non volatile ma di più non ricordo quale fosse.
    Detto ciò, a me piace un sacco pensare come da una molecola di qualcosa riescano a trarre tante informazioni..
     
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    'nsomma, dei fighi sti medici.
     
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  5. marie.
     
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    Io sono un po' sconvolta da questo:

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    i bambini erano stati allattati fino ai due anni di vita, una pratica tradizionale in epoca rinascimentale

    @__@
     
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    Aahahahahaha si perché si supponeva che il latte portasse con sé alcune virtù, è per questo che la balia spesso veniva scelta in base a delle caratteristiche che potevano ricordare la madre del bambino!
     
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  7. xcusemymonkey
     
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    Comunque c'è ancora un sacco di gente che allatta i bambini per un sacco di tempo (secondo me è na pratica inutile) però c'è anche scritto della pratica di fasciare... sulla quale ci interrogavamo tempo fa.

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    era usanza diffusa avvolgere i bambini in pesanti fasce
     
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6 replies since 13/6/2013, 09:13   74 views
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