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Sam 221B.
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CITAZIONEpreclaramente
Ho imparato una parola nuova ** (e me la vedrai usare ovunque xD)
Piccola parentesi inutile a parte, guardate, la faccenda della cotta io la intendevo come battuta, nel senso che provava una forte ammirazione, forse ambigua, ma forte, anche perchè davvero, si vede che Machiavelli teneva Cesare sul palmo della mano (cioè, lo ha preso come emblema di Principe, come esempio da seguire, sicuramente non ne aveva una bassa reputazione).
Poi è vero che di sicuro chi vince scrive la storia, e chi fallisce è soggetto alla critica di tutti, solitamente, però in questo caso non credo che anche se avesse vinto, sarebbe stato visto come una figura positiva ed illuminata. Lo stesso Alessandro VI alla fine ha ottenuto ciò che voleva, anche se è morto com'è morto, però nessuno dice che fosse uno stinco di santo. Dai, non penso che tutti pensino che automaticamente se uno vince deve essere ammirato xD
L'ammirazione per Cesare su alcuni punti ci sta, ma quella di Machiavelli è effettivamente un po' morbosa, decisamente maggiore di quella che provava Leonardo a me pare.
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marie..
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Anche secondo me aveva una cotta nel senso più figurato del termine. Comunque resto convinta che nel 90% dei casi sia la riuscita o meno dei personaggi a farne la reputazione. Se l'Inghilterra fosse cattolica Maria I non sarebbe nota come la Sanguinaria sorella sfigata di Elisabetta, credo. . -
.Se l'Inghilterra fosse cattolica Maria I non sarebbe nota come la Sanguinaria sorella sfigata di Elisabetta, credo.
PAROLE SANTE. ùù. -
xcusemymonkey.
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Questa donna è mio padre *-* . -
marie..
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XD. -
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quoto, riquoto e straquoto, e io motivo è ovvio XD
Non lo so, ammirazione.. sicura, cotta forse: anche eprchè hanno dic recente scoperto alcune lettere di M dove si aprla della sua attrazione verso i ragazzi, e Cesare era un bell'uomo..... -
xcusemymonkey.
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Più che bell'uomo io sapevo fosse affascinOnte . -
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da giovane era bello, poi a Napoli si è preso al sifilide....... e si è fatto crescere la barba per ovvi motivi. Se solo mi ricordassi dove ho messo quell'articolo con el elttere di M.... . -
.CITAZIONERitrovata
una poesia erotica
di Machiavelli in Biblioteca Ariostea
Ferrara, 16 novembre 2010 - I versi di un’ottava di Niccolò Machiavelli (1469-1527) di esplicito contenuto erotico sono stati rinvenuti dal professore Antonio Corsaro, docente di letteratura italiana alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Urbino, e pubblicata sul nuovo fascicolo di "Interpres" (Salerno editrice), rivista di studi quattrocenteschi fondata da Mario Martelli.
Corsaro ha reperito la poesia attribuibile all’autore di "Il Principe", fondatore della scienza politica moderna, seminascosta in una lettera erudita del letterato fiorentino Leonardo Salviati conservata manoscritta nella Biblioteca Ariostea di Ferrara. Si tratta di un’ottava detta «del Machiavello», con versi «sporchi e disonesti» a detta dello stesso Salviati, che li aveva trascritti nel 1563 all’interno di un discorso polemico contro l’esule fiorentino Jacopo Corbinelli intessuto di riflessioni dotte intorno al trattamento della materia comica presso gli autori antichi e i moderni.
Nella stessa lettera Salviati trascriveva anche alcuni versi del poeta cinquecentesco Francesco Berni, molto ben conosciuti da altre fonti, mentre l’ottava «erotica» di Machiavelli non è stata trasmessa in alcun’altra testimonianza coeva, il che spiega il fatto che sia rimasta così a lungo ignorata dagli studiosi.
Ecco i versi della poesia: "Quando il nascente sol l’aurora caccia,/ le cime dè monti paion d’oro,/ E gli uccellj escon fuor dà nidj loro/ Perchè la fame e ‘l giorno gli minaccia,/ Allhor vorrej haver nelle mie braccia/ Il dolce ricco mio caro tesoro;/ Perchè ‘l cazzo mi dà tanto martoro,/ Ch’io non so s’io me ‘l menj, o quel ch’io faccia".
Il Resto del Carlino
dovevo postarlo XD. -
marie..
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CITAZIONELa fortuna di Machiavelli (e del suo cliché)
Non basta la ricorrenza dei cinquecento anni dalla prima stesura del Principe per spiegare la presenza ossessiva del nome di Niccolò Machiavelli (1469-1527). Il titolo con cui ieri il Financial Times definiva «machiavellian» il sanguinario Riccardo III, di cui sembra sia stata davvero individuata la tomba, ha a che fare più con il cliché negativo che avvolge la fama del segretario fiorentino che con la sua attualità. Machiavelli è nato moderno sia per l’originalità del pensiero sia per lo stile in cui ha composto le sue opere, a cominciare dal Principe, «opuscolo» (sic!) con cui, come scriveva nella famosa lettera all’amico Francesco Vettori del 10 dicembre 1513, l’autore si proponeva di spiegare in che modo si conquistano i principati, si mantengono e si perdono.
L’opera venne pubblicata solo nel 1532, cinque anni dopo la morte di messer Niccolò, e da allora ha acquisito una popolarità (anche negativa) soprattutto perché a Machiavelli fu attribuito dai critici gesuiti il cliché del cinismo («il fine giustifica i mezzi», frase da lui mai scritta) che è cosa ben diversa dal realismo.
Sicuramente guardano al Machiavelli realista, alla sua capacità di saper individuare il campo autonomo della politica, spin doctor come David Axelrod, consulente di Barack Obama e di Mario Monti, o politologi come Joseph Nye che usa Il Principe per spiegare la differenza tra hard power (potere conquistato con la forza) e soft power (potere mantenuto con la persuasione). Al cliché Machiavelli si ispirano invece romanzi recenti come “La congiura Machiavelli” di Michael Ennis o videogiochi in cui un Machiavelli diventa sicario dei Borgia. Creazioni in genere di ambiente anglosassone. Perché in Italia, grazie a una tradizione che da Foscolo a De Sanctis arriva sino a Croce e a Gramsci, per il vecchio Niccolò c’è ancora rispetto. Anche se si fa fatica a trovare i soldi per portare a termine l’edizione nazionale delle opere.
CdS - i blog. -
xcusemymonkey.
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CITAZIONEAl cliché Machiavelli si ispirano invece romanzi recenti come “La congiura Machiavelli” di Michael Ennis o videogiochi in cui un Machiavelli diventa sicario dei Borgia. Creazioni in genere di ambiente anglosassone. Perché in Italia, grazie a una tradizione che da Foscolo a De Sanctis arriva sino a Croce e a Gramsci, per il vecchio Niccolò c’è ancora rispetto. Anche se si fa fatica a trovare i soldi per portare a termine l’edizione nazionale delle opere.
Tuttavia anche se c'è questo rispetto, in Italia lo si studia molto male! Viene fatto en passant in Letteratura Italiana, saltato e dato per scontato in Filosofia, ed il suo pensiero riassunto con ''il fine giustifica i mezzi'' che non avrebbe nemmeno detto.
Non so, sì, va bene, lo rispettiamo, io personalmente lo amo... Ma quando le parole lasceranno posto ai fatti allora ne riparleremo! Viene studiato meglio negli USA che da noi! Su YT ci sono delle lezioni americane molto interessanti!. -
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Van ha perfettamente ragione, di solito a scuola lo si butta lì a casaccio a meno che tu non abbia una prof di letteratura che lo ama e allora ci dedica praticamente 2 mesi *gioisce per la sua fortuna* Che poi tutta la storia del fine che giustifica i mezzi è no riduttiva, peggio, anche perchè uno che ha studiato un minimo sa che per Machiavelli la forma di governo ideale era la repubblica, non il principato o la tirannide! . -
xcusemymonkey.
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Se non fossi impegnata, ti sposerei. . -
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Awwww *.* Solo perchè adoro Machiavelli alla follia XD Non è me che ami ma lui... . -
marie..
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CITAZIONEanche perchè uno che ha studiato un minimo sa che per Machiavelli la forma di governo ideale era la repubblica, non il principato o la tirannide!
Che bello sapere che qualcuno lo sa!
A me dà molto fastidio quando usano l'aggettivo "machiavellico" a casaccio (a sinonimo di subdolo, spregiudicato, malefico), manco Machiavelli fosse un genio del male. E' completamente frainteso, come una buona metà dei personaggi della sua epoca O_O.
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