Lucrezia Borgia

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  1. Julia_Katina
     
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    Diciamo che a me non dispiace la creazione del mito, ecco ^^ L'importante è che poi le persone sappiano bene dove finiscano finzione e leggende (racconti di imprese impossibili, che a volte quasi sembrano favole o miti) e dove la realtà inizia, restando più critici possibile e non lasciandosi trasportare, per ignoranza *per esempio come temo accada alla maggior parte della gente che guarda TB...* o amore smodato verso un personaggio, a credere fischi per fiaschi.
     
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    Seguendo questo tuo ragionamento, allora, se assomiglia così tanto a Rodrigo e Rodrigo lo trovi osceno, per conseguenza non dovrebbe esserlo anche lei? XD

    Non sono così idiota XD Rodrigo era una bestia. Era calvo, enorme, altissimo e coi labbroni. Che la povera figlia abbia la linea del suo mento e la forma del suo naso non fa di lei automaticamente suo padre con la parrucca.
     
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  3. reine noir
     
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    Se Lucrezia fosse stata come Rodrigo avremmo avuto un trans....E poi c'era anche Vannozza nella coppia e penso Lucrezia abbia ereditato anche da lei XD
     
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    In effetti non calcoliamo la povera Vannozza che pure lei avrà influenzato il patrimonio genetico dei suoi figli..tipo nel ritratto di Cesare secondo me la forma del viso più che essere quella di un Rodrigo che non mi pare tanto somigliante è quella di una Vannozza..
     
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  5. •Hans•
     
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    Secondo me è interessante il parallelismo tra le uccisioni di Alfonso e Perotto (se avvaloriamo l'idea che sia stato amante di Lucrezia).
    Per me, Papa Alessandro e forse anche Cesare devono aver fatto il "mazzo" a Lucrezia quando è rimasta incinta. Alla fine pensateci, dopo tutto il casino che avevano fatto per sciogliere il matrimonio si ritrovano la sposa "vergine" incinta. Probabilmente è la prima vera ribellione (involontaria) di Lucrezia: rimanere incinta.
    A quel punto però, capito di essere nel torto per essere andata contro la famiglia, Lucrezia deve aver chinato la testa come era abituata a fare davanti al Papa-capo famiglia (e come le era stato insegnato da Adriana Mila) e deve aver accettato, forse anche senza lamentele, l'uccisione di Perotto e Pantasilea, che hanno scontato con la loro morte anche la colpa della Borgia...

    L'uccisione di Alfonso però è diversissima. Lucrezia e Alfonso sono giovani e si amano moltissimo. Hanno avuto anche un figlio dopo averne perso un'altro. E' la politica della famiglia a distruggere quella che per lei era "la pace". E' per questo che Cesare e il Papa sono sbigottiti dalla reazione di Lucrezia che invece di chinarsi davanti alle richieste della famiglia, si dispera a letto per giorni per poi partire per Nepi. E tutto questo lo fa perché, al contrario della situazione precedente, ella sa di non essere nel torto!

    E' il periodo di lutto trascorso a Nepi che andrebbe molto studiato, sfortunatamente però le fonti sono scarse...
    Secondo me, in quel periodo la "Infelicissima" Lucrezia deve aver fatto il punto della situazione: sa di essere una Borgia e che la famiglia necessita di lei, ma anche lei sa che deve soddisfare i propri bisogni per garantirsi quel futuro sereno che aveva intravisto con il defunto Alfonso.
    Capisce che per ottenere questo deve combinare un matrimonio che la allontani da Roma e vuole farlo il prima possibile: ed ecco che abbandona il lutto e tornata a Roma partecipa attivamente alle trattative per le sue nozze con l'erede degli Este, prendendo, come si suol dire, due piccioni con una fava: lei potrà allontanarsi da Roma, ma lo farà con un'alleanza politica importante per la famiglia Borgia, recarsi in una delle famiglie aristocratiche più importanti d'Italia.
     
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  6. marie.
     
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    Scusate, la discussione era troppo bella per non spostarla qui.
    Allora, in generale concordo con Hans, anche se penso che Lucrezia sia stata alla fine della fiera piuttosto succube. Tuttavia, trovo che abbia avuto una sincera "conversione" e alzata di testa dopo l'uccisione di Alfonso. Penso che rimanesse legatissima ai suoi famigliari (beh, almeno a Rodrigo e Cesare), ma che al contempo ormai li rifiutasse e realizzasse lucidamente che restare sotto la loro influenza l'avrebbe consumata. Quella di Lucrezia è una figura che mi fa molta pena, in realtà.
     
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    Hai ragione, il periodo di Nepi andrebbe studiato per capire bene il suo pensiero, ma per quanto mi riguarda e probabilmente qui si va nel gusto personale, più che nella storia, io l'ho trovata furba per la scelta degli Este, come hai già ben spiegato tu lei voleva allontanarsi dalla famiglie e come darle torto ?, allo stesso modo però penso che sapesse di essere una pedina e tutto sommato le andasse bene sempre per quel discorso di morale e di famiglia che abbiamo già fatto, perciò la trovo malleabile, una Felice Della Rovere ha scelto , pur andando contro il padre Papa di non sposarsi quando lui la obbligava a farlo (almeno la seconda volta), poi vabbè ripeto è un gusto personale perciò diciamo che non si sento molto in affinità con lei !
     
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  8. marie.
     
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    CITAZIONE (Elisewyn @ 6/3/2013, 23:54) 
    Hai ragione, il periodo di Nepi andrebbe studiato per capire bene il suo pensiero, ma per quanto mi riguarda e probabilmente qui si va nel gusto personale, più che nella storia, io l'ho trovata furba per la scelta degli Este, come hai già ben spiegato tu lei voleva allontanarsi dalla famiglie e come darle torto ?, allo stesso modo però penso che sapesse di essere una pedina e tutto sommato le andasse bene sempre per quel discorso di morale e di famiglia che abbiamo già fatto, perciò la trovo malleabile, una Felice Della Rovere ha scelto , pur andando contro il padre Papa di non sposarsi quando lui la obbligava a farlo (almeno la seconda volta), poi vabbè ripeto è un gusto personale perciò diciamo che non si sento molto in affinità con lei !

    Allora, anche se sono d'accordo sul fatto che si sia dimostrata più docile di Felice (e chi non lo è? :wub: ) penso pure che a modo suo Lucrezia abbia preso le distanze dalla famigli. Ad esempio mi pare di aver letto che quando Cesare prese Urbino Lucrezia disse che avrebbe pagato per non aver mai conosciuto la duchessa Elisabetta Gonzaga, mentre adesso si sentiva di arrossire di vergogna per via della conquista della città da parte di Cesare. E' una cosa abbastanza grave da dichiarare nei riguardi dei Borgia.
     
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    Sì, ma è anche vero che quando Cesare stava a rischiare l'osso del collo lei non gli negò il suo aiuto, a mio parere l'arrossire di vergogna è anche dato forse dal fatto che lei aveva una amicizia platonica con Francesco Gonzaga che era fratello di Elisabetta, inoltre Lucrezia nemmeno quando Sforzino aveva tradito le aspettative della sua famiglia, lei si comportò con vendetta nei suoi confronti, perciò penso che alcune cose che ha scritto fossero dovute al suo carattere, al fatto che fosse non una damina, ma una vera donna di una corte importante...
     
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  10. •Hans•
     
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    Che non fosse una donnina qualunque si capisce dal fatto che Alfonso d'Este le lasciò la reggenza del ducato più volte durante il suo regno! Cioè, mica pizza e fichi! :lol:
     
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  11. marie.
     
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    Sì aveva doti amministrative! A mio parere si sopravvaluta la sua parentesi da "papessa" ma le altre esperienze penso fossero di tutto rispetto!
     
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    La vera Borgia? Un'acqua cheta

    borgia01g


    Certo, rispetto al suo «ritratto» più famoso, quello di Bartolomeo Veneziano che orna anche la copertina dell’appassionata biografia che le ha dedicato Maria Bellonci, questo ritratto senza virgolette, il primo autentico, a quanto pare, emerso agli antipodi, vale più d’ogni indagine storica a contraddire il suo mito venefico e sensuale. Vestita di nero con collaretta bianca ben stretta attorno al collo, capelli raccolti, placida posa di tre quarti, bocca imbronciata, naso puntuto, nessun gioiello, questa sconcertante Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, dipinta - dicono le indagini capillari degli esperti della Victoria National Gallery, Australia - da Dosso Dossi sul finire della vita di lei (che fu breve: morì a 39 anni nel 1519), questa Lucrezia bruttina e intensa, tanto poco seducente da essere stata per secoli creduta un ragazzo, infligge un colpo durissimo a una leggenda che nessuna ricerca storica era finora riuscita seriamente a scalfire.

    Intendiamoci, quell'aria da acqua cheta, quella faccia smorta, quelle occhiaie scure non sono per nulla incompatibili con le peggiori sfrenatezze sensuali, i più turpi delitti, i più ignobili intrighi, ma propongono comunque un altro film, forse quello che aveva in mente Neil Jordan nel 2002, quando stava per girare la sua versione della storia di Lucrezia protagonista Christina Ricci, e viene quasi un brivido pensando al «sesto senso» del regista, a come quella scelta incongrua fosse invece la più giusta, la più vicina all’originale.

    Il film che tutti si aspettavano, però, sempre in quel 2002 denso chissà perché di evocazioni lucreziane, era quello auspicato e chiesto con insistenza da Monica Bellucci. Reduce da «Asterix e Obelix - Missione Cleopatra» la fulgida ragazza non era soddisfatta. «Il mio personaggio nasce da un fumetto», si lamentava col giornalista Valerio Cappelli. Lei invece voleva cimentarsi con la Storia: «Mi piacerebbe impersonare Lucrezia Borgia, sarebbe bellissimo».

    Biondo oro la figlia del Papa, bruna come l’ala del corvo Bellucci, ma sono quisquilie rispetto alla somiglianza fondamentale: donne meravigliose entrambe. Perché questo è il primo ingrediente della leggenda di Lucrezia Borgia: la bellezza. Quella bellezza che incanta i suoi tre mariti, anche il più restio, Alfonso I d’Este, terzo della serie e venuto dopo il morto strangolato Alfonso d’Aragona (strangolato da un fido del Duca Valentino, il potente fratello di lei, ma naturalmente la leggenda la vuole complice). Quella bellezza che incanta padre e fratelli (degli incesti familiari dei Borgia si favoleggiò subito, vivi e vispi i protagonisti). Quella bellezza che incanta gli «innumerevoli amanti», destinati peraltro a una fine atroce e a una sbrigativa eliminazione, secondo quanto ancor oggi raccontano i programmi di divulgazione culturale tv, irresistibile una puntata di «Voyager» rintracciabile su YouTube dove il conduttore Roberto Giacobbo eccita dottamente gli spettatori: «Secondo i racconti del tempo Lucrezia uccideva i suoi uomini per poi gettarli da un balcone… La sua arma era un misterioso anello che però non è mai stato ritrovato». Cosa c’è nell’anello? «Polvere di Cortinarius orellanus, conosciuto come fungo di Lucrezia; l’effetto è micidiale, uccide dopo 25 giorni…». E il lancio dal terrazzo? L’attesa si fa lunga.

    La tv è quella che è, ma non s’è inventata niente. A livello spettacolare, spettacolare in senso proprio di messinscena, di teatro, è Victor Hugo il primo divulgatore delle nefandezze. Dove ambienta il suo dramma «Lucrezia Borgia», scritto nel 1839? Fatevelo dire da lui: «Nel palazzo di Lucrezia a Ferrara, cioè nel palazzo del piacere, nel palazzo dell’assassinio, nel palazzo dell’adulterio, nel palazzo dell’infamia, nel palazzo del sangue». Terrificantemente romantica, questa Lucrezia Borgia è destinata a finire, se non nel fumetto, nel fumettone. Difficile, oggi, pensare a un personaggio meno contemporaneo della femme fatale tutta orgia e veleni.

    Per tornare a suscitare interesse, Lucrezia aveva bisogno di qualcuno che la spogliasse dei satanismi contemporanei e romantici e la raccontasse per quanto possibile come era, una principessa rinascimentale dalla vita complessa e contraddittoria. È quello che ha fatto Maria Bellonci col suo libro ammirevolmente scritto nel 1939. E tuttavia la Lucrezia del libro resta dentro una cerchia ristretta, a vivere nell’immaginario dei più è la Lucrezia del cliché. Servirà la scoperta del ritratto, la sconcertante immagine di una Lucrezia tanto lontana dallo stereotipo a cambiare le carte in tavola? Chissà. Aspettiamo la prossima puntata di «Voyager».

    La Stampa
     
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  13. •Hans•
     
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    Ma il ritratto di Dossi sarà almeno da tre anni che è stato rivalutato! Ci pensano adesso a scrivere l'articolo?!
     
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    Ahahah no è vecchiotto, l'ho solo trovato oggi =) mi sembrava molto azzeccato il paragrafo finale; perché nonostante (appunto) la notizia sia vecchia, si sente ancora parlare di Lucrezia bella e pericolosa.
    Secondo te è lei nel dipinto?
     
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  15. •Hans•
     
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    Mah... Penso di sì. Alla fine all'epoca la Lucrezia degli ultimi anni era molto diversa da quella arrivata a Ferrara più di dieci anni prima!
    Avrei più dubbi per il ritratto di "Flora" di Veneziano.
    Per me la vera Lucrezia rimarrà quella un po' in carne del dipinto riconosciuto da Maria Bellonci.
    Anche l'affresco negli appartamenti Borgia non è male (ed è uno dei miei preferiti), ma forse è troppo idealizzato... La cosa che mi chiedo però è questa: tra il ritratto di Flora e quello del Pinturicchio, è quasi certo che sia quello del Pinturicchio un ritratto di Lucrezia (alla fine alla corte papale dell'epoca chi era la ragazzina dai lunghi capelli biondi?), però Lucrezia viene sempre identificata con il dipinto di Veneziano. Perché? Sarà per il seno scoperto che rimanda a lussuriosi pensieri? ._.
     
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139 replies since 13/3/2011, 19:23   6125 views
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