Libri su Firenze e i Medici

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    CITAZIONE
    Il libro ripercorre la storia della famiglia Medici e dei suoi membri più in vista, a partire dalle origini della fortuna del casato nella Firenze tardo trecentesca, passando per la grande epoca rinascimentale di Lorenzo il Magnifico e il primo granduca Cosimo I, fino a giungere a Giangastone, mancato senza discendenti diretti nel 1737 e tradizionalmente considerato come l'ultimo erede della dinastia.

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    Vi segnalo questo che pare essere molto interessante! Su Amazon è terminato, ma su altri siti online potete acquistarlo.

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    CITAZIONE
    Bambini, ragazzi e adulti giocano fin dall'alba dei tempi: il gioco è un diritto, un impulso naturale. Oggi computer e telefoni cellulari hanno ucciso ogni vecchio passatempo, e pochi si ricordano del Civettino o delle Pallottole, del Beccaglio o dell'Acculata. È un vero peccato, perché la maggior parte dei giochi sono custodi di perdute ritualità, culture millenarie, saperi d'ogni classe sociale. Strumenti per addestrare la memoria, esercitare il corpo, imparare a evitare i pericoli. Tuffandosi in antiche cronache, rispolverando vecchi trattati o attingendo da celebri opere d'arte, gli autori di questo libro ricostruiscono un mondo ludico oggi scomparso, fatto di giostre e capriole, carte e palloni, filastrocche e tante, tantissime corse all'aria aperta.

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    Bello mi piace, grazie! <3

    Ho trovato questo qui in un articolo tra le riviste dell'anno scorso che i miei mi hanno conservato XD

    BxjiL1a


    CITAZIONE
    Un capolavoro architettonico ammirato in tutto il mondo. Una città, Firenze, al culmine della sua fortuna storica e artistica sotto i Medici. E un genio tormentato, Filippo Brunelleschi, destinato a lasciare un'impronta indelebile nella storia. Sergio Givone tesse in queste pagine la trama che portò alla nascita della cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore, simbolo indiscusso del Rinascimento, ripercorrendo i giorni di una città colpita dalla peste, il magico incrocio degli artisti dell'epoca, da Masaccio a Donatello, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti, le rivalità, le delusioni e i drammi di un'impresa temeraria. A seicento anni dall'inizio dei lavori di costruzione, riviviamo le voci, i gesti, i personaggi e i retroscena di una saga drammatica ed eroica, scopriamo il sogno di un artista visionario che sfidò le leggi della fisica e lo scetticismo dei contemporanei, ma anche il suo rapporto col figlio tanto profondo quanto contrastato. Nel romanzo della cupola s'intrecciano ricostruzione degli eventi e filosofia, scienza e biografia, svelando arcano e realtà di un'opera tra le più rilevanti della nostra civiltà.

    Fra terra e cielo. La vera storia della cupola di Brunelleschi
     
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    Più o meno nell'ambito della famiglia:

    fzAleI5


    CITAZIONE
    Giovanni dalle Bande Nere, soprannominato il «Grande Diavolo», è spesso ricordato come un personaggio quasi mitico. Ma a che cosa è dovuta una così notevole fama? Nato a Forlì il 6 aprile 1498 da Giovanni de' Medici e Caterina Sforza, detta «la Tygre», rimase presto orfano; visse per alcuni anni in convento e fu poi allevato a Firenze dal facoltoso Jacopo Salviati e da Lucrezia de' Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico. Terribilmente impulsivo e indisciplinato, coraggioso fino alla spericolatezza, il sempre irrequieto Giovanni sposò Maria Salviati nel 1516 e da lei ebbe un figlio, Cosimo (il futuro Granduca di Toscana). Ma il suo più forte desiderio era diventare soldato di ventura, mettersi al comando di una propria milizia di soldati e andare in battaglia. Giovanni combatté su vari fronti e sotto diverse bandiere, fino a diventare testimone e protagonista di un'epoca tra le più convulse della storia europea: mentre a Roma governavano papa Leone X e poi Clemente VII (entrambi Medici), l'imperatore Carlo V d'Asburgo ereditò i domini della corona spagnola e contese a Francesco I di Francia il Ducato di Milano.

    Condottiero abile e spavaldo, apprezzato anche da Machiavelli, seppe intuire prima di altri la rivoluzione a cui sarebbe andata incontro l'arte della guerra: il tramonto dell'età dei cavalieri. Abbandonò infatti l'uso di cavalli corazzati e possenti, le armature massicce e gli elmi chiusi, preferendo i più agili cavalli turchi, arabi e berberi, i movimenti rapidi della fanteria leggera, gli attacchi fulminei e l'uso di archibugieri. Ma quando sull'Italia calarono i Lanzichenecchi, con la potenza di fuoco dei loro cannoni, per Giovanni fu la fine.

    Con uno stile che intreccia sapientemente fiction e ricostruzione storica, Carlo Maria Lomartire ci racconta in questo libro una figura centrale del Rinascimento italiano, mettendo in risalto soprattutto l'uomo, le sue passioni e la vivace concretezza dei suoi sentimenti.

    Giovanni delle Bande Nere, Carlo Maria Lomartire
     
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    Beccato per caso su Twitter:

    6E22DC54-DFDE-40AD-9728-C1DEC96BCE95
     
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    CITAZIONE
    Raccontare il matrimonio a partire da un punto di vista d'eccezione, la Firenze del Rinascimento: tale è l'invito che ci rivolge Christiane Klapisch-Zuber in questo libro, prendendoci per mano e guidandoci attraverso una storia fatta di immagini e di oggetti, di scritti pubblici e privati, magistralmente svelati e narrati. I rituali del matrimonio, così come le sue rappresentazioni, esaltano apparentemente la figura femminile per meglio relegarla in secondo piano nella realtà dei fatti e il ruolo subalterno delle mogli e delle madri è confermato e ribadito dal diritto e dalla letteratura moralistica. Destini individuali e collettivi sono analizzati nell'ottica di una "storia globale" delle nozze, che ne mette in evidenza le gerarchie, le contraddizioni e anche i difficili compromessi, tra vita pubblica e privata, sia dal punto di vista femminile che maschile.

    ibs.it

    Questo pare un sacco bello!
     
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    CITAZIONE
    Il Vecchio’, il ‘Padre della Patria’, ma soprattutto il nonno di Lorenzo il Magnifico: Cosimo de’ Medici (1389-1464) è un personaggio molto noto, soprattutto per la storia della sua famiglia. Si tratta invece di una figura che come poche altre incarna la supremazia politica e culturale della Firenze del primo Quattrocento. Cosimo fu innanzitutto uno straordinario uomo d’affari, il più grande banchiere dell’Europa del suo tempo: da questa esperienza e dalle relazioni finanziarie maturò anche le sue eccezionali doti politiche, che gli permisero di reggere le sorti della sua città e del suo Stato con uno stile originalissimo, grazie al quale giocò insieme il ruolo di leader e quello di tutore dei valori repubblicani. Banchiere e uomo politico, Cosimo coltivò una rete di amicizie e frequentazioni nell’ambito della cultura umanistica e investì risorse imponenti nell’arte, nella raccolta di libri e oggetti preziosi, nella promozione delle imprese assistenziali e delle comunità religiose. Questo libro affronta i tanti aspetti della poliedrica personalità di Cosimo, attingendo alla voce delle fonti del tempo e alle sue stesse parole, per restituire alla sua figura la freschezza e la vitalità con cui lo conobbero i contemporanei.

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    Esce giovedì!
     
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126 replies since 18/5/2013, 17:09   3037 views
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