Gli Aragona di Napoli

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    Ma sì, io penso che finché vivessero more uxorio con un uomo non ci fosse nulla di male, anzi sono contenta per loro, soprattutto per Giovannella poverina, una disgrazia dietro l'altra.
    Anche Isabella fondamentalmente se - mettendo caso sia vero - si fosse concessa solo a Prospero Colonna non sarebbe riprovevole, il problema sussiste nel caso in cui ne avesse avuti altri contemporaneamente, e l'eventualità della sifilide lascia pensare questo, anche perché Prospero Colonna sembra una sorta di don Giovanni XD Comunque non penso che avesse tradito Gian Galeazzo, era innamorata dopotutto, però la lettera del "bel corsiero" lascia trapelare una nuova prospettiva di lei e del suo matrimonio, non era insomma pienamente soddisfatta del marito. Poi c'è chi dice che il mercurio lo usassero pure come cura di bellezza, ma sinceramente non credo che ci fosse qualcuna tanto stupida da volersi avvelenare senza motivo pensando che i denti neri facessero belli XD
    Su Sancia invece non nutro alcun dubbio, era la pecora nera di famiglia, cominciamo dall'inizio a valutare la sua vita sessuale:
    1) Matrimonio con Onorato Caetani: sciolto nonostante già consumato (grrr)
    2) Matrimonio con Goffreda: Sancia consuma pure coi cognati Cesare e Giovanni a che c'è.
    3) Ippolito d'Este "scopre" la cuginastra.
    4) Prospero Colonna.
    5) Gonzalo Fernández de Córdoba.

    Non credo ci siano dubbi sulla sua condotta.

    P.S. certo che Gonzalo doveva avere un fascino proprio speciale, per far sbavare tutte le donne così (e si dice persino la Cattolica) XD
     
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    però la lettera del "bel corsiero" lascia trapelare una nuova prospettiva di lei e del suo matrimonio, non era insomma pienamente soddisfatta del marito

    Ma voglio pure vedere, se la picchiava XD poveretta. E lo pianse pure, io avrei ballato sulla sua tomba.

    CITAZIONE
    il problema sussiste nel caso in cui ne avesse avuti altri contemporaneamente, e l'eventualità della sifilide lascia pensare questo, anche perché Prospero Colonna sembra una sorta di don Giovanni

    Ma quello al massimo significherebbe che magari gliel'ha attaccata lui! Che io sappia Prospero è l'unico di cui si parli a proposito di rapporti con Isabella, forse altrove ho letto di Cordoba ma non ne ero rimasta affatto convinta. Tant'è che a Bari Isabella ebbe un ministro fedelissimo molto impopolare, eppure nessuno si sognò di attribuirgli una relazione illecita con lei. Doveva esserci una percezione di irreprensibilità di Isabella almeno dal punto di vista della condotta sessuale.

    CITAZIONE
    P.S. certo che Gonzalo doveva avere un fascino proprio speciale, per far sbavare tutte le donne così (e si dice persino la Cattolica) XD

    Sì lui me lo figuro davvero come gran bel fusto, complice anche una certa confusione iconografica che lascia spazio all'immaginazione XD

    Su Sancia credo anch'io che sia rimasto poco da dubitare (non sapevo della consumazione con Onorato però, davvero? non c'era solo tipo il contratto?) semplicemente perché su di lei si concentrano troppi "rumor" da troppe parti, è difficile non pensare che almeno uno non fosse vero. Poi bisogna vedere su cosa si fondavano, magari era solo civettuola però bastava quello a scatenare la fantasia dei parrucconi. Poi attorno a lei c'è davvero un sacco di mistero, si può pensare tutto e il suo contrario.
     
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    Che il matrimonio con Onorato fosse stato consumato lo dice Notar Giacomo nella sua Cronica napoletana, ma non specifica a questo punto su quale base fosse stato sciolto. Poi sai, chi ha il Papa per suocero della figlia tutto può. Il fatto poi che uno dei servitori di Sancia (o di Goffredo, non ricordo bene) fosse stato costretto a testimoniare che in casa di Sancia non si commettesse mai nessuna disonestà lascia largamente intendere il livello di perversione di quella casa.
    Ciò che è indubbio è che le donne Aragonesi avevano fama di essere praticamente ninfomani, che poi non corrispondesse a verità è un altro conto. La stessa Giovannella fu accusata di aver ucciso il marito di troppo coito (questa storia mi fa morire ogni volta XD). Bisogna comunque scavare a fondo di ogni vicenda e guardare le corrispondenze. Ad esempio pare assurdo che una donna religiosissima e austera come Eleonora potesse aver avuto una relazione adulterina con Diego Cavaniglia, però se poi vai ad esaminare gli elementi: 1) Eleonora si sposò definitivamente a 23 anni, fino a quel momento fu una donna sola; 2) Ferrante accasò Diego proprio nel 1477, l'anno in cui Eleonora tornò in visita alla corte di Napoli. Perché farlo sposare proprio in quell'anno? Questo non prova nulla, naturalmente, ma inasprisce il dubbio. Se poi pensi che gira voce che Diego fosse stato amante non solo di Eleonora, ma persino amasio di Ferrante e di Alfonso, viene da sbattersi la testa al muro.
    Confesso che Gonzalo sta nella mia personalissima lista degli "homini" a me graditissimi XD
     
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    La stessa Giovannella fu accusata di aver ucciso il marito di troppo coito (questa storia mi fa morire ogni volta XD).

    Qualche secolo fa la gente era fissata con questo argomento, se uno moriva improvvisamente e magari si era sposato da poco allora doveva certamente essere colpa del troppo sesso. XD

    Sinceramente sulle storie clandestine vado sempre un po' cauta, o meglio qualche anno fa credevo a tutto più facilmente ma poi ho iniziato a prendere più in considerazione la mentalità del tempo. In fondo l'amore platonico era tenuto in altissima considerazione.

    CITAZIONE
    Se poi pensi che gira voce che Diego fosse stato amante non solo di Eleonora, ma persino amasio di Ferrante e di Alfonso, viene da sbattersi la testa al muro

    Ecco, queste sono storie di amorazzi che mi piacciono XD un po' di gay drama.
    A parte gli scherzi la storia di Eleonora con Diego per come l'ho letta aveva un che di boccaccesco, non mi sono mai davvero soffermata a pensare che ci credessi o no perché alla fine Eleonora m'interessa relativamente.

    Secondo me la fama delle donne (o comunque di alcune donne) della casa d'Aragona più che altro risente del fatto che Ferrante aveva una caterva di figli. Tanta gente aveva figli legittimi e illegittimi, per carità, ma lui aveva davvero una famiglia numerosa come un'esercito. Doveva esserci un'idea che a corte si fosse creata una libertà di costumi. Certo poi essendoci TUTTA quella gente per la legge della probabilità qualche libertino doveva scapparci XD

    Non avevo mai ragionato sulla consumazione del matrimonio tra Sancia e Onorato Caetani sinceramente, forse perché lei era parecchio giovane quando è avvenuto il matrimonio (credo attorno ai dieci anni?). Certo fino al divorzio doveva aver raggiunto l'età per consumare, e magari è successo, ma poi lui non si era sposato con una figlia di Ferrante? Cioè, sarebbero servite altre dispense papali per consanguineità bla bla bla. Di nuovo, la vita di Sancia è veramente un mistero e questo è sia affascinante sia frustrante.
     
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    CITAZIONE (‚dafne @ 13/4/2021, 19:00) 
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    La stessa Giovannella fu accusata di aver ucciso il marito di troppo coito (questa storia mi fa morire ogni volta XD).

    Qualche secolo fa la gente era fissata con questo argomento, se uno moriva improvvisamente e magari si era sposato da poco allora doveva certamente essere colpa del troppo sesso. XD

    La stessa accusa fu fatta a Margherita d'Asburgo in occasione della morte di Juan d'Aragona.
    Va detto che Juan d'Aragona a 18 anni era di costituzione fragile, da bambino aveva sofferto di epilessia e sembra che fosse un miracolo il fatto che avesse superato l'adolescenza. Oggi sembra sia morto di tubercolosi ma all'epoca diedero la colpa a Margherita e a Isabella di Castiglia che non aveva voluto far dormire i due in letti separati
     
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    Proprio così! Mi è capitato più volte di leggere “autopsie” simili, tra l’altro è anche un ottimo modo di scaricare la colpa su una donna ✌🏻

    Ora che ci penso, forse anche i problemi di salute (e dopo la morte) di Luigi XII furono attribuiti al suo nuovo matrimonio.
     
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    Il punto è che il coito richiede uno sforzo non indifferente, perciò se uno è già malato o malaticcio è normale che praticando troppo coito si sfianca. Ferrandino in quel momento particolare aveva appena superato una prima crisi di malaria (la stessa di cui morì Gilberto di Montpensier), dunque la sua ricaduta improvvisa subito dopo le nozze fu attribuita alla eccessiva attività sessuale. Allo stesso modo Juan d'Aragona era proprio debole di suo e anche nel caso di Gian Galeazzo la morte fu parzialmente attribuita ai disordini sessuali, tanto più che la moglie era di nuovo incinta. Perfino una malattia di Ludovico nel 1488 fu collegata dal Trotti al troppo coito con Cecilia che era appena giunta a corte, ma in generale si reputava che il troppo coito provocasse dolori di stomaco. In effetti lo stesso Ludovico nel 1496 fu colto da dolori allo stomaco fortissimi, tanto che si dubitò un avvelenamento, e guarda caso fu il periodo in cui ingravidò sia la moglie sia l'amante. Coincidenze? Io non credo. Insomma, non avevano poi tutti i torti a parer mio XD
    CITAZIONE
    Secondo me la fama delle donne (o comunque di alcune donne) della casa d'Aragona più che altro risente del fatto che Ferrante aveva una caterva di figli.

    Più che altro il loro problema è che erano di sangue spagnolo. Se ci fai caso pure i Borgia furono accusati di perversione e di incesto, accuse non dissimili da quelle rivolte agli Aragona, e ad Alfonso e Ferrante in particolare, che avrebbe giaciuto con la sorella Eleonora (la moglie di Marino Marzano). Le altre corti non avevano la stessa cattiva fama di Napoli, e io non credo sia una coincidenza se Ludovico nel 1485 insistette perché la fidanzata (già sposa teoricamente) tornasse a vivere presso la corte paterna e fosse allevata lì, dato che aveva ormai compiuto i dieci anni.
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    ma poi lui non si era sposato con una figlia di Ferrante?

    Sì, in cambio di Sancia gli fu data Lucrezia. Sancia appunto aveva già l'età per consumare, quindi non è improbabile che fosse successo, come afferma Notar Giacomo.
     
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    Più che altro il loro problema è che erano di sangue spagnolo. Se ci fai caso pure i Borgia furono accusati di perversione e di incesto, accuse non dissimili da quelle rivolte agli Aragona, e ad Alfonso e Ferrante in particolare, che avrebbe giaciuto con la sorella Eleonora (la moglie di Marino Marzano). Le altre corti non avevano la stessa cattiva fama di Napoli, e io non credo sia una coincidenza

    Sì, c’è sicuramente un sostrato xenofobico. Poi sia Ferrante sia Rodrigo erano le persone giuste per dare un fondo di verità a certe cose XD
     
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    Già che l'ho appena cariata su Wikipedia, ho pensato fosse bello condividere con voi questo strambotto scritto da Ferrandino ad un proprio suddito che si doleva della sua partenza:

    «De la partenza mia chi si contenta,
    chi se 'nde allegra, e ride a chi li piace,
    chi se 'nde dole e chi se 'nde lamenta,
    chi se 'nde aflige e chi se 'nde desface.
    Chi tira in questo affanno e chi m'alenta,
    chi se 'nde dole e chi se 'nde despiace.
    La misera arma mia che se tormenta
    in questo fuoco se consuma e tace.»

    Nell'opera in cui l'ho trovato non è collocato temporalmente, ma io credo proprio sia stato scritto in quei giorni in cui Ferrandino dovette lasciare Napoli mentre Carlo VIII era in procinto d'entrare in città. Poveretto, si percepisce tutta l'angoscia e l'amarezza. Ogni volta mi vien da piangere.
     
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    Molto interessante questa cosa, non sapevo avesse scritto versi. La malpensante che c'è in me si chiede se siano di suo pugno però mi piace anche pensare che la vicinanza col Cariteo gli abbia infuso la capacità di poetare!
     
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    Ahahahah Diana92 non credo proprio che se li facesse scrivere da altri e li spacciasse per suoi XD Questa cosa sappiamo con certezza che la faceva il marchese Francesco Gonzaga, perché un suo cortigiano gli scrisse per lettera che gli avrebbe volentieri composto qualche poesia per le sue amanti come egli gli aveva richiesto, ma aveva paura di farle troppo belle e che le destinatarie se ne accorgessero. XD Ferrandino non era proprio il tipo! Poi io ho trovato solo questo strambotto, ma pare che ne abbia scritti altri.
     
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    Ieri mattina ho fatto una pazzia: ho aperto la raccolta in quattro volumi delle "Guerre in ottava rima" che ho in casa e c'ho trovato un mondo! Davvero, avrei dovuto aprirla prima, non credevo che esistessero tutti questi componimenti in versi sulle guerre d'Italia! Ne ho raccolti alcuni passi che parlano nei nostri, alcuni li ho già messi su Wikipedia, quelli riguardanti gli Aragona li riporto qua:

    Questa è una prosopopea del regno di Napoli:
    «Son quel regno sfortunato
    pien di pianto, danni e guerra,
    Francia e Spagna in mar in terra
    m'hanno tutto disolato.
    Per me pianga ogni persona,
    gentil regno pien d'affanni,
    ché cinque re di corona
    me son morti in tredici anni,
    con tormenti e gravi danni.
    [...] Son quel regno sfortunato,
    prima el re Ferrando vechio,
    re Alfonso el so figliolo,
    Ferandino de virtù è spechio,
    ch'ai Francesi de gran dolo
    e re Carlo con so stolo
    deschazò verso el ponente;
    morte el tolse de presente.
    Federico è ancho passato.
    [...] Son quel regno sfortunato:
    el magnanimo Ferrando,
    del gran sangue di Ragona,
    hebbe Italia a so comando,
    tremar fece ogni persona,
    poi che morto sua corona
    perse el ramo de l'oliva,
    hor più pace non se scriva
    per me tristo disgraziato.
    Son quel regno sfortunato:
    come Alfonso hebe el sceptro,
    quel iniquo e fero Marte,
    con furore horrendo e tetro,
    mandò Carlo in quelle parte;
    con sua forza ingegno et arte
    me constrinse a doglie e pianto,
    che giamai mi darò vanto
    ch'io sia aventurato...»

    (Dragoncino da Fano, El lamento del Reame di Napoli (1528). Guerre in Ottava rima (III-1.1))

    Vi confesso che quando ho cominciato a leggerlo mi son messa seriamente a piangere, quanta malinconia mi ha messo! Continua ancora per molte ottave, ma la parte che a noi interessa è questa.

    Adesso quelle relative a Ferrandino, questa sull'abdicazione di Alfonso:

    «Torniamo a Ferdinando el giovenetto,
    che si vede nel regno incoronato.
    L'ardir, la gioventù gli scalda el petto,
    desideroso di salvar suo stato,
    prese partito e fe' questo concetto:
    di non voler in casa esser serrato,
    ma come nuovo re francho e potente
    di farsi incontra a la nemica gente.»

    (Gerolamo Senese. La venuta del Re Carlo con la rotta del Taro (1496-1497). Guerre d'Italia in ottava rima (II 4.8:58))

    Questa una prosopopea dell'Italia che piange i suoi figli perduti (qui Ferrandino):

    «S'avessi el filio Rege Ferdinando,
    che fussi in vita con meco in tal caso,
    darebbe a ogni mio affanno bando,
    ma lassa a me nessun non m'è rimaso,
    e di lor me aricordo lachrimando,
    che 'l fonte di pietà secò al suo vaso
    per me, 'send'io recepto di tormenti
    priva di figli e d'amici e parenti.»
    (El lamento e la discordia de Italia Universale (1510 ca.); Guerre d'Italia in ottava rima (II-10.10:14))

    Ho incontrato notevoli difficoltà nella trascrizione di quest'ultimo passo per via del fatto che posseggo una copia anastatica del manoscritto originale, perciò mancano accenti, apostrofi, le n sono spesso abbreviate e f e s corrispondono. In questo preciso caso i versi 6-7 dell'ottava sono di difficile comprensione, nell'originale sta scritto: "chel fõte di pieta feco al fuo vafo/ per me fê dio recepto ditormêti" fate finta che i segni sopra le vocali siano trattini, i quale indicano l'omissione della n. Ho chiesto soccorso al mio professore di filologia e concordiamo nel dire che ci sia scritto 'send'io con errata separazione del verbo, altrimenti non si spiega.

    Ce ne sarebbero ancora altre, ma queste a mio parere son le più degne di nota. Poi ci sarebbe tutto un racconto in ottave sulle vicende di Alfonso e Ferrandino ma mannaggia che nel volume non c'è, l'ho visto solo in apparato critico! A breve vi porto anche quelle sugli Sforza e sugli Este.

    Edited by Semperinfelix - 30/4/2021, 17:20
     
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    Ti confermo sicuramente il cambio f/s e il fatto che gli accenti circonflessi implichino una n accanto alla vocale. Grazie per la faticaccia!

    CITAZIONE
    Torniamo a Ferdinando el giovenetto,
    che si vede nel regno incoronato.
    L'ardir, la gioventù gli scalda el petto,
    desideroso di salvar suo stato

    :<

    CITAZIONE
    Son quel regno sfortunato
    pien di pianto, danni e guerra,
    Francia e Spagna in mar in terra
    m'hanno tutto disolato

    :<<

    Povera Napoli mia.
     
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    Novità. Leggendo alcuni estratti dei Successi Tragici et Amorosi occorsi in Napoli etc etc, ho potuto recuperare i nomi degli amanti di Isabella d'Aragona. In pratica dopo la morte di Gian Galeazzo ebbe:
    1) Prospero Colonna, che la condusse sulla cattiva strada;
    2) Giosuè di Ruggiero, con cui fece le corna a Prospero Colonna;
    3) Alessandro Pignatelli, con cui fece le corna a Giosuè.

    Sua figlia Bona invece ebbe per amante Ettore Pignatelli, figlio dello stesso Alessandro.

    Non ho alcun dubbio che questa sia la verità perché 1) l'indole lussuriosa di Isabella è confermata da quella lettera di cui vi parlavo già durante il periodo milanese; 2) tutti i fatti narrati nei Successi (almeno quelli che ho visionato finora) trovano poi corrispondenza nelle fonti storiche. Con ogni evidenza non si tratta né di calunnie, né di fantasie, bensì di una compilazione di segreti che più scrittori annotarono nel corso dei decenni per duecento anni.

    Questo accredita anche l'ipotesi che Isabella avesse contratto a tutti gli effetti la sifilide.

    Trovate queste stesse informazioni (e anche qualcosa in più) riportate da me sulle rispettive pagine Wikipedia.

    CITAZIONE
    «Arrivata Bona in Polonia, fu ricevuta dal suo marito con real pompa et allegrezza infinita, et essendo coricato la prima notte con lei, non avendola trovata vergine, soleva poi sovente dire il re suo marito queste parole: Regina Bona attulit nobis tria dona: faciem pictam, vulvam non strictam et pecuniam fictam [ Videlicet: la Regina Bona portò a noi tre doni: una faccia dipinta, una vagina non stretta e una ricchezza contraffatta] per cagione delle molte monete false che furono trovate fra li 100 mila docati.»

    (La verità svelata a’ principi o vero successi diversi tragici et amorosi occorsi in Napoli dall’anno 1442 sin all’anno 1688)


    P.S. ho anche avuto - mio malgrado - conferma del fatto che a Napoli fosse ancor vivo l'amor greco. Lo stesso Giosuè di Ruggiero era stato amasio di Prospero Colonna prima che se lo ciucciasse Isabella.

    P.P.S. sarebbe esilarante a questo punto se l'ipotesi di Michael Ennis fosse vera: il vero padre del duchetto Francesco non è Gian Galeazzo, bensì Galeazzo Sanseverino puahahahah.
     
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43 replies since 4/5/2014, 16:31   1469 views
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