Le sette dinastie, Matteo Strukul

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    Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria. A Milano, Filippo Maria, l’ultimo dei Visconti, in assenza di figli maschi cerca di garantire la propria discendenza dando in sposa la giovanissima figlia a Francesco Sforza, promettente uomo d’arme. Intanto trama contro il nemico giurato, Venezia, tentando di corromperne il capitano generale, il conte di Carmagnola. Ma i Condulmer non temono gli attacchi: smascherano il complotto e riescono a imporre sul soglio di Pietro proprio un veneziano, che diverrà papa con il nome di Eugenio IV. Tuttavia il duca milanese troverà alleati anche a Roma: sono i rappresentanti della famiglia Colonna, ostili al papa che viene da Venezia e decisi a cacciarlo dalla città. Solo l’aiuto dei Medici riesce a scongiurare la morte del pontefice, costretto però a un esilio forzato a Firenze. E mentre nel sud dell’Italia si fa sempre più cruenta la guerra tra angioini e aragonesi, il destino della penisola italica è sempre più avvolto nell’incertezza…

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    In libreria dal 7 ottobre.
     
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    il conte di Carmagnola

    Chi si risente! #manzonifeels
    Mi sembra abbastanza chiaro che abbiano chiesto a Strukul una specie di GoT con le famiglie storiche, è un'idea di tutto rispetto e devo dire che mi incuriosisce molto più questo libro delle sue ultime uscite stile "un Medici alla volta".
     
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    Io non ho letto nessuno dei suoi libri, e ormai sto sempre ponendo poco fiducia nei romanzi storici in generale. XD
     
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    Ne ho letti due e non credo che ti piacerebbero sinceramente, poi ho proprio evitato di andare avanti anche perché avevo letture e scritture da fare.
    Questo qua potrei provarlo più che altro perché ha personaggi di cui non ho mai letto e mi piacerebbe “scoprire” qualcuno. Leggere duecento versioni delle stesse persone mi ha sfiancato xD
     
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    Il suo stile in sé mi piace ma le trame in sé sono alquanto meh; questo voglio provarlo per lo stesso motivo ma mi convince poco
     
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    Dunque, l'ho letto e mi è piaciuto abbastanza, più di quelli sui Medici che ho "provato". Il più grosso difetto, se vogliamo chiamarlo così, è che pur essendo bello corposo (544 pagine) il romanzo meritava di essere o più lungo o prolungato in una saga, perché alcuni personaggi erano davvero affascinanti e avrebbero meritato più spazio. Alcuni compaiono una o due volte sole! A cercare il pelo nell'uovo avrei anche da ridire su un paio di caratterizzazioni ma alla fine è lo scrittore a decidere come vuole rendere una data figura storica.
    Tornando ai pregi del romanzo, quello indiscutibile è il fatto di ritrarre persone che inspiegabilmente non s'era mai filato alcuno scrittore "di peso" (giusto Manzoni col Carmagnola). Ci sono storie che non conoscevo affatto, tipo quella della prima moglie di Filippo Maria Visconti e praticamente mezza vita di sua moglie Bianca Maria. Ho anche apprezzato molto tutto il versante napoletano (con bei personaggi, devo dire) perché sono pur sempre una meridionale, con Venezia poi avevo solo da imparare e sebbene non sia il mio segmento preferito anche quello della Serenissima ha il merito di puntare i riflettori su storie interessanti.
    Questa è un'opinione sintetica più o meno a caldo, una rece più ragionata andrà sul sito per il quale mi è stato spedito il libro.

    Dimenticavo! La storia si conclude nel 1476 e da come si chiude sono abbastanza sicura che arriveranno sequel.
     
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    Ed ecco il sequel!

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    CITAZIONE
    1494. L'ombra di Carlo VIII si allunga come una maledizione sulla penisola italica. Intanto Ludovico il Moro ha da tempo usurpato il ducato di Milano. A Roma Rodrigo Borgia, eletto papa, alimenta un nepotismo sfrenato e colleziona amanti. Venezia osserva tutto grazie a una fitta rete di informatori, magistralmente orchestrata da Antonio Condulmer, Maestro delle Spie della Serenissima, mentre il re francese valica le Alpi e, complice l'alleanza con Ludovico il Moro, giunge con l'esercito alle porte di Firenze. Piero de' Medici, figlio del Magnifico, lascia passare l'invasore, accettandone le condizioni umilianti e venendo in seguito bandito dalla città che si offre, ormai prostrata, ai sermoni apocalittici di Girolamo Savonarola. Mentre il papa si rinchiude a Castel Sant'Angelo, Carlo marcia su Roma con l'intento di saccheggiarla, per poi mettere a ferro e fuoco Napoli e reclamare il regno nel nome della sua casata, gli Angiò. L'inesperto Ferrandino non ha alcuna possibilità di opporsi. In un'Italia sbranata dal "mal francese", che dilaga come un'epidemia mortale, convivono lo splendore del Cenacolo di Leonardo da Vinci e l'orrore della battaglia di Fornovo; le passioni e la depravazione del papa più immorale della Storia e le prediche apocalittiche di un frate ferrarese che finirà bruciato sul rogo...

    ibs

    Edited by ‚dafne - 7/10/2020, 16:30
     
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    Questo sembrerebbe più interessante, ma quel "papa più immorale della Storia" riferito a Rodrigo è un BIG NO. Come se prima di lui non ce ne fossero stati di simili sul soglio pontificio!
     
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    Mi auguro che sia una semplificazione ma non si sa mai purtroppo. In compenso leggo Ferrandino e il mio cuore #teamAragona spera che abbia un po' di spazio. Sono in un periodo favorevole ai romanzi quindi voglio leggerlo presto!
     
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    Mi auguro che sia una semplificazione ma non si sa mai purtroppo.

    Il fatto è che, se si vuole gridare allo scandalo per attirare l'attenzione del lettore, Rodrigo ci riesce benissimo! Il sospetto è che si cada sempre nei soliti luoghi comuni.

    Comunque facci senz'altro sapere, di questo volume son davvero curiosa! ;)
     
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    Sììì appena posso lo leggo & torno! (devo anche leggere il volumetto sulla Congiura ma faccio tutto appena mi passa la tre giorni di emicrania lol)
     
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    Confermo che la descrizione di Rodrigo è una sintesi un po' spietata forse fatta dalla promozione, nel romanzo non è uno stinco di santo ovviamente ma nemmeno una caricatura. Quasi quasi ne esce peggio Cesare!

    Come il precedente, il libro è una narrazione corale con punti di vista alternati di un sacco di personaggi tra cui ovviamente i Borgia e Sancia, Prospero e Fabrizio Colonna, Ludovico il Moro, Leonardo, Caterina Sforza, Ferrandino d'Aragona, Antonio Condulmer e altri. Alcuni si perdono presto per ovvi motivi (si moriva un sacco o comunque si usciva di scena facilmente) ma c'è l'indubbio vantaggio di non passare troppo tempo con figure storiche già scritte e riscritte. Ad esempio nel caso dei Borgia sono ripresi trope abbastanza triti come le attrazioni incestuose, ma dal momento che il romanzo non è solo su di loro la questione non pesa troppo.

    Sancia mi è piaciuta un sacco, come ormai saprete ho letto un sacco di roba sui Borgia & congiunti e questa sua versione è sicuramente la mia preferita perché non è una femme fatale e basta, ma nemmeno la MarySue senza macchia della Kalogridis. Anche Lucrezia è abbastanza ben scritta, non una strega dissoluta ma neanche da sempre la "buona duchessa" che diventa a Ferrara (e pure a Ferrara ha un momento Mean Girls mica male).

    Interessante che una delle sottotrame si concentri sulla sifilide e sullo sgomento che provocò nel Paese, l'ultimo libro che se n'era occupato era di Sarah Dunan e a mio parere lei non era per niente riuscita a non farlo sembrare un inserto scientifico separato dalla storia.

    In definitiva è stata una lettura interessante che consiglio di fare lentamente.
     
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11 replies since 19/9/2019, 17:20   269 views
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