Casa Savoia

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  1. marie.
     
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    CITAZIONE
    Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino a formare uno Stato.

    [...] Con la Restaurazione, Vittorio Emanuele I riebbe i suoi possedimenti accresciuti della Liguria. Restauratore dell’assolutismo, fu insensibile alle aspirazioni costituzionali dei liberali piemontesi e allo scoppio dei moti del 1821 abdicò in favore del fratello Carlo Felice, nominando reggente il nipote Carlo Alberto principe di Carignano (1821). Questi fu indotto dai circoli rivoluzionari piemontesi a concedere la Costituzione, ma sconfessato dal nuovo re, con l’aiuto degli Austriaci abbatté poi il governo liberale. Succeduto a Carlo Felice (1831), riaffermò l’assolutismo monarchico e accentuò l’indirizzo reazionario della politica estera sabauda, aprendo poi sotto la spinta di patrioti come V. Gioberti e M. d’Azeglio, il Piemonte a un cauto liberalismo fino a concedere dopo molte indecisioni lo Statuto (marzo 1848). All’annuncio della ribellione di Milano dichiarò guerra all’Austria, ma definitivamente sconfitto a Novara, abdicò (1849) a favore del figlio Vittorio Emanuele II. La pace negoziata con l’Austria non comportò perdite territoriali.

    Il nuovo re chiamò nel 1852 alla presidenza del Consiglio C. Benso di Cavour di cui appoggiò sostanzialmente l’azione di politica estera volta a creare le condizioni favorevoli a una soluzione della questione italiana concertata; contemporaneamente, la modernizzazione delle istituzioni politiche in senso liberalcostituzionale confermò il ruolo guida assunto dal Regno di Sardegna nel processo di liberazione nazionale e gli ambienti patriottici si mobilitarono intorno a Vittorio Emanuele. Fu proclamato re d’Italia nel 1861; in cambio del riconoscimento francese, la S. con Nizza era stata ceduta alla Francia (trattato del 24 marzo 1860); portò a compimento il processo di unificazione in chiave monarchico-unitaria con l’acquisizione del Veneto (1866) e la presa di Roma (1870). Con la proclamazione di Roma a capitale d’Italia la storia degli Stati sabaudi si inserì in quella dell’Italia.

    Con la proclamazione della Repubblica (2 giugno 1946), la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione stabilì che i membri e i discendenti di casa S. non erano elettori e non potevano rivestire uffici pubblici né cariche elettive, mentre agli ex re, consorti e discendenti maschi erano vietati l’ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale. Con la stessa norma furono avocati allo Stato i beni degli ex re, loro consorti e discendenti maschi facenti parte del loro patrimonio. La cessazione degli effetti dei commi primo e secondo della XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione è stata decretata dalla legge costituzionale promulgata il 23 ottobre 2002.

    treccani

    Maria_Umberto

    CITAZIONE
    E' l'8 gennaio, un mercoledì nuvoloso dagli improvvisi acquazzoni. Cento colpi di cannone, centinaia di bianche colombe in volo. Nella cappella Paolina del Quirinale celebra l'arcivescovo di Pisa, cardinale Maffi. Mussolini, in divisa da cerimonia e col collare dell'Annunziata, funga da notaio della Corona. Gli sposi sono emozionati, come fossero comuni mortali. Sul suo diario, re Vittorio Emanuele III, sempre conciso, scrive: "8 gennaio: nozze di mio figlio". "Divinamente bionda _ scrive un giornale _ Una visione di luce". Ma gli occhi di lei, insinua qualcuno, sembrano già addolorati. Anni dopo Maria José dirà : "Fu uno spettacolo neroniano".

    Roma, che si è rifatta il trucco, sembra impazzita dalla gioia: balli, sfilate, caroselli. I balconi e i tetti dei palazzi sono gremiti di gente per vedere gli sposi. Grandi feste, grandi speranze. Grandi aspettative per un matrimonio che sarà una delusione.

    Quell'8 gennaio é un giorno pieno di sorrisi e di lacrime di gioia, ma mai coppia fu peggio assortita. L'unico comune denominatore è la bellezza. Tutto il resto li divide: lei è anticonformista, schietta, impulsiva, semplice, spontanea. Lui è rigido, gelido, ligio all'etichetta, distante, imbarazzato. Lei ha aspirazioni intellettuali, è curiosa di vedere e di capire. Considera la libertà e la gioia di vivere elementi irrinunciabili. Anni dopo commenterà: "Più che una famiglia i Savoia erano dei frigidaire".


    La loro avventura di coppia sarà un fallimento. La vita di Maria José (che si spegnerà nel 2001) sarà da donna inquieta e discussa, moglie negletta, madre negligente, sempre con la sua spontaneità, la sua regale semplicità, libera di scegliere, libera di sbagliare. Lui, il "re di maggio", regnerà solo 36 giorni. La terra del suo esilio sarà il Portogallo, a Cascais, solo in faccia a quel mare che risuonerà nelle notti incessante come un lamento. La sua vita sarà fatta di nostalgie, rimpianti, malinconie. Le cronache parleranno di lui soprattutto come di un padre sfortunato. Quando morirà, nel 1983, qualcuno dirà: "é morto solo, come è sempre vissuto".

    Il Sole 24 Ore

    M_Jos_fid_Umberto

    Ultimo_saluto_di_Re_Umberto_13_giugno_1946

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    Edited by ‚dafne - 19/12/2017, 12:50
     
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  2. marie.
     
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    Segnalo che oggi va in onda "La Storia Siamo Noi" su Re Umberto, nonché una delle ultime puntate della trasmissione, di cui è stata annunciata la chiusura.
    CITAZIONE
    Umberto II di Savoia, “il re di maggio”, aveva davvero simpatie antifasciste? La scelta dell’esilio, all’indomani del referendum, fu davvero una sua decisione o Umberto fu vittima di una trappola da parte del nuovo potere repubblicano? Per La Storia siamo noi, condotto da Giovanni Minoli, il documentario Ultimo re, in onda giovedì 16 maggio alle 23 su Rai3, si pone come obiettivo quello di far luce su una delle figure più controverse e meno conosciute di casa Savoia.

    Attraverso la scoperta di documenti inediti, scovati negli archivi di stato, si viene a sapere che l’OVRA, la polizia segreta di Mussolini indagava su di lui e sulle simpatie antifasciste che avrebbe condiviso con la moglie Maria José, ma non solo. Dalle carte emerge con altrettanta chiarezza la volontà del Duce di sminuire e mortificare la sua reputazione. “In una seduta segreta – si legge - il Duce ha dichiarato che in nessun caso il principe di Piemonte diverrà re per i suoi vizi e la sua vita sregolata”.

    Di fatto invece Umberto regnò, anche se un mese soltanto, quello del maggio del 1946. Poi uscendo dalla porta posteriore del Quirinale partì volontariamente per il Portogallo. Ma sapeva davvero, allora, che si sarebbe trattato di un esilio definitivo? Rispondono a questa e ad altre domande i figli di Umberto, Vittorio Emanuele e Maria Gabriella, il nipote Emanuele Filiberto e il cugino Amedeo d’Aosta che hanno accettato di collaborare con La Storia siamo noi per dare il loro contributo alla conoscenza dell’ultimo monarca italiano.

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  3. Grancontessa Mathilde
     
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    Maria José era bellissima, la più bella principessa dell'epoca!
    Maria Josè aveva occhi chiarissimi di color azzurro-grigio-verde, aveva gambe lunghe e sguardo duro, quasi malinconico. Veniva chiamata per via dei suoi capelli a riccioli e gli occhi chiarissimi "la negresse blonde avec les yeux de diamants".
    Umberto, altrettanto bello...si diceva che il padre fosse geloso del figlio...Umberto, alto, robusto, buon conversatore, generoso, conosce cinque lingue, compreso un po’ di russo. Occhi neri, modi galanti, soprannominato Prince charmant, i giornali stranieri lo paragonano a Rodolfo Valentino. Ama la musica e la moda.

    Riporto un'episodio:
    Alle 9.55 il principe di Piemonte Umberto scende da un’auto in fondo a Rue Royale, davanti alla scalinata che conduce alla piazza del congresso per rendere omaggio al Milite Ignoto. Umberto indossa la grande uniforme di colonnello della fanteria, si avvicina al gruppo delle autorità e scambia qualche parola con il conte di Broqueville, ministro della difesa belga. Il cielo è coperto e il vento è gelido. Le trombe suonano la fanfara reale. Alle sue spalle Fernando di Rosa, un ventenne antifascista, gli spara: il colpo di pistola va a vuoto. Il giovane viene arrestato, voleva colpire la monarchia per essersi compromessa con il regime fascista: «Era mia ferma intenzione uccidere il Principe ereditario e mi dolgo di non essere riuscito». Il Principe rimane impassibile, mantiene il suo contegno ed elargisce sorrisi e continua a salutare la folla che lo acclama. Compie impavidamente il suo dovere seguendo gli insegnamenti di suo nonno Umberto I: «Gli attentati fanno parte degli incerti del mestiere di un sovrano». Mezz’ora dopo ad aspettarlo sulla gradinata dell’ambasciata italiana, Maria José: «La notizia arrivò immediatamente a Laeken ma io non ne fui messa al corrente. (...) Tutti si congratulavano con Umberto per il “suo coraggio” e per “il suo sangue freddo”. Io, pensando che questi complimenti fossero rivolti al nostro fidanzamento, rimanevo in silenzio e lo guardavo con un’espressione dura. Alle fine mi chiese spiegazioni e io senza pensarci due volte, risposi: “Dovrei congratularmi anch’io per il sangue freddo che dimostri a fidanzarti con me?” Umberto capì al volo la situazione. Entrambi scoppiammo in una risata liberatoria. Ai miei genitori, turbati dall’accaduto, disse: “Bisogna sorridere. Dopotutto, visto che quell’uomo ha sbagliato il bersaglio, dobbiamo fare festa”».
     
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  4. marie.
     
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    Ho un'ammirazione sconfinata per Maria José e leggerei volentieri le sue memorie (le ha scritte vero? purtroppo non le ho mai trovate e ho supplito con la biografia di Petacco). Quand'ero più piccola sono rimasta molto impressionata dalla parentela con Sissi e ho iniziato subito a cercare punti in contatto tra le due (non erano nemmeno pochissimi,tra la ginnastica, la sveglia intelligenza, il matrimonio infelice...)
    Mi ha colpito molto il fatto che Maria José abbia almeno incontrato Maria Sofia! Che tra l'altro le ha raccomandato di non sposarsi in casa Savoia, vero? =D

    Ultimamente ho letto che sarebbe venuta fuori una relazione tra la regina di Maggio e Mussolini. La cosa mi fa rabbrividire, ma se penso che in effetti lei ha parlato del fascino di lui...

    CITAZIONE
    Mussolini e Josè di Savoia amanti
    Il segreto svelato in una lettera


    Maria José di Savoia e Benito Mussolini sono stati amanti. Finora se ne era solo sussurrato, ma una lettera pubblicata dal settimanale OGGI in edicola da mercoledì conferma quella relazione, conosciuta anche dalla moglie di Mussolini, Rachele.

    LA LETTERA - La lettera è firmata da Romano Mussolini, il figlio del duce morto cinque anni fa, risale al 1971 ed è indirizzata ad Antonio Terzi, già vicedirettore del Corriere della Sera. L'ha rinvenuta il figlio di Terzi. Scrive Romano Mussolini: «Posso in perfetta buona fede confermare che spesso in casa nostra si è parlato dei rapporti sia politici sia sentimentali tra Maria José e mio padre, e ti posso dire con sincerità che mia madre a tale proposito è stata sempre (anche se coi logici riserbi) assai esplicita: tra mio padre e l’allora Principessa di Piemonte v’è stato un breve periodo di relazione sentimentale intima, poi credo sicuramente interrotta per volontà di mio Padre». L'autenticità della lettera è stata confermata a Oggi da Maria Scicolone, ex moglie di Romano Mussolini.

    corriere
     
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    Si, l'ho saputo anch'io però ho dei dubbi sulla cosa, mentre non ne ho sull'omosessualità di lui, era il segreto dell'Italia di quegli anni, e Nenni durante uno dei comizi prima del referendums e ne uscì con un " Davvero volete un re pederastra?".
    E si dice che Mussolini avesse ricattato la Real casa proprio perchè sapeva
     
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  6. marie.
     
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    Anch'io ho sentito di prove più 'chiare' sull'omosessualità di Umberto ultimamente, ma quindi le relazioni con le soubrettine erano coperture apposite? Mi ricordo soprattutto una Milly...
     
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  7. Grancontessa Mathilde
     
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    Io sono molto interessata alla vita di Maria Josè!!! Con Sissi aveva in comune anche l'anticonformismo! De quel che sò non si interessò molto alla storia di Sissi ma adorava l'Italia e di conseguenza si interessò alla storia di Casa Savoia! Sulla relazione di lei con Mussolini ho dei forti dubbi! Si diceva anche che avesse avuto una relazione con Amedeo, duca d'aosta (era alto 1.98) figlio di Elena d'Orleans e marito della bella Anna e che questa relazione avesse prodotto Vittorio Emanuele e Maria Gabriella! Si disse che Mussolini avesse dei documenti che provavano l'omossesualità di Umberto...l'ex partigiano Enrico Montanari pubblicò un libro di memorie in cui raccontò come nel 1927, quando era giovane tenente a Torino, fosse stato insistentemente corteggiato dal principe Umberto, che gli aveva perfino donato un accendisigari d'argento con incisa la scritta: "Dimmi di sì!"....per quanto riguarda Maria Sofia e Maria Josè...sì è vero! Si racconta che quando Maria Sofia incontrò Maria Josè le fece giurare che non avrebbe mai sposato un Savoia perchè l'avrebbe portata alla sfortuna. Come sappiamo Maria Josè non mantenne la promessa sopratutto perchè (lo dice chiaramente in varie interviste) era affascinata da Umberto, per non dire innamorata! Nella giovinezza di Umberto si parla sopratutto di donne...tra quali la famosa Milly: cantante, attrice, soubrette di fama internazionale, incantò le platee dei più rinomati teatri. Si diceva che seminascosto in un palco, c'era a vederla anche il giovane erede al trono d'Italia, il principe Umberto e che lei lo colpì facendo finire la sua canzone un Eccolo là! rivolto al Principe. Dopo ogni spettacolo, il principe le mandava un enorme mazzo di rose rosse e, con molta discrezione, andava a farle visita nel suo camerino. Nei salotti torinesi si cominciò a mormorare che ne fosse innamorato. Si sapeva di incontri segreti. La storia cominciava a diventare seria, a corte non si potevano ignorare quelle voci. La loro "amicizia" durò quasi tre anni. Il richiamo ai doveri dinastici vi pose fine. Ci fu un ultimo incontro a Torino. Poco dopo, Umberto sposò Maria José. Milly si chiuse in un dignitoso silenzio. Nel 1980, al momento della morte, Milly aveva 72 anni: sul comodino della sua casa, accanto al suo letto, c'era il ritratto di Umberto. Milly in un intervista disse: «Il principe aveva il genio del flirt! (...) Io e Umberto eravamo grandi amici e null'altro. (...) Mi accoglieva abbracciandomi e baciandomi sulla guancia ma non andò mai oltre. (...) No, non mi innamorai di lui (...) Poi però mi affascinava (...)»
    A quei tempi Umberto era il principe più ambito d'Europa! Milly era lo pseudonimo di Carla Mignone!

    Purtroppo su Maria Josè e Umberto si raccontano, ancora oggi molte dicerie!!! :/
     
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    Sembra che fosse bisex, sembra, l'accendisigari lo regalava a tutti
     
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  9. Grancontessa Mathilde
     
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    Ricordo di aver letto un pezzo delle memorie di Maria Josè (queste sono contenute un po' nei libri: Maria Josè, Umberto di Savoia: la fine degli ultimi regnanti e Maria Josè di Savoia, Giovinezza di una regina! Dove lei parlò della famiglia materna, i Wittelsbach! Maria Josè disse: Mio nonno Carlo Teodoro discendeva dal ramo dei duchi in Baviera. Nelle sue vene non scorreva una sola goccia del sangue di Ludwig II e del fratello Ottone. I due sovrani impazziti morirono senza discendenza, per fortuna. Avevano ereditato la malattia mentale della madre Maria. Troppo spesso si tende a considerare la follia di quei "re matti" come appartenete a tutti i Wittelsbach. Non ci sono folli, nella linea di mia madre, ma originali, sognatori e melomani (...). Poi scrisse anche che la sua prima "fiamma" fu il cugino Luitpoldo! Ricordo di aver letto anche che lei piuttosto che avere i denti scuri come le 5 sorelle Wittelsbach avrebbe fatto (e poi si fece) sbiancare i denti! In Maria Josè c'era molto di Wittelsbach...ma non ne parlava molto...del resto non si interessò di Sissi, comunque protesse la famiglia materna su tutte le dicerie che giravano intorno Wittelsbach. Un libro che vorrei leggere è La Regina incompresa di Luciano Regolo. Luciano Regolo è stato il primo e l'unico giornalista al quale Maria José di Savoia abbia accettato di raccontare la storia della sua vita. Insomma un vero documento storico. Anche io purtroppo non trovo le sue memorie (il libro)! A proposito del Duce e Maria Josè! La figlia di Maria Josè, Maria Gabriella afferma che tra sua madre e il Duce non ci fu nulla. Mente Vittorio Emanuele, figlio di Maria Josè non esclude che fra loro ci sia stata una relazione. Il nipote di Maria Josè, Emanuele Filiberto esclude l'ipotesi di una relazione tra i due.
     
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  10. marie.
     
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    In Maria José e Amedeo un po' ci ho sperato, ma forse perché mi influenza il film con la Bobulova, il personaggio di lui era molto bello! Si parlò anche di una relazione con Umberto Zanotti Bianco, il suo amico archeologo, che era un uomo molto bello. Insomma di flirt gliene attribuirono parecchi!

    Non del tutto collegato: ho letto che si prepara una fiction su Rachele Mussolini, dovrebbe interpretarla Virna Lisi...
     
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  11. Grancontessa Mathilde
     
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    Purtroppo io non ho mai visto il film di cui parli :( che amarezza...l'ho cercato su internet ma niente, mente ho visto la fiction su Mafalda di Savoia...Non sapevo che ci fosse in atto una fiction su Rachele Mussolini, Grazie! Ho scoperto che la sorella di Umberto, Iolanda/Jolanda/Yolanda non era favorevole al matrimonio del fratello con la bellissima Maria Josè! Amedeo era bello anche nella realta, molto più bello del fratello!
    Ecco una foto:
    rkk4

    Amedeo e Maria Josè:
    4bue

    Amedeo e Vittorio Emanuele III (da notare la differenza di altezza):
    caa8

    Il profilo di Amedeo:
    f5qr

    Amedeo e la moglie, Anna:
    cnrp
     
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  12. marie.
     
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    Quante foto, grazie *__* Vittorio Emanuele pare fosse molto geloso del figlio, sembra che quando informato della popolarità del principe abbia detto che "E' facile risultare simpatici quando si è belli"

    La fiction la vidi in tv all'epoca (ho scoperto così MJ) e poi fui abbastanza fortunata da trovare i dvd in edicola pochi anni dopo, ma adesso si vende anche online e con una copertina bellissima:

    jpg



    Quando tutti parlano della Bobulova in relazione a "Cuore Sacro" io ripenso alla sua bella interpretazione nei panni della regina <3 all'epoca parlava anche un italiano un po' stentato. Arrigo Petacco, sul cui libro si basava la miniserie, la definì perfetta.

    Ho visto anch'io il film sulla povera Mafalda, ho pure un libro che però non ho mai finito di leggere =((

    Come mai Iolanda era contraria al matrimonio?
     
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  13. Grancontessa Mathilde
     
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    Grazie mille!!!
    Da quel che so' io Iolanda, molto bella e simile ad Umberto, molto legata al fratello Beppo (Umberto) e alla sorella, Muti (Mafalda), non avrebbe mai desiderato che al fratello venisse imposto un matrimonio con una principessa del Belgio (Maria Josè), ma purtroppo il motivo vero e proprio non l'ho ancora scovato...Iolanda era la nipote prediletta della nonna, Margherita, che aveva intenzione di farla sposare al famoso David d'Inghilterra (il principe inglese che sposò la divoziata Wallis Simpson). Iolanda non aveva intenzione di sposare David, perchè innamorata del conte di Bergolo (che poi sposerà), figlia preferita del padre, non la costrinse a sposare un principe.

    Un'intervista interessante, qui Umberto parla del padre: