Festival degli scrittori a Firenze, Jeremy Irons celebra Machiavelli

I Machiavelli di Jeremy Irons Il mondo sconfitto dal potere

SE NON fosse per i pantaloni di fustagno infilati in scarponi da gentiluomo di campagna (lui vive in quella statunitense), Jeremy Irons potrebbe apparire come un profeta. Sguardo accigliato, voce cavernosa, ma anche una dolcezza desolata, quasi mistica nel constatare la morte dell' Occidente: «Le nostre vite ormai sono assorbite dagli affari delle multinazionali globalizzate, siamo costretti a far crescere l' economia per ripagare i debiti in cui ci siamo cacciati». «Oggi la finanza vola al di là dell' uman a c o m p r e n s i o n e - prosegue Irons - la politica dovrebbe avere come obiettivo il cambiamento in meglio della nostra vita, invece è diventata come un aereo i cui piloti cercano di capire dove cadere senza causare una strage. Io sono fortunato: vivo dove voglio vivere, faccio un lavoro che mi piace. E mi tengo lontano dalla politica. Ed è anche per questo che posso solo meritare questo tremendo mondo». Eppure, ha accettato di buon grado la proposta di un reading al premio Gregor von Rezzori, insieme a Laura Morante («attrice con cui avrei voluto sempre recitare, finalmente ci riesco») dal titolo Machiavelli & co. (stasera all' Odeon alle 20.30) dir e t t o d a V o l k e r Schlöndorff e costruito da Roberto Andò su testi politici di Calvino, Kundera, Bennet. E Nabokov, in omaggio a Von Rezzori che in un libro seguì le tracce di Humbert e Lolita, e Irons stesso, che ha portato al cinema l' inquietante romanzo. Ma se nella vita l' attore ha rifiutato l' arte del potere (veicolando l' impegno su temi ecologici), nell' arte è stato Re nella serie tivù The hollow crown (Enrico IV). E Papa in un' altra fiction, I Borgia, nemici dei Medici. «Mi dicono che governarono abbastanza bene questa città, ma noi Borgia facevamo molto meglio». Sa anche scherzare, Irons, ma non quando gli si chiede se condivida una celebre frase di Machiavelli, quella del fine che giustifica i mezzi: «Io penso che bisognerebbe sempre e comunque vivere mostrando gentilezza gli uni agli altri. Ma se per raggiungere il tuo fine decidi di distruggere le persone che trovi sul tuo cammino, non c' è giustificazione che tenga: dovrai subirne le conseguenze, portare con te quel peso. Però non è sempre o tutto bianco o tutto nero».