Albrecht Dürer

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous

    uZ6gPdD

    CITAZIONE
    Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel predominio dell'espressione grafica, comprendente, nel senso più ampio, il disegno, che va dalla composizione allo studio dal vero, al paesaggio, al ritratto. Grazie ai suoi studi scientifici e ai suoi viaggi, ha messo in contatto il Nord e il Sud dell'Europa, contribuendo a rendere moderna la cultura nordica.

    VITA E OPERE
    Figlio di Albrecht Dürer il Vecchio, orefice di origine ungherese e di Barbara, figlia dell'orefice Hieronymus Holper, dopo esser stato istruito dal padre come orefice, nel 1486 D. era avviato alla bottega del pittore M. Wolgemut. Di quel primo periodo rimangono alcuni disegni, tra cui l'autoritratto a matita nell'Albertina (1484). Altri disegni recano la sua sigla della prima maniera "Ad", che solo nel 1496 fu sostituita col monogramma. Del 1490 è la sua più antica pittura datata, il ritratto del padre (Uffizi); dal 1490 al 1494 viaggiò per la Germania. Oltre a varî disegni e alla miniatura di Gesù Bambino (Albertina, Vienna, 1493), è di quegli anni la Madonna della libellula, incisione che rivela l'influsso di M. Schongauer. L'autoritratto del D. al Louvre (1493) riflette elementi proprî del cosiddetto Hausbuchmeister, che con la sua maniera larga continuò per molto ad influire sul D. incisore. Di ritorno a Norimberga sposò (1494) Agnese, figlia di Hans Frey; nello stesso anno dovette andare a Venezia, rimanendovi fino al 1495. Alcuni disegni e copie da disegni italiani (testa d'uomo barbuto, da un disegno perduto del Mantegna: Uffizi) costituiscono altrettante prove di questo primo viaggio in Italia, come pure l'ampiezza e grandiosità formale visibile nelle prime stampe dell'Apocalisse. Tuttavia in queste incisioni in legno (15 fogli), come nei sette fogli della Passione, il D. mostra di non lasciarsi influenzare dall'arte italiana. Le pitture del D. dello stesso periodo non raggiungono l'intensità di espressione dell'Apocalisse, eccettuato il vigoroso ritratto di O. Krell (1499, Pinacoteca di Monaco). Ma presto l'impeto tragico si affievolisce per cedere il posto a elementi lirici, alle gioie delle cose semplici e umili, come nella Madonna con molti animali, disegno a penna acquerellato (Albertina, Vienna), nella bellissima Adorazione dei Magi (1504, Uffizi) e nelle incisioni in legno della Vita della Madonna (1511). Fu nuovamente a Venezia (1505-06), dipingendovi ritratti di mercanti tedeschi e un capolavoro, la Festa del Rosario (1506, Národní Galerie, Praga), per l'altar maggiore di S. Bartolomeo. Altre opere dello stesso anno sono il Gesù tra i dottori (Coll. Thyssen, Lugano, 1506) e il gran quadro della Madonna (Staatliche Museen, Berlino, 1506). Dopo una breve sosta a Ferrara e Bologna, il D. tornò a Norimberga, continuando a dipingere (Adamo ed Eva, Prado, 1507; il Martirio dei 10.000, Kunsthistorisches Museum, Vienna, 1508). Poi l'artista si dedicò quasi esclusivamente all'incisione (la Deposizione di piccolo formato; la cosiddetta Passione incisa su rame; il volume della Piccola Passione incisa in legno). A questo periodo risalgono le relazioni con l'imperatore Massimiliano e del 1512 circa sono i tentativi del D. nella tecnica della punta secca (S. Girolamo; Sacra Famiglia) ove raggiunse effetti che precorrono il chiaroscuro del Rembrandt. Tra il 1513 e il 1514 si hanno i suoi capolavori d'incisione in rame: Il cavaliere, la morte e il demonio, il S. Girolamo nello studio e la Malinconia, di complesso significato allegorico. Dopo la morte di Massimiliano (1519) il D. si recò nei Paesi Bassi dove eseguì ritratti e altri disegni a carbone e gesso. Delle grandi pitture di questi ultimi tempi restano solo le cosiddette Figure degli Apostoli (Alte Pinakothek, Monaco, 1526) e molti ritratti dipinti o incisi, tra cui quelli dipinti di Girolamo Holzschucher (Staatliche Museen, Berlino, 1526) e di Giovanni Kleberger (1526, Vienna), e le incisioni di Federico il Savio e di Erasmo da Rotterdam (1526). Gli studî teorici del D. furono da lui compendiati in tre libri: Unterweisung der Messung (1525), Unterrichtung zur Befestigung der Städte, Schlösser und Flecken (1527) e Die vier Bücher von menschlicher Proportion (postumi, fine 1528). Il D. ha lasciato anche un importante contributo nel campo astronomico incidendo due carte celesti, le prime a stampa (1515).

    treccani

    C'è una mostra a Milano, fino al 24 giugno. Info sul sito: www.mostradurer.it/
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    umanisti
    Posts
    1,077

    Status
    Anonymous
    Ohh lui mi piace un sacco come disegnatore!

    La sua casa a Norimberga:


    In spoiler perché da telefono non ho mai idea di quanto siano grandi le foto :°
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous
    Ma che amore <3 Norimberga sembra un sogno.
    Vorrei andare a vedere la mostra ma arrivarci/rimanerci è un problema per me :/

    qesepvd


    CITAZIONE
    La mostra intende proporre la grande figura di Albrecht Dürer, artista universale di Norimberga, che visse tra il 1471 ed il 1528, e che va considerato protagonista assoluto del Rinascimento tedesco ed europeo all’epoca della sua più alta espressione, attorno al 1500. La carriera di Albrecht Dürer, prolifico pittore, disegnatore, e – forse soprattutto – artista grafico, segna un momento di grande effervescenza in termini socio-economici, artistici, culturali ed intellettuali nella Germania meridionale (“Oberdeutschland”), ma anche un momento di massima apertura verso l’Europa, sia al Sud (Italia, soprattutto l’Italia settentrionale), sia al Nord (Paesi Bassi). Un periodo, questo, di rapporti reciprochi sul piano visivo, intellettuale e culturale che coinvolge anche altri grandi protagonisti della scena artistica, tali, per fare alcuni nomi, Martin Schongauer, Lukas Cranach, Hans Baldung Grien dalla parte tedesca, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Giorgione, Leonardo da Vinci, Andrea Solario da quella italiana.
    Ed è questo affascinante quadro di rapporti artistici che è l’altro grande tema della mostra.

    Il cuore della mostra consiste in una magnifica e rappresentativa selezione di opere di Dürer che rivela le qualità intrinseche delle sue opere nelle varie categorie da lui praticate, pittura, disegno e grafica, evidenziandone il carattere innovativo. Fin degli esordi, negli anni 1490, Albrecht Dürer si manifesta un formidabile innovatore, in termini tecnici, semantici, iconografici. Altrettanto innovativo risulta l’uso del disegno, che nelle mani di Albrecht Dürer assume un valore e una centralità nel processo creativo praticamente senza precedenti, come verrà evidenziato nella mostra, con osservazioni e riflessioni nuovi.

    La mostra si articolerà in sei sezioni:

    Albrecht Dürer, Venezia, l’Italia
    Albrecht Dürer ha visitato l’Italia – Venezia, possibilmente Bologna - una, forse due volte. Il suo confronto con l’arte e il pensiero italiano riassume uno degli episodi più sublimi della cultura visiva europea rinascimentale, che si verifica nell’impatto – reciproco – fra il mondo tedesco (che, tuttavia, non è limitato al solo Dürer) e quello nord-italiano fra la fine del Quattro e l’inizio del Cinquecento. Tali rapporti verranno esemplificati in mostra con una serie di confronti in parte noti e in parte inediti o comunque poco considerati fra opere pittoriche e grafiche di Dürer e alcuni suoi contemporanei tedeschi – Cranach, Baldung Grien, Altdorfer - con opere nord-italiane – padane, venete, emiliane - di particolare rilievo e rilevanza, che spaziano da Solario a Bartolomeo Veneto, al Mantegna, a Giovanni Bellini, a Cima da Conegliano, a Lorenzo Lotto, a Giorgione, ed altri ancora. Esempi di grande rilievo in pittura, ma anche nel disegno e nell’arte grafica che illustrano la fruttuosa interazione – reciproca! - fra l’arte di Dürer e dei suoi contemporanei tedeschi dall’una parte con i grandi pittori, disegnatori ed artisti grafici della Val Padana, fra Milano e Venezia, dall’altra.

    Geometria, misura e proporzioni
    Fin degli anni 1490, Dürer si misurava con le varie teorie artistiche ricepite in Italia, elaborando le varie idee sull’imitazione della natura e dell’arte sul piano teorico, con trattati sulla proporzione, sulla prospettiva, ed altro, ma anche su quello della pratica artistica, con disegni ed opere grafiche stampate come l’Adamo ed Eva, le tre cosidette Meisterstiche, ma anche certe opere pittoriche nelle quali tali concetti vengono messi in pratica. Con queste attività, Dürer, stimolato dall’esempio, lontano, di Alberti, quelli “vicini”, ma molto diversi fra di loro, di Jacopo de’ Barbari, di Leonardo da Vinci (un rapporto dialettico ai massimi livelli, sul quale porteremo nuove considerazioni) e di altri umanisti e scienziati si posizionava nell’assoluta avanguardia artistica ed intellettuale dei suoi tempi.

    Natura
    L’osservazione delle regole dell’arte veniva controbilanciata, nell’arte di Dürer e dei suoi contemporanei, dalla registrazione meticolosa della natura. Anche in questo settore, il contributo degli artisti tedeschi, Dürer in testa, si è rivelato fondamentale, alla pari con quella di Leonardo da Vinci ed altri pittori e disegnatori nord-italiani. La mostra presenterà il tema con degli esempi significativi.

    La scoperta dell’individuo
    In questa sezione la visione dell’individuo, che è altra grande novità: che qui viene evocata con una magnifica serie di opere dipinte, disegnate e a stampa, a testimoniare la stagione della scoperta dell’individuo, un processo che si manifesta, sempre, in un complesso ed affascinante scambio di forme ed idee artistiche, fra Nord e Sud.

    Dürer incisore: l’Apocalisse e i cicli cristologici
    Fra i molti contributi davvero rivoluzionari di Albrecht Dürer (e i suoi contemporanei tedeschi) alla cultura visiva europea conta senz’altro l’immagine a stampa – il bulino e la silografia. E’ nei grandi cicli grafici creati attorno al 1500 che Dürer crea una serie di esempi autorevoli che avranno un impatto durevole in Germania, l’Italia ed altrove. Questa sezione presenta alcuni dei grandi cicli grafici düreriani in contesto.

    Classicismo e le sua alternative
    Infine la mostra si chiuderà con la trattazione del tema Classicismo e le sue alternative, nel rapporto quindi tra il modello classico o classicheggiante, che prevaleva, certo in Italia e quello anticlassico presente in terra tedesca. In Germania, infatti – ma anche nella penisola italiana –il modello classico trovava una contrapposizione, articolata in termini estetici ed ideologici, in determinate espressioni artistiche che possiamo definire volutamente anticlassiche. Si tratta di espressioni dialettiche, che si rivolgono ad un pubblico – paradossalmente - ben cosciente del canone classico. Lo stesso Dürer, in certe opere, si presenta in tale vena, ma sono l’allievo più dotato del maestro norimberghese, Hans Baldung Grien, e, in una maniera diversa, il grande “antagonista” di Dürer sulla piazza tedesca, Lukas Cranach, che praticano sistematicamente e programmaticamente una maniera anticlassica.

    x
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    umanisti
    Posts
    4,511
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Il ritratto di dama veneziana! ADOROOOOOO *-*
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    pope
    Posts
    37,198

    Status
    Anonymous

    tuu4g2s


    CITAZIONE
    I Musei di Strada Nuova di Genova presentano in anteprima una straordinaria serie di incisioni a bulino di Albrecht Dürer, uno dei maestri più importanti del Rinascimento nordico e protagonista insuperato di questa particolare tecnica; la sua arte ha travalicato i confini della natia Germania, divenendo un punto di riferimento per pittori, disegnatori e incisori dell’intera Europa anche nei secoli successivi.

    Le opere in mostra fanno parte di una collezione privata di incisioni di grandi maestri del passato, che un colto e avveduto collezionista ha messo insieme negli anni con passione e determinazione, che continua ad accrescere e che ha intenzione di destinare al Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso: al momento più di duecento fogli, di alcuni artisti italiani – tra i quali Grechetto, Giambattista Tiepolo, Giandomenico Tiepolo - ma soprattutto di artisti tedeschi del primo Cinquecento, come Albrecht Altdorfer, Hans Sebald Beham, e in particolare di Albrecht Dürer (1471 – 1528).

    Si tratta di una raccolta eccezionale per consistenza e qualità, davvero unica nel panorama dei fondi collezionistici privati e pubblici di questo artista a livello, quanto meno italiano. Con l’accordo del proprietario, che per ora vuole mantenere l’anonimato, i Musei di Strada Nuova presentano in anteprima una parte delle incisioni di Dürer presenti nel fondo, per far apprezzare fin d’ora al pubblico la qualità eccezionale di questi superbi capolavori.

    In mostra 54 bulini e 2 acquaforti, che consentono al visitatore di seguire l’evolversi dello stile e della perizia tecnica dell’artista e i cambiamenti di registro nelle diverse tematiche da lui affrontate: dalle prime stampe, in cui l’influenza dei maestri nordici precedenti è più evidente, come ne "La sacra famiglia con la libellula" (1495 c.) o nella "Giovane donna insidiata dalla morte" (1495 c.), alla creazione di uno stile personalissimo, con immagini dalla complessa e affascinante simbologia, come ne "La grande fortuna" (1501 c.) o ne "La strega cavalca una capra" (1505 c.), bulini fondamentali per la comprensione dell’iter artistico di Dürer sia per l’altissimo virtuosismo tecnico che per la profondità psicologica e la ricchezza di significati simbolici.

    La mostra inaugurerà il 17 aprile e aprirà al pubblico dal 18 aprile al 30 giugno 2019.

    src
     
    Top
    .
4 replies since 18/3/2018, 18:47   79 views
  Share  
.
Top
Top