Anna Bolena (Anne Boleyn)

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  1. Elisewyn
     
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    Anna Bolena




    Con Anna Bolena la storia è stata inclemente, come tante altre donne protagoniste della loro vita , il suo personaggio è sempre stato visto in una specie di leggenda e di demonizzazione.
    A partire dalla nascita, che ancora non si è saputa dire con esatezza, alcuni la accreditano nel 1501, altri nel 1507. Sta di fatto che la sua storia , la sua vera storia di donna parte dal suo soggiorno in Francia, con la sorella Maria, come dama di compagnia della sorella del Re di Inghilterra, Enrico VIII.
    Maria Tudor, terza moglie di Luigi D'Orleans, alla sua morte si ritrova in uno stato ambiguo e potenzialmente pericoloso. Vedova, con poche protezioni dallo stesso Francesco I , riesce però a tornare in Inghilterra sposata a Charles Branson, duca di Suffolk. In Francia però rimasero le sorelle Bolena come dame di compagnia della nuova regina Claudia ed è a quel punto che Anna inizia a capire e comprendere la corte di Francia. Una corte dove Francesco I è il re per eccellenza, dove si ha la cultura nella sua forma più alta con l'umanesimo, le lettere, la poesia e le discussioni più vivace, ma è anche una corte dove si possono notare le più infime bassezze tra cortigiani , tra donne e tra potenti. Anna , secondo le fonti, impara in Francia che una donna seppur relegata ad una condizione che non le permette la piena libertà di essere sé stessa, può riuscire ad arrivare a smuovere mare e terra e tutto questo avendo il pieno potere sull'animo maschile.
    Il periodo francese di Anna Bolena, da' una vera e prima formazione alla donna che poi diventerà , nel 1521 Anna torna in Inghilterra con una vasta cultura dietro le spalle e anche un'apprezzabile conoscenza degli intrighi di corte. Anna dimostrerà poi di avere quel "bel vigore femminimo che tanto assomiglia al coraggio virile" come lo descrive Brantome.

    E' alla corte di Enrico che Anna conosce Henry Percy , un aristocratico di vent'anni che apparteneva al seguito del cardinale Wolsey, ed è con lui che nasce una simpatia che presto sfocia in un vero e proprio amore e "matrimonio", infatti le famiglie di entrambi erano contrarie alle frequentazione dei due ragazzi: Anna avrebbe dovuto spostarsi con un giovane nobile d'Irlanda che avrebbe portato un aggancio in più ad Enrico Ottavo e avrebbe fatto in modo di mettere la sua famiglia in una posizione favorevole agli occhi del re, ma la Bolena era una ragazza determinata e orgogliosa, non si è mai fatta sottomettere facilmente e così instaura con Percy un legame profondo o perlomeno si pensa di amore, alcune fonti riportano la certezza di rapporti sessuali, visto che i due giovani scambiate le promesse di matrimonio si consideravano totalmente sposati anche agli occhi di Dio.
    In questa situazione fu lo stesso cardinale Wolsey a capovolgere il quadro sentimentale di Anna, fu lui ad avvertire le famiglie e a convincere Percy di aver fatto un enorme sbaglio e fu sempre Wolsey a mettere al corrente il re della sfrontatezza dei due giovani. Così non solo Henry Percy perse ogni favore dalla corte, ma Anna fu per un periodo esiliata e mandata in campagna. Possiamo dire che è proprio da questo fatto che Anna Bolena giurerà odio eterno al cardinale Wolsey e si impegnerà ad essere fautrice della sua rovina.
    Di certo Anna non passò molto tempo nel suo esilio ed è forse in quel momento tornata a corte, siamo all'incirca nel 1527/28 che Enrico la nota, probabilmente si era già reso conto di questa giovane dama della moglie Caterina D'Aragona, con gli occhi scuri e la pelle meno chiara delle altre e il carattere fiero, ma è proprio in quegli anni quando ormai Enrico aveva preso la decisione di annullare il matrimonio con Caterina che l'interesse di Enrico per Anna cresce .
    Il sovrano inglese infatti vessato dai problemi dinastici e con una sorta di superstiziosa convinzione si era convinto che Dio non volesse donargli un figlio maschio perché sposato alla moglie di suo fratello. Un passo del Leviatano pareva confermare i suoi sospetti e acuire i suoi dubbi, infatti era considerato al pari di un rapporto incestuoso e con questa base teologica Enrico pretenderà un processo ai danni di Caterina, che comunque non si piegherà mai totalmente ai voleri del marito , pretendendo di essere chiamata regina anche quando ormai sarà Anna ad avere la corona.
    Come Enrico si infatuò di Anna non è dato saperlo , ma è proprio in quel periodo nero della sua esistenza che Enrico innamorato di Anna inizia a vedere la speranza di avere un erede maschio da questa donna, una donna che lo aveva colpito per la sua energia, per la sua intelligenza e per la sua caparbietà, infatti Anna resiste al re in ogni modo per due motivi:
    - Enrico aveva un forte ascendente e una forte mascolinità , nei desideri era vicino all'insaziabilità e ciò intimoriva Anna.
    - Probabilmente le risposte di Anna al corteggiamento del Re erano pilotate dal padre della stessa, Tommaso Bolena , per l'uomo Anna doveva reagire alle proposte del re con virginale ritrosia.
    Sta di fatto che questo suo comportamento che lasciava evidenti dubbi al re, ma lo spingeva verso di lei come una calamità, portò alcuni ambasciatori come lo spagnolo Mendoza a vedere in Anna Bolena la futura regina o almeno quella donna che il re desiderava al posto di Caterina D'Aragona.
    Il problema era che Anna non era nobile, ma solo borghese, seppur dell'alta borghesia avrebbe dovuto aspirare ad essere al massimo un amante reale, come lo era stata la sorella Maria a sua volta, eppure Anna per ambizione non si accontentò mai di essere solo la "favorita", non le interessava replicare il comportamento della sorella o essere una delle tante passate dal letto di Enrico Ottavo. Come aveva visto in Francia che una donna poteva comandare il pensiero maschile, lei voleva ambire molto più in alto, ed Enrico non poteva fare a meno della sua amata come dimostrano le lettere da lui scritte alla sua amante.
    Il turning point che induce Enrico a prendere una decisione netta sul matrimonio sarà la malattia che colpirà Anna nel 1528, per settimane fu tra la vita e la morte e quando riuscì a salvarsi ciò venne visto dal re come un segno divino che benediva la sua unione con Anna Bolena, a quel punto Enrico ingaggiò una battaglia con la Chiesa di Roma per annullare il suo matrimonio con Caterina e fece in modo che la famiglia di Anna salisse di grado, non più borghesi, ma nobili creando Tommaso Bolena e altri parenti di Anna come pari del regno.
    E nel 1529 Anna si insidia negli appartamente reali di Caterina che era stata mandata in una sorta di esilio , visto che nè lei, nè il nipote Carlo V volevano darla vinta ad Enrico sul divorzio, ma da quel momento in po la vera regina sarà Anna Bolena e sarà proprio lei con il suo ascendente su Enrico a far sì che il cardinale Wolsey perdette il suo grande potere a corte. Wolsey incarnava tutti i peggiori difetti della Chiesa di Roma, Chiesa che ormai ad Enrico stava stretta visto le limitazioni che poneva per l'annullamento del matrimonio con Caterina . Ed è in questo contesto che avverrà lo scisma della Chiesa e la creazione della Chiesa Anglicana con a capo il sovrano, a quel punto Caterina D'Aragona e la figlia Maria si troveranno in balia di una situazione che le metteva all'ultimo posto della corte. Probabilmente se Anna avesse avuto un figlio maschio, Maria non sarebbe mai salita sul trono ed è questo che pareva volere Anna che la figlia che Enrico aveva avuto da Caterina D'Aragona non potesse mai mettere piede sul regno come sovrana.
    Tuttavia il matrimonio tra Anna ed Enrico si tenne di nascosto , senza grandi cerimonie e sfarzi, Anna era odiata dal popolo che la vedeva come una usurpatrice puttana , mentre continuava a venerare la figura di Caterina, figura che per Anna fu sempre molto scomoda,ma l'incoronazione che si tenne nel 1533 fu ovviamente grande e maestosa come si confaceva ad ogni regina e si sentì tale e potente perché sapeva di avere in grembo il figlio del re, un figlio che, sperava, sarebbe diventato re a sua volta in questo modo la sua posizione da sovrana agli occhi di Enrico e di Dio, che erano spesso la stessa cosa, sarebbe stata intoccabile.
    Nel settembre del 1533 nasce la futura Elisabetta I, che diverrà la sovrana che porterà L'inghilterra ad un periodo di vittorie e lustro, con lei nascera l'Ighilterra moderna, ma se per noi, adesso, la nascita di Elisabetta è un evento di tutto rispetto non fu così per Enrico ne per Anna. Una femmina era il fallimento, la delusione e di nuovo Anna temeva per la sua posizione, una femmina poteva essere la sua delegittimazione come regina. Oltretutto il re sapeva di poter generare maschi visto che ne aveva generato uno: Henry Fitzroy perciò la colpa della femmina ricadeva espressamente su Anna Bolena, come già era ricaduta prima su Caterina D'aragona.
    Nel 1534 Anna è di nuovo incinta e stavolta avrebbe dovuto essere un maschio, ma nel frattempo Enrico cercava le altre donne ed Anna con il suo carattere orgoglioso e forte non accettava di essere vista come seconda ad una amante, inoltre, forse, la paura che una dama potesse spodestarla dal trono era forte, visto e considerato che lei stessa aveva potuto farlo con una regina. Enrico però non era tipo da accettare critiche e si annoiava facilmente, da sovrano non intendeva avere persone o addirittura donne che gli dicessero quello che poteva o non poteva fare. La fortuna di Anna era attacata ad un filo e l'assenza del parto in quell'anno ci fa suppore che Anna avesse avuto un aborto, fu così che Enrico tornò da una delle sue amanti, di cui non ci è stato tramandato il nome (anche se pensiamo fosse Jane Seymour), la dama in questione non solo era pubblicamente l'amante del sovrano, Enrico non faceva nulla per nasconderlo, ma in più la famiglia di essa era contraria ai Bolena e preferiva Maria ad Elisabetta.
    Anna cercò di allontanare la donna dalla corte, ma il re lo impedì e questa fu la prima grossa avvisaglia che il potere di Anna era ormai in discesa . Uno dei suoi critici racconta che Anna seguiva il re come "un cane con il suo padrone".
    Da qui in poi per Anna Bolena le cose si complicano ulteriormente, nel momento stesso in cui il re non le da più il dovuto rispetto anche cortigiani e addirittura gli ambasciatori non si preoccupano più di lei, diviene ad essere vista quello che lei non ha mai voluto : solo un'altra prostituta reale che ha avuto la fortuna o l'incoscienza di diventare regina, ma in questo clima teso Anna riesce di nuovo a rimanere incinta e questa pare possa essere la sua speranza , ma la fortuna voltò le spalle alla Bolena ancora una volta. Abortì pochi giorni dopo aver dato l'annuncio al re e secondo alcune levatrici il feto aveva l'aspetto di uln maschio.
    L'aborto è l'inizio della fine per Anna Bolena, il re ormai stanco di lei e del suo carattere che prima lo aveva attratto e adesso lo infastidiva, decide di lberarsi di lei per poter sposare Jane Seymour. Enrico formulò una strana tesi per poter processare Anna e cioè che Anna lo avesse irretito con un sortilegio e quindi il matrimonio non si potesse considerare valido. In parole povere Anna Bolena venne additata come una strega, è vero che le fazioni guidate da Cromwell che mal sopportavano Anna riuscirono ad avere la strada spianata per mettere sù un processo farsa ai danni della stessa dove la si accusava sia di stregoneria che di incesto con il fratello , ma fu Enrico a volerlo, altrimenti nessuno avrebbe veramente agito contro di lei o almeno non sarebbe mai riuscito ad andare fino in fondo.
    Anna fu condannata a morte così come il fratello e altri uomini accusati di aver fornicato con lei. Il 19 maggio Anna si presentò sul patibolo, con lo sguardo fiero e alto, come era da lei non abbassò gli occhi nemmeno in quel momento, morì con coraggio e fierezza come aveva vissuto.



    Fonte : Anna Bolena di Carolyn Ericksson
     
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