Carlo VIII e le guerre d'Italia

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    Può contenere spoiler, lol.

    ZvOTp

    CITAZIONE
    Carlo VIII (Amboise, 30 giugno 1470 – Amboise, 7 aprile 1498) fu Re di Francia della dinastia dei Valois dal 1483 al 1498.

    La sua fallimentare discesa in Italia nel 1494 inaugurò le cosiddette guerre d'Italia (definite "horrende" dal Machiavelli): una lunga serie di otto conflitti, con cui le grandi potenze europee si disputarono il controllo della penisola, terminata solo nel 1559 con la Pace di Cateau-Cambresis, che mutò profondamente la geografia politica dell'Italia.

    Pacificati i rapporti con le potenze europee, Carlo VIII, che vantava attraverso la nonna paterna, Maria d'Angiò (1404-1463), un lontano diritto ereditario alla corona del Regno di Napoli, indirizzò le risorse della Francia verso la conquista di quel reame, incoraggiato da Ludovico Sforza, detto Il Moro (che ancora non era duca di Milano) e sollecitato dai suoi consiglieri, Briçonnet e de Vers.

    La riconquista del Sud della Penisola, già governato dalla Casata degli Angioini durante il secolo XIII non comprendeva, nei progetti, anche la Sicilia. Questo ultimo fatto depone a favore della tesi secondo la quale Carlo VIII non intendeva accrescere semplicemente i domini della sua Casata, ambizione comune a molte case regnanti di area mitteleuropea o anglosassone, ma farne piuttosto la base di partenza per quelle Crociate la cui eco era rinvigorita dalla cacciata degli Arabi dall'ultimo possedimento spagnolo, il Regno di Granada, avvenuta proprio in quegli anni. Il progetto politico della Res Publica Christiana Pro Recuperanda Terrae Sanctae aveva ancora presa nelle classi dirigenti europee non ostante la fine rovinosa cui andarono incontro sia la maggior parte di quel progetto stesso, sia coloro che intesero realizzarlo ben prima, intorno alla metà del Duecento.

    Discese in Italia il 3 settembre 1494 con un esercito di circa 30.000 effettivi, dotato di un'artiglieria moderna. Venne accolto festosamente dai duchi di Savoia. Il suo esercito si accampò ad Asti, dove Carlo VIII ricevette l'omaggio dei suoi sostenitori: il cardinale Giuliano della Rovere, Ludovico Sforza con la moglie Beatrice d'Este ed Ercole d'Este, duca di Ferrara. A Pavia conobbe Gian Galeazzo Sforza e sua moglie Isabella d'Aragona. Rimase folgorato dalla sua regalità: Isabella ne approfittò per scongiurarlo di proteggere la sua famiglia dalle mire di Ludovico Sforza. Tuttavia, un mese dopo questo incontro, il marito Gian Galeazzo Sforza morì probabilmente avvelenato e Ludovico il Moro divenne signore di Milano con il benestare dei francesi.

    Carlo, dapprima intenzionato a percorrere la via Emilia fino alla Romagna, ne venne dissuaso da atteggiamenti bellicosi di Caterina Sforza, signora di Forlì e Imola. Così, dopo una tappa a Piacenza, si diresse verso Firenze. La città era tradizionalmente filofrancese, ma la politica incerta del suo signore, Piero di Lorenzo de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, l'aveva schierata in difesa degli Aragonesi di Napoli. Il pericolo incombente dei saccheggi e delle violenze dell'esercito francese (enfatizzato da una violenta predica di Girolamo Savonarola) accentuò il rancore della maggior parte dei cittadini contro i Medici. Carlo VIII entrò il 29 ottobre a Fivizzano, saccheggiandola, e pose l'assedio alla rocca di Sarzanello, chiedendo che gli fosse lasciato il passo per Firenze. Piero, mutato consiglio, all'insaputa della città, gli concesse più di quanto chiedesse: le fortezze di Sarzanello, di Sarzana e di Pietrasanta, le città di Pisa e di Livorno e via libera per Firenze. Tornato a Firenze l'8 novembre, Piero ne fu immediatamente cacciato dai fiorentini, che considerarono il suo atteggiamento vile e servile, e proclamarono la Repubblica. Allo stesso tempo i fiorentini agevolarono l'invasione di Carlo VIII, considerandolo restauratore della loro libertà e riformatore della Chiesa, il cui Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) era considerato indegno dal Savonarola.

    Carlo però, timoroso di inimicarsi le potenze europee, non intendeva deporre il Borgia dal papato. Marciò verso Roma e prese dapprima Civitavecchia. Il 31 dicembre 1494, approfittando di una coincidenza fortunata, ottenne dal papa l'ingresso pacifico nella Città Eterna[3]. L'accordo non risparmiò Roma dai saccheggi delle truppe francesi. Per evitarne un'ulteriore permanenza in città, il 6 gennaio 1495 Alessandro VI accolse Carlo VIII e ne autorizzò il passaggio negli Stati pontifici verso Napoli, affiancandogli come cardinale legato il figlio Cesare Borgia.
    Stemma di Carlo VIII di Francia.

    Carlo VIII assediò ed espugnò il castello di Monte San Giovanni, trucidando 700 abitanti, e Tuscania (Viterbo), distruggendone due terzieri e uccidendone 800 abitanti. Il 22 febbraio occupò Napoli senza praticamente combattere: il re Ferdinando II, detto Ferrandino, era già fuggito con tutta la corte in vista di una futura resistenza. Incoronato re di Napoli, vi stette fino a maggio quando il popolo e le armate napoletane, al grido di "ferro! ferro!", nuovamente rinvigorite sotto le insegne aragonesi del giovane re Ferrandino, riuscirono a scacciare i finalmente francesi dal Regno.

    La rapidità e la facilità con cui Carlo VIII aveva raggiunto Napoli e la posizione di dominio in Europa che gli derivava dall'unione delle corone di Francia e di Napoli suscitarono una Lega antifrancese, composta da Venezia, dall'Austria, dal Papato, dal Ducato di Milano e dalla Spagna. Carlo VIII comprese che era giunto il tempo di ritirarsi in Francia. Il 6 luglio 1495 a Fornovo un esercito formato dagli stati italiani tentò di sbarrargli la strada: pur sconfitto, Carlo VIII riuscì a sfuggire all'accerchiamento al costo della perdita di gran parte delle sue truppe.

    Wikipedia.

    Di Carlo VIII in Italia si è parlato nel nuovo programma storico di RaiTre affidato a Paolo Mieli, Passato e Presente:

    5ydc9nu


    CITAZIONE
    Carlo VIII in Italia - 24/10/2017
    Le truppe di Carlo VIII, con la loro formidabile e sconosciuta artiglieria, nel febbraio 1495 conquistano il regno di Napoli. Una conquista che spaventa i potenti dItalia timorosi di una completa egemonia francese sulla penisola. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Alessandro Barbero con Paolo Mieli . Carlo VIII rappresenta una minaccia, va fermato e il 31 marzo 1945 nasce a Venezia la Lega antifrancese. Ne fanno parte Venezia, Ludovico Sforza duca di Milano detto il Moro, il Papato, Ferdinando Il Cattolico re di Castiglia e Massimiliano I d'Asburgo, assieme ad altri Stati italiani minori. Il comando è affidato a Gian Francesco III Gonzaga marchese di Mantova. Il suo mandato è quello di cacciare per sempre i Francesi dall'Italia. A Fornovo, vicino Parma, la battaglia decisiva. Dopo una giornata di scontri violentissimi, che causano tremila morti, re Carlo, nonostante la schiacciante superiorità numerica degli italiani, riesce a lasciare con le sue truppe laccampamento e a tornare in Francia. Malgrado questo esito, la campagna di Carlo VIII lancia allEuropa un segnale preciso: lItalia, con tutte le sue ricchezze, è mal difesa, e davanti a un nemico ben armato potrebbe diventare terra di conquista.

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    Edited by ‚dafne - 2/11/2017, 16:08
     
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  2. boleyns
     
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    topic fondamentale visto che non mi ricordavo una cippalippa di questi avvenimenti e infatti stavo perdendo un po' il filo dell'episodio, grazie per averlo postato, Lau (; adesso sono ben informata XD
     
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  3. brunilde;
     
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    Io invece me le ricordo bene queste cose perchè ho un prof che, o te le impari a memoria o muori o so cavoli XD
    Carlo VIII and his trip to Italy... che tempi.
     
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  4. marie.
     
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    monetepisane_5_jpg

    CITAZIONE
    Nei due anni 1494 e1495 furono emesse dalle ricostituite magistrature comunali le monete al nome di Carlo. KAROLUS PISANORUM LIBERATOR e sono i Fiorini o Zecchini d'oro ( Ducati secondo le fonti documentarie) o Grandi Bianchi ( GrandBlanc ), cioè Piccoli di denari minuti.

    stilepisano.it
     
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    Canzone diffusa a Napoli in onore di Ferrandino e quindi contro Carlo:

    E viva il Re Ferdinando, fior dell'orto,
    E mora il Re di Franza piede storto!
    E viva il Re Ferdinando et le Corone
    E mora il Re di Franza imbriacone!
    E viva il Re Ferdinando incoronato,
    E mora il Re di Franza e sia squartato!
    E il Re di Franza che ha male in calzone,
    E tiene un naso come un corbellone,
    E viva il Re Ferdinando e la bacchetta,
    E mora il Re di Franza et chi l'aspetta!


    Da Chastenet, Lucrezia Borgia
     
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  6. marie.
     
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    xtPhvPN

    Autore: Anonimo (scuola fiorentina?)
    Soggetto: busto con Carlo VIII
    Città: Firenze

    kBLLScE

    Autore: Francesco Granacci
    Soggetto: Ingresso trionfale di Carlo VIII in via Larga
    Città: Firenze

    PUbgsLC

    Autore: Giuseppe Bezzuoli
    Soggetto: L'entrata di Carlo VIII a Firenze
    Città: Firenze

    5aKNl8S

    Autore: Bernardino Poccetti
    Soggetto: Storie di Piero, Nicola e Neri Capponi: Pier Capponi straccia i capitoli di Carlo VIII
    Città: Firenze

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    Carlo VIII in Italia - 24/10/2017
    Le truppe di Carlo VIII, con la loro formidabile e sconosciuta artiglieria, nel febbraio 1495 conquistano il regno di Napoli. Una conquista che spaventa i potenti dItalia timorosi di una completa egemonia francese sulla penisola. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Alessandro Barbero con Paolo Mieli . Carlo VIII rappresenta una minaccia, va fermato e il 31 marzo 1945 nasce a Venezia la Lega antifrancese. Ne fanno parte Venezia, Ludovico Sforza duca di Milano detto il Moro, il Papato, Ferdinando Il Cattolico re di Castiglia e Massimiliano I d'Asburgo, assieme ad altri Stati italiani minori. Il comando è affidato a Gian Francesco III Gonzaga marchese di Mantova. Il suo mandato è quello di cacciare per sempre i Francesi dall'Italia. A Fornovo, vicino Parma, la battaglia decisiva. Dopo una giornata di scontri violentissimi, che causano tremila morti, re Carlo, nonostante la schiacciante superiorità numerica degli italiani, riesce a lasciare con le sue truppe laccampamento e a tornare in Francia. Malgrado questo esito, la campagna di Carlo VIII lancia allEuropa un segnale preciso: lItalia, con tutte le sue ricchezze, è mal difesa, e davanti a un nemico ben armato potrebbe diventare terra di conquista.

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    CITAZIONE (‚dafne @ 30/3/2013, 00:25) 
    Canzone diffusa a Napoli in onore di Ferrandino e quindi contro Carlo:

    E viva il Re Ferdinando, fior dell'orto,
    E mora il Re di Franza piede storto!
    E viva il Re Ferdinando et le Corone
    E mora il Re di Franza imbriacone!
    E viva il Re Ferdinando incoronato,
    E mora il Re di Franza e sia squartato!
    E il Re di Franza che ha male in calzone,
    E tiene un naso come un corbellone,
    E viva il Re Ferdinando e la bacchetta,
    E mora il Re di Franza et chi l'aspetta!


    Da Chastenet, Lucrezia Borgia

    ‚dafne non ti sarò mai grata abbastanza per avermi fatto conoscere questa meravigliosa canzone! Devo scavare più spesso in queste vecchie discussioni.
     
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    Fa piacere che sia utile <3 il libro della Chastenet ha delle informazioni che è spesso difficile capire da dove escano ma ho verificato e in effetti questa canzone effettivamente esisteva.
     
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