Marco Cassini (Pietro Bembo)

MARCO

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  1. marie.
     
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    Divertente? Direi più asdfdghghjslfkbngdskj gfahbfsnfh.
     
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    ahahahhahahahahahah si è puccioso, ma a me fa effetto simpatia XD
     
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  3. xcusemymonkey
     
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    Comunque è una persona anche abbastanza intelligente sia perché si lancia in progetti abbastanza diversi tra loro sia perché attraverso il suo sito ufficiale tiene una sorta di vero e proprio blog nel quale si pronuncia su vari argomenti. Date uno sguardo, semmai!

    Sì, anche per me in Borgia è stata una vera e propria sorpresa. Non credevo c'entrasse molto con Bembo ed invece mi sta facendo letteralmente adorare il personaggio! Ma diciamo che è una cosa successa quasi con tutti i personaggi del telefilm di Fontana.
     
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  4. marie.
     
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    Cuore non avevo letto questo tuo ultimo post! Sì è un tipo molto intelligente, è stata una bella sorpresa per tutti XD

    Intervista su "L'ultimo papa re"

    545454-Marco-Cassini



    CITAZIONE
    Parlami subito de “L’Ultimo Papa Re”, chi interpreti?
    Sono uno dei protagonisti, Gaetano Tognetti, personaggio reazionario esistito realmente, autore dell’attentato contro gli zuavi pontifici per facilitare Garibaldi nella sua impresa dell’Unità d’Italia. E’ un personaggio interessante ed altrettanto interessante è stato per me interpretarlo. Mi ha molto colpito la dualità del personaggio, considerato criminale dallo Stato Pontificio e ritenuto un eroe per l’unità della patria da Garibaldi. Cambiano le prospettive e cambiano le responsabilità. Tutto dipende da chi detiene il potere. Ho maturato valutazioni ed osservazioni in merito.

    Quando si sono svolte le riprese e com’era l’atmosfera sul set?
    Sono iniziate a maggio 2012 e sono durate per un paio di mesi, tra Belgrado (soprattutto per la ricostruzione della Roma Antica) e Nepi. In generale, tutti gli esterni sono stati girati in Italia. L’atmosfera sul set era tranquilla, serena, ma molto professionale. E’ il remake del film di Luigi Magni, con Nino Manfredi; il film vinse 3 Davi di Donatello nel ’78. Che dire, quando decidi di misurarti con un progetto del genere, diventa una sfida e devi dare il massimo. Richiede preparazione, impegno e serietà. Appena arrivato a Belgrado ho pensato “Ecco, ora si fa sul serio”.

    Come ti sei trovato a lavorare con Luca Manfredi e al fianco di Gigi Proietti?
    Luca Manfredi ha le idee molto chiare. Mi ha dato indicazioni precise sull’intonazione del romanesco dell’epoca. E in molte scene piene di tensione, mi è stato di grande aiuto. Ad esempio, in una scena ero circondato da cadaveri, lui mi ha messo a mio agio, mi ha detto di entrare nella scena e viverla, fornendomi molti suggerimenti e descrizioni. Idem con Proietti. Durante le pause, mentre il Direttore della Fotografia sistemava l’ambiente, ci si sedeva insieme e si scambiavano quattro chiacchiere, passando da barzellette e frivolezze a considerazioni più profonde, a riflessioni sull’epoca. Cambiava il registro della conversazione, insomma. E queste sono esperienze che possono capitare solo sul set.

    Hai dovuto sostenere un provino per entrare nel cast?
    Più di uno. E’ stato molto faticoso ottenere questa parte. La prima volta ho incontrato la casting director Laura Muccino, l’incontro è durato 20 minuti. Poi il secondo provino è durato un’ora e mezza con Luca Manfredi. Già da quell’incontro avevo avvertito la serietà del progetto. Luca sapeva quello che voleva. Le scene sono impegnative, devi morire, provare a salvarti le penne. Ero consapevole che avrei dovuto dare tutto me stesso. E insomma, tutto il cast è eccezionale.

    Parlami di “Borgia”, quando andrà in onda?
    Andrà in onda su Sky Cinema tra maggio e giugno. Anche lì ho dovuto sostenere un provino, in inglese. E’ stato girato a Praga e poi doppiato qui in Italia. Interpreto Pietro Bembo e compaio nella seconda serie, sono un co-protagonista. Ho imparato a suonare il mandolino. E’ stato faticoso ma bellissimo.

    Hai dovuto girare in lingua inglese; che difficoltà hai riscontrato?
    Nonostante conosca bene l’inglese, avendo vissuto a Los Angeles (portavo i caffè sul set di “Desperate Housewives”), ho dovuto esercitarmi giorno per giorno, abituarmi ad interpretare, a leggere e a pensare in inglese. Sono rimasto nella parte 24 ore su 24. Per me è molto importante “stare dentro” al personaggio. Se ti distrai, devi avere la prontezza di rientrare quando meno te lo aspetti. Se magari capita che vai a correre per allenarti o distendere la mente e ricevi una telefonata straniera, devi subito rientrare nel mood mentale.
    Inoltre, come “L’ultimo Papa Re”, anche questo è un film in costume, quindi ho dovuto modificare le movenze. Non sei in jeans, non puoi metterti le mani in tasca quando vuoi. Anche quello non è stato facile.

    E, infine, la web series “Forse sono io”. Di che si tratta?
    E’ stato molto divertente, considerando che, ultimamente, le web series stanno riscontrando un discreto successo. Racconta le vicissitudini di Toni, un ragazzo romano, appassionato di fumetti, che prova a fare l’attore senza esito e che ostenta estremamente la sua omosessualità. Uscirà il 10 aprile sul sito www.forsesonoio.it e credo sarà disponibile anche su YouTube.

    Periodo pieno per te. Sei soddisfatto? Come vorresti si evolvesse la tua carriera e cosa ti aspetti dal futuro?
    Sono iper soddisfatto. Sto lavorando tanto in questo periodo e mi sembra di essere riuscito a vincere la crisi, almeno per ora. Mi auguro di costruirmi una credibilità artistica, vorrei che la gente pensasse di me che sono un attore di qualità. Spero di arrivare in alto, sia in Italia che all’estero, e magari un giorno lavorare con Fausto Brizzi, Dario Argento, Martin Scorsese o Ridley Scott. Mi piacerebbe continuare a realizzare cortometraggi (ne ho già fatti 3), magari affacciarmi alla regia a tutti gli effetti, continuare a scrivere spettacoli teatrali e continuare ad insegnare recitazione così come faccio da quasi un anno e mezzo all’Actor’s Academy di Teramo.

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  5. impossibåll
     
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    "+Non sei in jeans, non puoi metterti le mani in tasca quando vuoi. Anche quello non è stato facile."

    verissimo, la mancanza delle tasche l'ho sofferta da morire. Per fortuna ho sempre avuto gli stivali alti, per cui infilavo cellulare e tabacco nello stivale ed era come avere le tasche, ma che fastidio!
     
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  6. marie.
     
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    CITAZIONE
    infilavo cellulare e tabacco nello stivale ed era come avere le tasche, ma che fastidio!

    Mbuahaha guarda che è difficilissimo immaginare cosa può fare uno che non può mettersi le mani in tasca, giocherellare col cell o accendersi una sigaretta XD in una fanfiction o nel gdr è tragedia purissima.
     
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  7. impossibåll
     
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    CITAZIONE (marie. @ 5/4/2013, 10:28) 
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    infilavo cellulare e tabacco nello stivale ed era come avere le tasche, ma che fastidio!

    Mbuahaha guarda che è difficilissimo immaginare cosa può fare uno che non può mettersi le mani in tasca, giocherellare col cell o accendersi una sigaretta XD in una fanfiction o nel gdr è tragedia purissima.

    In effetti una comparsa che si annoia ha molte + possibilità di autointrattenersi rispetto ad un personaggio dell'epoca :P

    (tipo farsi le foto in posa con la spada)
     
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  8. marie.
     
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    Qui c'è Marco da 2:39 circa


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    CITAZIONE
    L'ultimo Papa Re: intervista a Marco Cassini


    In occasione della messa in onda della fiction di RaiUno - l'appuntamento è il 9 e 10 aprile, in prima serata - l'attore che interpreta Tognetti racconta il suo amore per il cinema e anticipa qualcosa sui suoi ultimi progetti.

    I Borgia e Pio IX, ma anche i caffè con le casalinghe disperate: in occasione della messa in onda de L'ultimo Papa Re - fiction in due puntate diretta da Luca Manfredi, in onda stasera e domani sera su RaiUno, in prima serata - Marco Cassini si racconta a Movieplayer.it, parlando soprattutto del ruolo da lui interpretato nel film TV, ma anche degli altri progetti in cantiere, tra cui una divertente serie web che debutterà a giorni, e del ruolo che gli è stato affidato nel serial internazionale I Borgia. Accanto a Marco, nel cast de L'ultimo Papa Re - che si ispira liberamente a In nome del Papa Re di Luigi Magni, con Nino Manfredi, padre del regista - figurano Gigi Proietti, Sandra Ceccarelli, Francesco Venditti, Paola Tiziana Cruciani, Massimo Wertmuller e Renato Scarpa.

    Due ruoli in due serie televisive di genere storico: è una coincidenza, o si tratta di una scelta legata a qualcosa di più concreto?
    Entrambe le cose. I film in costume vanno oltre il nostro tempo e le nostre abitudini di vita. Di conseguenza lo studio di un personaggio d'epoca è uno studio diverso. Ma amo, in generale, tutti quei personaggi che vivono un cambiamento importante all'interno del film. In qualsiasi epoca, in qualsiasi modo.


    Ne L'ultimo Papa Re interpreti il ruolo di Gaetano Tognetti - che fu ghigliottinato nell'autunno del 1868 a Roma - come ti sei preparato all'interpretazione di questo personaggio?
    Noto con piacere che conosci la vicenda (ride). Sì, fu ghigliottinato nei pressi del Circo Massimo. E sono partito da lì. Camminando nei vicoli della Capitale, respirando il silenzio di certe strade e il frastuono dei mercati rionali che esiste ancora adesso. Ho letto e riletto il libro da cui è tratto il film. Ho visto il film di Magni, ma Luca (Manfredi) mi ha detto che il suo voleva essere un nuovo film, non un remake, e che dovevamo seguire una nostra strada. Ho cercato di metterci del mio, di essere autentico e vero. Provavo e riprovavo le scene, Luca mi ha aiutato moltissimo in questo percorso.

    Nella seconda stagione de I Borgia invece interpreti Pietro Bembo, un altro ruolo storico di rilievo. Che differenze ci sono tra prepararsi ad un ruolo storicamente importante per una produzione italiana e una internazionale?
    Sono due prodotti entrambi di altissimo livello. Ma sono recitati in due lingue diverse. L'Ultimo Papa Re è recitato in romanesco. La serie Borgia - Faith and Fear in lingua inglese. Per un attore italiano può risultare difficile, ma ho cercato di mettercela tutta, studiando giorno per giorno.

    In questa occasione hai affiancato Gigi Proietti. Tu non sei certo un novellino, visto che hai comunque un ricco curriculum teatrale alle spalle, ma c'è qualcosa che hai "rubato" dai tuoi colleghi più conosciuti, sul set di questa fiction?
    Si ruba sempre. Anche al giornalaio sotto casa. O al bar. O al casello, in autostrada. C'è quel modo di dire, quel tic, quel modo di fare, quel modo di vestire che puoi rubare e utilizzarlo per qualche personaggio.
    In questa occasione ho affiancato uno dei più importanti "ladri" della storia del teatro e non solo. Gigi è un maestro. Imitatore unico. Tanta professionalità, serietà, e divertimento. Lavorare con un cast artistico così eterogeneo mi ha dato una conferma: lavorando bene si porta sempre a casa un buon lavoro!

    Durante gli anni della formazione invece hai avuto modo di confrontarti con maestri come Marco Bellocchio, Giancarlo Giannini, la Wertmuller. Che ricordi hai di questo periodo? Sono sempre stati confronti facili, o ti sei dovuto scontrare con personalità forti, esigenti...
    Bellocchio è un grandissimo regista. Amava gli allievi che avevano ingoiato ore ed ore di cinema. Quello vero. Un giorno chiese, a proposito della fotografia nel cinema, quale film di Alfred Hitchcock aveva un tipo di "illuminazione" centrata sull'arma del delitto. Domanda difficile. Non la sapeva nessuno. Io però avevo una mezza idea. Risposi: "Il sospetto, maestro?". Mi sorrise. E per me fu una grande gratificazione. Forse la più grande. Amo il cinema. Lina Wertmuller e Giannini invece sono stati fondamentali per capire appieno cosa significa recitare davanti la macchina da presa.

    Oltre che nella fiction di Luca Manfredi, a breve ti vedremo nella webserie Forse sono io, che racconta le vicissitudini di un attore. Che ruolo hai in questa produzione?
    La parte di Toni. Un nerd appassionato di fumetti. Vincenzo Alfieri è il protagonista e regista. Quante risate, su questo set. La web series è da vedere. E' ben girata, si ride molto, ed è anche una commedia intelligente.


    So che in passato hai fatto un'incursione sul set di Desperate Housewives. Ci racconti qualcosa di quella esperienza?
    Esatto. Un'incursione. Una esperienza negli anni della formazione. Portavo i caffè, o semplicemente me ne stavo lì zitto zitto a guardare tutti gli attori in scena. Li osservavo. Cercavo di carpirne i segreti, la tecnica, il loro modo di tirar fuori tutta quell'energia. Fuori dal set erano molto umili. Io adoro le persone umili. Quelle a cui piace lavorare, e stanno con i piedi per terra. Mi ha insegnato tanto.

    Hai fatto teatro, tanta televisione, e un po' di cinema. Quali tasselli ti piacerebbe aggiungere per proseguire la tua carriera?
    Cerco di andare avanti dando sempre il meglio di me, lavorando sempre al massimo. Essere rispettati, nel proprio ambiente di lavoro, è forse la cosa più importante che ti possa capitare. Essere credibile, artisticamente e umanamente. Quando un regista, o un produttore, o un amico, viene da te e ti dice "Marco, sei stato proprio bravo, hai lavorato bene", questo è il tassello più importante. Il successo, le fantasticherie, l'egocentrismo spropositato, di tutta questa roba non me ne importa niente. Amo il cinema. E amo lavorare bene. Tutto qui.

    marco_cassini_con_gigi_proietti_ne_l_ultimo_papa

    movieplayer

    Edited by ‚dafne - 10/4/2013, 00:11
     
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    Dal 30 Maggio sarà online l’ultimo episodio della web serie Forse sono Io (prodotta e diretta da Vincenzo Alfieri) dove veste i panni di Tony, l’eccentrico del gruppo, amante dei fumetti e con una predilezione per Superman.

    La serie ha raggiunto 45.000 visualizzazioni, un successo considerando che è visualizzabile solo sul sito www.forsesonoio.it e non sulla piattaforma youtube.

    Buona lettura!

    Luogo:
    Roma.

    Appartamento o casa indipendente?
    Appartamento.

    Open space o ambienti separati?
    Ambienti separati.

    Pavimento in…?
    Mattonelle colorate bianche e nere. Ma non a scacchi. Un pò alla rinfusa.

    Pareti bianche o colorate?
    Bianche.

    Stile minimalista o sontuoso?
    Minimalista.

    Elementi di arredo/design di cui vado maggiormente fiero…
    Un divano a “elle” bucato al suo interno da spaziosi compartimenti dove poter mettere di tutto, ordinatamente. Ovviamente però è nascosto alla vista.

    L’angolo della casa che preferisco…
    Il soggiorno. C’è una luce bellissima al mattino.
    E poi c’è il divano a “elle”.

    Mi affaccio alla finestra e vedo…
    Un altro palazzo! E il bar sotto casa. E’ tempo di fare colazione!

    case famose - marco cassini
     
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    Dio lo benedica.

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    Stasera c'è la nazionale! Cuore, creatività, sacrificio. Italia!
    Ps: ancora nessuna news dal provino che vi ho raccontato. Dita incrociate..
    Buon weekend ragazzi!

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    Marco sul set di (un nuovo?) Romeo e Giulietta:

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    La ragazza ha un riciclo della trasposizione cinematografica di Carlo Carlei, anche se più chiaro:
     
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    Mi sembra proprio lo stesso, c'è solo più luce nella foto. Ma ancora Romeo e Giulietta? Perché la gente è così fissata con 'sti due scemotti? XD
     
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    In effetti ahaha xD Shakespeare non è solo Romeo e Giulietta: ci sono altre sue grandi opere teatrali che, oltre ad Amleto e a Macbeth, la gente non si fila proprio! </3

    Comunque devo dire che dopo averlo visto in Bembo, Marco ci calzerebbe molto bene nel ruolo di Romeo *__*
     
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    Ohhh devo dire che Marco sta molto bene come Romeo *__*
     
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