Niccolò Machiavelli e "Il Principe"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. marie.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Dall'altra parte Cesare Borgia, chiamato dal vulgo duca Valentino, acquistò lo stato con la fortuna del padre, e con quella lo perdé; non ostante che per lui si usassi ogni opera e facessi tutte quelle cose che per uno prudente e virtuoso uomo si doveva fare, per mettere le barbe sua in quelli stati che l'arme e fortuna di altri li aveva concessi. Perché, come di sopra si disse, chi non fa è fondamenti prima, li potrebbe con una gran virtù farli poi, ancora che si faccino con disagio dello architettore e periculo dello edifizio. Se adunque, si considerrà tutti è progressi del duca, si vedrà lui aversi fatti gran fondamenti alla futura potenzia; li quali non iudico superfluo discorrere, perché io non saprei quali precetti mi dare migliori a uno principe nuovo, che lo esemplo delle azioni sua: e se li ordini sua non li profittorono, non fu sua colpa, perché nacque da una estraordinaria et estrema malignità di fortuna.[...]
    Raccolte io adunque tutte le azioni del duca, non saprei riprenderlo; anzi mi pare, come ho fatto, di preporlo imitabile a tutti coloro che per fortuna e con l'arme d'altri sono ascesi allo imperio. Perché lui avendo l'animo grande e la sua intenzione alta, non si poteva governare altrimenti; e solo si oppose alli sua disegni la brevità della vita di Alessandro e la malattia sua. Chi, adunque, iudica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de' nimici, guadagnarsi delli amici, vincere o per forza o per fraude, farsi amare e temere da' populi, seguire e reverire da' soldati, spegnere quelli che ti possono o debbono offendere, innovare con nuovi modi li ordini antichi, essere severo e grato, magnanimo e liberale, spegnere la milizia infidele, creare della nuova, mantenere l'amicizie de' re e de' principi in modo che ti abbino o a beneficare con grazia o offendere con respetto, non può trovare è più freschi esempli che le azioni di costui. Solamente si può accusarlo nella creazione di Iulio pontefice, nella quale lui ebbe mala elezione; perché, come è detto, non possendo fare uno papa a suo modo, poteva tenere che uno non fussi papa; e non doveva mai consentire al papato di quelli cardinali che lui avessi offesi, o che, diventati papi, avessino ad avere paura di lui. Perché li uomini offendono o per paura o per odio.[...]
    Per tanto el duca, innanzi ad ogni cosa, doveva creare papa uno spagnolo, e, non potendo, doveva consentire che fussi Roano e non San Piero ad Vincula. E chi crede che ne' personaggi grandi è benefizii nuovi faccino dimenticare le iniurie vecchie, s'inganna. Errò, adunque, el duca in questa elezione; e fu cagione dell'ultima ruina sua.

    Il Principe, Cap VII.

    Tutto sommato non è troppo tenero.

    CITAZIONE
    When all the actions of the duke are recalled, I do not know how to blame him, but rather it appears to me, as I have said, that I ought to offer him for imitation to all those who, by the fortune or the arms of others, are raised to government. Because he, having a lofty spirit and far-reaching aims, could not have regulated his conduct otherwise, and only the shortness of the life of Alexander and his own sickness frustrated his designs. Therefore, he who considers it necessary to secure himself in his new principality, to win friends, to overcome either by force or fraud, to make himself beloved and feared by the people, to be followed and revered by the soldiers, to exterminate those who have power or reason to hurt him, to change the old order of things for new, to be severe and gracious, magnanimous and liberal, to destroy a disloyal soldiery and to create new, to maintain friendship with kings and princes in such a way that they must help him with zeal and offend with caution, cannot find a more lively example than the actions of this man.


    Edited by ‚dafne - 13/9/2014, 17:48
     
    Top
    .
107 replies since 20/5/2011, 12:20   2493 views
  Share  
.
Top