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CITAZIONE Bartolomeo Veneto è molto ripetivo nei volti. Lo si nota guardando altri suoi dipinti. Le donne sembrano tutte Lucrezia, con tanto di mento sfuggente. E non solo, persino gli uomini. ^^
Vero! Anche gli altri presunti ritratti bruni di Lucrezia hanno lo stesso volto, però la cosa "buffa" è che il ritratto di dama sulla sinistra è di un Ghirlandaio =) Dal quel che leggo in giro non noto però nessun collegamento di amicizia/collaborazione tra i due pittori: sarà quindi pura coincidenza o semplice ispirazione? xD
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Dovrebbe essere Giovanna Tornabuoni. Ho fatto una ricerca sul web. Però è vero, la somiglianza è impressionante. :')
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Alcune/alcuni di voi hanno già espresso la propria opinione al riguardo, tuttavia mi piacerebbe sapere:secondo voi Lucrezia fu solo una vittima del suo tempo e della sua famiglia, o riuscì in qualche modo ad “alzare la testa?"
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Ho un'altra domanda: esattamente di che colore erano i capelli di Lu? Al riguardo ho trovato informazioni contrastanti:alcuni dicono che fossero rossi, altri biondi. Qualcuno potrebbe illuminarmi?  Se dobbiamo credere ad i dipinti del Pinturicchio (vedi la disputa) e alla ciocca che si trova all'Ambrosiana, allora è possibile affermare che fossero biondi, ma in questo caso mi chiedo:per quale motivo Bembo li descrive come "color dell'ambasciata" e alcuni come "fulvi"? A questo punto la verità potrebbe stare nel mezzo: è possibile che fossero biondi con riflessi ramati o di una tonalità di rosso chiaro tendente al biondo? (Perdonatemi, non ricordo il nome preciso di questa tonalità di rosso xD)
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Domanda interessante, una descrizione al suo arrivo a Ferrara parla di capelli "aurei" ma può darsi che avessero almeno dei riflessi rossicci. Pare (ma devo ancora trovare riscontro) che almeno Jofré e forse Cesare fossero rossicci, quindi non sarebbe impossibile!
Per quanto riguarda il suo "carattere" credo che la sua condotta tutto sommato esemplare una volta arrivata a Ferrara, e quindi dotata di uno straccio di libero arbitrio lontana dalle ombre lunghe dei familiari, lasci pensare a una brava persona. Forse dai costumi più rilassati rispetto a molte contemporanee, ma non rilassati al punto da giustificare le cose terribili che sono state dette di lei. Mi sono fatta l'idea che più che una vittima sia stata in un certo senso un prodotto degli ambienti in cui visse: a Roma era più giovane e viveva con sotto gli occhi la relazione tra il padre e Giulia e la condotta discutibile di molti prelati. Alla corte estense arrivava invece già molto provata dalla morte di almeno uno dei suoi uomini e dopo aver avuto almeno un figlio, perciò deve essere stato naturale accogliere quanto di più raffinato (e casto) Ferrara dovesse offrirle. La cosa che mi affascina di più di lei è che nonostante questo venisse descritta come "allegra e ridente": doveva avere davvero molto del padre.
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