the borgias ITALIA  { cortegiania } // il primo forum sui borgia e la renaissance

Posts written by Alexandra Borgia

  1. .
    Io ci conto. E'stata un'esperienza conturbante ma bella da vivere. I Borgia di Fontana hanno un'anima devastata e cruenta, che necessita di un voluttuoso strascico...
  2. .
    CITAZIONE
    PS. Mi piace anche il fatto che gli attori di Fontana non siano 'belli', affascinanti semmai, ma non bellissimi come in TB!

    La perfetta beltà é la via più breve che conduce l'occhio degli uomini ad una granitica stanchezza...
  3. .
    Hai ragione. Penso che Jordan non sia così ostico a guardare questa serie perché potrebbe migliorare la sua. Ok...ad ognuno il proprio genio interpretativo...ma i suoi Borgia sembrano quasi santi e Della Rovere un grande assassino...
    Dopo aver letto libri su libri (anche quelli scritti nel 1950, stampati a macchina) ed aver visto un mucchio di film...è comunque gradevole nuotare nel grande universo borgiano scoprendo insenature e crostoni diversi da quelli che siamo abituati a vedere. Per ora, questa di canal+ resta imbattibile.
  4. .
    Ho appena finito di guardare gli ultimi due episodi. Ho ancora l'adrenalina in corso.
    Dopo lo stupro di Cesare da parte del Colonna mi sarei aspettata qualcosa del tipo: taglio dei genitali e poi ziczac col resto delle dita...
    Da Cesare si poteva aspettare questo ed altro.
    L'attore che lo impersona non sarà avvenente quanto Francise ma ha quello sguardo penetrante come un coltello che sa reggere magnificamente un personaggio tosto e ricco di sfacettature come quel del Borgia. Il doppiatore svolge il suo compito altrettanto bene, ma é la sua espressione, le sue azioni, il conflitto che egli vive sempre con se medesimo a farmelo promuovere apieni voti rispetto al Cesare più molle di Francoise (che é sempre gradevole da vedere perché ho avuto modo di rendermi conto di quanti aspetti avrebbe potuto avere il Cesare originale se gli eventi storici l'avessero toccato diversamente nell'animo).
    Bellissima la scena in cui ricompone il cadavere di Juan. Quel bacio riverenziale sulle labbra denotava affetto fraterno ma lo sputo che ne é seguito era uno sputo fatto di veleno e repressione. Di odio.
    Ohhhh...e poi....finalmente un pò di nudo Borgiano. Cesare tra le braccia di Pentesilea, completamente nudi in un'ammucchiata di lenzuola sfatte, rendevano bene l'immagine di una passione frugale.
    Pedro qui ha una faccia da imbecille...ed un caschetto alla Nino D'angelo dei tempi lontani. La scena d'amore con Lucrezia davanti all'effige del Signore L'ho trovata un pò da brivido...ma se penso ai Borgia e al contesto storico...bhé non mi scandalizzo.
    Nella serie americana, le love scenes tra Perotto e Lucrezia si svolgevano all'aperto, in mezzo a boschi da favola e riflessi d'acqua...quasi a simboleggiare la delicatezza e l'innocenza del loro rapporto.
    Qui invece tutto l'hot é una spada affilata. Arriva e devi sorbirne il taglio.

    Ohhh.....vi ho già detto che adoro Cesare così tormentato? Quando si é recato da Lucrezia e le ha detto che era stata più coraggiosa di lui nel compiere quell'azione delittuosa mi sono arrivate le percezioni....
    Macumbaaaaaaaaaaa....
    - Eva é stata più coraggiosa di Adamo. Davanti al serpente che le offriva il frutto proibito, ha capito che c'era qualcosa di meglio del Paradiso. La gente pensa che siamo amanti. Rediamo falsa una menzogna...

    Non sono proprio le battute di fila...ma mi sono piaciute un sacco. le loro bocche si sono avvicinate lentamente e poi si sono prese come se avessero febbre l'uno dell'altra. Non erano ubriachi ma pienamente consapevoli del fuoco che stava ardendo nelle loro vene e se Pedro non avesse fatto rumore dietro le tende...gulp...a quest'ora avremmo avuto la nostra dosa di incesto....

    Fedele ai resoconti storici la morte di Pedro ad opera di Cesare. Il ragazzo che si grappa alle vesti papali, Cesare che si ferma perchè chi tocca la stoffa del santo Padre é protetto da Dio....Pedro che, nel tentativo di proclamare la sua innocenza si stacca dal papa...e Cesare che si sente in diritto e in dovere di trapassarlo da parte a parte!!! Wow insomma...
    C'era pure lo schizzo del sangue vivo sul volto di un costernato e rassegnato Rodrigo...e tanta disperazione in Lucrezia che aveva visto in Perotto una forma d'amore pulita e rinfrancatrice.
    Giudizio positivo su tutta la linea.

    Edited by LadyAlexandra - 10/10/2011, 13:31
  5. .
    L'ho seguita quando'ho potuto, a causa del lavoro. Con la scolastica torno a casa la sera che sono uno straccio e non mi va di attaccarmi ad uno streaming.
    Ho visto oggi le ultime due puntate.
    A me questa serie ha soddisfatto. Partita in sordina, un pò per le aspettative negative che un pò si sfogavano nel web, dietro il successo della serie americana, ha sviluppato intrighi e personaggi degni di tale nome.
    Adoro Cesare. Quello di Francoise é tendenzialmente più dolce e paranoico e fino ad un certo punto mi é piaciuto nella sua veste decisamente nuova. Ma quello di Mark é nevrotico, bipolare, un pò fantatico, un pò profanatore, assassino di spada facile, di lingua tagliente e sguardo da falco.
    Rodrigo Borgia di Doman è molto simile al Rodrigo che viene cantato nei libri ma dotato di una possanza che a parer mio svilisce il Rodrigo di Irons. E'faceto, arguto, tutto all'occorrenza. Il suo sguardo non é immobile. Si muove nella luce e nell'ombra di Roma, sempre vigile e pronto al riscatto.
    Lucrezia...: nel mio cuore la figura bionda di Holly occupa un posto ampio ma questa menade rappresentata con i capelli rossi, piena di grinta, di intimi pudori, talvolta braccata da visioni celestiali, e così appassionata nelle sue forme d'amore ha tenuto vivida l'attenzione per tutto il tempo. Adoro il suo broncetto.
    Giulia: personaggio intrigante, manipolatore...ma la recitazione dell'attrice é da brodo poco condito. Toglie al ruolo molta della sua compattezza orginaria.
    Juan: Anche lui totalmente diverso dal Juan della serie americana, più dedito alle prodezze di letto che a quelle della politica, forse l'unico della ShowTime ad avere maggiori punti di riscontro con il Gandìa originale dei testi storici...ma ricco di fascino e di spessore.
    Insomma, promuovo Fontana. Dopotutto, chi parla dei Borgia non può azzardarsi a farlo con la pretesa di raccontare la realtà di un'epoca infestata da inquiete leggende. Apprezzo il coraggio di aver portato crudezza in una serie che altrimenti ci avrebbe guadagnato solo in corpi nudi ed ovvietà. Non gli mancava alcunché, imprecisioni a parte.
    Attendo la seconda parte. Sperando che Cesare e Lucrezia consumino questo benedetto amore sacrilego...dato che quand'erano sul letto non mi sono parsi ubriachi né pronti a finirla lì....^^
  6. .
    Oggi c'è ancora chi viene battezzata col nome di Crocifissa...
  7. .
    A me non disturba questo Cesare pieno di quel fervore spirituale che tracima nel fanatismo...
    E'come se vivesse perennemente in gabbia, ammanettato e la sua anima scalpitasse quanto quella di un andaluso...o di un gitano pieno di passione.
    E'nervoso, scatta come una molla. I suoi occhi sono vispi ed inquisitrici, più simili a spade che trafiggono che a semplici occhi da cardinale...
    Ha uno sguardo interessante, che ti cattura col tempo...privo di quella bellezza odierna ma molto vicina a quella di quei tempi.
    La scena dello stupro mi ha inquietata parecchio...ma non l'ho trovata messa lì a caso, come una mela in una cesta di pere...
    A ragionarci, ci stava. Cesare ha pagato per la sua superbia anche se il gesto del nemico provocherà una rottura inarginabile fra l'angelo e il demone che sopravvivono in lui. Spero che lo faccia a pezzettini....
    Povero cavallo...ho avuto solo il tempo di gustarmelo all'entrata della città, nero e sontuoso come la notte... -_-

    Miguel...spero che con tutti questi stravolgimenti non censurino la sua presenza o non lo chiamino Michele perché non è la stessa cosa....
  8. .
    Cooosa? Il magnifico Cesare della Saito è stato etsrapolato da una donna truiccata e vestita da uomo?
    Oh me mi.... mf_electricchair
  9. .
    A me Della Rovere sta sulle scatole...ma come persona realmente esistita. L'ho sempre visto come un grande ipocrita, un chierico rosso che aveva il nome di Dio sulla Bocca e intrallazzava per nascondere le proprie vere inclinazioni.

    Nella serie, sono colpita da lui. Non vado avanti, resto a guardarlo anche perché se lo salti a piè pari molte cose della puntata si sfalderebbero nel nulla. Capisco che sia quadrato, convinto che quel che fa lo rimetta alla volontà del Signore, ma un minimo di turbamento l'avrebbe reso "perfetto".
    E'come se in lui ci fossero due uomini: l'uno raziocinante, l'altro cristiano. Tra Rodrigo e lui, Della Rovere è il peggiore proprio perché è convinto che tutto ciò che fa Dio glielo perdonerà. Non ha momenti di cedimento come li ha il Borgia e se li ha, durano il tempo che trovano. Secondo me, ci sarebbe voluta un pò d'introspezione. Un'anima in lotta come la sua non può limitarsi a guardare e a non risentire dei propri travagli...
  10. .
    Pensavo alla Chiesa, al timore che nutre e che nutrirà sempre nei riguardi di serie o film dedicati a questa famiglia....
    A distanza di secoli, il fascino dei Borgia rischia di contaminare le fondamenta del Vaticano e di eroderle più di quanto la Chiesa stessa non abbia fatto.
    Penso a Giuliano della Rovere, che nella serie di Show Time viene mostrato come il chierico rosso che interviene a scatenare l'Apocalisse...
    Immagino che al Papa attuale, ai cardinali ed ai Vescovi questa nuova vestizione risulti terribile...
    Parliamo di Giulio II, colui che commissionò la Cappella Sistina...
    Neil l'ha tirato fuori dal proprio mausoleo per dargli un'anima più scura, quasi satanico. Abbiamo un uomo che, nel desiderio di portare la Chiesa ai suoi vetusti splendori, non si fermerà dinnanzi al delitto. Un uomo che pur di detronizzare Rodrigo assisterà al massacro di Lucca ad opera dei francesi. Un uomo che mai ha avuto incubi e che nonostante si senta perseguitato dalle parole profetiche del Savonarola...persegue la propria strada, macchiandosi di delitti non suoi, assistento a testa bassa a carneficine che la sua superbia ha scatenato.
    Diciamo pure che, rapportandolo a Rodrigo, Giuliano è stato completamente ribaltato e che questo indurrà agli scdarsi conoscitori della storia a pensare di avere avuto un Papa poco incline all'arte della pace e dell'insegnamento di Cristo.
    Che al Vaticano si scandagli ogni pellicola che faccia riferimento alla Chiesa non è un segreto...
    Mi auguro che nel tentativo di arginare un cattivo fenomeno non riesca nel suo intento...anche se la storia, a dirla tutta, pare essere diversa da quella che ci hanno propinato.

    Edited by LadyAlexandra - 23/5/2011, 13:33
  11. .
    Don Chioshotte diceva a Sancho Panza: - Se i cani abbaiono, amico, vuol dire che ESISTIAMO. Smetteranno di abbaiare quando saremo morti...

    La celebrità, tanto più coinvolge il pubblico e rumoreggia nei corridoi, tanto più inasprisce le penne di questi critici che pensano che il loro mestiere si limiti solo a gettare le pedine e gli alfieri dalla torre...
    Ultimamente poi si divertono a contestare anche la moralità di un attore e a prenderlo in giro quasi fosse una macchietta.
    Nessuno conosce i propri limiti. E'davvero ridicolo.
    Si dovrebbero rinfrescare la mente, scartabellando negli archivi del 2005...e riportare alla luce la contestabile Imperia, grande cortigiana e gli strani pateracchi di Pingitore. Se in terra nostra commettiamo certe grossolanità, figuriamoci in terra straniera...
    Un minimo di umiltà, quando si scrive una critica, bisognerebbe averla.

    Per la questione delle Bolle papali, io ho sempre letto dalle fonti che Cesare fosse del 75 e Juan del 76. Credo che la verità se la sia portata nella tomba Rodrigo Borgia...
    Anche se, potrei chiedere a quel parente Vescovo di Roma...
    Dite che si lascerebbe scappare qualcosa o no?
    Una volta mi disse, riguardo ai Borgia...che la Chiesa è sempre brava a far la Matrigna con taluni e la buon madre con altri, rifacendosi alla premessa di Ruggeri, nel suo libro Alessandro VI Borgia.
  12. .
    Inizialmente, i cambiamenti operati da Jordan mi avevano indotto a seguire la serie con un moto diffidente. Rodrigo, il pacione sole di Roma, era qui trasformato in un sicario affascinante, seduto sul trono Pietrino. Sorride come se ghignasse, completamente diverso dal Rodrigo attendibile di Los Borgias, che avevo apprezzato per l'adeguatezza fisica e per l'agire, più consono a quello di un Papa nepotista che ad un assassino.
    Anche Francois ha dato a Cesare un'impronta diversa e anche se attendo il risveglio della sua anima oscura, apprezzo la sottigliezza garbata con la quale Neil sta prendendosi cura del personaggio durante la stestura.

    I più fedeli sono Juan e Sancia. Alfonso me l'aspettavo meno gaudente.
    Eppure, fra tutte queste differenze di partito, la storia ha preso piede nella mia testa, sventrandola da tutti i dubbi e i punti interrogativi che l'affollavano. A che pro creare una serie che sgeua di pari passo una storia così travagliata e leggendaria come quella dei Borgia? Anch'io, pur mantenendomi nei parametri, sto scrivendo un romanzo che affossa le sue radici in quel baratto che Rodrigo sembra aver fatto col Diavolo, in favore della mitra papale. Il mio intento, era quello di creare qualcosa di differente. Qualcosa che si differenziasse da tutti i romanzi, le stucchevoli biografie, i tomi antichi che hanno parlato della Famiglia. Inoltre, sono sempre stata dell'idea che è impossibile narrare dei Borgia in assolutà sincerità dei fatti, perché la leggenda non ha avuto inizio dopo di loro, ma assieme a loro. E quando realtà e maldicenze si fondano, è difficile riuscire a discernere l'uno dall'altra. Chi può dire di aver parlato dei Borgia, ottemperando ai fatti? Chi può dire di averli conosciuti veramente se la Chiesa stessa, oggi, scaccia il loro nomi così come si scacciano mosche fastidiose?

    Che il Cesare di Saito fosse affascinante non lo metto in dubbio. La mia "venerazione" è nata attraverso quei disegni, quel personaggio così ben congeniato da oscurare il protagonista tant'è che alla fine ti trovi a parteggiare per lui, lasciando Messer Falco ai suoi deliri d'amore. Tuttavia, Francoise mi pare regga bene la sceneggiatura. Il suo è un Cesare dolce, conflittuale, dedito a preservare Lucrezia da ogni male, come un bravo angelo custode. Ha mancato di piglio in alcuni punti e non certo per colpa sua. A volte, ho l'impressione che voglia erompere ma si trattenga in nome di una forza che deve crescere ed ampliarsi per suo conto, a tempo debito.

    La critica italiana, come al solito, s'incentra sulla pronuncia dei nomi, dimenticando in che modo vengano storpiati quelli americani dal nostro doppiaggio...

    Sulle licenze libere di Neil...bhé è stato coraggioso a prendersele. Credo sapesse che sarebbe andato incontro a critiche, circa la sua scelta di far apparire Cesare come il pupillo di Rodrigo o Vannozza come la locandiera sfruttata e rassegnata. Spero che non privi Cesare del suo delitto più efferato: il fraticidio.
    Con questo, concludo che proprio grazie a queste "differenze" ho l'impressione di seguire le puntate al buio, senza sapere nulla dei fatti, senza aspettarmi rigorosità storica...
    Di copia copias ce ne sono stati già abbastanza.
  13. .
    L'avevo letta...sing..
    Grazie...
  14. .
    Peccato....
  15. .
    Anch'io. Si vede che è spontaneo e non impostato...
    Ma non ci sono interviste ad Holly in cui parla di Francoise? Giusto per avere un'idea su come la pensa...
40 replies since 6/11/2006
.
Top
Top